15 apr 2010

14/4 Ci sarà il divorzio tra Fini e il Cavaliere? (Arduino Rossi)



Ora bisogna attendere l'evoluzione, ma certamente l'avanzare della Lega a Nord dal punto di vista elettorale e la necessità di Berlusconi di mantenere un accordo con il Carroccio, ha spostato l'asse politico verso la linea federalista: così la lunga marcia di Gianfranco Fini lo sta portando verso quel centro laico, che però è rappresentato ormai solo dal …..Pd, perché al centro c'è l'Udc cattolico di Casini.
Incredibile, ma è vero! Sotto certi aspetti Fini è un uomo di destra, ma molte sue idee sono quasi da Partito Radicale: i dubbi sull'eutanasia e sugli extracomunitari, sull'indipendenza della Magistratura, la sua lontananza dalle beghe del Pdl contro i giudici, lo hanno reso un uomo al di sopra degli schieramenti, proprio nelle sue funzioni di Presidente della Camera dei deputati.
Ora non è affatto vero che Gianfranco ha tradito i suoi ideali giovanili: Lui è un uomo delle istituzioni, che pone al centro lo Stato, la nazione, l'Italia, ma è pure un politico della nostra era e così resta in Europa, mantiene posizioni filo europee, crede in uno Stato laico, in un Paese multi etnico e sa essere molto pratico.
Così pratico da saper prendere i treni giusti al momento giusto?
Sino ad oggi non ha sbagliato, ma ora rischia di perdere il passaggio che gli ha dato Silvio: è giunto così in alto perché era rimasto fedele al leader, lui restava Il delfino, “l'erede al trono”.
Se il monarca assoluto del centro destra lo scaricherà dove finirà Fini?
Forse riuscirà a creare una coalizione con gli ex avversari politici, anzi gli ex nemici di un tempo, oppure il suo declino sarà inesorabile.
Nel primo caso avremmo il più grande compromesso storico d'Italia, gli ex comunisti si uniranno (non in matrimonio) in un'alleanza strategica con gli ex nostalgici del Ventennio.
Chissà che pacchia? Chissà che bello?