13 ott 2010

 

La crisi economica in Italia è …. l'ultimo dei problemi di questo Paese: per troppo tempo si è parlato solo di sviluppo, di crescita del Pil, con le relative battute a riguardo ogni tanto.

Invece la ricchezza di una nazione non può essere tutto, anzi proprio questa corsa sfrenata al denaro, che ci caratterizza in modo ossessivo in questo inizio di 3° Millennio, ci sta derubando di molto: la natura e il paesaggio sono stati sacrificati a un'edilizia che esalta il brutto.

L'Italia ormai è un brutto Paese, con un panorama decisamente devastato da un edilizia che dopo pochi anni dall'edificazione soffre del degrado.

E' tutta colpa della frenesia di costruire e di investire in immobili, bene sicuro purtroppo anche se con molte contraddizioni, rischio e contro garanzie: l'edificio deve essere ristrutturato, questo costa, poi gli affitti rendono solo se sono in nero, ma quando bisogna scacciare gli inquilini morosi si finisce nei guai se non si ha pagato il dovuto allo Stato.

Sfitto un immobile rende se non ci sono gravi spese condominiali: sono ideali per gli speculatori immobiliari che acquistano a basso prezzo ed attendono il momento per vendere.

Gli altri cittadini invece spesso si trovano capitali enormi investiti in immobili e poca liquidità.

Così tutto finisce dentro questo calderone che è il risparmio immobiliare: prima, seconda, terza casa, al mare e in montagna.

Gli italiani non si fidano più del denaro investito nella Borsa e nelle obbligazioni private. Dopo le truffe storiche, che hanno rovinato troppi piccoli risparmiatori non rimane che cercare l solito mattone: Bond della Parmalat, titoli argentini e tanti altri hanno reso carta straccia decenni di risparmi, con rinunce, speranze per la vecchiaia e i figli.

Chiaramente è tutta colpa della politica, i delinquenti stanno troppo poco in prigione da noi, in particolare i grandi truffatori, che pagano poco o nulla.

Non voglio essere considerato un …..giustizialista, ma sarebbe giusto, per certi personaggi, chiuderli in prigione e gettare la chiave.

Intanto però il primo puntello del Paese, sia dal punto di vista sociale che economico, è da anni smantellato, con la scusa della modernità: la famiglia vacilla sotto il peso dei riformatori, dei modernisti, dei sostenitori dello Stato laicista, da non confondere con lo Stato laico.

La famiglia tradizionale ha permesso alle precedenti generazioni di superare pestilenze, carestie, guerre di ogni tipo, invasioni, ma anche di soccorrere gli anziani, gli invalidi, agli handicappati senza alcun aiuto dello Stato sociale.

FRODI ALIMENTARI: RISOLUZIONE AIMI/BARTOLINI (PDL) CHIEDE IMPEGNI PER CONTROLLI E REPRESSIONI

I "ricorrenti episodi di frode alimentare", consistenti, in particolare, in adulterazione di alimenti, commercio di alimenti scaduti o in cattivo stato di conservazione o senza etichetta di tracciabilità, sono al centro di una risoluzione dei consiglieri regionali Enrico Aimi e Luca Bartolini (pdl), in cui si sollecita l'impegno della Giunta regionale a chiedere al Governo la convocazione della Conferenza Stato-Regioni per affrontare il problema e trovare soluzioni condivise ed efficaci in tutto il territorio nazionale.

Nel 2009 - scrivono i consiglieri – gli oltre 700.000 controlli effettuati dalle forze dell'ordine hanno impedito che arrivassero sulle nostre tavole "più di 41 milioni di chili di prodotti di basso livello, per un valore di oltre 145 milioni di euro a seguito della scoperta di oltre 86.000 infrazioni, tra penali ed amministrative".

Soggetti istituzionali, esperti del settore e rappresentanti delle categorie economiche interessate ritengono essenziale, per la lotta contro le frodi alimentari, - a parere di Aimi e Bartolini – realizzare la completa tracciabilità delle materie prime utilizzate e rendere più efficace il corrispondente quadro sanzionatorio.

Ma la tracciabilità dei prodotti non costituirebbe di per sé una condizione sufficiente a garantire qualità e sicurezza alimentare, mentre un'effettiva prevenzione/repressione di tali frodi può realizzarsi solo attraverso un'efficace azione ispettiva e di vigilanza , che avrebbe i migliori effetti se realizzata con il coordinamento dei soggetti a cui l'ordinamento affida tali compiti.

Gli esponenti del pdl ricordano anche che la Camera dei Deputati ha iniziato il dibattito su un disegno di legge per il rafforzamento della competitività nel settore agroalimentare, rivolgendo particolare attenzione al contrasto delle frodi, prevedendo l'impiego congiunto di forze come il Corpo forestale dello Stato e l'ispettorato centrale per il controllo della qualità dei prodotti agroalimentari, e che la recente legge 99/09, in tema di "made in Italy", avrebbe aggravato il quadro sanzionatorio dei delitti contro industria e commercio del Codice penale, introducendo la fattispecie della contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti alimentari.

La risoluzione auspica quindi un impegno a valutare la promozione di accordi tra diversi soggetti sociali ed istituzionali per assicurare un'efficace azione di prevenzione, controllo e repressione delle frodi alimentari

COMMISSIONE BILANCIO: INIZIATO ESAME RENDICONTO 2009 DELLA REGIONE

 La commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Marco Lombardi, ha iniziato a prendere in esame il Rendiconto generale della Regione Emilia-Romagna per l'esercizio finanziario 2009, un progetto di legge d'iniziativa della Giunta di cui è relatrice la consigliera del pd Anna Pariani e che l'amministrazione regionale è tenuta a presentare in base in base a quanto previsto dallo Statuto regionale (art.68) e dall'ordinamento contabile della regione (L.r. 40/2001). Per illustrare il documento è intervenuta la vicepresidente della Giunta, Simonetta Saliera. 

Nel bilancio di competenza, la variazione netta positiva delle previsioni di entrata e di spesa è stata di euro 1.112 milioni, con un aumento di circa il 4,09% sull'ammontare di Euro 27.215 milioni delle previsioni iniziali, comprensive dell'avanzo di amministrazione per l'entrata e il saldo negativo dell'esercizio precedente per la spesa. Nel bilancio di cassa lo stanziamento definitivo per la parte entrata ammontava a 28.515 milioni di euro e per la parte spesa consisteva in 28.743 milioni di euro.

A fine 2009 le entrate accertate risultano di 13.199 milioni di euro cui vanno aggiunti 5.403 euro quale avanzo netto di amministrazione dell'esercizio 2008 e pertanto le entrate complessive ammontano a 18.603 milioni di euro, mentre le spese impegnate ammontano a 16.797 milioni di euro. L'esercizio finanziario 2009 si è chiuso con un avanzo netto di 1.846 milioni di euro.

Sul fronte delle entrate la vicepresidente Saliera ha rilevato "come per gli anni precedenti, anche per il 2009, una situazione di forte incertezza derivante dalla dipendenza dai trasferimenti statali e dalla presenza di vincoli stringenti che non consentono la gestione di una reale autonomia fiscale". Nel corso del 2009 - ha spiegato - è stata sospesa la facoltà delle regioni e degli enti locali di applicare aumenti dei tributi, delle addizionali, delle aliquote ed è stata, inoltre, applicata la detassazione degli straordinari e della produttività, prevedendo un'unica aliquota del 10%, sostitutiva dell'Irpef e delle addizionali regionali e comunali. Questi provvedimenti – ha detto - hanno limitato il potere impositivo delle regioni e il loro margine di manovrabilità fiscale andando quindi a mortificare il principio di autonomia fiscale e di responsabilità delle stesse nei confronti delle proprie comunità. Per quanto riguarda i trasferimenti da parte dello Stato si segnala una riduzione dell'autorizzazione di spesa del Fondo per le aree sottoutilizzate che ha consentito la copertura integrale per l'anno 2009 dei minori introiti dovuti all'abolizione del ticket da 10 euro per l'assistenza specialistica ambulatoriale. Si è registrata una diminuzione delle risorse per l'Istruzione, le Politiche Sociali, l'Edilizia Sanitaria, la Protezione Civile. "Particolare criticità" si riscontra nel settore del Trasporto pubblico locale, dove si è registrata una riduzione del gettito dovuta alle storiche minori entrate sulla compartecipazione all'accisa sulla benzina, alle agevolazioni fiscali sull'addizionale gas metano disposte con leggi statali e all'andamento congiunturale negativo che ha colpito in misura sensibile le accise sui carburanti. L'aumento della compartecipazione all'accisa sul gasolio, previsto per finanziare il trasporto pubblico locale, si è rivelato insufficiente a causa della contrazione dei consumi e delle agevolazioni fiscali disposte dallo Stato senza la previsione di adeguate misure di compensazione. Il finanziamento del Servizio sanitario per l'anno 2009 (con il D.L. 28 aprile 2009, n.39 "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici nella regione Abruzzo nel mese di aprile 2009 e ulteriori interventi urgenti di protezione civile" convertito con modifiche nella Legge 71 del 2009), è stato rideterminato con una riduzione di 380 milioni di euro a livello nazionale, con evidenti ripercussioni sui bilanci regionali. "Nonostante tutto, nell'anno 2009 la Regione Emilia-Romagna non ha aumentato la pressione fiscale - ha detto la vicepresidente - e non ha introdotto ticket per la sanità mantenendo comunque inalterato l'elevato livello qualitativo dei servizi nel proprio territorio, conseguendo al contempo il pieno rispetto dei vincoli sanciti dal Patto di stabilità.

Da rilevare il giudizio dei principali osservatori mondiali ai quali ogni anno la Regione sottopone la solidità dei propri conti. Moody's ha confermato il giudizio di rating Aa2 /stabile; Standard & Poor's ha riconosciuto il rating A+ con prospettive stabili, in linea con il rating assegnato alla Repubblica Italiana (A+ prospettive stabili) in considerazione della stretta connessione e dipendenza tra governo centrale ed enti locali e regionali.

La spesa regionale, a differenza delle entrate che risentono maggiormente delle decisioni politiche e dell'attività amministrativa del Governo nazionale, - ha ricordato la vicepresidente Saliera - è una variabile direttamente controllata dal Governo regionale e che tuttavia è fortemente influenzata dai vincoli fissati dal patto di stabilità. "Nonostante la pesante situazione di liquidità, che ha richiesto un monitoraggio quotidiano, condizionata anche dai rilevanti crediti che la Regione vanta nei confronti dello Stato, - ha detto - è stata disposta un'anticipazione straordinaria di cassa di 420 milioni di euro a favore delle aziende del sistema sanitario regionale, al fine di ridurre i tempi medi di pagamento ai fornitori di beni e servizi (l'obiettivo è contenere i tempi entro i 200 giorni). Malgrado "l'eccezionale gravità della crisi economica  nell'anno in oggetto, – ha precisato Saliera - "la Regione ha rispettato i propri impegni politici assicurando il massimo investimento nei settori a garanzia della salute e a sostengo della crescita economica e della coesione civile e sociale". In particolare, la Regione ha concentrato le proprie risorse nell'ambito della salute e della solidarietà sociale, nella crescita dell'economia regionale, nel settore del trasporto pubblico locale, nella viabilità e nella messa in sicurezza del territorio, nelle politiche per la casa e la riqualificazione urbana e nel diritto allo studio. Si è inoltre proceduto ad una riduzione delle spese correnti. "Costante e notevole" la diminuzione dello stock del debito a carico della Regione e il ricorso a risorse proprie per finanziare le spese di investimento.

Il Conto generale del patrimonio (che costituisce la seconda parte del rendiconto generale) evidenzia attività per 11.998 milioni di euro e passività per 11.075 milioni di euro. Anche se l'esercizio 2009 si è chiuso con un peggioramento patrimoniale di 392 milioni di euro rispetto all'anno precedente, sono ancora maggiori le attività. L'eccedenza delle attività sulle passività al 31 dicembre 2009 risulta infatti di 923 milioni di euro.

Per ciò che concerne le attività patrimoniali: la consistenza di beni mobili è di 127 milioni di euro, quella dei beni immobili (che comprendono acque minerali e termali, fabbricati, terreni e foreste) è di 271 milioni. Il patrimonio mobiliare costituito da titoli di credito e partecipazioni al 31 dicembre 2009 ha una consistenza di 77,29 milioni di euro ed è costituito da azioni o quote di capitale in società a cui la Regione partecipa in attuazione di quanto disposto dall'art. 64 dello Statuto, con riferimento ad attività inerenti lo sviluppo economico, sociale e culturale o ai servizi di rilevanza regionale nonché in base a disposizioni di legge. Nel corso del 2009 la Regione ha acquisito nuove partecipazioni azionarie nella società Bologna Fiere spa per euro 7,34 milioni (pari al 7,832% del capitale sociale). Ha partecipato inoltre all'aumento di capitale della Fer (Ferrovia Emilia-Romagna) per euro 10 milioni (quota di capitale pari all'87,16%), all'aumento del capitale della Aeradria spa–Rimini per 0,49 milioni di euro (quota di capitale pari al 7,02%) e alla ricostituzione del capitale sociale della Seaf spa (Società Esercizio Aeroporti Forlì) in quanto lo stesso era stato azzerato per copertura delle perdite. Sul versante delle passività patrimoniali, i mutui e i prestiti con oneri di ammortamento a carico del bilancio regionale, la consistenza a fine esercizio è di 971,01 milioni, interamente destinati alla copertura di disavanzi della sanità riferibili al passato. Considerando la popolazione residente nella Regione al 31 dicembre 2009, l'indebitamento complessivo regionale, pro capite, al termine dell'esercizio risulta di 221 euro (il più basso tra le regioni a statuto ordinario).

Nel dibattito sono intervenuti Andrea Pollastri (lega nord) che ha sollevato obiezioni sulle partecipazioni societarie della Regione e ha sollecitato la Giunta a vigilare sulle procedure delle opere pubbliche per cercare di velocizzare gli investimenti in modo che non si formino consistenti residui passivi. Matteo Riva (idv) ha chiesto chiarimenti sui depositi di cassa, Galeazzo Bignami (pdl) ha chiesto un approfondimento su impegni di spesa che poi non vengono liquidati per responsabilità dell'ente cui è riconosciuto il contributo. In proposito ha domandato se esistono strumenti revocatori in modaoda non tenere immobilizzata una potenziale liquidità. Secondo Fabio Filippi (pdl) "la Regione dovrebbe fare attenzione con le partecipate e attuare maggiori economie, ad esempio razionalizzare le spese sanitarie perché "risparmiare il 2 o 3 % - ha detto - è possibile". Stefano Bonaccini (pd) ha evidenziato le difficoltà in cui versano molti comuni a causa del patto di stabilità e ha sottolineato la necessità di un allentamento del patto da chiedere al Governo con misure per i comuni virtuosi che permettano di far ripartire l'economia. Dello stesso parere Anna Pariani (pd) secondo la quale il tema posto dal patto di stabilità è "pesante" perché impedisce la spesa delle risorse già impegnate e che ci sono e che, in alcuni casi, i comuni hanno già speso, con ricadute per le imprese che hanno già svolto le opere e non posso essere pagate. Luciano Vecchi (pd), sempre a proposito del patto di stabilità, ha ricordato la virtù di molti enti di attrarre fondi dall'Europa e dalle regioni a parità di spesa pubblica e pertanto come il tema della riforma delle regole sia importante. Favia (mov. 5 stelle) ha richiamato l'importanza di ridurre i consumi e, riallacciandosi alla richiesta di Bignami, ha auspicato un maggiore funzione di controllo da parte della Regione e una riflessione su eventuali modalità di revoca dei finanziamenti non utilizzati dagli enti pubblici.

Regione EMILIA ROMAGNA - ATTIVITA’ VENATORIA E PARCO NAZIONALE TOSCO-EMILIANO: FILIPPI (PDL) INTERPELLA REGIONE

 

Il consigliere regionale Fabio Filippi (pdl) ha presentato un'articolata interpellanza, riguardante l'attività venatoria ed il Parco nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano, citando, in prima istanza, la legge 394/91, Legge quadro sulle aree protette, che all'art. 11 vieta l'introduzione di armi ed esplosivi, da parte di privati, nel territorio del Parco nazionale, se non espressamente autorizzati.

Altre notizie, riportate dal consigliere, sono che i permessi rilasciati dal Parco nazionale hanno una scadenza; che, "pare, il Parco abbia prorogato la validità dei permessi in scadenza", anche se non risulta alcun documento che lo attesti; che i permessi sarebbero validi tutti i giorni, tranne il martedì ed il venerdì, giornate di silenzio venatorio; che recentemente sarebbe stato avallato dal Presidente della Repubblica un ampliamento del Parco e che, dal giorno successivo alla pubblicazione della Gazzetta Ufficiale, questo territorio, dove attualmente è autorizzata l'attività venatoria, diventerà Parco a tutti gli effetti.

Filippi ricorda, tra l'altro, che il mancato rispetto della legge 394 prevede sanzioni di natura penale, che, nell'eventualità di verifiche da parte degli organi competenti, malgrado le proroghe decise dall'Ente Parco, i detentori dei permessi non hanno alcuna autorizzazione formale da esibire, che l'allargamento del Parco avrebbe "inevitabilmente" aumentato i percorsi nei quali si possono detenere armi da utilizzare nell'attività venatoria e che spesso risulterebbe impossibile rispettare le prescrizioni dell'Ente Parco circa le giornate durante le quali non è previsto il transito con armi destinate all'esercizio venatorio su tratti di strada che interessano il territorio del Parco.

L'esponente del pdl chiede quindi alla Giunta regionale se sia a conoscenza di atti formali da parte dell'Ente Parco che confermino la proroga per i permessi scaduti, se non ritenga opportuno intervenire, di concerto con lo stesso Ente, per la revisione dei permessi, indicando in essi anche le strade all'interno della nuova perimetrazione, prima non autorizzate, e se non consideri indispensabile, a fronte dell'inizio dell'attività venatoria, pubblicizzare, attraverso l'ATC Montagna e le associaizoni venatorie ed ambientaliste, la necessità di munirsi del permesso del Parco per le persone regolarmente autorizzate.

Filippi vuole infine sapere se la Giunta intenda impegnarsi perché l'Ente Parco riveda le clausole delle autorizzazioni relative alle giornate di martedì e venerdì ed agli orari pre e post attività venatoria.





La commissione "Turismo cultura scuola formazione lavoro sport" ha avviato l'esame di due oggetti che fanno seguito alla "sessione comunitaria" dell'Assemblea, svoltasi lo scorso 7 ottobre.

Si tratta di una comunicazione della Commissione europea, intitolata "Youth on the Move", per la valorizzazione dei giovani ai fini di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva (una delle cosiddette "iniziative faro" indicate dalla Strategia Europa 2020) e la proposta di raccomandazione del Consiglio dell'Unione europea sullo stesso argomento, finalizzata a promuovere la mobilità dei giovani per l'apprendimento. Illustrati dal presidente Beppe Pagani, i due documenti, dopo l'esame in questa commissione, concluderanno il proprio iter nella commissione "Bilancio Affari generali e istituzionali" cui spetta formulare una risoluzione conclusiva, da inviare al Governo. È la prima occasione, ha detto Pagani, in cui le commissioni assembleari possono esprimere pareri di merito, concorrendo alla definizione della posizione italiana, che il Governo rappresenterà in sede europea.

Emilia romagna - SEL/VERDI; PD; FED/SINISTRA;IDV:REGOLAMENTARE REALIZZAZIONE PANNELLI FOTOVOLTAICI A TERRA

I gruppi sel/verdi; pd, fed/sinistra e idv hanno presentato una risoluzione all'Assemblea legislativa che impegna la Giunta a predisporre al più presto le linee guida (ai sensi del Decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 10 settembre 2010) affinché esse regolamentino la realizzazione di impianti di pannelli fotovoltaici a terra. La risoluzione, impegna altresì la Giunta ad individuare, nel documento di indirizzo, le aree: in cui vietare l'installazione a terra di impianti fotovoltaici, come ad esempio, gli ambiti rurali ad alta vocazione produttiva o quelli interessati da vincoli di carattere ambientale o paesistico, e quelle in cui indirizzare l'installazione di detti impianti (aree a destinazione produttiva, parcheggi, le superfici coperte già esistenti o quelle libere poste all'interno del perimetro dell'abitato). Il documento chiede anche di sensibilizzare e supportare: le imprese agricole su un razionale utilizzo del fotovoltaico (sui tetti per non consumare terreno); le aziende industriali, artigianali e commerciali ad impiantare la tecnologia fotovoltaica sui tetti dei propri capannoni. Infine, la risoluzione, chiede alla Giunta: di promuovere l'installazione di piccoli impianti famigliari, al fine di creare una sensibilità diffusa nei confronti del problema energetico, e di predisporre le linee guida operative per le Amministrazioni comunali.

MARCHE - INNOVAZIONE AMMINISTRATIVA: SOTTOSCRITTO UN PROTOCOLLO TRA LA REGIONE MARCHE E IL MINISTERO DELLA P.A..


'Piu` qualita`, piu` efficienza, piu` risparmio e meno carta nelle attivita` amministrative e istituzionali e un accesso piu` semplice e trasparente per i cittadini'. Con questi intenti il presidente della Regione Marche, nella sede del Ministero della Pubblica Amministrazione a Roma, ha sottoscritto oggi con il ministro Renato Brunetta un protocollo per la realizzazione di un programma di innovazione per l'azione amministrativa. 'La Regione considera l'innovazione e lo sviluppo della societa` dell'informazione ' spiega Spacca ' una delle dimensioni prioritarie nelle quali reinventare il ruolo della pubblica amministrazione rispetto alla societa` civile. Uno degli obiettivi primari dell'operato della Regione, che in questi anni si e` gia` mossa in questo senso, e` mettere a disposizione dei cittadini e delle imprese le innovazioni tecnologiche per semplificare e rendere piu` facile l'accesso ad una pluralita` di servizi . Questo nuovo protocollo con Il Ministero ci permettera` di arricchire le nostre attivita` con ulteriori progetti di ampio respiro a livello sovra regionale'. Il protocollo e` finalizzato alla realizzazione di un programma di interventi dedicati allo sviluppo dell'innovazione amministrativa nella Regione e all'incremento dell'accessibilita` dei sistemi di e-government. Questi interventi dovranno facilitare le relazioni amministrative con i cittadini e le imprese contribuendo quindi alla riduzione degli oneri burocratici e alla semplificazione della modalita` di svolgimento dei servizi che la Regione Marche rende ai propri utenti, nel rispetto degli obblighi di trasparenza quale strumento di prevenzione e di lotta alla corruzione e rendendo quindi visibili i rischi di cattivo funzionamento dell'amministrazione pubblica. In particolare verranno avviati con priorita` progetti strategici che garantiscono l'attuazione del Codice di Amministrazione digitale, con particolare riferimento alla semplificazione amministrativa, la misurazione e la riduzione degli oneri burocratici. Particolare attenzione sara` data alle iniziative connesse alla mappatura e alla prevenzione del rischio di corruzione e degli illeciti a danno di una corretta azione amministrativa. Il protocollo ha durata triennale a partire dalla sua data di sottoscrizione. Tra le attivita` poste in essere dalla Regione e riconosciute come best practices a livello nazionale e internazionale in fatto di e-government si segnalano: -la Carta Raffaello, strumento di autenticazione on-line e di accesso sicuro ai servizi innovativi, nonche` strumento di firma digitale, e` stata segnalata come 'buona pratica' dal Ministro Brunetta (cfr. http://www.nonsolofannulloni.forumpa.it); -il progetto di protocollo informatico e gestione dei flussi documentali della Regione e` stato incluso dalla Gartner Group, una delle piu` famose societa` internazionali di ricerca e di sviluppo di modelli di mercato in ambito tecnologico, tra cinque esempi a livello mondiale di iniziative volte al contenimento della spesa amministrativa attraverso la reingegnerizzazione dei processi e il ricorso alle tecnologie dell'informazione; -Posta Raffaello, di cui sono state rilasciate oltre 40.000 caselle, e` il primo sistema di Posta elettronica Certificata rilasciata da una pubblica amministrazione iscritta, sin da ottobre 2007, all'albo dei gestori di posta certificata del CNIPA; -infine il Sistema Informatico dell'Agricoltura Regionale (SIAR), valutato positivamente dal Ministro Brunetta nell'ambito del concorso 'Premiamo i risultati', e` stato anche citato come buona pratica dalla rivista Agrisole come uno tra i progetti piu` significativi nell'ambito del processo di semplificazione.



Regione Friuli - SALUTE: KOSIC, PER IL BURLO (TS) NESSUN DECLASSAMENTO

 L'Amministrazione regionale non ha alcuna intenzione di depotenziare o declassare il Burlo Garofolo di Trieste, né di metterne in discussione il ruolo di istituto di ricovero e cura a carattere scientifico. L'incardinamento della funzione trasfusionale del settore materno-infantile nel Dipartimento di area vasta risponde esclusivamente alla volontà di rafforzare gli aspetti organizzativi, migliorando l'efficienza e la qualità delle prestazioni, anche grazie alla condivisione di esperienze e di conoscenze tra i professionisti dell'ospedale infantile e quelli che operano all'Azienda ospedaliero universitaria.

Friuli Venezia Giulia - SALUTE: KOSIC, CAMPAGNA INFORMATIVA SU USO CORRETTO 118


Udine, 08 ott - Anche la Regione Friuli Venezia Giulia aderisce alla campagna informativa avviata dal Ministero della Salute sul corretto uso del 118 e dei Servizi di Emergenza e Urgenza. Lo ha stabilito oggi la Giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Salute, Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali, Vladimir Kosic, approvando in proposito il testo di una convenzione che sarà sottoscritta con l'Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali, che collaborerà all'iniziativa per conto del Ministero.

Provincia di Bergamo - Proseguono le attività di prevenzione e di controllo del Corpo di polizia provinciale.

In un primo episodio, a S. Omobono Terme, località Mazzoleni, la pattuglia del Nucleo ittico venatorio della Provincia ha scoperto un caso di uccellagione: un impianto di cattura per avifauna composto da tre reti verticali di 10 x 2 metri e da diverse gabbie contenenti uccelli da richiamo. L'impianto è stato utilizzato ''a regola d'arte'' con la preparazione del sito e la messa in opera di bacche appetite dagli uccelli, al fine di facilitarne la cattura.

La pattuglia si è appostata nei pressi per individuare l'autore del reato, che è giunto sul posto e ha recuperato dalla rete un tordo bottaccio. Nelle reti erano intrappolati vari esemplari di avifauna: tre tordi bottaccio, due passere scopaiole vive e una morta; esposti come richiamo c'erano invece otto passere scopaiole, otto luccherini sprovvisti di anello identificativo e un merlo.

Vicino alle reti si trovava un tavolino sul quale c'erano due passere scopaiole, una capinera e un pettirosso precedentemente estratti dalla rete e uccisi.

Si è poi proceduto al recupero della fauna morta e alla liberazione della fauna viva catturata e detenuta illegalmente, nonchè al sequestro delle reti.

Il soggetto è stato infine segnalato all'Autorità giudiziaria per il reato di uccellagione.


In un secondo episodio, il personale di polizia provinciale in servizio in Valle Imagna è stato avvisato dalla vigilanza venatoria volontaria che aveva individuato a Gerosa un appostamento temporaneo al cui interno si trovava un fucile carico abbandonato.

Giunta sul posto, la pattuglia del Nucleo ittico venatorio ha individuato un fucile monocanna calibro 8, ancora carico e posizionato all'interno di un appostamento temporaneo, costruito all'interno di un fondo recintato.

Nel luogo dove è stato approntato l'appostamento temporaneo, opportunamente mimetizzato nella vegetazione circostante, vi era la presenza di numerose essenze e piante che producono bacche per attirare i volatili.

Il soggetto identificato non era in possesso di licenza di caccia. All'interno di un deposito per attrezzi erano custodite alcune scatole contenenti munizioni varie e, presso una baita posta nelle vicinanze, un altro fucile (una "doppietta" calibro 12).

Le armi, pur denunciate alla stazione Carabinieri competente, erano evidentemente detenute e custodite presso l'abitazione del proprietario sita in un'altra località.

Si è proceduto quindi al sequestro delle armi e delle munizioni per esercizio dell'attività venatoria in assenza di licenza e per il porto abusivo dell'arma al di fuori del luogo di detenzione.


Infine gli agenti del Nucleo ittico venatorio e della vigilanza volontaria in servizio di prevenzione e controllo a Lurano hanno rinvenito nei pressi di un appostamento fisso di caccia, occultato e posto sotto un filare di vite, un richiamo acustico elettromagnetico munito di altoparlante e di una batteria supplementare di notevole dimensione e autonomia.

Gli agenti hanno disattivato il richiamo acustico elettromagnetico, il titolare dell'appostamento fisso ha ammesso le proprie responsabilità e - spontaneamente – ha estratto dalla tasca del giubbetto il telecomando per azionare a distanza il richiamo acustico. E' stato contestato l'utilizzo illecito di richiamo acustico elettromagnetico quale mezzo di caccia vietato, che veniva sottoposto a sequestro.


"Le azioni di controllo testimoniano una stretta sinergia operativa tra il Corpo di polizia provinciale e la vigilanza volontaria, un connubio vincente a tutela della fauna e del regolare svolgimento dell'attività venatoria nel territorio bergamasco", ha dichiarato l'assessore alla Polizia provinciale Fausto Carrara.

Bergamo - Premi a due giovani campioni di Carobbio degli Angeli

 Giovedì 14 ottobre 2010, alle ore 21, nella tensostruttura di via Mortini, l'Amministrazione comunale di Carobbio degli Angeli premierà i due giovani concittadini, protagonisti di recenti successi ai campionati mondiali di Mosca e Belgrado, Daniela Masseroni e Matteo Milani.


Parteciperanno all'evento l'assessore provinciale allo Sport Alessandro Cottini, il sindaco di Carobbio degli Angeli Antonio Parsani, l'assessore allo Sport del Comune Giuseppe Ondei e un rappresentante del Coni di Bergamo.


Daniela Masseroni, 24 anni, fa parte della squadra nazionale di ginnastica ritmica che ha conquistato la medaglia d'oro nel programma d'insieme nel 30 campionato mondiale di Mosca,conclusosi lo scorso settembre.


Matteo Milani fa parte della nazionale italiana giovanile di Kick boxing ed è arrivato terzo nell'under 16 ai campionati del mondo junior e cadetti di Belgrado, che si sono svolti nello scorso mese di settembre.


L'intera cittadinanza è invitata alla cerimonia di premiazione.