3 dic 2010

SELVINO CIOCOLAT 2010


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SELVINO CIOCOLAT 2010

Dal 5 all’8 dicembre i Mercatini del cioccolato e Babbo Natale

Per un ponte dell’Immacolata dolcissimo sull’Altipiano bergamasco
Un ponte dell'Immacolata più dolce e goloso che mai quello che si prepara a Selvino, la rinomata località dell’Altipiano bergamasco sempre così generosa di iniziative ed eventi lungo tutto il corso dell'anno. Dal 5 all’8 dicembre torna, infatti, “Selvino Ciocolat”, una quattro giorni piena di profumo, dolcezza, calore e sapore, tutta ovviamente dedicata alle virtù del cioccolato.

L’appuntamento selvinese, che lo scorso anno alla sua prima edizione ha raccolto grandissimo successo, si presenta in piena atmosfera natalizia e con un carnet ricco di sorprese, grazie all’impegno dell’assessorato al Turismo e in collaborazione con Selvino Turismo e, per la prima con il Gruppo operatori turistici di Selvino. Non mancheranno i grandi eventi, come lo spettacolo sul ghiaccio, alla pista di pattinaggio del Monte Purito, le splendide coreografie di danza della Scuola Pavlova e la Serata della solidarietà con l’associazione Noi per Loro. Ci saranno il collaudato staff di animazione a rallegrare grandi e piccini e anche il suggestivo trenino che accompagnerà i turisti per le vie del paese, ma ci sarà soprattutto lui, protagonista indiscusso: il cioccolato, in ogni sua forma, composizione e prelibatezza.

Si parte domenica 5 dicembre, dunque, con il Nutella party in piazza e i mercatini nel centro del paese, dove i maestri cioccolatai e pasticceri sapranno conquistare il pubblico con le loro specialità e i segreti della loro arte. Ci saranno poi degustazioni di piatti di gastronomia al cioccolato, le cioccolate calde da scegliere tra tantissime varietà e aromi diversi e le sculture di cioccolato del vice campione del mondo di pasticceria, il selvinese Giancarlo Cortinovis che quest’anno realizzerà la statua di Berto il castoro, simpatica mascotte tanto amata dai bambini. Non mancheranno alla kermesse gli amici della pro loco di Castel San Giovanni (Piacenza), ormai gemellati turisticamente a Selvino, che presenteranno il loro strepitoso e lunghissimo salame di cioccolato e una maestosa montagna di profiterol composta da ben 5000 palline.

Per le vie del borgo ci saranno i magici elfi con tutta la loro simpatia ad annunciare l’arrivo di Babbo Natale che, nella sua casetta sulla piazza del Comune, riceverà desideri segreti e letterine dalle mani dei bambini e si lascerà anche fotografare insieme a loro. I piccoli, poi, ritirando e compilando un coupon all’info point, potranno ricevere a casa propria gli auguri personalizzati del mitico Santa Klaus.





Tutti gli aggiornamenti e il programma sul sito

www.comunediselvino.it



Ufficio Stampa e comunicazione Comune di Selvino

Daniela Baiguini

areastampa@comunediselvino.it

Seminario sul lavoro di cura con le persone anziani

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Giovedì 2 dicembre 2010, a Bergamo nell’ Auditorium della Casa del Giovane in via Gavazzeni 13, dalle 14.30 alle 17.30, il settore Politiche sociali e Salute della Provincia di Bergamo propone la seconda edizione del seminario “Le mani non bastano…Vissuti e dimensioni del lavoro di cura con le persone anziane”.


La sofferenza e il dolore intrinseci alla perdita di autonomia, alle malattie anche degenerative, alla lungodegenza, al fine vita e al lutto rappresentano realtà di confronto quotidiano che coinvolgono a diversi livelli in primis la persona, i suoi familiari e coloro che li supportano, e insieme gli operatori e i responsabili dei servizi di assistenza, cura, riabilitazione.



“Il seminario rappresenta un’occasione importante per conoscere e condividere i bisogni e le attenzioni che si vivono e che si possono attivare nel lavoro di cura con le persone anziane, quando si attraversano eventi critici”, dichiara l’assessore alle Politiche sociali e Salute Domenico Belloli, che evidenzia come “queste situazioni di ‘perdita’ rendono complesse, faticose e spesso laceranti le comunicazioni e le relazioni con le persone care e malate alle quali ci si rapporta”.

“Comunque è essenziale ‘misurarsi’ con tali realtà e compiere elaborazioni consapevoli dei propri vissuti al fine di non stare troppo male, di costruire o ritrovare quell’equilibrio fondamentale per essere presenti nelle relazioni di aiuto e per offrire servizi e attività qualificate alle persone anziane”.Ascoltare le voci di chi, da ruoli e posizioni differenziate, entra in contatto con queste dimensioni dell’esistenza è importante per trovare orientamenti utili a comprendere meglio ciò che si vive di fronte alla malattia, a contenere il dolore (al di là delle mere tecniche assistenziali) e a prendersi cura delle persone in fine vita in una prospettiva etica, profondamente umana, con approcci valorizzanti e rispettosi della dignità di ciascuno. Perché prima della morte ci sono la persona, la vita e il loro valore.

Dalla Giunta, interventi nelle gallerie Montenegrone e Visolo



Dalla Giunta, interventi nelle gallerie Montenegrone e Visolo
La Giunta provinciale di oggi, su proposta dell’assessore alla Viabilità e Trasporti Giuliano Capetti, ha approvato il progetto definitivo per il completamento degli impianti tecnologici di sicurezza della galleria “Montenegrone” Sp ex Ss 671.

La galleria Montenegrone, con i suoi 3.378 metri, è ad oggi la più lunga e complessa da quelle gestite dalla Provincia di Bergamo; viene percorsa giornalmente da un volume di traffico elevato, che mediamente si mantiene tra i 15.000 e i 20.000 veicoli (considerando entrambe le direzioni di percorrenza). In pratica, l’impiantistica in galleria risulta all’avanguardia in materia di sicurezza, ma manca di alcuni elementi.

Gli interventi deliberati contemplano:

integrazione e completamento dell’attuale sistema di pannelli a messaggio variabile (PMV) con l’installazione di 2 nuove postazioni con le stesse caratteristiche delle 3 già esistenti

adeguamento della comunicazione attraverso modifiche da operare sulle 14 colonne Sos in dotazione alla galleria

realizzazione di un sistema di diffusione sonora ai fini dell’evacuazione in sicurezza di eventuali utenti coinvolti in eventi all’interno della galleria, sfruttando le colonne Sos già presenti

realizzazione dell’impianto radio all’interno della galleria a disposizione di Vigili del fuoco, 118, Polizia stradale, Polizia locale



La spessa complessiva dell’opera ammonta a 720.000 euro, di cui 504.000 da finanziare con contributo FRISL (Fondo ricostruzione interventi sociali lombardia) e 216.000 con avanzo di amministrazione.

Prossimo passo, l’approvazione del progetto esecutivo.
La Giunta provinciale ha inoltre approvato il progetto esecutivo per la realizzazione dell’impianto elettrico e d’illuminazione della galleria Visolo, per una spesa complessiva di 304.010 euro.
Il progetto prevede in particolare le seguenti installazioni:

impianti di distribuzione dell’energia

impianti di illuminazione permanente o di transito

illuminazione di rinforzo o di adattamento diurno

illuminazione esterna o di adattamento notturno

impianti di regolazione del flusso luminoso

pannelli a messaggio variabile posizionati in corrispondenza degli ingressi sud e nord della galleria

sistema telefonico Gsm per il controllo remoto degli impianti dall’ufficio tecnico provinciale

nuovo quadro elettrico e rialimentazione della galleria



L’opera è in parte finanziata con un contributo del piano nazionale della sicurezza stradale di 121.604 euro, mentre la rimanente somma di 182.406 euro è a carico della Provincia, per la quale è stato contratto un mutuo con la Cassa DD.PP.



Con successiva determinazione dirigenziale, verranno indicate le modalità d’appalto dei lavori e quanto altro necessario per la realizzazione dell’opera.
































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Quando si pensa alla cucina bergamasca è facile che vengano alla mente alcuni luoghi comuni.

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Quando si pensa alla cucina bergamasca è facile che vengano alla mente alcuni luoghi comuni. Ad esempio, il detto popolare polenta e pìca sö, emblematica immagine di una condizione di estrema miseria alimentare: una singola aringa appesa al trave sovrastante il desco a insaporire, per fugace strofinamento a turno, la fetta di ordinaria polenta dei numerosi e affamati commensali.

C’è senz’altro della verità storica in tutto questo. Le classi subalterne delle campagne e delle montagne hanno sofferto lunghi periodi di atavica sottonutrizione. Ciò è successo ovunque e non solo nel territorio bergamasco, che tuttavia è rimasto a lungo imprigionato nella nomea, dura a morire, di una cucina povera di tradizioni e di storia, legata esclusivamente a una misera economia di sussistenza.

Era ormai tempo di rivedere la questione in una nuova luce di oggettività. Soprattutto bisognava tener conto del fatto che Bergamo non vuol dire solo montagna, ma anche città, colline, pianura e laghi. Un insieme territoriale assai eterogeneo geograficamente, quindi, anche per quanto riguarda la produzione di materie prime e di conseguenza assai interessante anche sotto il profilo squisitamente gastronomico. Bergamo d’altra parte non è mai stata isolata, posta com’era su vie di comunicazione importanti - basti pensare alla via del sale o a quella dei panni di lana – partendo dalle quali gli zanni, i facchini, i postiglioni, i lavoratori bergamaschi hanno percorso in lungo e in largo l’Italia e non solo. Tutti buoni motivi dunque per pensare che gli scambi culturali, anche alimentari, fossero vivi e continui. È in virtù proprio di tali presupposti che Provincia di Bergamo ha inteso sostenere la pubblicazione di questo Dizionario della Cucina Bergamasca, il cui taglio opportunamente enciclopedico ha il merito di integrare un ben documentato quadro dell’antica storia gastronomica con quanto il presente offre per una completa conoscenza della realtà di fatto e delle potenzialità del territorio. Un testo importante non solo per la ricerca e lo studio rigoroso della vita quotidiana del passato, ma pure per la gastronomia attuale, in quanto questa corposa opera è arricchita da numerose ricette di piatti che ancora oggi possiamo preparare e gustare con i prodotti della terra bergamasca e dare la consapevolezza sia ai bergamaschi che ai turisti di un patrimonio gastronomico di alto livello.
Ci auguriamo che il Dizionario della Cucina Bergamasca sia un fondamentale contributo a comporre il quadro della cultura del cibo a Bergamo e nella sua provincia, quadro interessantissimo per originalità e per la complessità delle tematiche storiche e delle prospettive attuali che vi sono espresse, in perenne equilibrio tra progresso e tradizione. Un rigoroso studio delle fonti documentali, delle fonti artistiche e delle fonti orali che ha portato ad oltre ottocento voci enciclopediche, ad una corposa selezione di ricette come già accennato, ad un utilissimo glossario bergamasco-italiano di termini alimentari e gastronomici e, non ultima, ad una amplissima bibliografia.
Giovanni Milesi Stemma Provincia Ettore Pirovano

Assessore alla Cultura Presidente

Identità e Tradizioni Provincia di Bergamo

Giorgio Bonassoli

Assessore al Turismo

ed Attività Produttive



Enrico Piccinelli

Assessore all’Agricoltura

ed Urbanistica

Catturata e rimessa in libertà una cerva errante recuperata a Valbrembo

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Una cerva adulta è stata recuperata dal Nucleo Ittico Venatorio di pronto intervento nel comune di Valbrembo in via Roma.
Era stata notata mentre vagava a Ponte san Pietro nella zona compresa tra la linea ferroviaria e l’ospedale clinica S.Pietro, da un cittadino che ha dato l’allarme.



Per poterla avvicinare e catturare, il personale della Polizia Provinciale ha utilizzato la telesedazione. L’animale, una cerva adulta in discrete condizioni fisiche, proviene probabilmente dai monti della bassa Val Brembana dove, a causa dell’espansione della specie, che sempre più cerca nuovi spazi in particolare nella stagione invernale.
Alla cattura dell’animale hanno partecipato oltre gli operatori di polizia locale del Nucleo Ittico Venatorio del Corpo di Polizia Provinciale, anche gli Agenti volontari venatori e i Carabinieri della Stazione di Villa d’Almè.La cerva a seguito di parere del veterinario dell’Asl, intervenuto a controllare le sue condizioni fisiche, è stata successivamente liberata nel territorio del Parco dei Colli, valle del Giongo, nel comune di Villa d’Almè alla presenza della vigilanza del Parco.
Per l’Assessore alla Polizia Provinciale Fausto Carrara “nelle situazioni operative il ricorso alla telenarcosi è un metodo fra i più sicuri per la tutela della fauna selvatica. Plauso agli Agenti del Corpo di Polizia Provinciale che hanno dimostrato - oltre ad una grande professionalità - una passione per l’attività svolta, contribuendo alla positiva conclusione dell’operazione”.

“Il cammino verso l’autonomia degli adulti con autismo attraverso esperienze laboratoriali e di vita indipendente”

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“Il cammino verso l’autonomia degli adulti con autismo attraverso esperienze laboratoriali e di vita indipendente”

Venerdì 3 dicembre 2010, nel Centro Congressi “Giovanni XXIII” di Bergamo, dalle 14.00 alle 18.30 avrà luogo la seconda fase dei seminari di formazione sull’autismo in età adulta organizzati dal settore Politiche sociali e Salute della Provincia di Bergamo.



Durante l’incontro, che sarà aperto dal saluto dell’assessore Domenico Belloli, verranno presentate due innovative esperienze in corso in questi anni in Danimarca e a Pordenone: proposte di eccellenza nate in contesti che si diversificano in modo netto per contesto socio-culturale, ma che confermano le stessi basi scientifiche e operative.



Molto innovative le due esperienze che i funzionari del settore Politiche sociali e Salute hanno già avuto modo di visitare negli ultimi anni e che si sentono di proporre all’attenzione degli Operatori.



“Il modello danese in particolare dell’Hinnerup Kollegiet di Aarhus - afferma l’assessore Domenico Belloli - ci porrà di fronte a un concetto di residenzialità che consente progetti di vita per adulti in autonomia rispetto alle famiglie di origine, come avviene per tutti i ragazzi maggiorenni nei Paesi nordici. La strutturazione delle singole unità abitative, la gestione di alcuni momenti della giornata in modo più condiviso, la possibilità di un impegno occupazionale e il rispetto per le reali potenzialità dei singoli individui in un contesto di vera vita non potranno che portare un contributo indispensabile al dibattito che la Provincia ha favorito attraverso il Tavolo di coordinamento per l’autismo”.



Il seminario prevede le seguenti relazioni:

1.Un’esperienza italiana: l’Officina dell’Arte di Pordenone

Relatore. Davide Del Duca;

2.Un modello europeo: l’Hinnerup Kollegiet

Relatori: Lars Aarup Jensen, Per Hyllested, Dorthe Jensen, responsabili e referenti del Centro Danese.

Bergamo - Soluzioni innovative per l’illuminazione pubblica

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Mercoledì 1° dicembre 2010, nello spazio Viterbi della Provincia in via Tasso 8, si terrà una giornata di studio dal titolo “Soluzioni innovative per l'illuminazione pubblica”, organizzata dall'Ordine degli ingegneri in collaborazione con il settore Viabilità e Trasporti della Provincia di Bergamo e con il patrocinio di Aidi (Associazione italiana di illuminazione).

La giornata, rivolta soprattutto ai tecnici comunali e ai professionisti, verrà aperta alle ore 9.30 dai saluti delle autorità: Giuliano Capetti, vicepresidente e assessore alla Viabilità, e Renato Stilliti, dirigente della Provincia di Bergamo; Donatella Guzzoni, presidente dell’Ordine degli ingegneri.

Tra gli argomenti che verranno approfonditi: la normativa UNI 11248, UNI EN 13201 e L.R. 17/2000, il tema del risparmio energetico, della scelta delle sorgenti luminose, dei regolatori di flusso e dei sostegni, dell’illuminazione performante tradizionale e con tecnologia a Led, del impiego di materiali e tecnologie innovative per il risparmio gestionale.

La partecipazione al corso è gratuita con iscrizione obbligatoria. Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di frequenza ai partecipanti.

Il programma della giornata è scaricabile all’indirizzo: http://www.provincia.bergamo.it/Provpor/provBgViewEditorialNewsProcessWAI.jsp?editorialID=119919










E' ovvio, è naturale ed è logico, oltre che razionale: non stupitevi per il futuro.

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La famiglia poi è stata scordata da anni dalla politica nazionale: la famiglia naturale è sempre criminalizzata dai soliti teorici e psicologi della domenica.

Sì, non si vedono soluzioni a questa che pare la peggiore decadenza sociale ed umana dell'Italia dalle invasioni barbariche, dalle grandi pestilenze in poi.

Da secoli l'economia nazionale migliorava: i figli stavano un po' meglio dei padri, anche solo poco, ma ogni generazione lasciava ai figli condizioni di vita migliore: siamo nell'epoca che ha distrutto la famiglia naturale, l'ambiente e il paesaggio.

Si è perso il rispetto degli altri e il valore della persona, così siamo tutti dottori, con abiti firmati e i debiti presso le finanziarie: povera Italia, che non conosce neppure il rispetto dei figli verso i padri e le madri, l'amicizia, il dovere dei genitori verso i figli, la solidarietà.

Questa classe politica e i governi che ci governano ce li meritiamo.

Avremo personaggi che ci prenderanno........per i naso?

Avremo ancora lestofanti corrotti e corruttori?

E' ovvio, è naturale ed è logico, oltre che razionale: non stupitevi per il futuro.

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