7 ago 2012

news Nigeria - un'altro massacro di cristiani


In Nigeria c'è stata un'altra strage di cristiani, dei poveretti neri pregavano Gesù Cristo e sono stati massacrati perché appunto cristiani.
La rabbia cresce forte perché questi erano neri ed ucciderli erano pure loro neri, ma armati ed addestrati da qualcuno, che ha pagato profumatamente per questo.
Chi paga gli assassini di questi poveretti?
La risposta la trovi se ti sposti in Siria, dove è in corso una feroce guerra civile e dove le armi arrivano sempre, arrivano persone armate e fanatiche pure loro, da una parte e d'altra.
Chi paga e addestra tutti questi mercenari?
Scusate se parlo chiaro, ma questi hanno dei campi per addestrarsi, ma nessuno dice dove si trovano.
Questi sono i mercenari di guerre di potere tra occidentali, tra potenze economiche e multinazionali: il fanatismo religioso è una giustificazione.
Si può dire che gli assassini di questi poveri cristiani si trovano fuori dalla Nigeria, sono semplicemente dei faccendieri, degli speculatori senza pietà, con la stampa omertosa che nulla vede e nulla sente. 

Croce e crocefisso, la battaglia dei soliti ....... fuori dalla storia


Si vogliono togliere i crocefissi dai luoghi pubblici.
E’ una battaglia insolita e datata: anarchici, socialisti radicali, tra cui all'epoca c’era Benito Mussolini, positivisti, da sempre in lotta contro tutti gli “oscurantismi”, fecero molti schiamazzi all'inizio del secolo scorso.
Io sono tra coloro che sorridono nel ripensare a quelle manifestazioni: assomigliavano a delle pagliacciate, delle gesta goliardiche, bagnate da tanto buon vino.
Oggi i neo positivisti osano con altre armi, più sottili: con le applicazioni delle normative, con i cavilli legali.
Da bravi burocrati cercano precedenti, per far tagliare il simbolo del cristianesimo, scordandosi che Cristo è al di sopra di tutte le faccende politiche e partitiche.
Ciò che mi stupisce è l’arma usata: come tanti avvocatini in cerca di facili successi, provano ad ingabbiare la legge con i sotterfugi.
Tutto appare a livello di una bega di condominio per il posto auto, ma
voglio rammentare che i predecessori di questi neo-atei favorirono idee che provocarono l’olocausto di milioni di cristiani.
Non sottovaluterei il gesto di costoro: sono da osservare con attenzione certi atteggiamenti irrazionali, proposti invece come modello di perfetta razionalità.

Italia - la crisi economica e di fiducia


Il nostro Paese è investito da una grande crisi di fiducia: pure i soliti analisti prevedono un futuro grigio, di declino.
C’è la questione dell’invecchiamento della popolazione, della   concorrenza dei paesi Asiatici, della perdita dell’identità nazionale.
L’Italia sembra una terra senza eredi, senza speranza.
E’ lecito chiedersi chi fu l’istigatore di una politica, di una cultura distruttiva, nefasta, contro le famiglie, contro la semplicità casereccia, che non erano tutto rose e fiori, ma davano certezza all'esistenza.
Esisteva un’Italia fatta da un popolo simpatico, umano, allegro, disponibile.
In parte esiste ancora questa dimensione popolare, ma il modello vincente, che ci hanno proposto per decenni, è un altro: l’uomo di successo deve rifiutare i lavori umili, essere di ceto medio, o apparire tale, e puntare in alto.
Le mamme cosa non farebbero per i loro figli? Quale padre non sogna il massimo per l’avvenire dei suoi marmocchi?
Poco alla volta l’ambizione, proposta dalla televisione, dalla pubblicità, dai romanzi popolareschi, ha spazzato un mondo genuino fatto di gente che parlava ancora in dialetto: erano persone un po’ rozze forse, ma certamente autentiche, schiette, oneste, leali.
Questi ”perdenti” non esistono più: gli ultimi forse si trovano tra gli anziani.
Oggi prevale un modello di giovane rampante, determinato e senza scrupoli.
Questi personaggi però vivono solo nelle fiction televisive: in realtà si vedono solo delle brutte copie, mal riuscite, di questi modelli ”ideali”.
Queste giovani promesse mantengono solo la cattiveria, spesso la spietatezza dei loro idoli mediatici, in realtà restano solo dei brutti anatroccoli, mai diventati cigni,…. né aquile.

news - La delicata questione dell'eutanasia, della gestione della vita e della morte


La delicata questione dell'eutanasia, della gestione della vita e della morte, che in Olanda ha preso una svolta legislativa particolare, è entrata in modo prepotente nella nostra campagna elettorale.
Il laicismo dovrebbe rispettare, in teoria, tutte le opinioni, compreso le critiche, anche pesanti, rispondendo con intelligenza e buon senso.
Pretendo troppo?
Qui si scontrano due concezioni etiche: la prima è quella religiosa, che dà significato all'esistenza sino all'ultimo respiro e oltre, è tipica di tutte le religioni rivelate o naturali che siano.
L'altra opinione ritiene che tutto è causale: nulla ha un senso se non l'attimo sfuggente, da rubare, godere sino a quando conviene, da bere e gettare, come un vuoto a perdere.
La legge deve difendere sempre la vita, anche quando non è più"decorosa"?
Questa visione, come tutte le concezioni, è da discutere, da rispettare come l'altra, ma quando viene scritta come direttiva legislativa cosa può portare?
Qual è il limite della vita degna da essere vissuta? E' lecito porre fine
prematuramente alle malattie invalidanti?
Infondo i nazisti sostenevano che gli ammalati gravi, i malati mentali, eliminati come inferiori, venivano liberati dal loro dolore e dalle loro imperfezioni.
Si sa che certe idee a volte ritornano, come gli zombi di alcuni brutti film dell'orrore di anni fa: non vorrei che questa volta si celassero dietro ideali democratici o presunti tali.
Gli spettri del passato potrebbero avere volti sorridenti, tranquilli, da laici per bene?
Io mi auguro di sbagliarmi.

Bot, cct, soldi, denaro euro e la crisi economica


Ora i soldi, ancora una volta sono pochi e, nonostante qualche promessa, il settore Pubblico dà sempre meno e costa sempre molto, o così appare alla gente, compreso a chi ne lavora dentro.
Dove vanno a finire tutte queste risorse economiche?
Negli interessi dei Bot, ci hanno detto, ma se ormai i risparmiatori ricevono meno dell'inflazione: per di più la tassa sugli utili, tutti, compreso quelli che provengono dai titoli pubblici, sono al 20%.
Il debito dipende dalle pensioni, troppe e pagate anche a troppi invalidi: ci fu la caccia al falso invalido, ma a pagare furono in pochi, poi l'invalidità è una condizione relativa a tanti fattori.
La sanità costa troppo e "imbarca acqua" sempre, per non dire altro, ma non voglio essere accusato di disfattismo.
La questione è sempre aperta.
Dove finiscono questi benedetti o maledetti denari?
Nella gestione dispendiosa degli uffici pubblici, ma vi assicuro che è difficile ormai fare una telefonata in più e si contano i fogli di carta. di tutti i tipi, da dare al personale.
Io però ho sentito delle lamentele e dei borbottii, detti a bassa voce: oso
riferirne qualcuno, ma solo per onore di cronaca.
"Si spendono milioni d’euro per pagare collaborazioni non chiare, per quel .... e per quel altro..."
Una voce ancora più audace circola, è a bassissimo volume, è quasi sussurrata con timore: "I dirigenti pubblici prendono sempre di più (intendono probabilmente di compenso economico) e favoriscono i loro amici..."
Si sa, le malelingue sono scaltre e insinuano: io mi dissocio da certe affermazioni.
Non potrei credere che il malfunzionamento di molte realtà pubbliche, che ci dissanguano, siano dovute ad incompetenza e stipendi troppo elevati per pochi eletti.

giustizia - pena di morte, pena capitale e il diritto alla vita


La pena di morte è giusta? E' solo una vendetta che non serve?
Sta scritto nella Bibbia: "Nessuno tocchi Caino!"
Era un ordine di Dio che proteggeva l'assassino d’Abele: la  sua pena fu quella di portare la sua vergogna, da assassino, sino alla fine dei suoi giorni.
Serve a limitare il crimine la pena di morte?
Sembra proprio di no: gli assassini sono individui in genere focosi, ciò che temono di più è un'esistenza in cella, a marcire.
Chi commette crimini spera di non essere scoperto e non si chiede se è meglio l'ergastolo alla pena di morte.
Che possibilità c'è di abolire la pena di morte nel mondo?
Poche o nessuna, tranne forse in qualche stato filo europeo, che si adatterà ad una moratoria di questi omicidi legalizzati dai giudici.
Quanto conta la nostra politica estera?
Non molto, poi le esecuzioni dei colpevoli veri, o presunti, sono "molto popolari", purtroppo, in molti Paesi: ci sono ancora delle rare esecuzioni pubbliche.
Non facciamo troppo i "pudici": tra i nostri antenati ci sono quei popolani che assistevano, con i loro bambini, alle cruenti esecuzioni dei nemici pubblici, sui patiboli.
Sono poi sicuro che, in caso di crimini particolarmente ripugnanti, i sostenitori della pena di morte tornerebbero ad essere la maggioranza anche tra noi.
Dovremo attendere ancora molti anni prima di poter mandare in pensione l'ultimo boia, su questo pianeta.

Famiglia vecchia e nuova, nuove leggi e pericoli reali


Io non ho nulla contro le copie di fatto, d’ogni tipo e categoria.
I moralismi hanno il difetto di imporre agli altri modelli di comportamento “ideali”, ma con il tipico principio di “fate quello che dico e non ciò che faccio”.
Io vedo la faccenda dei pacs solo dal punto di vista economico:
cambieranno i diritti d’eredità delle famiglie?
Ci saranno maggiori costi per le pensioni per le nuove reversibilità?
Esiste la delicatissima questione dell’adozione, dell’equilibrio psicologico dei bambini adottati.
La legge che si vuole imporre quindi, se resteranno una pura faccenda formale, non daranno vantaggio ai conviventi, se avranno un peso legale si scontreranno con la vita quotidiana, con il diritto di famiglia, con molti interessi, giusti e sbagliati che siano, con i figli naturali e adottati, con la costituzione.
M’immagino già tanto lavoro per gli avvocati, un carico di cause civili sul già enorme arretrato dei Tribunali Civili.
Le unioni regolate non sono acqua fresca, non è vero che riguardano solo le copie di fatto, ma tutti i conviventi in senso stretto: potranno avvantaggiarsene semplici amici, compagni di stanza che decidono, senza nessun legame, di approfittarsene, con mille scopi e con mille fini, della nuova legislazione.
Ci sarà un aggravio sulle spese dello Stato, delle pensioni, sui diritti d’eredità: ritengo che chi li propone dovrebbe aver l’onestà di spiegar bene quali saranno le conseguenze di una “ leggina”, che muta profondamente gli equilibri familiari, sociali, ed economici.

news extracomunitari, immigrazioni, politica sciagurata e criminale


Forse in tanti non si sono accorti di ciò che sta avvenendo, in questo periodo storico: è in corso la più grande migrazione di popoli che l’umanità abbia visto.
Solo durante le grandi invasioni barbariche, durante le guerre, quando c’erano carestie e pestilenze, si muovevano masse simili di gente, in genere di disperati, da una regione all'altra, da una sponda ad un’altra.
La migrazione tipica era da Nord, dove c’erano le terre meno produttive, verso il Sud e il mare, dai pascoli di montagna verso la pianura, verso le città della costa: in Italia le maggiori città attiravano sempre miserabili dell’entroterra, Napoli, Venezia, Genova; Roma si affollavano di poveracci, di straccioni sempre affamati.
Oggi tutto questo avviene su scala internazionale e per di più, culture diverse, si incontrano e si annusano: più che un sano confronto pare il ringhiare minaccioso di cani pronti a colpire.
La non conoscenza tra realtà diverse porta a molte incomprensioni che si sommano ai vecchi pregiudizi storici: l’Occidente opulento pare corrotto per alcuni, fatto da fessi per altri.
Gli extracomunitari sembrano tutti uguali a molti, sembrano pericolosi e minacciosi.
Questa incapacità a distinguere sta portando sempre più persone a chiudersi in atteggiamenti di rifiuto, non lo chiamerei razzismo.
E’ inevitabile che un simile movimento di individui di diverse culture e di religioni diverse porterà a dei conflitti: non possono bastare le dichiarazioni di intenti dei nostri politici.
Abbiamo visto ciò che è capitata nella tollerante e accogliente Francia.
E’solo questione di tempo: pure da noi capiteranno fatti gravissimi.
Non è una questione di buoni o di cattivi, ma di fusione di diverse realtà.
Nel passato i nostri avi si amalgamarono tra loro in generazioni, Goti, Longobardi, Celtici, Sanniti, Latini, Greci, etc.
Oggi si pretende di ottenere lo stesso risultato, in pochi anni: attendiamoci grandi problemi.

extracomunitari, immigrazioni, politica sciagurata e criminale


Forse in tanti non si sono accorti di ciò che sta avvenendo, in questo periodo storico: è in corso la più grande migrazione di popoli che l’umanità abbia visto.
Solo durante le grandi invasioni barbariche, durante le guerre, quando c’erano carestie e pestilenze, si muovevano masse simili di gente, in genere di disperati, da una regione all'altra, da una sponda ad un’altra.
La migrazione tipica era da Nord, dove c’erano le terre meno produttive, verso il Sud e il mare, dai pascoli di montagna verso la pianura, verso le città della costa: in Italia le maggiori città attiravano sempre miserabili dell’entroterra, Napoli, Venezia, Genova; Roma si affollavano di poveracci, di straccioni sempre affamati.
Oggi tutto questo avviene su scala internazionale e per di più, culture diverse, si incontrano e si annusano: più che un sano confronto pare il ringhiare minaccioso di cani pronti a colpire.
La non conoscenza tra realtà diverse porta a molte incomprensioni che si sommano ai vecchi pregiudizi storici: l’Occidente opulento pare corrotto per alcuni, fatto da fessi per altri.
Gli extracomunitari sembrano tutti uguali a molti, sembrano pericolosi e minacciosi.
Questa incapacità a distinguere sta portando sempre più persone a chiudersi in atteggiamenti di rifiuto, non lo chiamerei razzismo.
E’ inevitabile che un simile movimento di individui di diverse culture e di religioni diverse porterà a dei conflitti: non possono bastare le dichiarazioni di intenti dei nostri politici.
Abbiamo visto ciò che è capitata nella tollerante e accogliente Francia.
E’solo questione di tempo: pure da noi capiteranno fatti gravissimi.
Non è una questione di buoni o di cattivi, ma di fusione di diverse realtà.
Nel passato i nostri avi si amalgamarono tra loro in generazioni, Goti, Longobardi, Celtici, Sanniti, Latini, Greci, etc.
Oggi si pretende di ottenere lo stesso risultato, in pochi anni: attendiamoci grandi problemi.

immigrazioni, extracomunitari, politica sciagurata e criminale


Forse in tanti non si sono accorti di ciò che sta avvenendo, in questo periodo storico: è in corso la più grande migrazione di popoli che l’umanità abbia visto.
Solo durante le grandi invasioni barbariche, durante le guerre, quando c’erano carestie e pestilenze, si muovevano masse simili di gente, in genere di disperati, da una regione all'altra, da una sponda ad un’altra.
La migrazione tipica era da Nord, dove c’erano le terre meno produttive, verso il Sud e il mare, dai pascoli di montagna verso la pianura, verso le città della costa: in Italia le maggiori città attiravano sempre miserabili dell’entroterra, Napoli, Venezia, Genova; Roma si affollavano di poveracci, di straccioni sempre affamati.
Oggi tutto questo avviene su scala internazionale e per di più, culture diverse, si incontrano e si annusano: più che un sano confronto pare il ringhiare minaccioso di cani pronti a colpire.
La non conoscenza tra realtà diverse porta a molte incomprensioni che si sommano ai vecchi pregiudizi storici: l’Occidente opulento pare corrotto per alcuni, fatto da fessi per altri.
Gli extracomunitari sembrano tutti uguali a molti, sembrano pericolosi e minacciosi.
Questa incapacità a distinguere sta portando sempre più persone a chiudersi in atteggiamenti di rifiuto, non lo chiamerei razzismo.
E’ inevitabile che un simile movimento di individui di diverse culture e di religioni diverse porterà a dei conflitti: non possono bastare le dichiarazioni di intenti dei nostri politici.
Abbiamo visto ciò che è capitata nella tollerante e accogliente Francia.
E’solo questione di tempo: pure da noi capiteranno fatti gravissimi.
Non è una questione di buoni o di cattivi, ma di fusione di diverse realtà.
Nel passato i nostri avi si amalgamarono tra loro in generazioni, Goti, Longobardi, Celtici, Sanniti, Latini, Greci, etc.
Oggi si pretende di ottenere lo stesso risultato, in pochi anni: attendiamoci grandi problemi.