7 ago 2012

immigrazioni, extracomunitari, politica sciagurata e criminale


Forse in tanti non si sono accorti di ciò che sta avvenendo, in questo periodo storico: è in corso la più grande migrazione di popoli che l’umanità abbia visto.
Solo durante le grandi invasioni barbariche, durante le guerre, quando c’erano carestie e pestilenze, si muovevano masse simili di gente, in genere di disperati, da una regione all'altra, da una sponda ad un’altra.
La migrazione tipica era da Nord, dove c’erano le terre meno produttive, verso il Sud e il mare, dai pascoli di montagna verso la pianura, verso le città della costa: in Italia le maggiori città attiravano sempre miserabili dell’entroterra, Napoli, Venezia, Genova; Roma si affollavano di poveracci, di straccioni sempre affamati.
Oggi tutto questo avviene su scala internazionale e per di più, culture diverse, si incontrano e si annusano: più che un sano confronto pare il ringhiare minaccioso di cani pronti a colpire.
La non conoscenza tra realtà diverse porta a molte incomprensioni che si sommano ai vecchi pregiudizi storici: l’Occidente opulento pare corrotto per alcuni, fatto da fessi per altri.
Gli extracomunitari sembrano tutti uguali a molti, sembrano pericolosi e minacciosi.
Questa incapacità a distinguere sta portando sempre più persone a chiudersi in atteggiamenti di rifiuto, non lo chiamerei razzismo.
E’ inevitabile che un simile movimento di individui di diverse culture e di religioni diverse porterà a dei conflitti: non possono bastare le dichiarazioni di intenti dei nostri politici.
Abbiamo visto ciò che è capitata nella tollerante e accogliente Francia.
E’solo questione di tempo: pure da noi capiteranno fatti gravissimi.
Non è una questione di buoni o di cattivi, ma di fusione di diverse realtà.
Nel passato i nostri avi si amalgamarono tra loro in generazioni, Goti, Longobardi, Celtici, Sanniti, Latini, Greci, etc.
Oggi si pretende di ottenere lo stesso risultato, in pochi anni: attendiamoci grandi problemi.