2 set 2012

Siria forse siamo allo scontro finale . i ribelli vogliono conquistare gli aeroporti

In Siria i ribelli stanno per dare la spallata finale al regime, che resiste sia perché è aiutato dall'Iran sia perché al suo interno ci sono minoranze che temono la la sua fine, anche perché i sunniti che prenderanno il potere non sono proprio laici, ma fondamentalisti con infiltrazioni di integralisti e di filo Al-Qaeda al suo interno.
La guerra continua e porterà alla fine del regime, ma oltre frontiera l'Iran si prepara a difendersi: la prima repubblica islamica della storia si sente assediata, proprio da altri islamici, sunniti e per di più più fanatici di loro e più integralisti, che li vedono come degli eretici.
Inserirsi in questo vespaio è da idioti e l'occidente è dentro mani e piedi, anzi con aiuti militari, che nessuno nega, ma nessuno ne parla, per mantenere il segreto dei servizi segreti... da barzelletta.
Poi se tutto questo ci cadrà addosso, come per i terroristi islamici del passato, Al-Qaeda e Talebani, non lamentiamoci, o chiediamo i danni ai ...geni della politica estera europea e mondiale.


Curiosity . Marte e i sogni sul pianeta rosso

Vi racconto un sogno che forse, anzi probabilmente, non si realizzerà mai o se si realizzerà sarà fra qualche millennio.
Comunque questo sogno è da raccontare perché c'è chi ci crede, ovviamente i soliti  scienziati sognatori. 
E' la trasformazione di Marte i una terra abitabile, la seconda Terra per l'uomo: si dovrebbe inserire sul suolo marziano alcune alghe che resistono al freddo e respirano anidride carbonica del pianeta e con la pochissima acqua presente iniziare a sviluppare ossigeno, creando un piccolo effetto serra, positivo, che scalderebbe il suolo del pianeta e farebbe salire l'acuq del sotto suolo.
A quel punto aumentare la vegetazione, che trasformerebbe l'anidride carbonica in ossigeno e il clima diverrebbe accettabile con le prime piogge, le calotte si scioglierebbero liberando altra anidride carbonica presente e acqua per il pianeta.
A quel punto l'atmosfera sarebbe più densa e ricca di ossigeno, adatta all'uomo, ma.... i ma sono tanti  e ne parleremo la prossima volta, intanto ... sognate un nuovo pianeta.

Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle ... un momento ...... di rottura


Beppe Grillo rompe, ma rompe parecchio, è il suo mestiere di comico che si diletta a dire ciò che pensa della politica e dei partiti.
In un Paese democratico avrebbe trovato il suo spazio e non avrebbe subito censure, ma da noi ci sono troppi peccati mortali tra i politici  e da comico irriducibile si è trasformato in aizzatore di folle, in politico ribelle, non dico rivoluzionario perché non lo è.
L'anomalia non sta in lui o nel suo Movimento 5 Stelle, nato in pochi mesi e passato al secondo posto, nei sondaggi, tra i partiti nazionali: lo strano è in questa realtà italiana che non sa mandare in prigione i corrotti, gli inquinatori, i faccendieri e li chiama politici e imprenditori.

Melania Rea . Parolisi Giuseppe potrà sperare una nuova testimone?

Melania Rea restò con la figlia e il marito il gorno della scomparsa, tra i giochi per i bambini, poi si allontanò e scomparse?
Una donna confermerebbe l'alibi di Salvatore Parolisi, così pare da notizie di stampa, ma gli inquirenti non l'hanno mai ascoltata.
Il motivo dell'indifferenza degli inquirenti può essere legato a diversi fattori, tra cui la scarsa attendibilità di questa tesi, che contrasta con l'ora della morte, stabilita dal medico legale.
Ora però è da capire perché Parolisi si comportò in modo così strano, oso dire indifferente, da come risulta da alcune valutazioni sul suo PC, dopo la scomparsa della moglie: pare che chattò dopo la scomparsa di Melania, come nulla fosse capitato.
Pare che il loro rapporto fosse giunto al capolinea, ma l'indifferenza è un'altra cosa.
Che poi Melania sapesse qualcosa che non doveva e non poteva dire sulla caserma di Ascoli Piceno è probabile: a questo punto il caporalmaggiore dovrebbe dire tutto, oso affermare che dovrebbe dire la verità, tutta la verità.
E' solo questa che lo può salvare oggi, sempre se è innocente o solo marginalmente coinvolto.

Mitt Romney e Obama non sono pari, ma uno è peggio dell'altro

Mitt Romney è il futuro degli Stati Uniti d'America?
E' probabile, altamente probabile e il nostro negretto Obama dovrà tornare a casa, ma .... se Obama ha deluso, lui ci farà piangere.
Obama voleva una rivoluzione verde, ma non sapeva come iniziare, mentre addirittura noi italiani siamo stati pi bravi di lui, voleva la pace è ha fatto scoppiare rivolte tra i suoi nemici, gli Stati canaglia, favorendo l'integralismo.
Sì, ha deluso e deluso tanto.
Mitt Romney  ci darà nucleare e petrolio in quantità, poi per la politica estera vedremo tante belle guerre, o meglio interventi per portare la democrazia con i cannoni.
Forse sarebbe meglio per tutti chi rimanesse Obama.

Facebook e Google e tutti gli altri nella rete per conquistare la libertà

Facebook e Google hanno colonizzato Internet con intelligenza e accuratezza, abilità e scaltrezza: il problema vero non sta in Google o in Facebook, che sono società economiche libere, ma nella censura che in tanti cercano di imporre  a livello locale
La signora Merkel è una donna dura e vecchia, come idee, da combattere e con lei la rigida mentalità tedesca: ci ha regalato Mario Monti, un dono non gradito e anche un inizio di censura, la tassa sul web delle notizie è una violazione del diritto di informazione.
La cara signora Cancelliere deve essere contrastata e noi di Notizie News la combatteremo, come combattiamo gli estremisti islamici, i nemici della libertà in ogni Paese del mondo, i criminali, i fascisti, i nazisti, gli stalinisti e le sette formate da esaltati pericolosi... mi scordavo anche gli inquinatori.

1 set 2012

Gabbiano Jonathan Livingston . Richard Bach è grave


"Gabbiano Jonathan Livingston" è un romanzo breve conosciutissimo, che ha entusiasmato milioni di persone in tutto il mondo e l'autore è Richard Bach, che ha sempre amato il volo.

Proprio in volo oggi ha avuto un gravissimo incidente, colpendo dei cavi d'alta tensione: Richard Bach ha attualmente 76 anni ed è molto grave.
Il volo fu sempre la sua passione, il suo grande amore e se per lui fosse fatale seguirebbe il suo destino, il destino del suo gabbiano che impara a volare e si innalza sempre più, raggiungendo alte mete interiori.

IL GIARDINO ...poesie di Arduino Rossi






DECIDERE


La vecchia signora in nero

mi accompagnò, io le detti l'anello.
Il ramo cedette sotto i miei piedi
e si ruppe; speranza io ti colsi,
ma ora sei tra i pini,
in un'estate che non so più
ritrovare.

Il Signore mi sfugge e la notte

si allontana; il gallo di San Pietro
non canta più tra gli alberi
della mia casa.
Alberi, case e morti fanno il giro
tondo, scivolano tra la nebbia dei sogni.
Candele accese e spente, spettri e uccelli
volano tra i cipressi; gli zoccoli
dei muli rompono il selciato.

Giuda si lecca le dita, sporche

di melassa rancida.
Chi gli chiese di non morire?
Io so che la sua anima è
dannata.
E oggi inizio a vivere:
rompo i fili di seta fosforescente,
spargo il sale sul mondo e grido
la mia paura.

(29/12/1986)



IL GIARDINO


Non credo, Amore, non credo

che tu possa capire
l'autunno e le sue foglie secche,
l'angoscia e la furia dei
vinti.
Amore! Non saprai mai che
cosa sia il cielo e la speranza,
o la voglia dei fiori di zaffiro.

(2/2/1987)



DA PADRE IN FIGLIO


Maledetto fu quel giorno

che i passeri presero il volo
e i corvi li uccisero.
I cavalli nella steppa profumavano
di libertà e gli zingari
andavano in cerca di una
terra tutta loro.
Non è vero! Non è vero!
Essi furono trattati peggio
degli animali.
Mio padre piange per quel
giorno; maledetti bugiardi!
Le vostre parole ricadano
su di voi!
L'albero delle castagne dà
solo frutti amari; i ciliegi
fioriscono in autunno
e gli zombi risalgono i fiumi.
La speranza ora non è più
di questa Terra.
Giustizia, parola
maledetta
e chi la inventò sia dannato!

(2/2/1987)



PADRONE DEL FUMO


Giullare del Re di bastoni,

buffone della corte degli incubi,
cantastorie dei tarocchi,
Signore dei nostri destini, io ti
supplico!
Fammi vincere questa partita
con il giovane manichino
vestito di porpora.
Sabbia e sale sono le tue armi;
non raccogliere cristalli
inutili, ma dammi le foglie
dell'edera, su cui fanno
il nido le rondini disperse.

(2/2/1987)



IL CANTASTORIE


Durò solo tre giorni il suo volo

e di lui non rimase nulla.
Ci fu chi lo vide correre verso il sole,
ma forse fu un sogno.
Era come noi: solo un uomo,
con minuscoli occhi grigi da cane.
Eppure il suo canto aveva fatto
piangere e sperare anche chi lo
voleva morto.

Era piccolo e innocente:

lo catturarono, perché parlava
del volo degli uccelli.
Io lo vidi sorridere, mentre lo stavano
uccidendo, ma essi non lo odiavano:
doveva morire, perché era giusto
che pagasse il suo debito alla luce.

C'è ancora chi lo attende,

sull'uscio di casa, quando alla sera
il sole si spoglia degli ultimi
raggi di paglia e si colora
con il sangue del cantastorie.

(15/1/1988)

Vento del Sud .... poesie di Arduino Rossi









VENTO DEL SUD

Caldo è il sole delle città
sudate del Sud.
Alla sera in piazza
non si guarda l'orizzonte.
Scuro in volto
parlò di una terra lontana.
Raccolsi il primo fiore,
rosa verde fu la mia.

(1980)


LA RESA

L'alba era calda
e sentivo il puzzo della morte.
Il pianto non copriva il mio
lamento.
Bruciarono le mie notti.

Solo io rimanevo, rincorrevo
il sogno nella mia pazzia.
La paura mi uccide sempre.
Tutti erano vinti, i nemici tenevano banchetti....
Seppellirono i vivi sconfitti in bianche
camere mortuarie, per far loro scoprire
la gioia della morte. Fratello, il nostro sole
è calato, non mi rimane che correre
lungo il fiume.

Meglio lo schianto; non esiste più
l'albero senza confini.
Le legna brucia, il cielo ora
è bruno.

(1980)


VITTIMA

Vennero, vennero
all'alba come sempre.
Vennero e non bussarono.
Lui non oppose, non oppose
nulla e loro lo trattarono
come loro di solito trattano
la gente come lui.
Non era ancora giorno
e il sole era già alto,
nulla era vero nella
notte.
Gli occhi gli piansero
e non soffrì: lui non
soffriva più
ormai.
Presero ciò che rimaneva
del suo cristallo
e lo gettarono sotto
i piedi.
Presero ciò che rimaneva
del suo sole e lo buttarono
nel buio.
Lui non pianse più,
non pianse più.
Loro lo videro cadere
e non dissero nulla,
nulla uscì dai loro
occhi.
Loro lo portarono via al tramonto,
ma al sole più nessuno
credeva.

(1980)


FIORE GIALLO OCRA

Il puzzo dell'anima era sempre intenso,
mai i cadaveri hanno questo odore!
E Dio?
Forse i fantasmi lo hanno incatenato
e con lui le leggi del passato.
Non comprendo il senso della nera terra
spoglia, fertile ma inutile, o la rabbia
degli alberi bruciati dalla neve rossa.

Il caldo esalava dalle crepe dei campi.
Io raccolsi qualche filo
d'erba, ma erano
più secchi delle mie dita.
Escono, oh Dio! se ne tornano a casa.
Si sono tolti la polvere
dalle scarpe
e vanno, come vagabondi, lungo la strada
che porta in nessun posto.

Stenderanno la mano e cercheranno pietà,
sputando sul loro cuore.
Chi vive ancora si nasconde dentro il buio
e attende, l'umidità si attacca al viso.
Qualcuno dice che c'è un pezzo di terra
da poter coltivare.

(30/6/1985)


MARGHERITA SENZA PETALI

Il fumo della plastica bruciata
entrava in tutti gli angoli;
non si poteva fuggire.
Il cielo si abbassava,
non riuscendo a reggere il suo peso.

Che Dio abbia pietà di noi
e di coloro che verranno dopo di noi!
Mai vidi alberi divenuti così gialli,
ma ormai non ne avrei visti di diversi.
Il falco dalle piume di cristallo
si elevava che pochi metri.

Sembrava che bruciasse, ma era solo
un'illusione: il falco brillava di luce propria.
Crollavano gli edifici di quarzo.
Qualcuno già raccoglieva conchiglie per venderle,
ma i morti nessuno li toccava: chi sa
che non si offendano?

(30/7/1985)

L'ANGELO.... poesie di Arduino Rossi









SPEGNERSI IN NOVEMBRE

Che strano è il morire in un azzurro
giorno di novembre,
quando il sole riempie l'aria
e il freddo vento rigonfia di ebbrezza
le guance e i polmoni.

Che assurdità è la morte in questo giorno di luce,
fra il fragore delle foglie calpestate,
che risuonano nei nudi boschi
dalle molte braccia.
Vasto è l'orizzonte montano,
confinato da bianco colore, mentre
lontano il terrore veleggia.

(8/11/1978)


LA FINE DEL GIORNO

Il cieco uccise il vento.
Brahma morì sui monti della luna.
Temete la vendetta
degli dei, popoli della Terra!
(1978)
IL PIANTO DI ICARO
Gli ippocastani erano
malati e perdevano....
I loculi funebri non amavano
più i fiori; solo gli sciocchi
parlavano.
Gli idolatri gridavano
e avevano volti che le zitelle
vergini hanno nei mesi caldi.
Non si conosceva nessun
scarafaggio volante.
In alto c'era l'ultimo piccione
cadente.
Le case usavano i mattoni
e sbagliavano mestiere le pietre.
Io non credo nella favola del bufalo solitario.

(1978)


SFERE

La libertà è nell'infinita aria
infernale, avvolta da spazi
dalla violacea realtà angosciante.
Le voci di antichi defunti sorgono dalle profonde
viscere della Terra madre: sono gli antenati
ed erano di un'era la cui
dimensione cadeva entro l'umano destino.

Il glorioso eroe cavalcava fra la fluorescente
nebbia della speranza,
con l'aspetto di colui che non conoscerà
mai il sapore dell'arida polvere.
I cristalli, perfetti e gelidi,
sono immersi in un'immobile atmosfera
dallo splendore agghiacciante.
I vermi dannati strisciano come
uomini che si dicono felici e generano
il sangue con cui si nutrono
gli dei nel loro perfetto Olimpo.
....sfere dalla purissima trasparenza.

Eppure l'antico cavaliere percorre
i cieli ormai scordati, fra
mille ornamenti di luce e infiniti spazi, abitati
dai venti che disperdono semi generatori
di vita.

(1978)


SILVIA

Dolce sapore di donna,
dolce fumo bianco.
Profumata come il più profondo degli spazi,
chiarore che si confonde con la neve.

Amata tra il verde, luce di campo
dai mille bagliori.

Pudore non più di ragazza e vero aroma,
come quello della pelle più rosea.

(6/3/1979)


L'ANGELO

La luce cercò di penetrare la notte,
ma le tenebre si ribellarono.
Vidi il mio cadavere danzare
in una terra sconosciuta,
mentre i defunti spandevano
inni dal sapore che ha
il vino più caldo, nelle notti d'autunno.
Le fuggiasche lepri vivevano accanto
ai mostri sanguinari.

L'angelo venne sottratto dal buio
alla luce del tramonto perenne.
Canto le note più sincere della mia verde alba.

(29/9/1979)


FOLLIA

Pazzia tu mi penetri come la morte
penetra la vita: sei
l'orrore delle menti.
Sei il vento che profetizza la tempesta
nelle nude notti di terrore.
Sei il Demone nato nei giorni allucinati
da voci profonde.

Sei l'ultimo premio per coloro che
cercano la vita nelle viscere
dell'inferno.

(13/5/1979)


PRIMAVERA

Il colore delle ragazze è come quello
dei boschi quando la primavera è ancora
giovane.
Non è tanto il sole che brucia sul volto,
ma il freddo vento.

La neve illumina i punti più scuri
e i fiori nascono fra le ombre.
La paura ha il profumo del muschio
nascosto sotto le foglie morte.

Un chiaro cielo vuoto copre
una terra popolata da sogni.

(1980)


LANGUORE

Lanciò il sasso, non so dove.
Io lanciai il sasso contro la
luna....
Il cane guaiva e il barattolo
di latta colpì, non tutto fu
vinto.

L'erba era viva, i vetri vennero rotti.
Sotto i sassi non c'era spazio
per il sole dell'alba.
Io ero sulla collina e attendevo.

(1980)