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12 ott 2010

Europeando: venerdì scadono i termini per il bando riservato a disoccupati e inoccupati


Venerdì 15 ottobre scadranno i termini per la presentazione delle domande di partecipazione al concorso di idee "Europeando - Nuovi imprenditori", indetto dall'Assessorato regionale del Lavoro e finanziato con 9 milioni di euro.

L'obiettivo è quello di promuovere la cultura dell'imprenditorialità e sostenere lo sviluppo di progetti di creazione di impresa, stimolando la definizione di idee competitive e innovative da parte di disoccupati (compresi i lavoratori in mobilità), inoccupati ed emigrati sardi. Possono partecipare anche coloro che non superano un reddito annuale di ottomila euro, nel caso di lavoro dipendente o misto, oppure di 4.800 euro nel caso di lavoro autonomo. Per i lavoratori disabili, invece, il limite di reddito per il 2010 è pari a 11mila 462 euro.

In ogni caso, i Centri servizi per il lavoro (Csl) e i Cesil sono a disposizione dei cittadini per verificare lo status occupazionale, anche alla luce dei numerosi quesiti giunti all'Assessorato del Lavoro attraverso il sito della Regione. Un esempio: coloro che hanno beneficiato del programma Master and Back, non sono considerati "occupati", dunque possono partecipare ad Europeando. Viceversa, non sono ammessi i cassintegrati. Ciascun richiedente può concorrere alla competizione con una sola proposta per la provincia di residenza. Sarà attribuita una premialità di 5 punti alle donne. In caso di costituzione di un gruppo, i 5 punti spettano soltanto se la maggioranza dei componenti è di sesso femminile. Un gruppo composto da un uomo e una donna non può beneficiare della premialità. Non sono previsti limiti di età.

Saranno selezionate le 200 migliori idee imprenditoriali (25 per provincia) tra quelle presentate. Una commissione valuterà l'originalità, l'innovazione e la sostenibilità dei progetti. I vincitori del concorso parteciperanno ad un percorso formativo (spese interamente a carico della Regione, con fondi Fse). I settori privilegiati sono quelli che la Giunta Cappellacci considera strategici per le politiche di sviluppo, vale a dire ambiente, energie rinnovabili, turismo, agroindustria e Ict. Sono previsti incentivi sino a un massimo di 50mila euro (in regime "de minimis") per la creazione d'impresa, con un cofinanziamento da parte dell'imprenditore pari al 20 per cento per le spese di investimento e di avvio.

La domanda di partecipazione e i documenti richiesti dovranno pervenire entro le ore 13 del 15 ottobre al seguente indirizzo: Assessorato regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale, via XXVIII Febbraio 1, 09131 - Cagliari.

14 gen 2016

Libertà tradita e censurata dalla casta, dalle mafie, dai potentati, dai faccendieri e dai vari gruppi di amici degli amici

Da noi si paga con il lavoro, o meglio con il non lavoro le prorpie idee, chi esprime pareri differenti da quelli... in voga è  emarginato, escluso dai posti di lavoro migliori o dal lavoro.
Anni fa conobbi la disperazione per aver espresso idee... contrarie ai potenti dell'epoca.
Il  lavoro mi fu negato per anni o meglio dovetti accettare lavoro in nero, sotto pagati e umilianti.
Chij que osi criticare paga, qiindi solo gli... integrati avranno dei buoni... lavori.
Altra alternativa era quella ďi andare all'estero o rendersi autonomi, ma pure li  tutto era complicato, per le solite informazioni.
Questo era nel passato, ma oggi è  ancora peggio.

24 ago 2017

Ius soli, scontro tra vecchio e nuovo - ARDUINO ROSSI

Le idee antiche sul lavoro si stanno scontrando con quelle nuove: per abbassare il costo del lavoro serve una politica che tolga tasse dal lavoro e le sposta sull’Iva, come chiede il ministro Padoan: incredibile, ogni tanto dal governo Gentiloni escono proposte intelligenti.
Poi serve una politica per sconfiggere il lavoro nero, terzo una politica industriale che favorisca le nuove tecnologie e insegni agli imprenditori anche una diversa organizzazione del lavoro, più efficiente.
A quel punto avremmo una bella crescita del reddito, del Pil nazionale, un calo della disoccupazione di gente preparata e l’abbondanza di extracomunitari, quindi la ius soli sarebbe solo dannosa, perché converrebbe, per quelli meno preparati, spingerli ad andarsene.

21 ott 2023

I taglia gole sono a migliaia tra noi.

Ora si preparano a tagliarci la gola, ma era ed è tutto prevedibile. 
Stanno chiudendo il recinto, ma i buoi sono già fuggiti, ma era facile predirlo, senza essere chiaroveggenti.
Tutti coloro che possedevano e possiedono idee, nozioni storiche, con un minimo di intelligenza, potevano immaginarlo.
Quando spalancarono le porte agli immigrati illegali, tra noi, il fatto fu presentato come un atto di carità cristiana, di giustizia verso i più poveri del mondo, verso i popoli del Terzo Mondo, come si definivano un tempo i Paesi fuori dai due blocchi della Nato e del patto di Varsavia.
Gli italiani furono definiti, dai soliti squallidi pennivendoli, come dei lavativi perché certi lavori non li volevano più svolgere, sotto costo e si dovevano importare costoro.
Così iniziò quella che fu una truffa storica, un inganno evidente, con il fine di far crollare i salari dei ceti più deboli e non specializzati.
Il gioco riuscì bene, i manovali italiani subirono il pubblico disprezzo, mentre i nuovi arrivati vennero visti come lavoratori indefessi.
Poi pure certi lavori illegali furono sostituiti dai nuovi arrivati, prostituzione, spaccio di sostanze stupefacenti.
Tanti manovali del crimine furono ben accolti, ma soprattutto si scelsero le persone, i popoli che culturalmente non potevano essere integrati, se non con una rivoluzione mentale, un salto culturale.
Sì, dietro c'era una politica ben chiara, quella del lavoro nero e dei mestieri di basso livello e questo per contrastare il costo del lavoro, che per certi politici era la prima questione nazionale.
Non era la corruzione dilagante, non era il lavoro nero e sommerso, che da noi rappresenta il 10% del PIL, ma il costo del lavoro, che poteva e si può combattere con intelligenza, con le nuove tecnologie.
Per ottenere una crescita naturale dell'economia servono politiche pulite, senza isterismi sindacali, senza mazzette sotto banco e investimenti, con il favorire i nostri tecnici.
Sì, serviva una politica del lavoro da Terzo Millennio, ma la nostra casta dominante, corrotta e corruttrice, preferiva e preferisce il pattume, il pantano, da dove è sorta e dove si sente a suo agio.
Così si scelsero loro, i meno integrabili, anzi gente che ci odia perché siamo infedeli, da combattere e rendere schiavi o da convertire con la forza.
Avere gente simile tra noi aveva un suo chiaro scopo, per ora si utilizzano, poi, quando le nuove tecnologie li renderanno inutili, verranno segregati in ghetti e se diventassero ancora più violenti, saranno espulsi.
Ho letto che tra i 5 milioni di immigrati in Italia, che poi abbiamo molti comunitari, tanti europei e quelli che noi vediamo come stranieri, africani e islamisti, sono circa un paio di milioni, ben un milione e seicentomila vivono nella povertà estrema.
Quindi, tranne qualche raro mullah e amici, tutti costoro sono nella miseria, nella povertà.
Vivono con i sussidi pubblici, anche con i soldi che ottengono dagli assegni famigliari ed eccoli che vedi famigliole di 3, 4 e più bambini, sicuramente in condizioni di miseria per la nostra mentalità, ma, ne sono certo, mamma e papà campano grazie ai loro bambini, con i contributi pubblici.
Sì, poi l'invidia trova spiegazioni nell'odio contro gli infedeli, che hanno ciò che non meritano, perché Allah premia i suoi fedeli e se gli infedeli hanno di più è perché sono ladri, perché loro, fedeli in Allah, non ci hanno fatto la guerra.
Ecco che il Ministero dell'Interno ci segnala che abbiamo circa 28 mila radicalizzati sul nostro territorio, ma io dico che tutti gli islamici sono potenziali taglia gole.
Era tutto previsto?
Qualcuno ha giocato sporco a nostre spese?
Io ne sono convinto, anche se non mi immagino individui coperti da cappucci in riunioni segrete.
Chi ci ha fatto invadere è la stessa genia che ha combattuto e combatte contro la famiglia naturale, perché avere troppa gente nell'era dell'automazione significa doverla mantenere e vedere problemi sociali, quindi era meglio avere famigliole con un figlio solo, ma capaci di spendere bene i loro soldi.
Oggi mancano bambini?
Era tutto previsto e si cerca di far ripartire un po' la bistrattata famiglia naturale, gli immigrati non sono adatti a diventare tecnici e ingegneri informatici, per i solito motivi culturali.
Se poi qualcuno si troverà con la gola tagliata, perché il demente di turno ha deciso di andare in paradiso a cercare un po' di vergini con cui divertirsi, non preoccupatevi, loro hanno calcolato anche questo, poi non saranno le loro gole a subire il trattamento, saranno le nostre.

31 ott 2010

non sa parlare in italiano, ha difficoltà ad apprendere così il lavoro, ma si può licenziare facilmente e quindi è ricattabile, perché se perde il lavoro perde il diritto al permesso di soggiorno.

Il perché i lavoratori extracomunitari aumentano, mentre gli italiani perdono il posto viene spiegata con motivazioni razziste, contro gli italiani ovviamente e a darci le spiegazioni sono quei paraculi di merda che hanno il posto grazie alle sovvenzioni pubbliche.
Di chi parlo?
Dei soliti pennivendoli, non ...dei giornalisti onesti che non vendono la loro coscienza in nome della pagnotta assicurata.
Voi conoscete qualche giornalista onesto?
E' una razza rara, ma qualcuno nel mondo c'è ha ancora, comunque prima o poi lo elimineranno.
Torno alla questione dei lavoratori stranieri e italiani: la stampa cattolica, come il L'Eco di Bergamo, l'Avvenire dice che gli Italiani non vogliono lavorare, o meglio dicono che non accettano i lavori umili.
Allora vorrei far provare ai pennivendoli cattolici, senza raccomandazioni, la condizione dei disperati di 40, 50 anni che cercano un posto, qualsiasi esso sia per campare e vedersi preferito dal solito marocchino.
Perché avviene questo?
Perché l'extracomunitario non ha gli stessi diritti di un italiano e proprio per questo motivo che viene preferito: non sa parlare in italiano, ha difficoltà ad apprendere così il lavoro, ma si può licenziare facilmente e quindi è ricattabile, perché se perde il lavoro perde il diritto al permesso di soggiorno.
E' stata la Lega a togliere diritti agli extracomunitari rendendoli degli schiavi degli imprenditori loro amici.
Il gioco delle parti continua: la Lega fa la dura e toglie diritti, la sinistra fa la tenera e vuole voti, vuole regalare a tutti case polari e cittadinanza.
Mentre da colpire sono i negrieri, quelli che assumono in nero, che sfruttano in certe cooperative i disperati: serve il salario minimo garantito, servono leggi per limitare lo sfruttamento nelle cooperative.
Occorrono leggi chiare, da far rispettare, con il carcere non per gli extracomunitari clandestini per chi li assume: dare certezze a chi lavora onestamente espellere i delinquenti.
Dimenticavo, occorre pure un giuramento per tutti sulla nostra costituzione, sui diritti fondamentali e chi non li rispetta, espellendo chi forma gruppi che non mette in pratica queste norme.
Chi non rispetta la libertà delle donne, chi non rispetta il diritto elementare dei suoi compatrioti, limitandone la possibilità di mutar fede deve essere quanto meno espulso senza remore.
Chiunque poi esprime idee ostili ai principi basilare dell'uguaglianza delle persone e dei diritti fondamentali delle persone deve essere scacciato malamente dal nostro Paese.
Quindi, per dare lavoro ai cittadini italiani, serve far rispettare i diritti dei lavoratori, quelli che Cisl, CGIL e Uil da anni, troppi anni, non fanno più rispettare.

11 nov 2013

Disoccupazione e disperazione, quanto è difficile vivere senza lavoro

La perdita del lavoro è la paura angosciosa che da sempre mi ha fatto paura, per anni: una fase della mia vita mi portò a una situazione di lavoro in nero, quindi più che precario e da allora la disoccupazione fa parte delle mie paure: senza lavoro non si campa, anzi ci si sente delle nullità, delle schifezze eppure molte volte la colpa di tutto questo pare probabilmente legato a una situazione di ingiustizia.
Si è scartati dal lavoro spesso per i nostri modi o il nostro aspetto: per me fu per le mie  idee politiche di allora.

21 mag 2019

Politica ed economia, chi comanda il mondo? – ARDUINO ROSSI

Sono gli interessi impersonali a imporre la politica interna ed estera su questo pianeta, con dietro moltissime persone che hanno idee opposte a quelle che poi esprimono nei fatti:  i vantaggi economici, egoistici contano molto di più di tutto ciò che si scrive e si dice.
Questo vale molto di più di ciò che si fa finta di credere, l’economia vuole le sue vittime umane, i buoni sentimenti laici o religiosi sono solo nullità insensate, senza appigli nella realtà.
Quando uno va in banca e chiede che ciò che deposita, ciò che investe, dia un reddito e se non guadagna a sufficienza sposta i soldi ad un’altra società bancaria, muta il destino politico e sociale del mondo reale fuori, quello che poi si incontra per strada.
Quindi il mondo finanziario deve dare risultati, chi vuole un guadagno del 2%, del 3%, del 5% o del 9% che sia non si interessa come le società finanziarie, assicurativa o bancaria, ottengono questi profitti, ma loro devono spremere chi crea il reddito, ovvero i lavoratori.
Anche il sistema produttivo e finanziario con le nuove tecnologie, ricevono una spinta.
Tutto questo provoca delle conseguenze nella società: per esempio le nuove tecnologie riducono i posti di lavoro, specialmente per i mestieri di bassa specializzazione, con conseguenze gravi, magari proprio per il risparmiatore e investitore che prima aveva portato i suoi soldi dal promotore finanziario.
Così ecco a voi le politiche di apertura verso i migranti, con la maggior concorrenza per i lavori umili e il relativo taglio del costo del lavoro, poi ecco le politiche di chiusura, contro l’immigrazione, perché troppi immigrati fanno crollare i salari e non favoriscono il consumismo, causano problemi sociali, che ricadono poi sempre sull’economia.
Così le politiche si evolvono in un senso o nell’altro, a seconda della convenienza economica, mentre le idee contano nulla, perché proprio i più ricchi votano, dal funzionario di banca, per la chiusura dei porti, per l’espulsione degli indesiderati, pur avendo idee, a parole, opposte.
I loro cari figlioli sono in piazza per l’accoglienza, loro urlano contro il ….razzismo, poi vanno in banca e … votano per politiche nazionaliste, anche fasciste, pur avendo idee contrarie: i soldi e gli interessi vanno per la loro strada, mentre le parole volano e scompaiono nell’aria.

3 feb 2019

Lavorare oggi con le nuove idee - Arduino Rossi

https://notizienews1.blogspot.com/search?q=lavoro+idee

Io sono convinto che si possa fare molto con internet, per le informazioni necessarie, poi si può operare come piccolo imprenditore, anche se in questo Paese assurdo le nuove e libere iniziative sono ostacolare. 
La politica che contrasta le libere iniziative sono facilmente evitate con il lavoro in nero e l'evasione, ma se si imparasse a favorire queste piccole attività legalmente.... salveremmo questo povero Paese. 

13 set 2012

Monti contro lo Statuto dei Lavoratori con idee ottocentesche



Monti Mario è sicuro che lo Statuto dei Lavoratori sia superato e che crei disoccupazione: questa idea antiquata ci riporta a situazioni drammatiche, quando il lavoro era considerato un'attività servile e i nobili vivevano di rendita, ossequiati dai loro lacchè.
La stabilità del posto di lavoro dà sicurezza ai lavoratori, alla società, anche per motivi di ordine pubblico, all'economia, prima tra tutte abbiamo le banche, che hanno delle garanzie per il prestito dei loro soldi, in particolare dei mutui.
Il lavoro garantito assicura anche il datore di lavoro, che non ha sotto degli schiavi negligenti, ma delle persone che hanno interesse a impegnarsi e migliorare professionalmente, ricevendo un utile adeguato.
Quindi non sarebbero dei manovali, ma dei tecnici che renderebbero 10,  100, 1000 volte di più della manodopera di scarso livello.
Tutto questo Mario Monti non lo sa?

31 ott 2010

Quindi, per dare lavoro ai cittadini italiani, serve far rispettare i diritti dei lavoratori, quelli che Cisl, CGIL e Uil da anni, troppi anni, non fanno più rispettare.

Il perché i lavoratori extracomunitari aumentano, mentre gli italiani perdono il posto viene spiegata con motivazioni razziste, contro gli italiani ovviamente e a darci le spiegazioni sono quei paraculi di merda che hanno il posto grazie alle sovvenzioni pubbliche.
Di chi parlo?
Dei soliti pennivendoli, non ...dei giornalisti onesti che non vendono la loro coscienza in nome della pagnotta assicurata.
Voi conoscete qualche giornalista onesto?
E' una razza rara, ma qualcuno nel mondo c'è ha ancora, comunque prima o poi lo elimineranno.
Torno alla questione dei lavoratori stranieri e italiani: la stampa cattolica, come il L'Eco di Bergamo, l'Avvenire dice che gli Italiani non vogliono lavorare, o meglio dicono che non accettano i lavori umili.
Allora vorrei far provare ai pennivendoli cattolici, senza raccomandazioni, la condizione dei disperati di 40, 50 anni che cercano un posto, qualsiasi esso sia per campare e vedersi preferito dal solito marocchino.
Perché avviene questo?
Perché l'extracomunitario non ha gli stessi diritti di un italiano e proprio per questo motivo che viene preferito: non sa parlare in italiano, ha difficoltà ad apprendere così il lavoro, ma si può licenziare facilmente e quindi è ricattabile, perché se perde il lavoro perde il diritto al permesso di soggiorno.
E' stata la Lega a togliere diritti agli extracomunitari rendendoli degli schiavi degli imprenditori loro amici.
Il gioco delle parti continua: la Lega fa la dura e toglie diritti, la sinistra fa la tenera e vuole voti, vuole regalare a tutti case polari e cittadinanza.
Mentre da colpire sono i negrieri, quelli che assumono in nero, che sfruttano in certe cooperative i disperati: serve il salario minimo garantito, servono leggi per limitare lo sfruttamento nelle cooperative.
Occorrono leggi chiare, da far rispettare, con il carcere non per gli extracomunitari clandestini per chi li assume: dare certezze a chi lavora onestamente espellere i delinquenti.
Dimenticavo, occorre pure un giuramento per tutti sulla nostra costituzione, sui diritti fondamentali e chi non li rispetta, espellendo chi forma gruppi che non mette in pratica queste norme.
Chi non rispetta la libertà delle donne, chi non rispetta il diritto elementare dei suoi compatrioti, limitandone la possibilità di mutar fede deve essere quanto meno espulso senza remore.
Chiunque poi esprime idee ostili ai principi basilare dell'uguaglianza delle persone e dei diritti fondamentali delle persone deve essere scacciato malamente dal nostro Paese.
Quindi, per dare lavoro ai cittadini italiani, serve far rispettare i diritti dei lavoratori, quelli che Cisl, CGIL e Uil da anni, troppi anni, non fanno più rispettare.

11 nov 2017

Lavoro, diritto rubato - ARDUINO ROSSI

La disoccupazione è  qualcosa di duro e brutto, di insostenibile, quando sei senza lavoro ti senti uno scarto  sociale ed umano, una schifezza.

Vedi i lecca culi, idioti ed ignoranti  sorriderti, in modo sarcastico , perché loro lavorano e guadagnano pure bene, mentre tu sei con il culo a terra.
Poi c'è  chi ti fa la morale e ti invita a cercare lavoro, allora accetti tutto e non disdegni neppure il mestiere di spazzino.
Allora impari a tacere, a non esprimere le tue idee, come vogliono appunto i padroni, i sindacati, i partiti di governo.
Allora trovi lavoro e anche qualche buona occasione, ma la rabbia ti resta dentro e capisci che sei in una democrazia ....delle banane.

14 set 2017

Fascismo e antifascismo, dove stanno le differenze? - ARDUINO ROSSI

Io sono sempre stato un antifascista ….dalla nascita, ma i dubbi mi stanno assalendo.
Quali sono le differenze tra fascisti e antifascisti oggi?
Io ho le idee molto, molto confuse: infatti chi vuole imporre la censura sulle idee, per me, è un fascista, chi impedisce di esprimere idee a qualcuno è un fascista, chi aggredisce vecchi in assemblea, anche se  non la penso come loro, è un fascista.
Oggi gli antifascisti odiano le idee altrui le vogliono censurare in rete, sono con i padroni e i negrieri per le questioni del lavoro, non difendono i lavoratori, ma le leggi del mercato, sulla pelle della povera gente.
Scusate, ma a costoro manca solo la camicia nera, il saluto romano e il manganello, poi sono perfetti, dei bravi camerati.

3 mar 2010

03/3 Gianfranco difende i giovani? (Arduino Rossi)

Il presidente della Camera entra nel bel mezzo della campagna politica con un suo intervento sulle pensioni: "Fra dieci anni al massimo l'attuale equilibrio sui cui si regge il nostro sistema pensionistico è destinato a rompersi e questo è un problema che deve essere affrontato con urgenza dalla politica".
E' un economista? E' un imprenditore che ha interesse a ridurre il costo del lavoro?
No, è un politico attento e molto interessato alla salute.......del Paese: "Oggi giovani e immigrati permettono il pagamento delle pensioni a coloro che sono usciti dal mondo del lavoro. Domani i giovani riceveranno meno, al momento in cui arriveranno all'età della pensione. La politica non si perda solo nelle questioni dell'immediato, come la par condicio, per fare un esempio, ma dia risposte a questo grande problema. I giovani sono ormai entrati a pieno titolo fra i soggetti deboli e subiscono le conseguenze di un sistema di flessibilità sul lavoro che nel nostro Paese è stato interpretato con eccesso rispetto ad altri paesi europei....”
Le tesi che propone sono sia quelle della sinistra, sia quelle degli imprenditori, sia quelle dei grillini, seguaci di Beppe Grillo, ovvero degli anziani che derubano i giovani del loro futuro.
Che il nostro Gianfranco Fini fosse un politico attento e non si facesse sfuggire nessuna delle ipotesi più in voga, più discutibili era risaputo: sono idee frutto di interessi di parte e non di valutazioni attente della realtà italiana.
La prima contestazione è ovvia e banale: sono i vecchi che hanno creato il benessere che oggi godono i giovani, questo principio lo conosceva bene la gente di qualche generazione fa, quando la solidarietà tra anziani e giovani era chiara, era tra genitori e figli.
Gli immigrati rappresentano un mondo del lavoro marginale e seppure importante, quasi mai di specializzazione, che serve sempre più per la nostra economia: sono le eccellenze che spingono le economie sviluppate e non la manodopera a basso costo.
Una nazione progredita crea reddito per tutte le sue esigenze, compreso per gli anziani dando aiuti alle famiglie, all'istruzione, alla sanità, alla ricerca scientifica e alla cultura.
Infine la decisione di rendere precari i giovani, ormai non solo loro, è stata una scelta imposta da questo liberismo all'italiana, preso dai libri e interpretato, anzi imposto sempre contro gli altri e mai su se stessi.
Invece servono aiuti alle famiglie, perché chi vuole l'ambito secondo figlio lo possa avere senza fare il martire, con sacrifici disumani.
Per lo sviluppo economico occorrono soldi per la ricerca scientifica, che ci innalzerebbe al di sopra delle preoccupazioni di recessioni e decadenze nell'avvenire.
Dove trovare i denari io in passato l'ho già detto, rubando l'idea ad economisti, a imprenditori illuminati: si devono tagliare i fondi alla burocrazia e alla politica, ovvero all'apparato.
Questo è il compito della politica, ma per far questo si devono rinunciare a troppe cose, tra cui al controllo clientelare del Paese: stiamo attendendo le famose riforme, che dovrebbero ridurre i costi incredibili della burocrazia, con un sistema concorrenziale tra pubblico e privato, con il dimezzamento dei nostri rappresentanti in Parlamento, con la scomparsa delle province ed altro ancora.
Vogliono riformare le pensioni?
Inizino a intaccare il mastodontico castello di scartoffie burocratiche, perché oggi l'Italia non lo regge più, poi si potrà trattare anche di altro, magari facendoci lavorare sino a 70, o a 80 anni.

5 apr 2021

Siamo alla fame, ma il peggio deve ancora arrivare.

Un tempo esisteva la cultura popolare, ricca di ricordi tramandati e di saggezza vera, che permetteva alla gente analfabeta o semianalfabeta di riconoscere un imbroglione da una brava persona.
La gente capiva chi era onesto, da chi non lo era, sapeva lottare per il pane e per i propri diritti, ma........ oggi il ceto medio, detto mediocre, si sente superiore a tutto questo, segue le sotto culture dominanti, si fa fregare da quei truffatori delle immagini e delle mode, che vendono prodotti scadenti, fabbricati da poveri indiani e cinesi, per pochi euro al giorno, ma loro li pagano cento volte e più il costo di produzioni,...... certi di avere stile.
Questo ceto medio è assediato, loro sono in genere impiegati e piccoli liberi professionisti, ma anche commesse e sotto occupati con le idee grandi.
Rischiano di precipitare nella fame e nella miseria più di tutti gli altri, perché il mercato del lavoro sta cambiando e le nuove tecnologie stanno evolvendo, rubando il lavoro ai colletti bianchi in particolare.
Quindi la crisi provocata dalla pandemia sta accelerando situazioni latenti, il telelavoro, io mi esprimo in italiano, porterà a situazioni nuove, dove chi lo svolgerà dovrà dimostrare sempre nuove capacità o verrà escluso dalla sera alla mattina, creando altro precariato.
Il Covid , dal punto di vista economico e finanziario, sta solo portando una grande accelerazione a un futuro che già si preannunciava contraddittorio e zeppo di dilemmi, o se vogliamo, di situazioni lavorative nuove.
Io sono convinto, che oltre ai super esperti informatici, ai ricercatori scientifici, ai tecnici, che dovranno pure loro adattarsi ai cambiamenti, i classici e bravi artigiani resteranno al sicuro per i prossimo decenni, da crisi, perché il loro lavoro  è complesso e differente di situazione in situazione.
Il lavoro sarà sempre più un bene raro, specialmente per chi non ha una base culturale, non solo scientifica e tecnica, da spendere con intelligenza.
Le file alla Caritas e ai vari banchi alimentari diventeranno sempre più diffuse, resteranno anche in futuro, ma non per colpa del Covid.

31 ott 2010

Chiunque poi esprime idee ostili ai principi basilare dell'uguaglianza delle persone e dei diritti fondamentali delle persone deve essere scacciato malamente dal nostro Paese.

Il perché i lavoratori extracomunitari aumentano, mentre gli italiani perdono il posto viene spiegata con motivazioni razziste, contro gli italiani ovviamente e a darci le spiegazioni sono quei paraculi di merda che hanno il posto grazie alle sovvenzioni pubbliche.
Di chi parlo?
Dei soliti pennivendoli, non ...dei giornalisti onesti che non vendono la loro coscienza in nome della pagnotta assicurata.
Voi conoscete qualche giornalista onesto?
E' una razza rara, ma qualcuno nel mondo c'è ha ancora, comunque prima o poi lo elimineranno.
Torno alla questione dei lavoratori stranieri e italiani: la stampa cattolica, come il L'Eco di Bergamo, l'Avvenire dice che gli Italiani non vogliono lavorare, o meglio dicono che non accettano i lavori umili.
Allora vorrei far provare ai pennivendoli cattolici, senza raccomandazioni, la condizione dei disperati di 40, 50 anni che cercano un posto, qualsiasi esso sia per campare e vedersi preferito dal solito marocchino.
Perché avviene questo?
Perché l'extracomunitario non ha gli stessi diritti di un italiano e proprio per questo motivo che viene preferito: non sa parlare in italiano, ha difficoltà ad apprendere così il lavoro, ma si può licenziare facilmente e quindi è ricattabile, perché se perde il lavoro perde il diritto al permesso di soggiorno.
E' stata la Lega a togliere diritti agli extracomunitari rendendoli degli schiavi degli imprenditori loro amici.
Il gioco delle parti continua: la Lega fa la dura e toglie diritti, la sinistra fa la tenera e vuole voti, vuole regalare a tutti case polari e cittadinanza.
Mentre da colpire sono i negrieri, quelli che assumono in nero, che sfruttano in certe cooperative i disperati: serve il salario minimo garantito, servono leggi per limitare lo sfruttamento nelle cooperative.
Occorrono leggi chiare, da far rispettare, con il carcere non per gli extracomunitari clandestini per chi li assume: dare certezze a chi lavora onestamente espellere i delinquenti.
Dimenticavo, occorre pure un giuramento per tutti sulla nostra costituzione, sui diritti fondamentali e chi non li rispetta, espellendo chi forma gruppi che non mette in pratica queste norme.
Chi non rispetta la libertà delle donne, chi non rispetta il diritto elementare dei suoi compatrioti, limitandone la possibilità di mutar fede deve essere quanto meno espulso senza remore.
Chiunque poi esprime idee ostili ai principi basilare dell'uguaglianza delle persone e dei diritti fondamentali delle persone deve essere scacciato malamente dal nostro Paese.
Quindi, per dare lavoro ai cittadini italiani, serve far rispettare i diritti dei lavoratori, quelli che Cisl, CGIL e Uil da anni, troppi anni, non fanno più rispettare.

17 ago 2017

#Immigrazione, #futuro di ghetti e di #campi di #internamento - ARDUINO ROSSI

Secondo il ministro dell’Interno Minniti: “Ue vuole veri centri di internamento.”
Niente di nuovo, ma tutto previsto: questo fatto però non riguarderà solo gli immigrati, in se stessi, ma tutti gli esclusi dal mondo del lavoro.
Ci sono due verità: la prima che le nuove tecnologie hanno spostato il lavoro da un settore ad un altro, la seconda invece che mai come oggi, nonostante i grandi mutamenti tecnologici degli ultimi 100 anni, tutto sta mutando nel mondo del lavoro.
Quindi avremo sempre più disoccupati tra i meno specializzati e avremo sempre più bisogno di esperti informatici, gente specializzata e ben preparata,  ma anche creativa ed adatta a ricrearsi il futuro a tutte le età.
Quindi serve razionalità e capacità ad adattarsi nella realtà.
Ecco perché avremo quartieri ghetto, abitati dagli esclusi furiosi e violenti, che saranno rinchiusi in condizioni sempre peggiori.
La risposta non sta nel buonismo demenziale, ma nella diffusione di idee e cultura per tutti, pensiero critico e valutazioni democratiche, oggettive: la censura favorisce invece l’inferno in terra, perché impedisce il confronto delle idee e non dà gli strumenti anche ai …futuri ghettizzati, forse destinati a morire di inedia, come avvenne in molti campi di concentramento e in ghetti del passato.

31 ott 2010

Dimenticavo, occorre pure un giuramento per tutti sulla nostra costituzione, sui diritti fondamentali e chi non li rispetta, espellendo chi forma gruppi che non mette in pratica queste norme.

Il perché i lavoratori extracomunitari aumentano, mentre gli italiani perdono il posto viene spiegata con motivazioni razziste, contro gli italiani ovviamente e a darci le spiegazioni sono quei paraculi di merda che hanno il posto grazie alle sovvenzioni pubbliche.
Di chi parlo?
Dei soliti pennivendoli, non ...dei giornalisti onesti che non vendono la loro coscienza in nome della pagnotta assicurata.
Voi conoscete qualche giornalista onesto?
E' una razza rara, ma qualcuno nel mondo c'è ha ancora, comunque prima o poi lo elimineranno.
Torno alla questione dei lavoratori stranieri e italiani: la stampa cattolica, come il L'Eco di Bergamo, l'Avvenire dice che gli Italiani non vogliono lavorare, o meglio dicono che non accettano i lavori umili.
Allora vorrei far provare ai pennivendoli cattolici, senza raccomandazioni, la condizione dei disperati di 40, 50 anni che cercano un posto, qualsiasi esso sia per campare e vedersi preferito dal solito marocchino.
Perché avviene questo?
Perché l'extracomunitario non ha gli stessi diritti di un italiano e proprio per questo motivo che viene preferito: non sa parlare in italiano, ha difficoltà ad apprendere così il lavoro, ma si può licenziare facilmente e quindi è ricattabile, perché se perde il lavoro perde il diritto al permesso di soggiorno.
E' stata la Lega a togliere diritti agli extracomunitari rendendoli degli schiavi degli imprenditori loro amici.
Il gioco delle parti continua: la Lega fa la dura e toglie diritti, la sinistra fa la tenera e vuole voti, vuole regalare a tutti case polari e cittadinanza.
Mentre da colpire sono i negrieri, quelli che assumono in nero, che sfruttano in certe cooperative i disperati: serve il salario minimo garantito, servono leggi per limitare lo sfruttamento nelle cooperative.
Occorrono leggi chiare, da far rispettare, con il carcere non per gli extracomunitari clandestini per chi li assume: dare certezze a chi lavora onestamente espellere i delinquenti.
Dimenticavo, occorre pure un giuramento per tutti sulla nostra costituzione, sui diritti fondamentali e chi non li rispetta, espellendo chi forma gruppi che non mette in pratica queste norme.
Chi non rispetta la libertà delle donne, chi non rispetta il diritto elementare dei suoi compatrioti, limitandone la possibilità di mutar fede deve essere quanto meno espulso senza remore.
Chiunque poi esprime idee ostili ai principi basilare dell'uguaglianza delle persone e dei diritti fondamentali delle persone deve essere scacciato malamente dal nostro Paese.
Quindi, per dare lavoro ai cittadini italiani, serve far rispettare i diritti dei lavoratori, quelli che Cisl, CGIL e Uil da anni, troppi anni, non fanno più rispettare.

26 giu 2016

Lavoro legale, sfruttamento e cooperative

Chi favorisce l'inserimento del mondo del lavoro?
Le cooperative bianche o rosse, si sa, ma anche le raccomandazioni che si aggirano attorno ai partiti, tutti, alle parrocchie, oppure i caporali, ma anche i sindacalisti, per certi lavori del settore pubblico, sono validi, ai massoni e circoli vari.
Io so bene cosa significa avere idee proprie e soffrire l'emarginazione, decine di rifiuti, sentirsi uno schifo, un reietto, solo perché  non sei... simpatico a costoro, per aver denunciato il loro luridume.
Così  anche gli extracomunitari  entrano nel mondo del lavoro, dopo un lungo periodo nel nero, ma a questo punto è  lecito chiedersi se dentro queste organizzazioni, cattoliche, laiche o atee che siano, non si paghino, direttamente o indirettamente, i trafficanti di carne umana.
La magistratura  non si è  mai accorta di nulla?

2 mag 2014

Lavoro e disoccupazione, dpo la festa del Primo Maggio serve la volontà di cambiare

Pur essendo un nemico della politica di Renzi, qualche proposta appare intelligente, ma poi vedremo come andranno le cose, invece i sindacati appaiono più vecchi di mio nonno, con idee del lavoro ancora ferme all'ottocento,ma con poca voglia di lottare per difendere i diritti dei lavoratori.
Solo sindacati che scioperino per chiedere corsi di riqualificazione, per dare lavoro duratura a tutti, per vincere la recessione e creare un sistema produttivo valido moderno, avremo un futuro o tutto il resto sarà inutile e neppure un sistema burocratico efficace ci farebbe uscire dalla crisi. 

31 ott 2010

serve il salario minimo garantito, servono leggi per limitare lo sfruttamento nelle cooperative.

Il perché i lavoratori extracomunitari aumentano, mentre gli italiani perdono il posto viene spiegata con motivazioni razziste, contro gli italiani ovviamente e a darci le spiegazioni sono quei paraculi di merda che hanno il posto grazie alle sovvenzioni pubbliche.
Di chi parlo?
Dei soliti pennivendoli, non ...dei giornalisti onesti che non vendono la loro coscienza in nome della pagnotta assicurata.
Voi conoscete qualche giornalista onesto?
E' una razza rara, ma qualcuno nel mondo c'è ha ancora, comunque prima o poi lo elimineranno.
Torno alla questione dei lavoratori stranieri e italiani: la stampa cattolica, come il L'Eco di Bergamo, l'Avvenire dice che gli Italiani non vogliono lavorare, o meglio dicono che non accettano i lavori umili.
Allora vorrei far provare ai pennivendoli cattolici, senza raccomandazioni, la condizione dei disperati di 40, 50 anni che cercano un posto, qualsiasi esso sia per campare e vedersi preferito dal solito marocchino.
Perché avviene questo?
Perché l'extracomunitario non ha gli stessi diritti di un italiano e proprio per questo motivo che viene preferito: non sa parlare in italiano, ha difficoltà ad apprendere così il lavoro, ma si può licenziare facilmente e quindi è ricattabile, perché se perde il lavoro perde il diritto al permesso di soggiorno.
E' stata la Lega a togliere diritti agli extracomunitari rendendoli degli schiavi degli imprenditori loro amici.
Il gioco delle parti continua: la Lega fa la dura e toglie diritti, la sinistra fa la tenera e vuole voti, vuole regalare a tutti case polari e cittadinanza.
Mentre da colpire sono i negrieri, quelli che assumono in nero, che sfruttano in certe cooperative i disperati: serve il salario minimo garantito, servono leggi per limitare lo sfruttamento nelle cooperative.
Occorrono leggi chiare, da far rispettare, con il carcere non per gli extracomunitari clandestini per chi li assume: dare certezze a chi lavora onestamente espellere i delinquenti.
Dimenticavo, occorre pure un giuramento per tutti sulla nostra costituzione, sui diritti fondamentali e chi non li rispetta, espellendo chi forma gruppi che non mette in pratica queste norme.
Chi non rispetta la libertà delle donne, chi non rispetta il diritto elementare dei suoi compatrioti, limitandone la possibilità di mutar fede deve essere quanto meno espulso senza remore.
Chiunque poi esprime idee ostili ai principi basilare dell'uguaglianza delle persone e dei diritti fondamentali delle persone deve essere scacciato malamente dal nostro Paese.
Quindi, per dare lavoro ai cittadini italiani, serve far rispettare i diritti dei lavoratori, quelli che Cisl, CGIL e Uil da anni, troppi anni, non fanno più rispettare.