La magistratura in politica è palesemente in contrasto con i principi della legalità: le motivazioni delle sentenze, le persecuzioni contro questi e quelli paiono troppo espliciti.
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3 mag 2019
Giudici e magistratura politica, il crimine si fa legge - Arduino Rossi
La magistratura in politica è palesemente in contrasto con i principi della legalità: le motivazioni delle sentenze, le persecuzioni contro questi e quelli paiono troppo espliciti.
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Caso Ruby - tutte le donne del presidente......
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Ultimissime Ruby e Berlusconi - tutte le sue donne ........
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Ruby, la ragazza di origine marocchina, ribelle e cubista, invitata a cena, oso dire gradita ospite, ora è la causa di un'altra tempesta giudiziaria per Silvio Berlusconi, che non ama essere processato: ha così assicurato gli italiani che in vita sua non ha mai pagato una donna, ma l'accusa era non di rapporto con una minorenne a pagamento.L'accusa era di favoreggiamento della prostituzione minorile, che in parole povere, per noi non addetti ai lavori, significa che il Cavaliere, secondo questa ipotesi giudiziaria, è un …. pappone, uno che utilizza le sue ville per festini con prostitute, accusa già presentata dalla stampa e da inchieste giudiziarie in altri casi nel passato, ormai scordate, per ora.Quindi sesso c'era in abbondanza per tutti i vecchi ricconi della sua villa, con pure minorenni, secondo questa ipotesi giudiziaria?edeli di tutte le religioni del pianeta, per il buon senso e il buon gusto di tutte le aristocrazia al potere di questo pianeta. L'accusa di sfruttamento della prostituzione minorile è da delinquenti ripugnanti, che agiscono nell'ombra, spavaldi con povere ragChiaramente accusare il presidente del consiglio di tale attività suona molto male per le orecchie dei puritani anglosassoni, per i fazzine che maltrattano: spesso sono pure dei codardi. E' qualcosa di ripugnante che interessa centinaia di migliaia di italiani, dediti alla frequentazione delle prostitute di strada e non solo, che non chiedono il certificato di nascita alle ragazze che si...offrono in cambio di denaro.atura di perseguitarlo senza remore e senza pudore, provocando la reazione risentita dei magistrati e dei loro organi rappresentativi. Se Silvio ha vinto le elezioni del passato significa che esiste un 50% di italiani, che non crede neiIn altri Paesi un'accusa simile avrebbe fatto cadere leader e governo, coprendo di infamia per anni quel gruppo politico, ma in Italia la magistratura ha perso la stima di una parte dell'opinione pubblica, che non crede più nei giudici. Così il Cavaliere ha accusato una parte della magist r giudici e questo fatto è gravissimo: questo 50% non può essere criminalizzato, altrimenti si torna all’assurda logica dell’avanguardia politica, che deve governare il Paese. Questa cultura, vecchia e criminale, è quella leninista, che considerava degna di poter governare non la maggioranza aritmetica, ma una misteriosa e non ben definita maggioranza politica.in modo veloce, senza contraddittorio giudiziario. Quindi il caso Ruby è qualcosa di più grave e pericoloso di quanto si possa immaginare: abbiamo una parte della politica che ha fiducia, spesso in modo cieco e incondizionato, della magistratura, mentre dall’altra c’è chi proprio non crede e ritiene che i giudici siano tutti, o quasi, indirizzati politicamente, per qualcuno ci sono le toghe rosse che impongonoUna parte del Paese non ha fede nella magistratura e questo potrebbe portare problemi seri alla democrazia: si potrebbe chiedere, prima o poi una … nuova giustizia, sotto il controllo dell’esecutivo, oppure una giustizia spicciola, da Stato di polizia, dove le decisioni vengono prese dagli organi di polizia, che arrestano, stabiliscono e condannano direttamente ,la loro giustizia ideologizzata, da regime.uesto fatto mette in discussione le basi stesse della nostra democrazia, con il terzo potere in pericolo, ovvero è a rischio l'indipendenza dei magistrati.Non credo che esiste qualcosa di simile, ma q
30 gen 2011
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Politica e scontri per le elezioni
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano teme "un durissimo scontro elettorale".
il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto invece paventa proprio l'instabilità di un governo tecnico: ''Non sono per niente condivisibili le ipotesi di governi tecnici e di governi di transizione. Si tratterebbe, infatti, di manovre di palazzo, volte ad evitare che si ascolti quello che pensano gli elettori cioè la volontà effettiva del popolo".
Così la grave crisi in cui motivi sfuggono ai più, sta portando il Paese verso un governo tecnico, che ci dovrebbe portare verso la fine della legislatura in modo insolito: il governo tecnico che si prospetta è la fusione di tutte le forze anti-Berlusconi.
Ora la questione pare strana e insolita: antichi nemici sono riuniti tutti contro un nuovo nemico.
C'è la questione morale, ma pure lo scontro tra il potere della Giustizia, la magistratura, contro l'esecutivo.
Inoltre le forze economiche si stanno scontrando e si muovono, ma cosa bolle veramente in pentola non si sa.
Qualcuno ha promesso qualcosa a Fini per la sua rottura con il cavaliere?
Silvio è così terribile, da non accettare critiche interne o esterne?
Il governo ha lavorato male da meritarsi una brutta fine?
Che fine farà la sicurezza, che sta tanto a cuore degli italiani, con un governo tecnico?
Le tendenze all'interno di questo governo sono variegate: i giustizialisti dell'Italia dei Valori si scontrano con la logica antica da Democrazia Cristiana dell'Udc, infine abbiamo i finiani, fuoriusciti del Pdl, che sino a poco tempo fa erano il primo puntello della politica di Berlusconi.
Il Pd poi rappresenta una sinistra che da tempo cerca di trovare una sua collocazione occidentale, europea, ma ha ancora un'anima massimalista al suo interno, con posizioni e affermazioni anacronistiche.
Io rimango sorpreso da certi termini da vecchio partito rivoluzionario, come attacco: non ci sono attacchi, quelli sono azioni fisiche, magari militari.
Tutto il resto è solo una questione di opinioni, con critiche, se si vuole di calunnie ed insulti, ma niente più: invece gli attacchi erano tipici del linguaggio degli anni Trenta, quando il capitalismo, "attaccava" la patria del socialismo reale.
Perché Berlusconi è il più cattivo?
Perché altri imprenditori invece sono sempre …..innocenti?
Forse è il sistema Italia che non funziona, anzi sicuramente c'è qualcosa che non va in questo Paese: siamo la patria delle grandi famiglie che hanno un immenso potere e dominano tutto.
Questa è la grande e principale anomalia italiana: questi grandi potentati famigliari ed economici hanno sempre uno stretto rapporto con lo Stato.
Spesso si parla di liberismo in Italia, ma il nostro sistema capitalistico è troppo legato alla mamma, che si chiama Stato: da noi non esiste un tipo di economia che sappia rischiare, tranne per le imprese piccole o piccolissime.
Intanto il mondo è conquistato da società, multinazionali, che sono più potenti e ricche della maggior parte degli Stati del pianeta: è giusto mettere tra i primi posti proprio Google, con il suo motore di ricerca gratuito, che però raccoglie la pubblicità da tutto il mondo.
Gli interessi economici di queste immense società cozzano con le piccole realtà locali, come le nostra e vi penetrano con decisione, modificando i rapporti di forza.
Noi abbiamo ancora le grandi famiglie borghesi, mentre nel mondo il capitalismo finanziario si impone con gli interessi di anonime società multi etniche, multi religiose.
I soldi non puzzano, non importa se gli affari si fanno tra ebrei e arabi, russi e statunitensi, cinesi e europei, ciò che conta è il rendimento finale.
Ora la grande crisi economica nazionale sta appunto in questa ...buffa lotta tra famiglie, come ai tempi delle Signorie, per il predominio del micro Stato: altri eserciti stanno alle porte della vecchia Italia e si apprestano a conquistarla, dominarla, sbranarla forse.
L'era di Berlusconi non è ancora terminata, ma ormai ci avviciniamo la fine dell'epoca dei casati dei grandi imprenditori: ormai tutto si muoverà secondo logiche economiche che non sanno più cosa farne di questi ...piccoli signori locali, che hanno bisogno di leggi adatte a loro per sopravvivere.
Solo se il nostro sistema economico saprà liberarsi delle stampelle pubbliche, specialmente per certe attività, saprà vincere la guerra della concorrenza internazionale, altrimenti ci chiuderemo in un assurdo protezionismo e verremo colonizzati dalle multinazionali che avanzano.
La questione politica quindi è ben più complessa e dubito che questa classe politica saprà dare risposte adatte: sia se si andrà alle elezioni subito o se si formerà un governo di ...salvezza nazionale, si perderà del tempo, perché il futuro è nelle mani di chi saprà far arrivare il flusso di denaro internazionale, che si posa in quei Paesi che danno condizioni buone per gli investimenti.