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18 mag 2019

ONU e i diritti del cazzo - ARDUINO ROSSI


Chi sta dietro all'ONU?
Il ridicolo sta nel fatto che mai si sono sentite condanne per i diritti umani nei regimi teocratici, dove i.... fedeli sono cittadini di A e gli infedeli di serie B. 
Questi Paesi rispettano i diritti Umani? 
Sì, se secondo l'ano, scusate l'errore, volevo scrivere ONU, ma la mia tastiera si inceppa sempre su questa parola, chissà perché? 
L'ONU, detto anche ano, vuole entrare in politica e rompe il cazzo, attaccando l'Italia?
Chi sta dietro a questi buffoni? 
I comici di certe ex potenze coloniali, ormai fuori dalla storia. 

11 mar 2010

11/3 Islam, diritti umani el la Svizzera (Luigi Rossi)

Il referendum contro i minareti entrerà nel prossimo Consiglio dell'Onu per i diritti umani: a chiedere questa risoluzione ci sono alcuni Stati Africani e islamici.
L'accusa è di islamofobia e la decisione elvetica, secondo costoro, va contro i diritti umani.
Costoro non hanno un po' di …...
L'Onu a che serve? Solo per scambi diplomatici, molto cortesi?
Invece l'Onu se ne frega dei genocidi in Africa?
A quanto pare è così e poi vengono ad insegnarci le “buone maniere” a casa nostra: questi burocrati dovrebbero un po' tacere

9 feb 2018

Giustizia e diritti umani e i buffoni dell’Onu, dei tribunali internazionali - ARDUINO ROSSI

I diritti umani per certi personaggi dell'Onu paiono un assurdo: il diritto a mangiare e a una vita decente pare contare poco, anzi, non conta nulla, al primo posto abbiamo il neoliberismo sfrenato, che può soffocare il resto dell'Umanità.
Il diritto a un'esistenza positiva e cristiana, oppure libera, sia per gli uomini che per le donne, su tutto il pianeta, non esiste, anzi abbiamo leggi, che nessun organo legislativo, nessun tribunale dei diritti umani contrasta, che limitano la vita, i diritti essenziali, di centinaia di milioni di persone.
Siamo all'assurdo politico e sociale, culturale, ma una donna non può andare a capo scoperto in molti Paesi o finisce in prigione.
Altri non possono cambiar fede o anche dichiararsi atei per non essere torturati, massacrati nelle carceri disumane.
Sì, i buffoni parlano dei diritti…dei miei coglioni nelle corti e nelle assemblee internazionali, il resto non conta.

9 giu 2017

#Diritti #umani e diritti del #cazzo, i falsi mit di un'era che ha generato l'orrore - ARDUINO ROSSI

La matematica non è  un'opinione e la crescita della ricchezza dell'1% degli abitanti del pianeta portano alla miseria disperata l'80% degli esseri umani.

I diritti umani per costoro non esistono.
Pure tra costoro la libertà  di coscienza non esiste e i buffoni dell'Onu parlano di diritti a mantenere le....proprie tradizioni, che di fatto...diventa un obbligo.
I diritti dei bambini della terra non esistono, mentre all'adozione dei gay...sì. 
Quanti diritti sono frutto di una visione meschina, piccolo borghese e squallida di loschi individui, che impongono i loro squallidi non valori. 

9 gen 2017

Isis colpisce in tutto il mondo, è ora che si possa reagire - ARDUINO ROSSI

La reazione mondiale è ancora debole e tutti invece, non credo nei politici attuali, o nell’Onu, che dà il controllo sui diritti umani all’Arabia Saudita: siamo al ridicolo e anche al sostegno di un regime che i diritti umani li calpesta ogni giorno senza pietà.
Il terrorismo si combatte denunciando le ingiustizie e i limiti contro la libertà.
In Italia abbiamo leggi anti democratiche, anti costituzionali, ma nessuno le vuole togliere, oggi neppure il M5S, che inizio per questi scopi.
La lotta per i diritti umani passa principalmente per i diritti alla libertà personale, tutte compreso, delle donne e quelle religiose o non religiose, ovvero di proclamarsi anche ateo se uno lo desidera.

8 nov 2018

Onu e i diritti umani degli Stati criminali - ARDUINO ROSSI

Chi impone i diritti umani nelle commissioni dell’Onu?
Gli Stati, che spesso non hanno neppure una parvenza democratica, spesso sono teocratici, assolutisti e razzisti, sicuramente trattano i cittadini in modo differente, a secondo dell’origine sociale, culturale, etnico e religioso.
Ecco perché ci troviamo realtà incredibili, a cui nessuno …fa caso, mentre fanno il pelo e contro pelo per idiozie, a chi fa comodo a loro e i diritti umani sono molto, molto ….ingiusti.

3 set 2016

Onu, organizzazione neofascista unita

Il termine è   corretto perché sono di parte e mai hanno rappresentato i diritti degli esseri umani.
Pochi sanno che tutto il palazzo di vetro è  mantenuto dagli Stati Uniti, con l'appoggio dei Paesi arabi in genere, seguendo quella politica ipocrita che favorisce le teocrazia, dando a loro diritti che sono propri di un fascismo antidemocratico: non una sola nota di protesta si è  sentita, da parte dei burocrati dei diritti umani, uscire contro i blogger uccisi o incarcerati in Arabbia Saudita, in Pachistan o in Bangladesh.
Non si è  mai udito protestare e criticare il governo pachistano per le assurde condanne per la blasfemia, pena ormai di fatto presente anche in Italia, con l'appoggio  del governo del Pd e dei soliti giudici corrotti e degli avvocati morti di fame, rinnegati.
Comunque nessuna condanna ufficiale dai buffoni addetti ai  diritti umani, di questa squallida associazione, si è  udito per le violenze sulle donne e sulle minoranze non islamiche,  ma per i limiti amministrativi per il burkini invece... sono intervenuti.
Dire che facciano schifo è  poco, poi non scordiamoci che Laura Boldrini era una loro addetta, a questo punto non ci sono dubbi.

17 apr 2010

17/4 Emergency, l'Onu e l'appello a Karzai (Paolo Rossi)



L'Onu chiede al presidente Karzai che siano rispettati i diritti umani degli italiani di Emergency accusati di appoggio al teerorismo dei talebani.Il rappresentante speciale dell'Onu a Kabul, Staffan de Mistura chiede il rispetto dei diritti umani per i tre italiani arrestati in Afghanistan: “Sono speranzoso che questi arresti siano frutto solo di qualche serio fraintendimento”.
I probabili accusati di complicità a gravissimi attentati ora dovranno avere un aiuto dai loro legali e si deve rivere tutte le accuse fatte a loro: perché sono di Emergency non li scagiona né li condanna.

11 mar 2010

11/3 L’Onu non vuole i respingimenti dei clandestini (Teresa Togni)

Così l'Alto commissario Onu per i diritti umani, Pillay accusa l’Italia alla Commissione Esteri della Camera: "Chi chiede asilo deve poter essere ascoltato e la procedura di respingimento lo impedisce .Ciò costituisce una violazione dei diritti umani”.
L’Onu presenta dei valori generali che si dovrebbero rispettare, ma l’Italia deve affrontare una grave crisi economica, un peggioramento delle condizioni di vita di tutti: altri migranti significherebbe un aumento della disoccupazione e della criminalità.

7 gen 2017

Onu, Organizzazione delle Nazioni Unite, meglio che scompaia, per non fare altri danni - ARDUINO ROSSI

Nell'era di Obama presidente, che ha generato terrorismo, Isis e giochi sporchi internazionali, l'Onu si è  trasformato in qualcosa di patetico, ridicolo assurdo:  il culmine è  arrivato con l'imporre a capo del controllo sui diritti umani un Saudita, proveniente da un paese dove meno sono rispettati  al mondo i diritti  umani.
Ricordiamo che proprio dall'Onu è  uscita, dopo una...... brillante carriera, Laura Boldrini.
Qui non faccio commenti, ma li lascio a voi.
Cosa serve questa organizzazione oggi?
Per favorire il padrone del mondo in quel momento, nulla più.

4 ott 2011

Oggi Politica Italiana - Ammazza blog - crolla la borsa, ma è importante censurare


La borsa crolla sempre più e l’Italia è sull’orlo del baratro e cosa fa questa svergognata classe politica?
Ci impone la legge ammazza blog per limitare, anzi, per intimorire i blogger italiani: a questo punto devono scendere in campo i grandi motori di ricerca e permettere ai blogger italiani di espatriare virtualmente, per uscire dalla logica assurda e perversa di una normativa che ti espropria del tuo spazio web.
Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.

Ultime notizie - Politica Italiana - Ammazza blog - crolla la borsa, ma è importante censurare


La borsa crolla sempre più e l’Italia è sull’orlo del baratro e cosa fa questa svergognata classe politica?
Ci impone la legge ammazza blog per limitare, anzi, per intimorire i blogger italiani: a questo punto devono scendere in campo i grandi motori di ricerca e permettere ai blogger italiani di espatriare virtualmente, per uscire dalla logica assurda e perversa di una normativa che ti espropria del tuo spazio web.
Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.

blogger - Ammazza blog - crolla la borsa, ma è importante censurare


La borsa crolla sempre più e l’Italia è sull’orlo del baratro e cosa fa questa svergognata classe politica?
Ci impone la legge ammazza blog per limitare, anzi, per intimorire i blogger italiani: a questo punto devono scendere in campo i grandi motori di ricerca e permettere ai blogger italiani di espatriare virtualmente, per uscire dalla logica assurda e perversa di una normativa che ti espropria del tuo spazio web.
Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.

Italia Politica - Ammazza blog - crolla la borsa, ma è importante censurare


La borsa crolla sempre più e l’Italia è sull’orlo del baratro e cosa fa questa svergognata classe politica?
Ci impone la legge ammazza blog per limitare, anzi, per intimorire i blogger italiani: a questo punto devono scendere in campo i grandi motori di ricerca e permettere ai blogger italiani di espatriare virtualmente, per uscire dalla logica assurda e perversa di una normativa che ti espropria del tuo spazio web.
Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.

17 ago 2013

Google e Gmail... la privacy è una scusa per attaccare la libertà che ci ha regalato

La libertà di Google, quella regalata a tutti noi, fa paura e allora si attacca la grande società californiana con il libero spazio in Internet.
Così ci si attacca a violazioni della privacy vere e presunte, a questioni d lana caprina, a mille altre faccende per censurare la rete: la prossima partirà l'anno prossimo con la possibilità di chiudere un sito o un blog per presunte violazioni della legge sui diritti d'autore, il sito intero e non la pagina, guarda caso, senza processo, senza prove legali.
Se questa non è una violazione dei diritti umani cosa è una violazione?
E' giusto pretendere il rispetto della costituzione e delle direttive europee, questa volta, dei diritti umani, proclamati dall'Onu.

4 ott 2011

Oggi Politica Italiana - Ammazza blog - crolla la borsa, ma è importante censurare


La borsa crolla sempre più e l’Italia è sull’orlo del baratro e cosa fa questa svergognata classe politica?
Ci impone la legge ammazza blog per limitare, anzi, per intimorire i blogger italiani: a questo punto devono scendere in campo i grandi motori di ricerca e permettere ai blogger italiani di espatriare virtualmente, per uscire dalla logica assurda e perversa di una normativa che ti espropria del tuo spazio web.
Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.

Internet - Ammazza blog - crolla la borsa, ma è importante censurare


La borsa crolla sempre più e l’Italia è sull’orlo del baratro e cosa fa questa svergognata classe politica?
Ci impone la legge ammazza blog per limitare, anzi, per intimorire i blogger italiani: a questo punto devono scendere in campo i grandi motori di ricerca e permettere ai blogger italiani di espatriare virtualmente, per uscire dalla logica assurda e perversa di una normativa che ti espropria del tuo spazio web.
Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.

31 lug 2019

Diritti dell’uomo e l’ipocrisia dei vecchi colonialisti - ARDUINO ROSSI

La logica neocolonialista è dura a morire e prosegue a colpire, facendo molte vittime, si supera il ridicolo, l'assurdo, perché si riconoscono diritti umani solo a quelli e non agli altri.

L'islam è una religione ideale, da sfruttare bene, dove le masse restano sottomesse e non si ribellano ai loro mullah o iman che siano, l'economia, le ricchezze sono in mano a dei personaggi inqualificabili, che favoriscono lo sfruttamento, da parte delle multinazionali, delle risorse naturali, petrolio al primo posto, con giochi finanziari che fanno scivolare i soldi dalle tasche dei signorotti a quelli dei furbastri infedeli.

Ecco perché non si può criticare certi crimini internazionali e si rischia di finire sotto processo, parlo delle violenze sulle donne, delle spose bambine, delle prepotenze e delle violenze sugli infedeli, nei loro territori.

Le corti di giustizia e dei diritti umani, compreso gli organi dell'Onu, tacciano, in modo vergognoso, perché sono sotto il controllo delle ridicole e anacronistiche potenze neocoloniali, Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna e io aggiungo Germania, che ebbe poche colonie, ma i suoi interessi oggi spaziano oltre i confini europei.

Peccato che Oriana Fallaci non volle denunciare questa contraddizione occidentale, che spiegherebbe certi atteggiamenti dei buonisti, che sono solo le troie di questo sistema, dai sindacalisti, ai giornalisti, ai politici, al clero e al papa.

Io continuo a denunciare tutto questo, con onestà, ma prima o poi  tutto questo finirà in tragedia, la peggiore della storia umana, con orrori, massacri e pulizie etniche: per evitare tutto questo bisogna denunciare il marcio che ci sta portando al bordo del precipizio, per non precipitare.

 

4 ott 2011

Ammazza blog - crolla la borsa, ma è importante censurare


La borsa crolla sempre più e l’Italia è sull’orlo del baratro e cosa fa questa svergognata classe politica?
Ci impone la legge ammazza blog per limitare, anzi, per intimorire i blogger italiani: a questo punto devono scendere in campo i grandi motori di ricerca e permettere ai blogger italiani di espatriare virtualmente, per uscire dalla logica assurda e perversa di una normativa che ti espropria del tuo spazio web.
Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.

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La borsa crolla sempre più e l’Italia è sull’orlo del baratro e cosa fa questa svergognata classe politica?
Ci impone la legge ammazza blog per limitare, anzi, per intimorire i blogger italiani: a questo punto devono scendere in campo i grandi motori di ricerca e permettere ai blogger italiani di espatriare virtualmente, per uscire dalla logica assurda e perversa di una normativa che ti espropria del tuo spazio web.
Comunque questa legge dovrebbe essere imposta non solo ad Internet, ma anche alla stampa scritta, alle radio e alle televisioni: la fregatura e l’ingiustizia sta tutta in questo fatto incostituzionale: se un blog è paragonato alla stampa dovrebbe avere il diritto alla sovvenzione pubblica, come stampa, radio e televisioni.
Se la stampa cartacea e i media tradizionali fossero uguali a Internet dovrebbero pure loro pagare i 12mila euro quando non concedono a noi,mortali, una risposta sulle loro testate per insulti e calunnie.
E’ una questione di uguaglianza costituzionale e l’ingiustizia potrebbe essere un’arma da utilizzare contro questo patetico Stato, contro questa classe politica: bisogna portare alla corte di Giustizia di Bruxelles , alla corte dei diritti Umani dell’Aja, nella quale non credo, le richieste per i nostri diritti.
Ricordo che l’Onu ha definito Internet un diritto, tra i diritti umani.
Servono buoni avvocati, che potrebbero fare buoni affari con la percentuale sul danno morale ed economico che i siti subiscono con questa legge assurda: speriamo che la rete si organizzi e si difenda da politicanti che non conoscono il buon senso.
Il diritto di replica è una difesa, da parte dei giornali, che hanno ottimi legali alle spalle: il potenziale querelante rinuncia alla querela se pubblicherà la sua replica, ma non tutte le repliche vengono pubblicate e non tutti i rifiuti finiscono in cause di calunnia a mezzo stampa, anzi in pochi spendono migliaia di euro per cause che poi non rimborsano, con i rimborsi, neppure le spese sostenuti per i legali, notoriamente non a buon mercato per queste cause, per vincere queste cause.