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8 mag 2024

La Valle d’Aosta ospite d’onore alla 24a edizione dell’evento “Les Grandes médiévales” a Andilly (Alta Savoia)



Il mer 8 mag 2024, 15:31 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, mercoledì 8 maggio 2024

 

La Valle d'Aosta ospite d'onore alla 24a edizione dell'evento "Les Grandes médiévales" a Andilly (Alta Savoia)

 

 

L'Assessorato del Turismo, Sport e Commercio comunica che la Valle d'Aosta parteciperà, in qualità di ospite d'onore, all'evento "Les Grandes médiévales" in programma al Grand Parc d'Andilly, in Alta Savoia, sabato 18, domenica 19 e lunedì 20 maggio e sabato 25 e domenica 26 maggio 2024.

La regione sarà presente con uno spazio informativo promozionale a cura degli Assessorati del turismo e dei Beni e Attività culturali, in collaborazione con l'Office Régional du Tourisme e il brand "Terra degli Challant", capofila il Comune di Issogne, in rappresentanza dei Comuni riuniti dall'appartenenza alla storica famiglia nobiliare valdostana.

L'evento, giunto alla 24° edizione, si svolge in un parco di 16 ettari e richiama circa 70.000 visitatori, coinvolgendo un migliaio di figuranti in costume e più di 500 artisti, oltre a 2.000 volontari, ed è diventato uno dei principali festival in Alta Savoia e una delle più grandi feste medievali d'Europa. Prenderanno parte i gruppi storici dei Comuni d'Issogne, Verrès e Fénis e la musicista Silvana Bruno che si esibiranno più volte durante il festival, oltre ad alcuni rappresentanti dell'artigianato locale, tra cui lo scultore Manuel Baravex con i suoi personaggi medievali e il maniscalco Michel Pelliccioni.

La Valle d'Aosta sarà presente anche con uno spazio per la vendita e la promozione dei prodotti dell'enogastronomia gestito dalla società Conca di By che proporrà un punto bar ristoro con cucina valdostana, polenta e due tipi di fondute (di Fontina DOP e Bleu d'Aoste) oltre a vini locali e una versione di spritz made in VDA.

I maestri dei corsi di scultura di Châtillon (Roberta Bechis) e Issogne (Giuseppe Serra) realizzeranno sul posto una scultura rappresentante la Valle d'Aosta da donare al Comune di Andilly in segno di ringraziamento per il gradito invito in qualità di ospite d'onore.

La partecipazione a questo evento è un'ottima opportunità per promuovere sul mercato francese l'offerta turistica della Valle d'Aosta e, in particolare quella culturale ed enogastronomica, con ricadute reali in ambito turistico grazie anche alla significativa copertura mediatica dell'evento e rappresenta anche un'occasione per instaurare dei legami istituzionali e culturali con realtà di prossimità in Alta Savoia.

 

 

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Fonte: Assessorato del Turismo, Sport e Commercio - Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta

 



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3 mag 2024

Programma di iniziative nell’ambito dell’80° della Resistenza, della Liberazione e dell’Autonomia



Il ven 3 mag 2024, 15:35 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 Aosta, venerdì 3 maggio 2024

 

Programma di iniziative nell'ambito dell'80° della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia

 

La Presidenza della Regione comunica che nel corso del mese di maggio 2024 è in programma un ricco calendario di iniziative nell'ambito dell'80° della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia, in particolare per ricordare l'anniversario della morte di Émile Chanoux.

Venerdì 10 maggio 2024, alle ore 16.00, il salone Maria Ida Viglino del Palazzo regionale ospiterà il convegno "Émile Chanoux 1906 – 1944: una vita, un pensiero, un'eredità". Introdotto dalla Rettrice dell'Università della Valle d'Aosta, Manuela Ceretta, il convegno si propone attraverso gli interventi di Fabio Zucca, Filippo Maria Giordano e Roberta Mira, di ricordare la figura di Émile Chanoux, approfondendo il contesto in cui si sono sviluppati il suo pensiero, la sua coscienza politica autonomista e la sua militanza antifascista, allargando la riflessione al tema della storia e memoria della Resistenza. Corrado Binel, dell'Istituto Storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d'Aosta tirerà le conclusioni del dibattito in vista degli appuntamenti che nei prossimi anni punteggeranno l'approfondimento scientifico dell'80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia.

Mercoledì 15 maggio 2024, l'Associazione Altitudini porterà in scena allo Stadio Puchoz lo spettacolo "Mucche Ballerine", di Alessandra Celesia e Marco Bosonetto. La data ricorda il 15 maggio 1947, quando allo Stadio Puchoz si svolse la prima grande e libera "Bataille de Reines" dopo la guerra, alla quale parteciparono più di 4.000 valdostani.

"Mucche Ballerine" racconta il triste periodo del regime fascista – che osteggia le manifestazioni tradizionale e spontanee, nel quadro dell'italianizzazione forzata che interessò la Valle d'Aosta e, in genere, tutte le zone di confine – l'occupazione tedesca e la Resistenza, dalla prospettiva di una mucca valdostana, combattente e clandestina.

Nel corso della giornata saranno proposte due repliche; alla prima, alle ore 11.00, assisteranno 400 giovani studenti, mentre la seconda alle ore 18.00 è aperta al pubblico con ingresso libero (prenotazione consigliata presso altitudiniaps@gmail.com).

Tra giovedì 16 e sabato 18 maggio, sarà il Comune di Valsavarenche a ospitare un appuntamento importante delle commemorazioni dell'80° anniversario della Resistenza, della Liberazione e dell'Autonomia della Valle d'Aosta.

Riprendendo lo spirito e l'eredità del Collège Universitaire d'études fédéralistes, che dal 1961 al 2003 portò la Valle d'Aosta al centro della riflessione internazionale sul federalismo, la Presidenza della Regione e la Fondazione Émile Chanoux rilanciano il dibattito sul federalismo globale e contemporaneo nel seminario accademico "Colloques Fédéralistes – Sur les traces d'Émile Chanoux", che si terrà presso l'Hostellerie du Grand Paradis a Valsavarenche, con la partecipazione di studiosi ed esperti internazionali. (per informazioni e iscrizioni info@fondchanoux.org)

Sabato 18 maggio, alle ore 11.30, l'80° anniversario della morte di Emile Chanoux per mano dei nazifascisti sarà ricordato a Rovenaud, suo villaggio natale, con la posa di una targa commemorativa presso il Museo della Resistenza e centro di documentazione "Émile Chanoux. Il sentiero dell'Europa".

Domenica 19 maggio 2024, la vita e la figura di Emile Chanoux saranno ricordate in maniera inusuale e innovativa. Dalla collaborazione tra la Fondazione Émile Chanoux e la compagnia di teatro popolare "Le Digourdì" ha preso forma una lettura animata intitolata "L'homme au CŒUR valdôtain - Le Digourdì présentent la vie d'Émile Chanoux" che sarà presentata alle ore 20.30, al Teatro Splendor di Aosta, con ingresso libero. La serata sarà completata da un'altra novità assoluta, la presentazione da parte dell'associazione "Patoué eun Mezeucca", che ha lo scopo di promuovere l'uso del Patois nella canzone popolare in Valle d'Aosta e nelle regioni limitrofe, del video-clip - girato in alcuni luoghi significativi come Trois Villes di Quart, Chesod di Antey-Saint-André e il Museo della Resistenza di Perloz - della versione in patois francoprovenzale valdostano del canto della Resistenza "Bella Ciao".

Domenica 26 maggio, la sezione di Nus/Fénis dell'Associazione Nazionale Carabinieri ricorderà con la collaborazione delle Amministrazioni comunali di Nus e Fénis il centenario della nascita del Carabiniere Alessandro Déanaz, nato a Fénis il 10 gennaio 1924, che entrato nella Resistenza nel giugno 1944 viene catturato da una colonna nazi-fascista il 3 febbraio 1945 e giustiziato tre giorni dopo a Nus nei pressi della Caserma.

La commemorazione, dopo la celebrazione della Santa Messa alla Chiesa parrocchiale di Sant'Ilario, proseguirà con una processione nelle vie del paese fino al monumento dedicato ad Alessandro Déanaz in viale della stazione di Nus, accompagnata dalla Fanfara storica dei Carabinieri di Chivasso "Gianantonio Donato" che, alle ore 15.00, si esibirà in un concerto aperto al pubblico all'area Tsantì de Bouva di Fénis.

I programmi e le informazioni relativi a tutti gli eventi saranno disponibili anche sul sito internet https://www.80-autonomie-vda.eu

 

 

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Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 

 



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19 apr 2024

Parole per l’Europa



Il ven 19 apr 2024, 16:25 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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Aosta, venerdì 19 aprile 2024

 

Parole per l'Europa

 

L'Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna comunica che si è svolto nella mattinata di oggi, venerdì 19 aprile, nell'Aula Magna del Convitto regionale Federico Chabod, di Aosta l'evento "Parole per l'Europa", che ha avuto come protagonisti gli studenti che hanno seguito, nell'anno scolastico 2023/24, il percorso educativo "L'Europa in classe". Ad aderire all'iniziativa, proposta da Europe Direct Vallée d'Aoste, del Dipartimento politiche strutturali e affari europei, sono state la 4A, indirizzo Tecnico turistico, dell'Istituto tecnico professionale regionale "Corrado Gex" e la 4A, 4B e 5A, indirizzo Amministrazione, finanza e marketing, dell'Istituzione scolastica di Istruzione tecnica e professionale "Innocent Manzetti".

Dopo l'introduzione della Docente del Dipartimento Sovraintendenza agli studi, Antonella Mauri, e gli interventi dell'Assessore agli affari europei, innovazione, PNRR e politiche nazionali per la montagna e della Coordinatrice del Dipartimento politiche strutturali e affari europei, Nadia Petterle, la parola è passata ai giovani che hanno esposto le tematiche che a loro avviso dovrebbero trovare un posto centrale nell'agenda politica dell'Unione europea.

A partire da una serie di parole chiave, da loro stessi individuate – "Sostenibilità", "Opportunità", "Imposte", "Esercito europeo", "Salute mentale", "Scuola", "Ambiente" e "Umanità" – gli studenti hanno saputo far emergere le loro preoccupazioni per il contesto nel quale vivono, rivendicando il diritto ad essere felici e a sognare un avvenire migliore.

Nel sottolineare il loro ruolo di generazione del futuro, i giovani hanno riposto fiducia nel progetto europeo, definendo l'Europa un "faro di speranza" nel panorama globale. Un messaggio, questo, senz'altro positivo, considerato che l'iniziativa di quest'oggi rientra nelle celebrazioni per la Festa dell'Europa, nata per ricordare la storica dichiarazione del 9 maggio 1950, dell'allora ministro degli Esteri francese Robert Schuman, quale momento che ha segnato l'inizio del percorso di integrazione europea e della cooperazione per la pace e l'unità tra gli Stati.

 

Nel concludere i lavori, l'Assessore agli affari europei ha esortato i giovani a ricercare la felicità personale, a cogliere le occasioni e le opportunità che si presenteranno, valorizzando il loro ruolo di cittadini valdostani, italiani, europei e del mondo. 

 

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 Fonte: Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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21 mar 2024

Disegniamo l’arte con Abbonamento Musei



Il gio 21 mar 2024, 16:09 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 

Aosta, giovedì 21 marzo 2024

                                                                      

Disegniamo l'arte con Abbonamento Musei

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali ha il piacere di comunicare che, sabato 6 e domenica 7 aprile 2024, il MAR-Museo archeologico regionale e l'Area megalitica di Aosta ospiteranno le attività organizzate nell'ambito dell'iniziativa Disegniamo l'arte promossa da Abbonamento Musei.

Disegniamo l'arte è lo speciale appuntamento pensato per avvicinare bambine e bambini al mondo e alle forme dell'arte attraverso la creatività e il disegno. L'edizione 2024 è dedicata al tema della natura, da scoprire nel paesaggio e nei giardini, ma anche all'interno delle opere d'arte.

Media partner dell'iniziativa è la rivista per famiglie Giovani Genitori (www.giovanigenitori.it), mentre partner tecnico è la storica azienda Carioca che, per il secondo anno consecutivo, fornirà matite e pennarelli agli artisti in erba.

Sabato 6 aprile alle ore 16 al MAR-Museo Archeologico Regionale, l'attività Trova e disegna la natura nelle stampe dei monumenti romani, come in una sorta di caccia al tesoro, guiderà i bambini a osservare e ritrovare gli elementi naturali presenti in antiche rappresentazioni di Aosta romana. Grazie, infatti, alla collezione di stampe conservate nel Museo e a un pizzico di fantasia, sarà possibile trovare indizi sul paesaggio valdostano del passato e sui monumenti romani di Aosta.

Prenotazione consigliata al numero 379 1188271 entro le ore 13 del giorno stesso, a partire da martedì 2 aprile.

Domenica 7 aprile, sempre alle ore 16, i piccoli artisti sono invitati all'Area megalitica di Aosta dove, con matite e pennarelli, potranno cimentarsi nel riprodurre con la loro creatività i Paesaggi megalitici. Ispirati dalle creazioni dei primi abitanti della piana di Aosta, dovranno immaginare e disegnare il sito archeologico di Saint-Martin-de-Corléans. Le stele antropomorfe, anticamente conficcate nel terreno e oggi custodite nel museo, testimoniano quella "natura megalitica" che da sempre affascina l'uomo.

Prenotazione consigliata al numero 0165 552420 a partire da martedì 2 aprile (da martedì a domenica, 10-18).

 

https://valledaostaheritage.com/events/disegniamo-arte-abbonamento-musei

https://abbonamentomusei.it/progetto/disegniamo-larte/

 

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 

 



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9 mar 2024

Fate i bravi e siate accoglienti, dicono gli ipocriti vescovi.

Volete sapere quanti furono i morti per la tratta degli schiavi, condotta dagli islamici in Africa e sulle coste europee?
In 10, 12 secoli si parla di 100, sino a 120 milioni di morti, la maggior parte di questi poveracci, bianchi o neri che fossero, crepavano di stenti, per le violenze di tutti i generi subite, soprattutto verso le donne e i bambini.
Pochi si salvarono da tutte queste tratte, ma noi non ne parliamo e ci colpevolizziamo per i negrieri europei, non italiani, ma anglosassoni, spagnoli e portoghesi, come se fosse colpa nostra.
La differenza nel commercio degli schiavi, tra il nostro e il loro, sta nel fatto che fosse profondamente immorale per le basi della nostra religione ed invece è un diritto, quasi un dovere religioso, per loro.
Purtroppo l'ignoranza storica e non solo quella, sono molto diffuse tra i votanti progressisti, loro la scuola la superano leccando il culo ai professori e pagando alla peggio.
Invece questi fatti, che hanno segnato lo sviluppo delle nostre coste per più di mille anni, con ruberie e saccheggi, con la caccia agli schiavi bianchi, ai tesserati e ai prelati non interessano, per fini economici ed elettorali. 
Ecco che dei prelati di erba, non di merda come pensa qualcuno, offrono le nostre chiese, pagate con il lavoro e i sacrifici dei nostri avi, ai mussulmani per il Ramadan.
Sì, dimostrano quanto sia diventata ipocrita la chiesa papista, i prelati dei viscidi vertici amano il potere, i soldi e vendono Cristo per trenta denari.
Io resto fedele a Gesù Cristo e alla sua parola, non vendo anima e corpo ai tagliagole, come sono da sempre gli islamici, che sono pure tra i più grandi nemici del messaggio evangelico, secondi solo ai vari Giuda Iscariota liberi di sputare bastardate nelle varie gerarchie ecclesiastiche.

8 mar 2024

Riapertura della Biblioteca regionale comprensoriale di Châtillon A partire da lunedì 11 marzo



Il ven 8 mar 2024, 10:21 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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Aosta, venerdì 8 marzo 2024

                                                                       

Riapertura della Biblioteca regionale comprensoriale di Châtillon

A partire da lunedì 11 marzo

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che la Biblioteca regionale comprensoriale di Châtillon riaprirà presso la sede storica di via E. Chanoux 112 a partire da lunedì 11 marzo 2024.

L'orario di apertura al pubblico sarà il seguente:

lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 14.00 alle ore 18.00;

martedì, giovedì e sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00.

Per ogni informazione, rivolgersi alla Biblioteca regionale comprensoriale di Châtillon: tel. 0166/61731.

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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4 mar 2024

BiblioRencontres – Cineforum: proiezione del film “Mystery Train”



Il lun 4 mar 2024, 10:19 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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Aosta, lunedì 4 marzo 2024

                                                                       

BiblioRencontres – Cineforum: proiezione del film "Mystery Train"

Incontri gratuiti e aperti a tutti fino a esaurimento posti

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che, nell'ambito dell'iniziativa BiblioRencontres – Cineforum, sabato 16 marzo, alle ore 16.00, nella sala delle conferenze della Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta, è in programma la proiezione del film "Mystery Train" di Jim Jarmusch (1989), in collaborazione con AIACE Valle d'Aosta

Quest'opera cinematografica è composta da tre episodi che si svolgono la stessa notte a Memphis. Le storie sono collegate dalla presenza di un fatiscente albergo, l'Arcade Hotel, che funge da punto di riferimento del film. La scelta di ambientare la pellicola a Memphis è cruciale, poiché la città stessa diventa un personaggio nel racconto. La sua architettura storica, i suoi quartieri pittoreschi e la sua cultura musicale unica si integrano perfettamente nella trama e contribuiscono a creare un'atmosfera autentica e coinvolgente.

Il film verrà proiettato in lingua originale con sottotitoli in italiano. La proiezione sarà aperta da un'introduzione e chiusa da un'analisi con dibattito a cura dei membri di AIACE.

Dopo un prima rassegna dedicata al cinema europeo contemporaneo, questa seconda edizione di BiblioRencontres – Cineforum ha voluto proporre un viaggio spazio-temporale nei territori della commedia cinematografica americana, dagli anni '60 fino agli anni 2000, attraverso sei grandi film di grandi maestri del cinema. Gli appuntamenti in programma vogliono essere un'occasione per trasmettere curiosità e passione nei confronti della settima arte, per aprire un dialogo collettivo attorno all'opera filmica e per avviare un confronto a più voci che sappia affiancare la visione all'osservazione critica.  Con l'idea di provare a diventare l'algoritmo del catalogo della videoteca e la volontà di rinsaldare il legame tra la cittadinanza e l'offerta cinematografica promossa dal Sistema Bibliotecario valdostano, per ogni titolo presentato ai partecipanti verrà rilasciato un flyer con la scheda del film, l'elenco delle opere dello stesso regista presenti in catalogo e alcuni consigli di titoli che presentano affinità con l'opera vista.

 

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La prossima e ultima proiezione:

Sabato 6 aprile 2024, ore 16.00. A serious man dei fratelli Coen (2009)

Un film che segue la vita di Larry Gopnik (Michael Stuhlbarg), un professore di fisica che affronta una serie di sfortune esistenziali mentre cerca di trovare un significato della propria vita ebraica. Un'opera surreale e filosofica che interroga la fede, la moralità e il significato della vita. Un esempio della maestria dei Coen nell'intrecciare elementi comici e drammatici per affrontare questioni profonde in un contesto contemporaneo.

Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutti fino a esaurimento posti.

Info: Biblioteca regionale Bruno Salvadori, via Torre del Lebbroso 2, Aosta.

Tel. 0165-274802 -  email: brao-cultura@regione.vda.it

AIACE https://www.aiacevda.it/

 

L'Assessorat des activités et des biens culturels, du système éducatif et des politiques des relations intergénérationnelles de la Région autonome Vallée d'Aoste informe que, dans le cadre de l'initiative BiblioRencontres - Cinéforum dirigée par Gianluca Gallizioli et en collaboration avec AIACE Valle d'Aosta, la Bibliothèque régionale Bruno Salvadori organise, samedi 16 mars, à 16 h, la projection du film : « Mystery Train» du réalisateur Jim Jarmusch (1989).

Cette œuvre cinématographique se compose de trois épisodes se déroulant la même nuit à Memphis. Les trois histoires ont en commun  l'Arcade Hôtel, une auberge délabrée qui constitue le point de repère du film. Le choix de situer le film à Memphis est crucial car la ville devient ainsi un personnage du récit. Son architecture historique, ses quartiers pittoresques et sa culture musicale unique s'intègrent parfaitement dans l'intrigue et contribuent à créer une atmosphère authentique et captivante.

Le film sera projeté en version originale sous-titrée en italien. La projection sera précédée d'une introduction et suivie d'une analyse et d'un débat organisés par des membres d'AIACE.

Après un premier festival consacré au cinéma européen contemporain, cette deuxième édition de BiblioRencontres - Cinéforum nous conduit dans un voyage dans l'espace et dans le temps dans les territoires de la comédie cinématographique américaine des années 1960 jusqu'aux années 2000, avec six films de grands maîtres du cinéma.  Les rendez-vous au programme sont conçus comme autant d'occasions d'encourager la curiosité et la passion pour le septième art, d'instaurer un dialogue collectif autour de l'œuvre cinématographique et de susciter un échange à plusieurs voix, en mesure d'ajouter à la vision une observation critique.  Dans le but de faire de cette initiative l'algorithme du catalogue de la vidéothèque et avec la volonté de renouer les liens entre les citoyens et l'offre cinématographique proposée par le Système bibliothécaire valdôtain, pour chaque œuvre projetée, les participants recevront un dépliant avec la fiche du film, ainsi que la liste des œuvres du même réalisateur figurant au catalogue et leur conseillant des films présentant des similarités avec l'œuvre projetée.

La prochaine et dernière projection est la suivante : 

Samedi 6 avril 2024, 16 h « A serious man » des frères Coen (2009)

Ce film raconte la vie de Larry Gopnik (Michael Stuhlbarg), un professeur de physique qui doit faire face à une série de déboires et tente de donner un sens à sa vie grâce à la foi hébraïque. C'est une œuvre surréelle et philosophique, qui aborde les thèmes de la foi, de la moralité et du sens de la vie. Un exemple de la maîtrise des frères Coen dans le mélange d'éléments comiques et dramatiques pour traiter de questions profondes dans un contexte contemporain.

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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2 feb 2024

Gli eventi culturali di febbraio al Castello Gamba, al Castello di Aymavilles e all’Area megalitica



Il ven 2 feb 2024, 10:02 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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Aosta, venerdì 2 febbraio 2024

                                                                       

Gli eventi culturali di febbraio

al Castello Gamba, al Castello di Aymavilles e all'Area megalitica

In occasione del Carnevale e della Festa di San Valentino

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che in occasione del Carnevale e della Festa degli innamorati sono organizzati i seguenti eventi:

MascherArti: un laboratorio didattico per bambini, dai 5 agli 11 anni, che si svolgerà sabato 10 e domenica 11 febbraio 2024, alle ore 15.30, presso il Castello Gamba di Châtillon.

Contestualmente, gli adulti potranno partecipare alla visita tematica Maschere e Miti nell'arte contemporanea.

Prenotazione obbligatoria: 0165 563252

https://valledaostaheritage.com/events/carnevale-castello-gamba-2024/

La freccia di Cupido: laboratorio didattico per bambini, dai 5 agli 11 anni, che si svolgerà mercoledì 14 febbraio 2024, alle ore 16, presso la nuova sezione romana dell'Area megalitica di Aosta.

Contestualmente per gli adulti è prevista una visita tematica dal titolo Eros e Thanatos.

Info e prenotazioni: 0165 552420

https://valledaostaheritage.com/events/amore-megalitico/

Innamorati dell'arte: una suggestiva visita a lume di candela al Castello di Aymavilles, dedicata a tutte le coppie, che avrà luogo sabato 17 febbraio 2024, alle ore 18. Accompagnati da una storica dell'arte si potrà scoprire la storia d'amore racchiusa all'interno della dimora e concludere con un romantico brindisi.

Prenotazione obbligatoria: 0165 906040

https://valledaostaheritage.com/events/innamorati-arte/

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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25 gen 2024

Concerto « Sent or eun mezeucca »: 45 an avouì le Trouveur Valdotèn



Il gio 25 gen 2024, 14:52 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, giovedì 25 gennaio 2024

 

SAISON CULTURELLE SPECTACLE 2023/2024

                                                                       

Concerto « Sent or eun mezeucca »: 45 an avouì le Trouveur Valdotèn 

Un viaggio nella tradizione e nell'innovazione musicale valdostana

 

L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali ricorda che, nell'ambito della Saison Culturelle Spectacle 2023/2024, mercoledì 31 gennaio 2024, alle ore 20.30, al teatro Splendor di Aosta è in programma il concerto SENT OR EUN MEZEUCCA.

Sent Or Eun Mezeucca - 45 An Avouì Le Trouveur Valdotèn è una celebrazione del 45° anniversario del gruppo musicale valdostano, autentico custode della tradizione musicale e culturale della Valle d'Aosta e delle Alpi Occidentali.

Per quasi mezzo secolo, i Trouveur Valdotèn hanno dedicato la loro arte alla conservazione e valorizzazione della ricerca storica, delle canzoni e della musica tradizionale alpina. Questo evento rappresenta un'occasione imperdibile per apprezzare il loro inestimabile contributo culturale.

La serata vedrà la straordinaria collaborazione del trio sperimentale Estremìa, noto per la sua capacità di fondere la tradizione con l'innovazione. Insieme, i Trouveur Valdotèn ed Estremìa offriranno un'esperienza musicale senza precedenti, dove la storica famiglia Boniface, da generazioni portavoce della memoria culturale valdostana, incontra l'audacia e il talento di artisti che esplorano nuovi orizzonti musicali.

Questo spettacolo non sarà solo un ritorno alle radici, ma anche un audace passo verso il futuro. Il repertorio tradizionale verrà eseguito con una varietà di strumenti, che spaziano dall'organetto diatonico al sintetizzatore, passando per il violino e la ghironda elettroacustica. La voce, elemento centrale dello spettacolo, si esprimerà anche attraverso la beatbox, creando un ponte tra passato e presente.

Tra gli ospiti speciali ci saranno Luis de Jyaryot, celebre cantante della Valle di Ayas e Maura Susanna, autrice e storica interprete delle canzoni di Magui Bétemps.

Lo spettacolo è inserito tra le iniziative promosse dall'Assessorato Sviluppo economico, Formazione e Lavoro, Trasporti e Mobilità sostenibile in occasione della 1024a edizione della Fiera di Sant'Orso, la Saint Ours.

Il concerto è a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

INFORMAZIONI:

Mail : saison@regione.vda.it 

Sito internet : https://saisonculturellevda.it/

Instagram: https://www.instagram.com/saisonculturellevda/

Facebook:https://www.facebook.com/SaisonCulturelleValledAosta/

 

La Saison Culturelle 2023/2024 è realizzata dall'Assessorato Beni e attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali della Regione autonoma Valle d'Aosta col patrocinio della Fondazione CRT Cassa di Risparmio di Torino e il sostegno di Rai Radio 3.

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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18 gen 2024

Interreg Italia-Francia: la Valle d’Aosta nel progetto Dahu: cambiamenti climatici delle valli alpine



Il gio 18 gen 2024, 09:32 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

Aosta, giovedì 18 gennaio 2024

                                                                       

Interreg Italia-Francia: la Valle d'Aosta nel progetto Dahu:

cambiamenti climatici delle valli alpine

 

 

L'Assessore ai Beni e alle attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz e l'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna Luciano Caveri parteciperanno domani, venerdì 19 gennaio 2024, a Chamonix all'evento di lancio del progetto DAHU "Développement et Adaptation des occupations HUmaines en montagne", finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg VI-A Italia – Francia ALCOTRA 2021-2027. L'evento si terrà presso il Centre de Congrès Le Majestic e vedrà coinvolti i rappresentanti politici e i tecnici dei partner di progetto: il Département de la Haute-Savoie (capofila), la Struttura analisi scientifiche, conservazione e progetti cofinanziati della Regione Autonoma Valle d'Aosta, la Communauté des Communes de la Vallée de Chamonix Mont-Blanc, il Comune di Issime e l'Associazione Forte di Bard Onlus.

Il progetto DAHU propone un approccio interdisciplinare innovativo alla tematica del cambiamento climatico, volto a ricalibrarne il significato alla luce del contesto storico e soprattutto a valutarne le conseguenze sui paesaggi culturali, "creazioni congiunte dell'uomo e della natura" (definizione UNESCO). L'obiettivo generale del progetto è quello di proporre uno studio centrato sulle capacità di adattamento delle comunità umane a fronte dei cambiamenti climatici registrati nel corso della storia, analizzandone le risposte su una definita scala territoriale. Grazie a un lavoro di cooperazione interdisciplinare e transfrontaliera verranno contestualizzati gli effetti dei cambiamenti climatici registrati nel lungo periodo nelle valli montane dell'Alta Savoia e della Valle d'Aosta, mettendone in evidenza gli impatti sul paesaggio naturale e le conseguenze su quello antropico e culturale, in una dialettica solo apparentemente indipendente. Attraverso le attività di progetto, si fornirà una visione storica e culturale sul cambiamento climatico con tre obiettivi: la destagionalizzazione dell'offerta turistica imposta dallo stravolgimento nel breve, medio e lungo termine del modello economico "montagna" fondato sul "turismo bianco"; il rafforzamento degli attori culturali sul territorio; la consapevolezza nelle popolazioni del necessario adattamento armonico ai cambiamenti in atto.

Il valore complessivo del progetto è di euro 2.997.750,00 di cui l'80% quota FESR per euro 2.398.200,00 e 20% di quota di Contributo pubblico per euro 599.550,00, di cui euro 1.498.000,00 per l'Alta-Savoia (Dipartimento dell'Alta Savoia per euro 798.000,00 Comunità dei Comuni della Valle di Chamonix Mont-Blanc per euro 700.000,00) e euro 1.499.750,00 per la Valle d'Aosta (Regione Autonoma Valle d'Aosta per euro 465.500,00 Associazione Forte di Bard Onlus per euro 427.250,00 e Comune di Issime per euro 607.000,00).

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali/Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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15 gen 2024

Gli eventi per la Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo



Il lun 15 gen 2024, 12:09 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 Aosta, lunedì 15 gennaio 2024

 

Gli eventi per la Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo

 

Il governo regionale, su proposta del Presidente della Regione Renzo Testolin e dell'Assessore ai Beni culturali, ai Sistemi educativi e alle Politiche delle relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz, ha preso atto oggi, lunedì 15 gennaio, del programma di iniziative che, con la collaborazione dell'Istituto Storico della Resistenza e di altri enti culturali valdostani,  saranno realizzate in questo avvio del 2024, nell'ambito delle finalità della legge regionale 6/2012 per approfondire, diffondere e mantenere la Memoria dei fatti che hanno caratterizzato la storia contemporanea italiana e valdostana, con particolare riferimento alla Resistenza e alla Liberazione, alla deportazione e allo sterminio nei campi di concentramento nazisti a alla vicenda del confine orientale italiano.

In coerenza con le ricorrenze celebrate dalla legge 20 luglio 2000, n. 211 (Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti) e dalla legge 30 marzo 2004, n. 92 (Istituzione del "Giorno del ricordo" in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati), nei mesi di gennaio e febbraio 2024 si terranno le seguenti iniziative:

- Venerdì 19 gennaio 2024, alle ore 17.30, la biblioteca Regionale "Bruno Salvadori" di Aosta ospiterà lo storico Alberto Cavaglion, che presenterà il suo libro "Decontaminare la Memoria". Cavaglion è studioso di ebraismo e docente presso l'Università di Firenze. Tra le numerose attività e pubblicazioni, ha curato le edizioni commentate di Se questo è un uomo di Primo Levi (Torino, Einaudi, 2000; n. ed 2012), l'edizione italiana de Dizionario dell'olocausto (Torino, Einaudi 2004).

- Giovedì 25 gennaio 2024, alle ore 17.30, presso la Biblioteca regionale "Bruno Salvadori" di Aosta, lo scrittore Matteo Corradini terrà la conferenza "Luci sulla Shoah", in dialogo con il Presidente della Fondazione Emile Chanoux, Marco Gheller.

- Venerdì 26 gennaio 2024, alle ore 8.30, al Teatro de la Ville di Aosta, nella ricorrenza della Giornata della Memoria, si svolgerà il classico incontro dedicato alle scuole superiori di secondo grado che quest'anno proporrà, a partire dal film "THE EICHMANN SHOW-IL PROCESSO DEL SECOLO", una riflessione sulla memoria collettiva dell'Olocausto guidata dagli interventi di Claudio Vercelli, storico contemporaneista e Marzia Ponso, docente presso l'Università di Torino, Dipartimento di Culture, Politica e Società.

- Sempre venerdì 26 gennaio 2024, alle ore 17.00, nella sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale, avverrà la consegna delle medaglie commemorative alle famiglie degli ex combattenti e degli ex internati di guerra valdostani da parte del Presidente della Regione Renzo Testolin.

- Nella serata di venerdì 26 gennaio, alle ore 20.30, nel Salone ducale del Municipio di Aosta il fisarmonicista Giorgio Dellarole accompagnerà lo spettacolo Il sabato è finito che unisce a brani di musica Klezmer, la lettura di testi ebraici del Novecento europeo a cura di Paolo Zavattaro della Compagnia La casa della luna azzurra di Casale Monferrato, con un'introduzione storica di Simona Dagostino, rappresentante del Consiglio direttivo dell'Istituto storico della Resistenza.

- Sabato 27 gennaio 2024, alle ore 10.00, presso la Biblioteca comunale Ida Desandré di Aosta, il Coro dell'Istituto Scolastico San Francesco di Aosta, guidato dalla prof.ssa Agnese Di Trani presenterà lo spettacolo corale Brundibar; la prof.ssa Liliana Balestra, referente per le iniziative di carattere musicale per la Biblioteca regionale di Aosta, presenterà lo spettacolo inquadrandolo nel contesto specifico della vita nel campo di concentramento di Theresienstadt, dove l'opera per bambini scritta dal compositore ceco ebreo Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister, fu rappresentata per la prima volta.

- Giovedì 8 febbraio 2024, alle ore 18.00, per quanto riguarda la vicenda del confine orientale e dell'esodo giuliano-dalmata, la Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta ospiterà lo storico Enrico Miletto che presenterà il suo libro Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d'Italia in dialogo con la scrittrice Maria Pia Simonetti;

- Sabato 10 febbraio 2024, in occasione della Giornata della Memoria, avverrà l'intitolazione dei giardini pubblici di viale XXVI febbraio ad Aosta a Salvatore Radizza, in memoria dei Martiri delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.

 

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Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 



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23 dic 2023

Euro sì, o Euro no.

La questione è grave e complessa, sinceramente mi chiedo cosa converrebbe oggi all'Italia.
Ai tempi dell'entrata del nostro Paese nella moneta unica io ero apertamente contrario ed ero una voce isolata, in mezzo ai fedelissimi sostenitori di questa fregatura storica, la peggiore per l'Italia dall'Unità ad oggi dal punto di vista economico.
Sapevo che noi non eravamo al livello della Germania, ma neppure della Francia e la nostra economia doveva crescere e maturare parecchio prima di finire in una situazione simile, da sempre una trappola per i Paesi più deboli e meno sviluppati.
Ogni Stato dovrebbe avere la sua moneta e gestirla per sé. 
Invece la abbiamo pagata parecchio questa unificazione, basta vedere i bassi tassi di crescita economici del Pil dal 2.000 ad oggi, con i tassi di interesse altissimi da versare per il debito pubblico, senza avere la possibilità di creare altro debito pubblico per investimenti.
Il debito è cresciuto e ci stanno massacrando, portando il rapporto Debito/PIL sino al 140%, toccando anche il 160% in passato. 
Ora però, dopo anni di fregature, abbiamo i primi timidi risultati, ovvero la tecnologia avanza, per esempio siamo al sesto posto nel mondo, per numero di robot in servizio nelle industrie, in Europa secondi solo alla Germania.
Siamo ai primi posti nel mondo per la ricerca farmaceutica, dicono addirittura al primo posto.
Cosa ha a che vedere questo con l'Euro?
È semplice, conviene investire nei Paesi dove la moneta è forte, perché i brevetti e il costo delle tecnologie seguono la logica di mercato mondiale, con le monete forti si rischia di meno e si guadagna di più, mentre le monete deboli, del Sud del mondo, pagherebbero troppo per le nuove tecnologie, avendo un cambio monetario sfavorevole.
È per questo motivo che i brevetti vengono depositati in Svizzera o negli Stati Uniti e non in Africa per esempio.
Sono solo dei timidi vantaggi che abbiamo ottenuto, ma bisogna calcolarli, però io resto sempre favorevole a uscire dall'Euro, tornare alla vecchia Lira.
Avremmo meno ricerca scientifica, ma pure meno immigrati che cercano la moneta forte, l'Euro, mentre la Lira a loro non interesserebbe.
Poi il PIL crescerebbe bene e pagheremmo il debito pubblico con soldi inflazionati.
Sì, tornerebbe l'inflazione,  avremmo uno shock economico nei primi tempi, ma questo sarebbe il minore rischio, oltre a perdere un po' di sviluppo tecnologico, che con i tempi che corrono, con l'intelligenza artificiale ancora tutta da capire, non sarebbe un male, o meglio sarebbe il male minore.

14 nov 2023

I terroristi islamici, utili idioti di poteri criminali.

Ho letto un articolo che parla di internet che serve ai terroristi dell'Isis per diffondere la loro propaganda ed organizzarsi.
Tutti però sappiamo che di celato in rete c'è molto poco, anzi, di fatto nulla, tranne qualche hackers, che però è protetto da strani interessi economici, con i paradisi fiscali alla luce del sole e tutto è identificabile.
Scrivere, diffondere in rete significa mostrarsi al Grande Fratello, ovvero a un sistema che controlla tutto e tutti.
Lo sanno bene gli uomini d'onore, che lo evitano e preferiscono i pizzini.
Ora dietro a costoro ci sono soldi e affari, interessi e scontri tra potenze geopolitiche, finanziarie ed altro.
Io non credo che sia possibile che costoro rimangano nell'anonimato impunemente, ma qualcuno ha interesse a distrarci da altri problemi, per metterci sotto controllo meglio.
Anche se i filo integralisti, politicamente corretti, io dico politicamente deficienti, non mancano e poi, i poverini, ti raccontano tutte le idiozie e tutte le panzane che trovano in rete, rendendosi ridicoli, io insisto a costatare che l'islam resiste, persiste nella sua forma attuale, medioevale, perché a molti fa comodo.
Mi ricordo bene che i più ricchi del mondo, negli anni Sessanta e Settanta, erano gli sceicchi, il primo tra tutti era quello del Kuwait, che entrava, come esempio, pure nelle battutine pubblicitarie.
Oggi tali signori restano ricchi, ricchissimi, ma il potere economico è passato nelle mani di faccendieri, abili investitori nel settore informatico, o è in pugno a industriali cinesi e indiani.
Inoltre le masse islamiche, che hanno tantissimi figli, non soffrono dell'inverno demografico, perché le donne sono recluse da loro per fare questo, sono tra le più povere nel mondo, sia nelle loro terre di origine, che da noi.
Infatti gli infedeli sono sempre più ricchi di loro, come in Indonesia, quando ogni tanto scatta la caccia ai cinesi, che detengono l'economia locale, con massacri vari.
Sì, gli infedeli sono perseguitati da loro, ma senza infedeli, armeni, copti, caldei, cinesi nell'estremo oriente, loro creperebbero di fame, sarebbero una massa incapace di agire e di progredire.
Io, a questo punto, sono certo che gli islamisti hanno coloro che li proteggono, sì, i tagliagole si potrebbero fermare, arrestare in massa, quasi tutti, ma non si vuole,  perché conviene tenerci tutti sotto pressione.
Il mondo cambia e non riesco ad immaginare, in un futuro super tecnologico dove la prima dote è la razionalità, una realtà dove abbiamo masse di semianalfabeti e di analfabeti, senza capacità tecniche e scientifiche, di gente che attende il suo fato divino rassegnata.
Per carità di faciloni che credono ancora nel partito unico della sinistra e restano fedeli a......  non si capisce bena cosa, ora alla linea politica portata avanti da una miliardaria svizzera statunitense, ne abbiamo ancora tanti, troppi.
Prevedere che tutte queste folle avranno un avvenire tragico e che i vari integralismi servono per indirizzarli verso il precipizio è facile.
La guerra tra Hamas e Israele ne è un esempio, stranamente Hamas ha attaccato impunemente, senza che il servizio segreto israeliano si accorgesse di qualcosa.
Poi la risposta israeliana è stata feroce, brutale, da pulizia etnica, giustificata dall'aggressione precedente.
Sospettare qualcosa di marcio sotto è lecito, ma di prove non ne ho.
Essere filo palestinesi significa, per me, essere anti islamista e anche anti islamico.
Se si liberassero del fanatismo, almeno quello, avrebbero più possibilità di ottenere qualche risultato.
L'islam, così proposto ancora oggi, con le donne costrette con il velo, con la mancanza di dialogo ed ogni osservazione logica, ogni barzelletta ingenua, diventa blasfemia per loro, pare una riesumazione.
Se diventassero veramente democratici e accettassero un confronto, fatto difficilissimo anche tra noi con i poveri irriducibili della sinistra storica, accettando che le loro donne, le loro figlie si vestano come meglio preferiscono e credano in ciò che vogliono, quello che appare all'orizzonte è una grandissima mattanza.
Il terrorismo ci colpirà con ferocia, già lo fanno con la criminalità e gli stupri, poi il volto buonista dell'Occidente è solo una maschera che nasconde una grande ferocia, che esploderà con le nuove tecnologie.
Scusate il pessimismo, ma non riesco immaginare per il futuro un mondo fermo al VII secolo dopo Cristo, quando Maometto predicava la guerra santa.

21 ott 2023

I taglia gole sono a migliaia tra noi.

Ora si preparano a tagliarci la gola, ma era ed è tutto prevedibile. 
Stanno chiudendo il recinto, ma i buoi sono già fuggiti, ma era facile predirlo, senza essere chiaroveggenti.
Tutti coloro che possedevano e possiedono idee, nozioni storiche, con un minimo di intelligenza, potevano immaginarlo.
Quando spalancarono le porte agli immigrati illegali, tra noi, il fatto fu presentato come un atto di carità cristiana, di giustizia verso i più poveri del mondo, verso i popoli del Terzo Mondo, come si definivano un tempo i Paesi fuori dai due blocchi della Nato e del patto di Varsavia.
Gli italiani furono definiti, dai soliti squallidi pennivendoli, come dei lavativi perché certi lavori non li volevano più svolgere, sotto costo e si dovevano importare costoro.
Così iniziò quella che fu una truffa storica, un inganno evidente, con il fine di far crollare i salari dei ceti più deboli e non specializzati.
Il gioco riuscì bene, i manovali italiani subirono il pubblico disprezzo, mentre i nuovi arrivati vennero visti come lavoratori indefessi.
Poi pure certi lavori illegali furono sostituiti dai nuovi arrivati, prostituzione, spaccio di sostanze stupefacenti.
Tanti manovali del crimine furono ben accolti, ma soprattutto si scelsero le persone, i popoli che culturalmente non potevano essere integrati, se non con una rivoluzione mentale, un salto culturale.
Sì, dietro c'era una politica ben chiara, quella del lavoro nero e dei mestieri di basso livello e questo per contrastare il costo del lavoro, che per certi politici era la prima questione nazionale.
Non era la corruzione dilagante, non era il lavoro nero e sommerso, che da noi rappresenta il 10% del PIL, ma il costo del lavoro, che poteva e si può combattere con intelligenza, con le nuove tecnologie.
Per ottenere una crescita naturale dell'economia servono politiche pulite, senza isterismi sindacali, senza mazzette sotto banco e investimenti, con il favorire i nostri tecnici.
Sì, serviva una politica del lavoro da Terzo Millennio, ma la nostra casta dominante, corrotta e corruttrice, preferiva e preferisce il pattume, il pantano, da dove è sorta e dove si sente a suo agio.
Così si scelsero loro, i meno integrabili, anzi gente che ci odia perché siamo infedeli, da combattere e rendere schiavi o da convertire con la forza.
Avere gente simile tra noi aveva un suo chiaro scopo, per ora si utilizzano, poi, quando le nuove tecnologie li renderanno inutili, verranno segregati in ghetti e se diventassero ancora più violenti, saranno espulsi.
Ho letto che tra i 5 milioni di immigrati in Italia, che poi abbiamo molti comunitari, tanti europei e quelli che noi vediamo come stranieri, africani e islamisti, sono circa un paio di milioni, ben un milione e seicentomila vivono nella povertà estrema.
Quindi, tranne qualche raro mullah e amici, tutti costoro sono nella miseria, nella povertà.
Vivono con i sussidi pubblici, anche con i soldi che ottengono dagli assegni famigliari ed eccoli che vedi famigliole di 3, 4 e più bambini, sicuramente in condizioni di miseria per la nostra mentalità, ma, ne sono certo, mamma e papà campano grazie ai loro bambini, con i contributi pubblici.
Sì, poi l'invidia trova spiegazioni nell'odio contro gli infedeli, che hanno ciò che non meritano, perché Allah premia i suoi fedeli e se gli infedeli hanno di più è perché sono ladri, perché loro, fedeli in Allah, non ci hanno fatto la guerra.
Ecco che il Ministero dell'Interno ci segnala che abbiamo circa 28 mila radicalizzati sul nostro territorio, ma io dico che tutti gli islamici sono potenziali taglia gole.
Era tutto previsto?
Qualcuno ha giocato sporco a nostre spese?
Io ne sono convinto, anche se non mi immagino individui coperti da cappucci in riunioni segrete.
Chi ci ha fatto invadere è la stessa genia che ha combattuto e combatte contro la famiglia naturale, perché avere troppa gente nell'era dell'automazione significa doverla mantenere e vedere problemi sociali, quindi era meglio avere famigliole con un figlio solo, ma capaci di spendere bene i loro soldi.
Oggi mancano bambini?
Era tutto previsto e si cerca di far ripartire un po' la bistrattata famiglia naturale, gli immigrati non sono adatti a diventare tecnici e ingegneri informatici, per i solito motivi culturali.
Se poi qualcuno si troverà con la gola tagliata, perché il demente di turno ha deciso di andare in paradiso a cercare un po' di vergini con cui divertirsi, non preoccupatevi, loro hanno calcolato anche questo, poi non saranno le loro gole a subire il trattamento, saranno le nostre.

6 ott 2023

Il manganello è lecito solo se colpisce gli avversari.

Non esiste chi e cosa colpire, ma solo se uno è politicamente corretto oppure no.
Ora colpire, con lo sfollagente gli oppositori al governo, che vanno all'assalto e sono pronti ad impedire una manifestazione governativa è antidemocratico, se invece si colpisce chi non è politicamente corretto, chi non la pensa con la cricca   detta democratica, a parole, è lecito.
Quanti hanno ricevuto le manganellate nel passato?
Erano di destra o di sinistra, ma se le meritavano perché non la pensavano come loro, gli scemi che stanno con il potere, si fanno gli spinelli e sono accoglienti, specialmente con gli spacciatori magrebini.
Quindi la legalità e l'illegalità seguono sempre una logica precisa, o una non logica, se sono contro il potere costituito, dove loro comandano, con i loro vizi, le loro schifezze, con tutte le loro tendenze sessuali.
Le manganellate fanno bene sulle teste degli avversari, mentre se sono contro di loro, al di là dell'atto, del disturbo alla quiete pubblica, dell'azione compiuta, è un crimine.
Non è ciò che si fa, ma chi lo fa e perché lo fa.
In Italia, al tempo del compromesso storico, molti crimini furono commessi dai funzionari pubblici, molti abusi di potere, oltre a truffe e azioni illegali, con corruzione al seguito, ma era tutto lecito, perché il fine giustificava i mezzi.
Quale era il fine?
Era il potere in mano loro, aggregati alla sinistra storica, con i posti ben distribuiti, con l'alone di geni, ma solo per vincere i concorsi super difficili, che solo loro vincevano, ma nella realtà lottavano con le calcolatrici.
Quindi se un magistrato donna scende in piazza ed esprime la sua ideologia, partecipa alla manifestazione violenta della sinistra, dove ci sono i reati di insulto alle forze dell'ordine, resistenza a pubblico ufficiale ed altro, è giusto e corretto.
Il fatto più grave sta nella registrazione e chi ha filmato tutto questo, chi ha osato filmare lei, nell'esercizio delle sue funzioni di dipendente pubblica in carriera.
Chi sarà che ha osato tanto?
La polizia avrà filmato e lo fa da decenni, da quando si può tecnicamente filmare, questi filmati poi sono entrati come prove nei processi penali, ma anche sono esibiti come prove storiche di momenti difficili degli anni caldi.
Solo in questo caso si viola la privacy e non negli altri casi?
Questi sono i grandi misteri del giornalismo e delle sparate delle associazioni a difesa della magistratura.
Mi ripeto, non è cosa si compie, ma contro chi lo si compie.
La signora giudice è di sinistra, di quella di potere, che potrebbe e dovrebbe, secondo loro, governare, anche senza voti.
Rappresenta gli interessi economici, politici e sociali dei padroni dei nostri quotidiani nazionali e quindi non si può toccare, filmare.
È della casta che conta, di quelli che possono aggredire la polizia, per esempio, insultarla, ma non la si può filmare, provando che c'era pure lei e che violava i doveri di magistrato, che deve dimostrarsi sempre, almeno formalmente, al di sopra delle parti.
È membro di una casta di intoccabili, esseri superiori, non miseri come noi, che se andiamo allo stadio, in piazza e finissimo, anche per sbaglio, in una manifestazione, in qualche disordine, ci possiamo beccare le manganellate sulla testa, possiamo essere filmati, fotografati e poi essere chiamati per spiegare come mai eravamo lì.
Lei può tutto, lei può dire idiozie, sostenere che era lì per placare gli animi, ma come non si capisce, in quel caos di urla.
Lei è una signora magistrato e non è un povero plebeo, a cui le manganellate fanno bene.
Nessun pennivendolo ci difenderebbe, se fossimo noi dentro la stessa situazione, anche se eravamo innocenti e non dei facinorosi scesi in piazza per provocare sommossa popolari, come nei secoli passati, contro il potere costituito.
Sì, siamo ancora all'assalto ai forni, ma non tutti possono stare tranquilli, abbiamo i nobili signorotti a cui tutto è concesso e poi noi plebei subiamo e dobbiamo tacere, dopo aver letto con grande fedeltà il quotidiano nazionale, che impone le idiozie degli interessi dei progressisti.

15 set 2023

Immigrazione, la truffa storica contro i poveri.

Si parla di accoglienza verso i poveri africani, con discorsi tanto falsi quanto stupidi sul rispetto delle loro culture, che tradotto in italiano significa che costoro possono restare nella loro miseria umana, economica e creparci.
Poi, altra idiozia ripetuta come un mantra, si ricorda che noi italiani siamo stati per più di cento anni migranti, anzi i nostri giovani laureati lo sono ancora.
Sì, abbiamo dai 70 agli 80 milioni di individui di origine italiana sparsi nel mondo, ma questo fatto non spiega la situazione attuale.
Allora la manodopera era ricercata, specialmente quella di basso livello di specializzazione, era l'epoca dei lavori ripetitivi, delle catene di montaggio, ma poi molti nostri connazionali si integrarono benissimo nelle varie realtà dove erano emigrati, dimostrando di saperci fare.
Oggi invece il mondo cerca laureati, tecnici abili, infatti più di centomila ragazzi italiani sono andati all'estero a svolgere lavori ben pagati.
Invece la folla degli africani cerca lo Stato Sociale, ovvero sanità pubblica e  protezione sociale, oltre a salari più alti, per il cambio favorevole, ovvero le loro monete sono inflazionate e l'Euro invece vale moltissimo nelle loro contrade.
Perché si favorisce questa invasione e chi la favorisce?
Lo si fa per rendere i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi.
Se si divide una torta già scarsa, si invita tanta gente a mangiarla, si avranno fette sempre più sottili, questo fatto è evidente anche per gli ipocriti buonisti. 
Gli studi demografici prevedono un crollo del numero della popolazione mondiale entro la fine del secolo e questo, per chi conosce la storia, è sempre avvenuto.
Quando la popolazione supera il numero massimo possibile, per permettere a tutti di nutrirsi, si avranno malattie, dovute alla carenza delle risorse, con alta mortalità.
Il problema vero sta nell'accumulo di ricchezze in poche mani e i ceti popolari, ma anche quello medio, perdono fette di reddito.
Uno strumento per indebolire i lavoratori meno specializzati, ma anche il ceto medio, sta appunto nella concorrenza spietata di queste folle di africani, che poi stanno rendendo sempre più difficile le condizione di vita della gente delle periferie.
Così il loro arrivo non dà a loro migliori condizioni di vita, ma peggiora quelle delle persone più deboli e misere, da noi.
Ormai in troppi tra costoro pare vivano come fossero nelle periferie delle loro megalopoli, ma per ora a loro conviene ancora lavorare da noi, con i salari da fame che ricevono, perché i loro risparmi sono un vero patrimonio nelle loro Patrie di origine, così inviano i soldi in Africa, sfamano le loro famiglie e si assicurano la vecchiaia. 
Però il reddito perso, in questo modo, dai nostri ceti medi e popolari, che ricevono meno salari o vedono svalutate le loro abitazioni in periferia, qui entra in gioco la speculazione sugli immobili, finisce, guarda un po' la casualità, in maggiori profitti per gli abitanti del centro, per il ceto medio alto e alto, che pagano meno cameriere, gente delle pulizie, inservienti per esempio.
Così cresce il dislivello tra i ricchi e i poveri su questo pianeta, grazie a questa immigrazione sciagurata e questo fatto lo sanno bene chi finanzia le navi delle ONG, ma non scuole e strutture per lo sviluppo in Africa.
Sì, anche l'immigrazione serve per ridurre la popolazione mondiale, togliendo reddito ai ceti più deboli, togliendo risorse ai poveri, che si fanno la guerra tra loro per lavori sempre meno pagati.
Mi raccontò una donna peruviana che voleva tornare al suo Paese, perché venti anni prima il suo salario rendeva 3 o 4 volte quello attuale, ma ormai non le conveniva più restare in Italia. 
La concorrenza tra poveri segue anche questa logica, invece per ora gli africani trovano ancora convenienti venire da noi, poi si ribelleranno e il finale sarà tragico per molti.

3 set 2023

Siamo sotto gli Stati Uniti, ma ancora per poco.

Il sistema imperiale statunitense ricorda quelli del passato, dominano il mondo con la forza della loro economia, della loro moneta, ma soprattutto con l'impegno militare, che permette a loro di imporre i loro moduli e i loro schemi culturali, definiamo così.
Portano la libertà e la democrazia in tutto il mondo?
Lasciamo perdere la questione perché la loro libertà sposa sempre i loro interessi.
Come tutti gli imperi, come quello Spagnolo, quello inglese, quello turco e con tutti gli altri, prima o poi decadono, perché il costo del mantenimento del debito pubblico li costringe a ritirare le loro truppe, ormai non più in grado di finanziare.
La guerra contro la Russia di Putin, contro la Cina, per ora solo con minacce, seguono questa solita logica storica.
In Afghanistan si sono ritirati per il costo eccessivo di quel conflitto, la guerriglia si può soffocare solo con la pulizia etnica e questo gli statunitensi non se lo possono permettere, non così sfacciatamente.
Quindi il debito pubblico USA cresce sempre più e in percentuale sta raggiungendo il nostro, che cala lentamente, frutto di politiche demenziali e criminali negli ultimi anni, con il governo dei Grillini con il PD.
Loro invece sono su una posizione che non dà scampo, il ritiro militare da mezzo mondo, o da tutto il mondo, con la fine del dominio economico, finanziario e militare statunitense, oppure fallire come Paese.
La storia insegna che il fallimento finanziario di una super potenza porta miseria, guai e problemi in tutto il mondo.
Quindi se iniziassero a rinunciare ad armare gli ucraini, trovando un accordo con la Russia, se mettessero di fare i gendarmi del mondo sarebbe una scelta intelligente.
Il futuro del pianeta sarà diverso dalle nostre prospettive e con la fine del dominio del Dollaro pure l'Euro perderebbe la sua forza, rendendolo meno appetibile agli africani, ai migranti del pianeta.
Io sogno un giorno dove i migranti, giunti da noi, decidano di andare in un altro Paese, perché l'Italia non attira più, per il basso valore dell'Euro o della moneta che lo sostituirà, la nuova Lira per esempio.
Prima o poi questo avverrà, ma prima capita e meglio sarà per tutti.