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20 giu 2017

#8Xmille, #no, basta #finanziare chi ci frega il #futuro - ARDUINO ROSSI

Mentre tutti scopriamo appunto un grande Don Milani ed altri umili e magnifici sacerdoti cristiani, i vertici non smettono mai di colpire….politicamente la povera Italia, con politiche filo partiti, o meglio filo interessi che stanno dietro a certi gruppi di partiti.
Quindi eccoli che…benedicono e rimbrottano per fini…chiaramente materiali, temporali, la guerra dei vescovi conte e delle investiture imperiali non è ancora in Italia, siamo ancora ai Guelfi e ai Ghibellini, con i vescovi che ci indicano cosa fare e quasi ci propongono le leggi, ma non per questioni morali, ma per faccende meramente terrene, come la cittadinanza agli extracomunitari.
Siamo un popolo libero o siamo sudditi di una teocrazia?
Il rischio che dalla sudditanza alla teocrazia cattolica, con la ius soli, si finisca in quella islamica.

7 mag 2019

Le teocrazia, il male del pianeta - Arduino Rossi


Oltre al dio quattrino abbiamo le demenziale teocrazie, dove dei sacerdoti ignoranti, fanatici, esaltati, spesso dementi, impongono le loro verità assolute.
Il peggior Medioevo impone sottosviluppo, ingiustizie sociali, crescite demografiche, usate come armi contro gli infedeli, assurde e demenziali. 
Dio lo vuole? 
Io non credo che Dio possa volere una crescita di popolazione infinita, sino alla distruzione delle risorse naturali del pianeta, con fame, ingiustizia sociale, miseria per la maggior parte degli umani, con conflitti sociali, guerre e disperazione. 
Io credo che tutto questo sia solo una grande, immensa bestemmia. 

2 mar 2010

I cristiani uccisi non fanno notizia (Arduino Rossi)

Papa Benedetto XVI si è soffermato sull'uccisione di cristiani in Iraq: “...recenti uccisioni di alcuni cristiani nella città di Mosul e gli altri episodi di violenza perpetrati nella martoriata terra irachena ai danni di persone inermi di diversa appartenenza religiosa..........alle autorità civili, perché compiano ogni sforzo per ridare sicurezza alla popolazione e, in particolare, alle minoranze religiose più vulnerabili".

Ormai una parte dell'opinione pubblica alza le spalle quando ascolta queste notizie: i nuovi martiri perché fedeli a Cristo non interessano.

E' tutto da capire perché il destino di persone così lontane lasci quanto meno indifferenti, se non addirittura provochi risolini feroci o affermazioni sarcastiche e soddisfatte.

Questi poveretti hanno la sola colpa di professare una fede che non rientra tra quelle che vengono considerate vincenti, per i presunti vincitori futuri, quelli che hanno teorie sociologiche senza dubbi e già ben confezionate: i profeti di sventura vedono un mondo dominato da altre religioni, diciamo non europee.

Per qualcuno tutto questo è il segno del trionfo della visione laica della vita.

Tale sciocchezze, zeppa di contraddizioni, derivano da un odio storico anticristiano, considerata una religione conservatrice e nemica dello Stato Laico, così tutte le volte che i fedeli di Gesù patiscono pare, per menti non troppo accorte, che significhi la sconfitta della conservazione e la vittoria del mondo “libero” da “antiche superstizioni”.

Invece la persecuzioni anticristiane sono soprattutto anti-occidentali, antidemocratiche, contrarie alla libertà individuale, “scoperta” europea, con il principio della libertà di coscienza, di professare qualsiasi credo o di non professarle.

Quando si colpiscono i cristiani si vogliono annichilire i valori che si considerano da noi come un'eredità per tutti, anzi come conquiste del progresso, delle rivoluzioni popolari del passato: c'è l'uguaglianza di tutti gli uomini, l'uguaglianza delle donne con gli uomini, la libertà individuale di decidere, di esprimere le proprie idee, le critiche contro tutti i poteri, compreso quello religioso.

Cristianesimo e pensiero libero, pensiero critico vanno di pari passo: qualsiasi verità da noi è valutata, soppesata, criticata, sezionata.

La sconfitta, l'uccisione, l'espulsione o peggio ancora la conversione forzata di queste minuscole comunità, in un mare di teocrazia assolutista, rappresentano la sconfitta della speranza di un futuro democratico in queste nazioni.

Inoltre la fine delle libertà di fede in Paesi lontani porterà ad aggressioni aperte ai nostri valori di libertà pure da noi: i nostri sacri e sudati principi di legalità e di libertà individuale sono già messi in discussione da un'onda lunga che tende a negare l'uguaglianza di tutti gli uomini.

E' vero che la cultura occidentale è inossidabile e si è ben corazzata contro queste sciocchezze orientali, ma le varie sottoculture, le numerose mode in voga dilagano tra gente poco abituata alla critica attenta: c'è un morente estremismo politico, sempre più confuso e tanto “affumicato”.

Abbiamo mode esoteriche orientaleggianti e tante altre organizzazioni che non sanno cosa sia l'oggettività, l'analisi: tutto si muove in pseudo illuminazioni e spesso c'è l'imbonimento, quasi un lavaggio del cervello con tecniche da tempo collaudate.

L'Occidente sta perdendo la sua anima cristiana e pure il suo spirito democratico: se non si lotta per la difesa della vita, del diritto a esistere, anzi a proporsi ai non cristiani in queste terre lontane, pure la nostra libertà verrà messa in discussione.

Le donne potrebbero perdere il loro diritto a essere considerate persone e tornerebbero a essere trattate come merce di scambio, come esseri da comprare, rubare, maltrattare, abusare.

La teocrazia tornerà a dominare le nostre esistenze: non c'è alcuna guerra tra religioni, ma solo un violento rigurgito antidemocratico in realtà dove chi non è omologato nella fede della maggioranza è un cittadino di serie B, da calpestare, sfruttare e pure uccidere come meglio si crede.

La battaglia per la sopravvivenza dei cristiani in Iraq e in india è la nostra battaglia, di tutti: riguarda anche i laici e gli atei.

28 nov 2012

Egitto . Morsi e la politica di chi vuole tutto in nome della religione


Egitto . Morsi e la politica di chi vuole tutto in nome della religione: il potere assoluto della teocrazia è incredibilmente ambizioso, feroce, assolutista.
In Egitto sta per nascere una nuova teocrazia, ma lo scontro è soprattutto culturale, tra tradizione e rinnovamento.
E’ qualcosa che capita anche da noi, ma forse non appare così tragica la cosa: invece nei Paesi islamici lo scontro è duro e feroce.
I laici egiziani non si vogliono arrendere, anche perché furono loro a fare la rivoluzione ed ora rischiano di pagare le conseguenze: non si sono ribellati a un dittatore presidente per mettere al suo posto un faraone islamico.

12 mag 2020

teocrazia e dittature da colpire, senza pietà.

Nessuno può imporre scelte personali, come le proprie opinioni, la propria fede religiosa, chi lo fa, o propone fedi e ideologie simili, merita il carcere, anche a vita, o meglio il lavoro nei campi di lavoro.
Costoro sono dei criminali, che vogliono renderti schiavo, quindi da catturare e punire, anche per tutta la vita.
Questo deve essere imposto a livello mondiale, non deve più esistere uno Stato teocratico e dittatoriale sulla terra. 

30 ott 2020

La Francia e l'Occidente pagano per le politiche dell'accoglienza.

La superiorità culturale della cultura occidentale, o presunta tale, cade sull'illusione di poter educare tutti alla democrazia, al rispetto delle idee e delle fedi altrui.
Invece si sono......... scordati che il rispetto delle opinioni altrui si è sviluppato, anche con molti intoppi pure oggi, in duemila anni, attraverso il pensiero cristiano.
La forza e la debolezza dell'Occidente sta in questo, con le sue contraddizioni all'interno, che sbucano anche ai giorni nostri.
La democrazia non si esporta con i cannoni e con i proclami, gli islamici poi non vogliono integrarsi perché dovrebbero rinunciare a basi importanti del loro pensiero, come la teocrazia e l'assolutismo religioso, zeppo di contraddizioni e assurdità secondo noi.
Ora siamo in guerra e bisogna colpire chi sfrutta la situazione, con politiche criminali, con l'appoggio delle varie mafie, che usano i traffici vari, dalla droga, all'occupazione di edifici in disuso, per provocare speculazioni immobiliari, oppure cercano manodopera a basso costo.
I politici che favoriscono tutto questo sono dei criminali e devono essere trattati come tali.
Le soluzioni saranno sempre più crudeli, se si ritarda ancora.
Mi scordavo, non trovo papisti che esaltino il papocchio Bergoglio.
Sono tutti estinti o si vergognano?

21 gen 2012

in sintesi Politica italiana - Oligarchie e teocrazie a rischio


La rete ha mille vie e mille sistemi per contrastare il potere costituito: chi ha il potere tecnologico si sa imporre sugli altri, nel bene e nel male.
Ora vediamo cadere alcune delle certezze che ci hanno resi tranquilli o spaventato sino a pochi anni fa: regimi come quello di Gheddafi, come quelli mediorientali sono caduti o sono a rischio.
Oligarchie in ogni Paese del mondo hanno sotto i piedi talpe moderne che si chiamano blog e social network: loro non lo sanno, ma prima o poi precipiteranno, spariranno dalla faccia della terra e resteranno solo sui libri di storia.
Io sono convinto che pure la teocrazia, osso duro con i suoi secoli alle spalle, declinerà e scomparirà, con l’arrivo di Internet e il relativo sviluppo in certi Paesi.


2 mag 2011

Notizie news - Dietro Al-Qaeda c’era e c’è il petrolio?


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Dietro Al-Qaeda c’era e c’è il petrolio?
Temo di sì, anzi le speculazioni internazionali sulle materie prime tra cui il petrolio, sicuramente se ne sono approfittate del terrorismo, sperando che nessuno l’abbia addirittura favorito, lasciandolo agire, oppure anche foraggiandolo economicamente.
I mercati internazionali festeggiano la morte del signore delle tenebre, dell’Anticristo contemporaneo, dell’uomo del Medioevo islamico, che voleva coprire il mondo sotto un velo di tradizioni antiche e oscure, seguendo regole anacronistiche, con le donne rese schiave e gli uomini sottoposti alla teocrazia più assoluta, senza libertà di coscienza e di critica.
Eppure questo “virus” del passato è nato perché qualcuno lo ha permesso: il colonialismo prima e il neocolonialismo poi si sono serviti non dell’Islam, ma di una parte vetusta, quasi la caricatura di questa religione, come la vediamo noi in Occidente, per instaurare, favorire, imporre regimi così opprimenti che neppure nei secoli bui quelle regioni avevano conosciuto.

News - Dietro Al-Qaeda c’era e c’è il petrolio?


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Eppure questo “virus” del passato è nato perché qualcuno lo ha permesso: il colonialismo prima e il neocolonialismo poi si sono serviti non dell’Islam, ma di una parte vetusta, quasi la caricatura di questa religione, come la vediamo noi in Occidente, per instaurare, favorire, imporre regimi così opprimenti che neppure nei secoli bui quelle regioni avevano conosciuto.

Dietro Al-Qaeda c’era e c’è il petrolio?


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Dietro Al-Qaeda c’era e c’è il petrolio?
Temo di sì, anzi le speculazioni internazionali sulle materie prime tra cui il petrolio, sicuramente se ne sono approfittate del terrorismo, sperando che nessuno l’abbia addirittura favorito, lasciandolo agire, oppure anche foraggiandolo economicamente.
I mercati internazionali festeggiano la morte del signore delle tenebre, dell’Anticristo contemporaneo, dell’uomo del Medioevo islamico, che voleva coprire il mondo sotto un velo di tradizioni antiche e oscure, seguendo regole anacronistiche, con le donne rese schiave e gli uomini sottoposti alla teocrazia più assoluta, senza libertà di coscienza e di critica.
Eppure questo “virus” del passato è nato perché qualcuno lo ha permesso: il colonialismo prima e il neocolonialismo poi si sono serviti non dell’Islam, ma di una parte vetusta, quasi la caricatura di questa religione, come la vediamo noi in Occidente, per instaurare, favorire, imporre regimi così opprimenti che neppure nei secoli bui quelle regioni avevano conosciuto.

20 gen 2012

commenti - politica italiana ... in rete


La rete ha mille vie e mille sistemi per contrastare il potere costituito: chi ha il potere tecnologico si sa imporre sugli altri, nel bene e nel male.
Ora vediamo cadere alcune delle certezze che ci hanno resi tranquilli o spaventato sino a pochi anni fa: regimi come quello di Gheddafi, come quelli mediorientali sono caduti o sono a rischio.
Oligarchie in ogni Paese del mondo hanno sotto i piedi talpe moderne che si chiamano blog e social network: loro non lo sanno, ma prima o poi precipiteranno, spariranno dalla faccia della terra e resteranno solo sui libri di storia.
Io sono convinto che pure la teocrazia, osso duro con i suoi secoli alle spalle, declinerà e scomparirà, con l’arrivo di Internet e il relativo sviluppo in certi Paesi.

22 gen 2012

news Politica italiana - il potere costituito


La rete ha mille vie e mille sistemi per contrastare il potere costituito: chi ha il potere tecnologico si sa imporre sugli altri, nel bene e nel male.
Ora vediamo cadere alcune delle certezze che ci hanno resi tranquilli o spaventato sino a pochi anni fa: regimi come quello di Gheddafi, come quelli mediorientali sono caduti o sono a rischio.
Oligarchie in ogni Paese del mondo hanno sotto i piedi talpe moderne che si chiamano blog e social network: loro non lo sanno, ma prima o poi precipiteranno, spariranno dalla faccia della terra e resteranno solo sui libri di storia.
Io sono convinto che pure la teocrazia, osso duro con i suoi secoli alle spalle, declinerà e scomparirà, con l’arrivo di Internet e il relativo sviluppo in certi Paesi.

20 gen 2012

wikipedia Politica italiana - online è vincente


La rete ha mille vie e mille sistemi per contrastare il potere costituito: chi ha il potere tecnologico si sa imporre sugli altri, nel bene e nel male.
Ora vediamo cadere alcune delle certezze che ci hanno resi tranquilli o spaventato sino a pochi anni fa: regimi come quello di Gheddafi, come quelli mediorientali sono caduti o sono a rischio.
Oligarchie in ogni Paese del mondo hanno sotto i piedi talpe moderne che si chiamano blog e social network: loro non lo sanno, ma prima o poi precipiteranno, spariranno dalla faccia della terra e resteranno solo sui libri di storia.
Io sono convinto che pure la teocrazia, osso duro con i suoi secoli alle spalle, declinerà e scomparirà, con l’arrivo di Internet e il relativo sviluppo in certi Paesi.

21 mar 2024

Sì al Ramadan?

Allora bisogna rispettare tutte le loro tradizioni, con la lapidazione dei blasfemi, delle adultere e degli omosessuali, compreso le lesbiche, o fluide come la segretaria del PD.
Sì, loro vogliono l'applicazione di tutta la legge coranica e non si fermeranno al Ramadan. 
Per costatare questo fatto, perché i democratici non organizzano un gay pride in un Paese islamico?
Il finale lo conosciamo tutti e quindi mi chiedo che due voti rachitici dei cittadini islamici non meritano tanto rumore.
Un fatto è certo, i soldi sporchi di petriolo e di sangue delle teocrazie sono arrivati ai nostri politici.
Però mi chiedo come la gente sia così stupida a non capire questo marciume evidente.
I proclami dei pennivendoli, tutta gente che morirebbe di fame senza la loro servizievole posizione in redazione, fanno ridere.
Il Ramadan è un diritto, ma la teocrazia è un criminale visione della realtà, quindi da colpire, punire e basterebbe applicare, volendo, la normativa attuale.
Non preoccupatevi, i venduti in politica valgono poco e il futuro lo vedo difficile, anzi impossibile, per il fanatismo religioso, demenziale e criminale.
La guerra la si combatte non nelle scuole, in pugno a burocrati tanto altezzosi quanto patetici.
Non sui Mass-media si imporranno le situazioni future, ma nelle scontro finanziario, tra speculazioni sulle materie prime, dove il petrolio potrà perdere il suo peso, nei decenni futuri.
Il mondo futuro lo immagino spietato verso le culture anacronistiche, fataliste e medioevali.
Quindi il Ramadan lo faranno nei loro ghetti, infatti, i dati non li ho trovati, ma ne sono certo, tranne gli sceicchi, che sperperano risorse di intere popolazioni, la stragrande maggioranza degli islamici è povera o anche misera.
Capita già tra noi, tra i migranti con figli e questo è frutto della loro cultura anacronistica, fuori dalla storia.

17 giu 2011

Ultime notizie - Arabia Saudita e le donne che vogliono guidare senza maschi





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Lo scontro tra poteri nazionali, tra le teocrazie e la nuova voglia di libertà sta raggiungendo pure l’Arabia Saudita: in questi giorni è partito un movimento di protesta tutto al femminile, per poter guidare, da sole, le donne.
E’ un diritto elementare, ovvio, naturale: è una necessità per tutto il sesso femminile contemporaneo di tutto il mondo, per poter fare la spesa, per poter andare dal dottore e per le mille necessità della vita.
Le donne arabe chiedono qualcosa di lecito, che non è ….. immorale, non è nulla di più di una necessità, quasi un diritto umano.
La protesta è appunto scoppiata nell’era di internet, la più potente e assolutista teocrazia del mondo si trova spiazzata: è l’inizio della fine dei localismi, la repressione non può essere generale e generalizzata.
La forza dei singoli Stati non è più sufficiente a tenere uniti i regimi, la repressione basta per un periodo, poi scopia in mano a chi la usa: vedremo sempre più folle nelle strade che protesteranno, ma soprattutto i poteri sgretoleranno sotto la forza delle idee e dell’informazione senza censura.
Tempo fa avevo previsto che il mondo sarebbe stato molto diverso, fra cento anni, da quello attuale, grazie o per colpa di Internet.
Cadendo la barriera delle lingue differenti, grazie a traduttori automatici, che domani saranno quasi perfetti, grazie al dialogo continuo in tutto il pianeta, ciò che pare un diritto qui lo sarà anche nel Medio Oriente e nell’Estremo Oriente.

7 ott 2015

Stampa, Giornale, La repubblica, Il Corriere della Sera e tante notizie truccate

Dire il falso è un peccato per tutte le religioni della terra, ma per qualcuno è una professione, il gioco sporco sta nel servire un potere e fare in modo che esca, risulti sempre, pulito, onesto, lindo, che i suoi nemici siano tutti cattivi e che la sua verità addomesticata sia l’unica verità assoluta da riconoscere: abbiamo così l’assolutismo, che non è solo nella teocrazia antiquata, fuori dalla storia, ma nella falsa libertà di chi dice…. che certe affermazioni non si possono esprimere.
Ormai è un crimine dire che il terrorismo islamico è formato da mercenari disperati, assoldati da interessi … multiculturali, multinazionali, in Occidente.
E’ un crimine criticare il sistema economico e finanziario al potere, si è degli estremisti da emarginare.
E’ un crimine dire l’immigrazione è …. un reato, o meglio un crimine contro l’Umanità e “dulcis in fundo”, non si può dire che la sodomia sia una malattia: si è bollati da omofobi criminali, da prontamente incarcerare, dopo aver liberato il corrotto di turno e il mafioso pluriomicida.

3 set 2016

Onu, organizzazione neofascista unita

Il termine è   corretto perché sono di parte e mai hanno rappresentato i diritti degli esseri umani.
Pochi sanno che tutto il palazzo di vetro è  mantenuto dagli Stati Uniti, con l'appoggio dei Paesi arabi in genere, seguendo quella politica ipocrita che favorisce le teocrazia, dando a loro diritti che sono propri di un fascismo antidemocratico: non una sola nota di protesta si è  sentita, da parte dei burocrati dei diritti umani, uscire contro i blogger uccisi o incarcerati in Arabbia Saudita, in Pachistan o in Bangladesh.
Non si è  mai udito protestare e criticare il governo pachistano per le assurde condanne per la blasfemia, pena ormai di fatto presente anche in Italia, con l'appoggio  del governo del Pd e dei soliti giudici corrotti e degli avvocati morti di fame, rinnegati.
Comunque nessuna condanna ufficiale dai buffoni addetti ai  diritti umani, di questa squallida associazione, si è  udito per le violenze sulle donne e sulle minoranze non islamiche,  ma per i limiti amministrativi per il burkini invece... sono intervenuti.
Dire che facciano schifo è  poco, poi non scordiamoci che Laura Boldrini era una loro addetta, a questo punto non ci sono dubbi.

21 set 2010

Lo scontro però non può restare solo a livello culturale: la nostra società è per loro fonte di corruzione, è il male assoluto.

 

Ancora peggiori di tutto costoro abbiamo chi favorisce le dittature, le teocrazia perché i tiranni e i teocratici sono facilmente aggirabili, si possono imbrogliare come allocchi: con loro si fanno affari stupendi.

Alla fine abbiamo coloro che si rassegnano al declino della società, alla perdita di legalità e ci parlano di diritti umani, scordandosi dei crimini dei delinquenti, dimenticandosi dei diritti umani delle vittime: questi "puri" vivono in ambienti dove la criminalità non esiste, ben protetti da forze dell'ordine pagate da noi, brutti e cattivi, magari in odore, secondo loro, di razzismo.

Si potrebbero fare nomi e cognomi, oppure indicare istituzioni, partiti nazionali ed organizzazioni internazionali, ma lascio a voi immaginare chi sono.

Alla fine lo scontro tra un integralismo assolutista, sempre più anacronistico e intollerante, con i nostri modi molli, con la nostra non morale si fa duro.

Il relativismo tra il bene e il male, il giusto e l'ingiusto, sono ciò che un integralista odia di più.

Lo scontro però non può restare solo a livello culturale: la nostra società è per loro fonte di corruzione, è il male assoluto.


30 mar 2018

Cristianesimo, lontano dal potere ci salva, dentro gli intrallazzi ci danna - ARDUINO ROSSI

Il potere attira forse più del sesso, dà deliri di onnipotenza a molti e il peggior potere che sia esistito si chiama teocrazia: la religione deve essere sempre umile e i cristiani si devono comportare come servitori sempre, anche quando governano Stati o imperi.
Se così non è nulla ci può salvare, perché si inquinerebbe il messaggio cristiano o lo si piegherebbe agli affari del mondo.
Senza i vangeli siamo tutti perduti, senza la nostra fatica per essere cristiani nulla si può salvare sulla terra.

17 giu 2011

Ultimissime - Arabia Saudita e le donne che vogliono guidare senza maschi





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Lo scontro tra poteri nazionali, tra le teocrazie e la nuova voglia di libertà sta raggiungendo pure l’Arabia Saudita: in questi giorni è partito un movimento di protesta tutto al femminile, per poter guidare, da sole, le donne.
E’ un diritto elementare, ovvio, naturale: è una necessità per tutto il sesso femminile contemporaneo di tutto il mondo, per poter fare la spesa, per poter andare dal dottore e per le mille necessità della vita.
Le donne arabe chiedono qualcosa di lecito, che non è ….. immorale, non è nulla di più di una necessità, quasi un diritto umano.
La protesta è appunto scoppiata nell’era di internet, la più potente e assolutista teocrazia del mondo si trova spiazzata: è l’inizio della fine dei localismi, la repressione non può essere generale e generalizzata.
La forza dei singoli Stati non è più sufficiente a tenere uniti i regimi, la repressione basta per un periodo, poi scopia in mano a chi la usa: vedremo sempre più folle nelle strade che protesteranno, ma soprattutto i poteri sgretoleranno sotto la forza delle idee e dell’informazione senza censura.
Tempo fa avevo previsto che il mondo sarebbe stato molto diverso, fra cento anni, da quello attuale, grazie o per colpa di Internet.
Cadendo la barriera delle lingue differenti, grazie a traduttori automatici, che domani saranno quasi perfetti, grazie al dialogo continuo in tutto il pianeta, ciò che pare un diritto qui lo sarà anche nel Medio Oriente e nell’Estremo Oriente.