1 set 2011

Ultimissime -Melania Rea - Parolisi Salvatore, Sarah Scazzi e Yara Gambirasio, la cronaca e i pettegolezzi


La procura militare si sta interessando alla caserma di Ascoli Piceno: è un atto giusto e dovuto.
La situazione è particolarmente interessante anche dal punto di vista dei mass-media: c'è chi fa tante chiacchiere e parla di rispetto delle vittime, ma entra poi nelle vite delle persone che stanno attorno a Melania Rea, parenti e amici.
Sì, fanno tanti pettegolezzi, poi c'è chi scrive libri, ...in rispettoso atteggiamento, così dicono.
C'è già qualcuno che ci propone polpettoni televisivi sui casi di Yara Gambirasio e Sarah Scazzi.
Sempre nel “rispetto” delle vittime e delle famiglie, così affermano.
Non sarebbe corretto limitarsi a scrivere la cronaca degli avvenimenti e a osservare i fatti, gli argomenti e basta?

Ultime notizie -Melania Rea - Parolisi Salvatore, Sarah Scazzi e Yara Gambirasio, la cronaca e i pettegolezzi


La procura militare si sta interessando alla caserma di Ascoli Piceno: è un atto giusto e dovuto.
La situazione è particolarmente interessante anche dal punto di vista dei mass-media: c'è chi fa tante chiacchiere e parla di rispetto delle vittime, ma entra poi nelle vite delle persone che stanno attorno a Melania Rea, parenti e amici.
Sì, fanno tanti pettegolezzi, poi c'è chi scrive libri, ...in rispettoso atteggiamento, così dicono.
C'è già qualcuno che ci propone polpettoni televisivi sui casi di Yara Gambirasio e Sarah Scazzi.
Sempre nel “rispetto” delle vittime e delle famiglie, così affermano.
Non sarebbe corretto limitarsi a scrivere la cronaca degli avvenimenti e a osservare i fatti, gli argomenti e basta?

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La procura militare si sta interessando alla caserma di Ascoli Piceno: è un atto giusto e dovuto.
La situazione è particolarmente interessante anche dal punto di vista dei mass-media: c'è chi fa tante chiacchiere e parla di rispetto delle vittime, ma entra poi nelle vite delle persone che stanno attorno a Melania Rea, parenti e amici.
Sì, fanno tanti pettegolezzi, poi c'è chi scrive libri, ...in rispettoso atteggiamento, così dicono.
C'è già qualcuno che ci propone polpettoni televisivi sui casi di Yara Gambirasio e Sarah Scazzi.
Sempre nel “rispetto” delle vittime e delle famiglie, così affermano.
Non sarebbe corretto limitarsi a scrivere la cronaca degli avvenimenti e a osservare i fatti, gli argomenti e basta?

Melania Rea - Parolisi Salvatore, Sarah Scazzi e Yara Gambirasio, la cronaca e i pettegolezzi


La procura militare si sta interessando alla caserma di Ascoli Piceno: è un atto giusto e dovuto.
La situazione è particolarmente interessante anche dal punto di vista dei mass-media: c'è chi fa tante chiacchiere e parla di rispetto delle vittime, ma entra poi nelle vite delle persone che stanno attorno a Melania Rea, parenti e amici.
Sì, fanno tanti pettegolezzi, poi c'è chi scrive libri, ...in rispettoso atteggiamento, così dicono.
C'è già qualcuno che ci propone polpettoni televisivi sui casi di Yara Gambirasio e Sarah Scazzi.
Sempre nel “rispetto” delle vittime e delle famiglie, così affermano.
Non sarebbe corretto limitarsi a scrivere la cronaca degli avvenimenti e a osservare i fatti, gli argomenti e basta?

Situazione carceri domani e mercoledi' una delegazione del pd in visita alle carceri milanesi







In risposta all'appello dello stesso Presidente Napolitano che proprio nei giorni scorsi ha parlato della situazione carceraria italiana come di "una realtà disumana che ci umilia in Europa", domani e mercoledì una delegazione del Pd lombardo si recherà in visita nelle carceri milanesi.

Domani, martedì 2 agosto, alle ore 10.30 i consiglieri regionali del Pd Carlo Borghetti, Fabio Pizzul e Gianantonio Girelli visiteranno il carcere di San Vittore e alle 15.30 il carcere minorile Beccaria. Mercoledì 3 agosto, alle ore 10.30 è prevista la visita del carcere di Bollate e nel pomeriggio (alle 15.30) alla casa di reclusione di Opera.

Parco del Po, nasce il piu' grande parco lombardo, 100 i comuni coinvolti


Regione Lombardia 
 
Santantonio (pd): “grazie al pd nuove aree di tutela diventeranno realtà”



Il Consiglio regionale ha approvato la legge sulla governance dei parchi lombardi (44 sì, 5 no, 20 astenuti), con l'astensione del Gruppo del Partito democratico. Una scelta di voto, lungamente ponderata, dopo che, come spiega Fabrizio Santantonio, consigliere regionale del Pd, "ci siamo trovati a discutere della materia parchi in seguito alla decisione del Governo nazionale, attraverso il decreto Milleproroghe, di modificare la governance degli enti gestori, motivandola con un risparmio di costi. Noi non abbiamo condiviso l'intervento del governo che ha costretto a questa operazione - dice Santantonio -. In più, la Giunta regionale ha cercato di inserire articoli aggiuntivi che tendevano a regolamentare altri aspetti della vita dei parchi". 

Pur tuttavia, la legge è stata nettamente migliorata "grazie alla nostra attività emendativa che oggi ci fa guardare al futuro dei parchi con minore preoccupazione". Nel corso della discussione sono stati approvati importanti documenti, in particolare un ordine del giorno che "impegna la Giunta regionale ad attivarsi per l'implementazione del sistema delle aree verdi protette che dovrebbero portare alla costituzione di due nuovi parchi regionali, il parco del Basso Lambro e il parco del Po, quest'ultimo con l'ambizione di diventare interregionale - continua Santantonio -. Questo impegno conforta le attese che i 17 sindaci - lodigiani, pavesi e milanesi - la settimana scorsa avevano manifestato nella riunione svoltasi a Sant'Angelo Lodigiano, nella quale esprimevano la volontà di collaborare con Regione Lombardia per l'avvio della conferenza programmatica che dovrebbe dare il via al parco del Basso Lambro, ultimo pezzo del vituperato fiume, ben poco tutelato dal punto di vista ambientale. Appunto per questo il nostro ordine del giorno chiede una rinnovata azione di tutela e valorizzazione di cui il parco può essere uno strumento importante", aggiunge il consigliere Pd.Similmente anche per il Po, fa sapere Santantonio, "si tratta di un'occasione da cogliere di concerto con gli enti locali, le categorie economiche, i sistemi produttivi, gli operatori e i cittadini di quei territori per farla diventare un'opportunità per tutti. Sarebbero infatti un centinaio i comuni coinvolti nella sola Lombardia. Realizzare un parco consentirebbe di costruire politiche di pianificazione territoriale, ambientale e turistica su vasta scala che coinvolga tutta l'asta del Po, rendendo più attraente l'azione di valorizzazione del più grande fiume italiano".

ALFIERI (PD): “DIAMO ATTO ALL’ASSESSORE BOSCAGLI DI AVER MANTENUTO L’IMPEGNO PER NUOVI FONDI SUGLI STATI VEGETATIVI COME AVEVAMO CHIESTO IN AULA CON IL NOSTRO ORDINE DEL GIORNO”

Regione Lombrdia


Dieci milioni di euro per l'assistenza alle persone in stato vegetativo e alle loro famiglie. La Regione, su input di un ordine del giorno del Pd approvato la scorsa settimana in Consiglio regionale, fa un passo avanti sull'ampliamento dei benefici alle persone che vivono in stato di minima coscienza, allargando la platea da 500 a 600 assistiti. Nella seduta per l'assestamento del bilancio lombardo, Alessandro Alfieri chiedeva con un ordine del giorno che il Consiglio impegnasse la Giunta a prevedere una dotazione economica per allargare la platea degli aventi diritto ai benefici secondo l'indicatore internazionale denominato Glasgow Coma Scale. Oggi infatti mentre le persone in stato vegetativo (riconosciute tali in base alla classificazione suddetta) vengono prese in carico totalmente dal sistema, chi si trova appena sotto il livello di disabilità previsto è completamente a carico delle famiglie.

"L'ampliamento degli attuali benefici previsti per le persone in stato vegetativo anche ad una parte delle persone in stato di minima coscienza ricoverate in strutture di cura e di riabilitazione generale è un risultato importante, ottenuto su iniziativa del Pd e rappresenta un primo passo per il miglioramento della qualità della vita dei familiari che si trovano a dover affrontare situazioni di questo genere e che sino ad oggi hanno dovuto far fronte da sole alle spese" dice il consigliere regionale Alessandro Alfieri.

Lombardia - GIRELLI (PD): "GOVERNO INCAPACE DI UNA RISPOSTA SUI TICKET"






Fumata nera dalla conferenza Stato Regioni sui ticket. "Purtroppo nemmeno la proposta di far pagare la tassa sul fumo al posto dei ticket che aveva trovato l'accordo delle regioni e ricostruito quell'unitarietà che Formigoni aveva fatto saltare applicando da subito il ticket di 10 euro senza far fronte comune e senza fare come quelle regioni che assumendosi l'onere della spesa hanno manifestato il più completo dissenso verso la manovra nazionale, non ha trovato soluzione - dice il consigliere del Pd Gianantonio Girelli - Formigoni ha fatto pagare infatti per alcune settimane ai cittadini lombardi balzelli inaccettabili. Speriamo ora che questa partita sia destinata a chiudersi al più presto e che l'anno prossimo si trovino le risorse senza gravare ulteriormente i cittadini già ampiamente tartassati dalle manovre del Governo". 

ALFIERI (PD): "IL TICKET LOMBARDO NON RISPONDE A PRINCIPI DI EQUITA' SOCIALE"


Regione Lombardia 



Il vicesegretario regionale del Pd Alessandro Alfieri si dice ancora una volta non d'accordo sul metodo di applicazione del ticket in Lombardia scelto dal presidente Formigoni. "Comprendiamo Formigoni in punta di diritto ma il caso è tutto politico - ripete Alfieri -. Era il momento di aprire una vertenza con gli altri presidenti di Regioni per non far pagare il ticket da subito. Avrebbe dato più forza per ottenere il risultato da lui auspicato il 31 agosto, ossia quello di trovare un accordo con qualche accisa in più sul tabacco. In ogni caso la rimodulazione del ticket secondo il modello lombardo che Formigoni e la sua maggioranza si sono scelti la responsabilità di applicare non risponde a un principio di equità sociale".

WWF: IN ASSENZA DEL "PIANO FAUNISTICO​" STOP ALLA PREAPERTUR​A IN CAMPANIA


CACCIA
WWF: IN ASSENZA DEL “PIANO FAUNISTICO” STOP ALLA PREAPERTURA  IN CAMPANIA

In assenza del “piano faunistico” che dovrebbe regolamentare sulla base di censimenti  e studi scientifici,  i tempi, i modi e le specie oggetto di caccia, il Tribunale Amministrativo Regionale di Napoli ha fermato la cosiddetta preapertura, ovvero l’anticipo di ben tre settimane dell’apertura della caccia - rispetto alla terza domenica di settembre.
Il provvedimento che si riferisce a diverse specie, accoglie il  ricorso del WWF Italia, curato dall’Avvocato Maurizio Balletta di Benevento, contro quanto stabilito dalla Regione Campania che, nell’approvare il calendario venatorio per la nuova  stagione, aveva concesso attività  non conformi alle regole.

“L’assenza del Piano faunistico, ossia di un quadro di riferimento certo, scientificamente attendibile - dichiara Raniero Maggini, Vicepresidente del WWF Italia - ha posto in evidenza l’illegittimità di una prassi come la preapertura: nonostante che la caccia ai primi di settembre sia dannosissima e per questo non conforme ai dettami scientifici e normativi dell’Unione Europea, ogni anno molte Regioni la ripropongono per soddisfare le richieste del mondo venatorio, tuttavia consapevoli di approvare atti discutibili e quindi passibili di annullamento dal giudice amministrativo, come è avvenuto oggi per la Campania.”

La caccia ai primi di settembre è di gravissimo impatto per molti motivi: si uccidono animali selvatici che si trovano in un momento particolarmente delicato nel ciclo biologico per molte specie e quando molti giovani dell'anno non sono ancora maturi; si comincia a sparare quando sul nostro territorio sono presenti ancora molte specie migratrici protette, che possono così essere oggetto di sicuro disturbo e di possibile danno diretto;
particolare grave la situazione per gli anatidi, perché non sono ancora giunti i contingenti migratori dal nord e quindi il “prelievo” si concentra sulle poche coppie nidificanti sul nostro territorio. Inoltre le femmine in buona parte non hanno ancora completato la muta delle penne e hanno difficoltà di volo.
A questo si aggiungano il fine agosto particolarmente torrido ed i numerosi e gravi incendi che hanno colpito il sud Italia e la Campania in particolare: eventi che hanno stremato la fauna.

“Ricordiamo - conclude Maggini - a tutti i cacciatori campani che, se andranno a caccia dal primo al 15  settembre, il periodo che il Tar Campania ha ritenuto non legale, saranno ritenuti bracconieri a tutti gli effetti, perseguibili quindi dal  giudice  penale.”