Il ddl Lavoro è passato alla Camera dei deputati, ora dovrà essere votato al Senato: i voti sono stati 259 a favore e 214 contrari, 35 gli astenuti (Udc e Liberaldemocratici).
Ora il provvedimento passa all'esame del Senato.
Era stato precedente rinviato alle Camere dal presidente della Repubblica, per alcuni dubbi.
Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi è felice e contento: "Esprimo soddisfazione per il voto della Camera dei Deputati del disegno di legge che regola l'arbitrato per equità in funzione di una più tempestiva soluzione delle controversie di lavoro".
La legge, che trasferisce dal tribunale all’arbitrato privato le controversie di lavoro darà ai più forti, i datori di lavoro, detti anche padroni, la possibilità di far pesare sui singoli lavoratori la loro forza economica.
In tempi di crisi renderà sempre più difficile per gli ultimi la possibilità di farsi valere, subendo un arbitrato non da un giudice imparziale, ma da personaggi non ben identificati, forse giusti, ma certamente non addentro nella normativa del lavoro come un magistrato.