16 ago 2010

Elezioni o morte

 



I ministri Alfano e Maroni si uniscono per arrivare alle elezioni al più presto: "Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezione fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione. Non siamo disponibili a giochi di palazzo. Le elezioni si possono fare in qualunque momento dell'anno".

Il ministro della Giustizia così mostra che l'ipotesi di governo tecnico non si può fare.

Il fatto grave sta appunto in questo: il governo tecnico avrebbe pochi voti di maggioranza in più, sufficienti per resistere, ma solo se tutte le variegate componenti dei partiti di opposizione si unissero.

La possibilità che un governo simile sopravviva sino alla primavera del 2013 è molto bassa, quasi nulla: potrebbe avere molti scivoloni e rischierebbe di sgretolarsi alla prima occasione.

Questo grande ammasso di forze dovrebbe essere ben compatto per combattere Silvio Berlusconi e la Lega, i cattivi di turno, ma pure gli alleati di ieri sino a poco tempo fa.

Ora le opposizioni devono avere delle opinioni comuni, dei progetti comuni e delle analisi della società che combaciano o sono quanto meno vicine: sinceramente non so cosa possano avere di simile il Pd, l'Udc e i finiani.

Si possono definire forze antagoniste che si uniscono per uno scopo, ma l'unanimità non mi è mai piaciuta, specialmente se avviene in questo modo insolito: tutti uniti con progetti differenti.

Non riesco ad immaginare gente uscita dal Pci e dal Msi trovarsi assieme, quasi come compari di vecchia data, governare fraternamente.

Un tempo, non secoli fa, ma solo decenni fa, essere di destra o di sinistra significava scontrasi con male parole e pure arrivare alle mani: gli altri non erano avversari, ma nemici da combattere.

Per fortuna tutto questo è finito o quasi, ma ora rivederli fraternamente in un solo governo lascia un po' perplessi.

I fascisti non erano i cattivi della storia?

Il comunismo non era il male assoluto?

Oggi gli eredi di queste due componenti ideali e ideologiche, che hanno riempito di morti i cimiteri, poveri ragazzi che credevano nei loro ideali, si ritrovano e fraternizzano.

D'accordo, è meglio la pace che la guerra.

In tutti questi anni ci hanno preso per i fondelli?

Basta con i morti e i feriti, è giustissimo!

Basta con i pestaggi!

Sono grandi conquiste per noi italiani, ma da qui scoprire che in fondo erano tutti uguali, che le loro idee e i loro progetti di società, i loro programmi erano molto simili lascia almeno sorpresi.

La loro idea di governo non era così differente, infatti vanno perfettamente d'accordo, o così dovrebbero fare.

Non posso credere che cento anni di dibattiti focosi nei bar, nelle osterie prima, nelle famiglie, con le fratture tra fratelli, gli odi profondi fossero tutte per il colore della bandiera e null'altro.

Ora si troveranno tutti uniti in un grande governo, senza timori e se ci fossero le elezioni anticipate costoro sarebbero costretti a proporsi in alternativa al Pdl e alla Lega.

Ci devono però delle spiegazioni, non basta la scusa della salvezza nazionale: è vero che sono morte le ideologie, che non ci sono più valori tipicamente di destra e di sinistra, ma qui si esagera.

Siamo al trasformismo puro e con il fine di ...governare a tutti i costi.

Machiavelli aveva spiegato che il potere deve essere sempre bugiardo e scaltro, perché il fine vero del potere sta nel suo mantenimento e tutto il resto serve come corollario, come arma da usare per mantenerlo o ottenerlo.

Non è tanto il principio che "il fine giustifica i mezzi", ma che il potere, il fine unico di qualsiasi principe, oggi politico attivo, giustifica i ….travestimenti adatti a conquistarlo.

Religione, sentimenti, emozioni, tradimenti hanno un solo scopo, quello di ottenere il potere e di conservarlo: noi siamo la patria di Nicolò Machiavelli e certe cosucce dovremmo averle capite, si spera.