Probabilmente sarà così: gli istrioni e gli intrallazzatori verranno mandati a casa loro, magari a lavorare veramente, a provare la fatica di tutti i giorni.
Perché, prima di discutere come dividersi la torta del potere, non discuta sul programma e su cosa fare per uscire dalla crisi.
Per esempio, invece di parlare se questo o quello possono entrare nella maggioranza, perché non si parla delle eventuali modifiche che costoro porteranno al programma di governo: questo potrebbe interessarci molto di più di un ministro e di un sottosegretario in più o in meno.
Se il cambiamento portasse una modifica nel programma, votato dagli elettori a quel punto i cittadini potrebbero pretendere una giustificazione e un chiarimento: noi cittadini pretendiamo di essere rispettati e non trattati come degli eterni minorenni, anzi come dei poveri allocchi.