20 ago 2010

Rom, l'ora del ritorno a casa

Dall'aeroporto di Lione, in Francia è partito un aereo speciale: a bordo i primi rom irregolari erano deportati verso Bucarest in Romania.



Costoro hanno ricevuto 300 euro di incentivo e 100 per ogni figlio minorenne.



Hanno accettato di essere rimpatriati in Romania....volontariamente.



Per le autorità romene sono 93 gli zingari ricondotti nel loro Paese d'origine.



Questo dovrebbe essere il primo di altri voli, che dovrebbero portare a casa non solo rom, ma pure altri cittadini stranieri non desiderati, presenti in Francia.



Ciò che sta avvenendo era prevedibile, logico, forse fin troppo banale da attendersi da parte di chi conosce la storia e i suoi risvolti, da parte di chi non si ferma ai fatti storici del passato come a eventi morti, ma sa che si ripetono, se non si comprendono e si analizzano nelle loro sfumature, nella loro logica.



Riportare a casa degli zingari consenzienti non è un fatto grave in apparenza, ma purtroppo il silenzio, che sta avvolgendo ciò che sta capitando in Francia, preoccupa: non si sentono i borbottii di protesta contro l'idea di deportare zingari fuori dai sacri confini francesi, né si ascolta un solo lamento preoccupato per l'idea, che prima o poi, sarà realizzata la legge che permetterà di togliere la cittadinanza ai cittadini francesi di origine straniera, “ingrati” con la nuova Patria.



E' tutto normale? E' tutto sensato?



No, è terribile!