17 dic 2010

CONVEGNO IL MALE OSCURO - I NUOVI VOLTI DELLA DEPRESSIONE
 
L'Assessorato sanità, salute e politiche sociali informa che sabato 18 dicembre 2010, a partire dalle ore 9.00 ad Aosta, nel Salone delle Manifestazioni di Palazzo regionale, si svolgerà il convegno Il Male Oscuro – I nuovi volti della depressione, organizzato dalla Società Etnos in collaborazione con l'associazione filantropica Matrix, con l'Azienda U.S.L. Valle d'Aosta e con la Fondazione Ollignan.
 
Il Convegno, che segue uno stile comunicativo semplice e diretto, anche grazie all'utilizzo di proiezioni video e del cortometraggio Caduta libera interamente girato all'interno di un ipermercato valdostano, vuole raggiungere un pubblico esteso per informare la popolazione relativamente ad una patologia che potrebbe colpire chiunque: la depressione. Infatti, essa è sempre più frequentemente descritta come una malattia moderna, come uno dei risultati delle trasformazioni sociali ed economiche che hanno mutato irreversibilmente l'organizzazione della vita nelle attuali società occidentali e occidentalizzate, determinando in maniera inconfutabile, l'incremento del numero di persone che soffrono di tale disturbo. Quanto più l'umanità si stacca dal livello di soddisfacimento dei bisogni primari, quanto più, cioè, le condizioni di sviluppo economico assicurano alla collettività il raggiungimento del livello certo di sopravvivenza, tanto più affiora nel vissuto sociale un disagio ed un malessere di cui l'aumento di malati di anoressia- bulimia, depressione, attacchi di panico, dipendenze varie, si fa segno inconfondibile.
 
All'incontro, interverranno, per gli aspetti medico- psicologici il Direttore del dipartimento di salute mentale, Antonio Colotto, lo psicoterapeuta Davide Perrone, per gli aspetti sociali e il Direttore delle politiche sociali Gianni Nuti e Flavia Tartaglione. Gli aspetti comunicativo sono a cura di Replicante Teatro, l'Ezechiele 25:17 film Production del fotografo Fabrizio Falcomatà.
 
«La depressione – spiega l'Assessore Lanièce - non è una patologia moderna ma, di moderno ha sicuramente la sua propagazione epidemica, la sua diffusione generalizzata. Ecco perché è importante e doveroso parlarne pubblicamente, presentando tutti i nuovi volti che essa può assumere».
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SB
Fonte: Assessorato della sanità, salute e politiche sociali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta