12 dic 2010

E' la storia che si ripete e vedo che in tanti recitano la loro parte molto bene, in tutte le versioni e in tutte le componenti di questa tragedia, che ci sta attendendo, con sangue, morte e repressione feroce.

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La Svezia è sotto attacco terroristico ed è il Paese più tollerante, forse il più democratico al mondo: ora subisce un attentato suicida dal solito martire islamico, o presunto tale.

La Svezia ha rispettato la minoranze islamica in mille modi, concedendo i minareti, le moschee e tante altre cose.

La Svezia ha un'anima tollerante, paziente, ma ha certamente sbagliato: per prima cosa non è democratico concedere il diritto all'insulto delle fedi altrui, o di qualsiasi fede religiosa al mondo.

Quando si insulta una religione si colpisce la sensibilità di molte persone e i colpevoli devono pagare, ma non con la morte o la fustigazione: semplicemente con un'ammenda, anche salata e basta.

La Svezia ha sbagliato, come tutta l'Europa a tollerare certi soprusi interni alle comunità, come se fossero una questione interna, loro.

Le donne non rispettate, l'impedimento al rispetto del libero pensiero e alla libertà di fede tra i gruppi islamici.

La Svezia è stata molle, democratica, ma molle e “il medico pietoso fece la piaga infetta”: non l'islam il nemico della Svezia o dell'Europa, è la mancanza di democrazia e di libertà.

Chi lascia agire i fanatici e li protegge, fa del male ai fratelli di fede non fanatici della stessa fede, poi favorisce le scelte antidemocratiche, da parte di gente che non ha mai amato la democrazia: sì, parlo dei nostri antidemocratici che si servono dei fanatici islamici per imporre il loro potere, magari razzista, o comunque che cerca capri espiatori per il marcio interno del potere.

E' la storia che si ripete e vedo che in tanti recitano la loro parte molto bene, in tutte le versioni e in tutte le componenti di questa tragedia, che ci sta attendendo, con sangue, morte e repressione feroce.