Berlusconi salva il suo governo con tre voti in più: 314 contro i 311 no, ma forse non basta: c'è la sconfitta morale di Gianfranco Fini e una maggioranza che rischierà di cadere sotto il 50% ad ogni votazione futura.
Intanto la rivolta scoppia fuori dal palazzo, a corollario di una giornata tesa e inutile, dannosa per il Paese: la rabbia dei giovani, ma spesso non più giovani, che in genere è formata da poche decine, alla peggio di poche centinaia di persone, facilmente individuabili, porta sempre al disastro per le opposizioni.
Il ceto medio si spaventa quando vede le vetrine rotte, le auto bruciate e così tutto si sposta a destra, in un'epoca terribilmente … nera.