La rivolta ha dei validi motivi per serpeggiare, ma si spera che rimanga solo pacifica.
Non so se è tutta colpa della signora Mariastella Gelmini, ma i guai ci sono e tanti: sarebbe stato meglio tagliare sulle province, sul numero dei deputati, anche sul numero dei burocrati e tante altre cosucce, ma non sulla scuola.
La riforma Gelmini poi contrasta con le iniziative di riforma di Tullio De Mauro, quando era ministro, che è un linguista di fama internazionale, oltre che uomo di grande intelligenza e cultura: temo che i meriti accademici della maestrina dalla penna rossa, con quel suo modo un po' impacciato di presentarsi e anche con l'aria da donna severa, non bastano per sostenere il confronto con una personalità simile.
Qualche ragione, anzi, molte ragioni ci sono nella protesta contro le sue riforme, della scuola superiore e dell'Università.
Cara signora Gelmini ripensi a tutte le sue affermazioni e si rilegga qualche testo: non farà male, le consiglio qualche buon libro di storia.
Un popolo senza una buona scuola popolare, aperta a tutti, diventa ignorante: l'ignoranza favorisce la violenza, la recessione economica, il fanatismo.