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Pochi si sono accorti cosa sta avvenendo nel mondo, ma Internet è un fenomeno rivoluzionario tale da creare un mondo ricco e colto, almeno da permettersi di usare una tastiera e di accostarsi a un computer,
Così il mondo si divide tra coloro che entrano in Internet, quasi due miliardi, un terzo degli abitanti della terra e chi non entra, oppure sta stretto in questo mondo virtuale, in questo villaggio globale.
Infatti è maggiore la distanza tra due vicini di casa, di cui uno ha contati con il mondo intero via internet e l'altro no, che tra un italiano e un cinese che leggono e si scrivono in rete, usando pure il traduttore automatico.
In questo villaggio ci sono delle regole non scritte e tutti accettano gli altri, volenti o nolenti.
E' un mondo dominato, di gente che possiede informazioni, che valgono oro, commerciano, studiano, conoscono, leggono, vedono e sentono.
Invece piccoli e grandi gruppi non si ritrovano in tutto questo e si sentono spauriti, non ne riconoscono la morale senza morale, né la tolleranza assoluta, o quasi di tutto ciò che si afferma, in una logica perbenista, dove tutto è lecito, basta non danneggiare gli altri.
Così nascono le sette religiose, o para religiose, per ritrovare una famiglia, un villaggio più ristretto e vedere tutto questo come male, opera di Satana.
Abbiamo antiche religioni che non riescono a reggere il dialogo complesso e vedono in tutto questa globalizzazione la perversione assoluta: tra questi gruppi ci sono gli integralisti islamici: costoro avevano un mondo...perfetto, con delle regole rigide da far rispettare a tutti, fedeli e infedeli, che è messo a dura prova dalla valanga di nuove idee che arrivano con Internet e i mass-media tradizionali.
Si sentono assediati, attaccati e reagiscono con la guerra santa, che poi è terrorismo criminale: lo scontro vero lo si combatterà in rete e il fanatismo religioso verrà sicuramente sconfitto, con tutti i fanatismi.
E' tutto bello e tutto buono?
No, perché questo mondo tollerante, liscio, ...pacifico, assomiglia sempre più a un incubo, dove non esistono più valori assoluti, il senso dell'esistenza: un cielo stellato sopa di noi e la legge morale dentro di noi.
