26 morti al largo di Lampedusa, altri 15 in gravi condizioni, per l’ennesimo barcone della disperazione, che trasportava profughi provenienti dall'Africa, o meglio lavoratori in cerca di lavoro.
Il massacro continua, dopo le troppe buone parole e i bei sentimenti, che nascondono animi feroci, indifferenti davanti al dolore, si prosegue in questa demenziale e criminale politica che permette il contrabbando di esseri umani dal Sud al Nord del mondo, per riempire nuove casbe, con crimine in fermentazione, sotto occupati, lavoro nero e ogni tipo di sfruttamento… per scopi umanitari.