Dire e denunciare il marcio fa parte del discorso evangelico, io infatti invito sempre a leggersi i vangeli.
Dire che c'è della carità pelosa è risaputo, dire che non è da cristiani speculare sull'immigrazione e ... definirsi caricateveli è un dovere cristiano.
Dire che un cristiano non può vivere nel lusso, non può che essere semplice e restare nella condizione di mantenersi con cose essenziali, senza fronzoli vari, significa dire che si deve vivere per la carità, che almeno, questo è il minimo, significa rinunciare ai beni superflui, che non servono a produrre qualcosa di utile, come altro lavoro per altri, denaro... da dare sempre ai poveri, non in elemosine ipocrite agli accattoni.
Un cristiano deve dare occasioni di lavoro e di studio a chi non li ha, per esempio, solo nei casi estremi è lecito dare senza nulla pretendere, in studio e lavoro, per malattie e condizioni gravissime.
Quindi i beni materiali vengono sempre da Dio e noi non siamo i proprietari, ma i gestori e ne risponderemo a lui.
Mi ripete, questo non significa essere santi, ma solo essere cristiani un po', ma non troppo, coerenti.