La sinistra lo adora, ma lui è solo un giornalista, forse neppure troppo furbo, ma ideale, per la sua fedeltà e la totale mancanza di onestà intellettuale: l’antimafia da serie televisiva ascia perplessi e i libri venduti a gente che fa fatica a leggere e non ha un minino di senso critico serve per dire che esiste un ….potere non in combutta con il crimine.
C’è chi ci crede e le beve tutte, vota correttamente ed è fedele nei secoli.
Invece il Matteo nazionale, Salvini, si erge a contrasto della criminalità, quella piccola, e mostra i muscoli, in atteggiamento molto, molto fumosi, con poco arrosto, ma utili in campagna elettorale.
Entrambi si ergono a difesa di qualcosa, che però nasconde molto, molto marcio: interessi economici inconfessabili e intrallazzi, che vanno dallo sfruttamento sulle persone a quello sulla natura, sino al crimine, alle politiche neocoloniali, che ci riguardano direttamente.
Sì, entrambi hanno bisogno di un ….nemico da combattere e parlano tanto.