1 apr 2019

Libertà di opinione, tutta da conquistare in Italia - Arduino Rossi


Questo è il Paese della santa Inquisizione, che trattava come opinioni degli eretici tutto ciò che era contrario all’ordine costituito, questo anzi continua a essere la prima regola della chiesa papista.
Poi abbiamo il centralismo democratico del PCI, trasformatosi in politicamente corretto, come principale opposizione ai dogmi di fede religiosa e politica, con un liberalismo ridicolo e patetico, radicale e borghese, di una borghesia pidocchiosa, intrallazzona, che sognava il mondo a Nord delle Alpi, come pinocchio sognava il Paese dei balocchi.
Da noi è reato criticare il Presidente della Repubblica, come capita in tutte le repubbliche delle banane.
La stampa non è libera e uno non del settore, senza tessera giornalistica, non può aprire un giornale, come appunto nel sistema sovietico, che resiste solo da noi.
I giudici paiono più impegnati a condannare chi critica i potenti di turno, per…..vilipendio, che nelle attività di repressione contro la criminalità.
La critica da noi resta sempre… un’offesa contro le istituzioni, mentre la libertà di parola è sempre molto rischiosa: il sistema che usano per reprimere sta nel ….danno morale, che il povero …. mafioso, corrotto, ladro o stupratore che sia, subisce se viene chiamato appunto delinquente, fatto….criminoso più dei crimini commessi da costoro, secondo la cultura giuridica trionfante in Italia.