Mentre rientravo da un viaggio in treno mi è capitato di assistere a una scena disgustosa, criminale, che riguardava un povero controllore, che faceva il suo dovere, pretendendo il rispetto di regole normali, il pagamento dei biglietti e l'uso del treno non come trasporto di cianfrusaglie.
Un nero portava una bicicletta con robaccia al seguito, ovviamente senza biglietto, il controllore aveva fatto scendere il delinquente, probabilmente un piccolo spacciatore o un ricettatore, ma il farabutto lo minacciava e lo stava aggredendo, spalleggiato da un energumeno di colore pure lui, sì, non un Arlecchino, ma un nero.
Un tempo erano chiamati negri, ma oggi non si può più chiamarli così, perché dicono che è da razzisti.
Gli antirazzisti, tanto buoni, preti, sindacalisti, politici con stipendi favolosi, però lasciano il poveraccio in questione, con tutti gli altri, a cercare le forze dell'ordine, perché il nero lo stava aggredendo.
Visto che c'erano testimoni e il controllore chiamava la polizia, il criminale si fermò, temendo le forze dell'ordine, che costui conosceva bene a quanto pare, ma che tutte le volte che era arrestato lo rimettevano in libertà, per il buon cuore dei soliti magistrati, posti lì dalle cosche politico sindacali.
Questo fatto era deducibile dal comportamento arrogante del soggetto in questione e del suo amico energumeno pronto all'azione.
Il controllore faceva il suo dovere, per difendere il treno e i passeggeri, quindi difendeva il suo posto di lavoro e indirettamente un mezzo di trasporto utile a tutti noi, utile al turismo, ai lavoratori, agli studenti.
Però il poveraccio era solo e se avesse risposto per le rime al farabutto sarebbe stato pure denunciato per razzismo, magari finiva in ospedale e veniva pure licenziato per...... razzismo.
Un fatto simile è già capitato.
Dire che siamo in pugno a dei farabutti schifosi è evidente, lasciano salvare il minimo di sicurezza a dei poveretti, che rischiano le ossa tutti i giorni, se non la vita, per mantenere la famiglia, mentre loro sono accoglienti, con i nostri soldi, non con i loro.
È da alcuni anni che denuncio tutto questo, ma ho sentito solo prediche da certi pulpiti, maledizioni ridicole, come "la storia ti giudicherà" o che sarei finito all'inferno.
Della storia me ne frego e se devo finire all'inferno per ciò che dico, me ne frego ancora di più, perché starei bene, sarei nell'inferno degli onesti, mentre il paradiso degli ipocriti lo lascio tutto ai farisei.