La nostra arma, la più importante, vincente, si chiama razionalità, è fredda, spietata, anche disumana, ma è sempre vincente.
La causa che genera effetti, che a loro volta generano altri effetti e si collegano con la realtà oggettiva, da misurare e costatare, ci rendono non invincibili, ma sempre sensati, intelligenti, non degli idioti, affiliati a demenziali teorie settarie.
Questo non significa essere dei freddi scientisti, che hanno trasformato la scienza in religione assoluta, ma essere dei dubbiosi, su tutto, sempre in ricerca della verità, con risposte anche religiose, ma mai assolute e assolutiste.
I settati invece credono spesso in idiozie, facilmente smontabili con ragionamenti razionali, sono in gruppi ristretti, che si difendono dalla ragione, loro grande nemica, evitando i contatti con gli infedeli, visti come anime dannate, come esseri malvagi, come esseri senza luce.
Io ho conosciuto individui terminati in queste sette, erano tutti disturbati mentalmente o deboli, facilmente manipolabili, qualcuno è terminato male, molto male, uno si è suicidato, un altro l'ho rivisto tra i barboni, presso un dormitorio pubblico, un'altra si è ridotta in miseria, morta di fame, sempre impegnata a lavorare gratis per la setta, che la sfruttano è la mandano pure ad adescare persone sole e smarrite.
Servirebbero leggi più dure, per difendere tutte queste persone sole, deboli e così la cronaca nera non riporterebbe le notizie di suicidi di gruppo, come quelle di questi giorni.
I capi setta spesso si arricchiscono, se non sempre, bisogna trovare i mezzi per sottrarre a loro i soldi rubati a questi poveretti e condannare questi farabutti per circonvenzione di incapaci, ad anni di lavori socialmente utili, in alternativa al carcere, se preferite pure ai lavori forzati, che in Italia non ci sono più, purtroppo.