24 mag 2022

Sapete quale sia l'arma più potente al mondo?

È la speculazione finanziaria.
Pochi sanno che gli imperi cadono sotto i debiti accumulati sempre, l'impero Spagnolo e Portoghese furono travolti dai debiti, accumulati per pagare le truppe mercenarie.
Mahatma Gandhi favorì il boicottaggio delle merci inglesi, dei prodotti tassati dei colonizzatori dell'India, mandando in crisi il sistema imperiale più potente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, che fu costretto a cedere, per non subire un tracollo economico e finanziario. 
Maggiore saranno le spese, dietro il pagamento di interessi, più è alto il rischio di fallimento dell'impero e maggiore sarà l'interesse che deve pagare la potenza.
Pure l'URSS dovette sottostare alla legge finanziaria di allora, vendeva petrolio in cambio di cibo, ma il prezzo del petrolio nel 1979 crollò e fu sempre più difficile, da allora, acquistare alimenti per loro, portando l'impero alla fame, favorendo il tracollo del sistema socialista.
Oggi lo scontro tra Asia ed Occidente si combatte con i Rublo e le monete asiatiche contro il Dollaro e l'euro, si combatte con il gas e il petrolio.
Sì combatte con le esportazioni e le importazioni, questo avviene prima dello scontro militare, perché se crolla il sistema economico e finanziario crollano appunto gli imperi e gli eserciti si sgretolano.
Così io mi immagino il bieco atteggiamento dei vari speculatori, la loro ambigua attività sotterranea, non solo quelli statunitensi ed europei, ma pure cinesi e russi o di altre nazionalità.
Alla fine avremo vincitori e sconfitti, qualcuno avrà accumulato molti soldi, magari avendo pure difeso e combattuto per e contro qualcuno.
Tutti gli imperi crollano, ricordiamolo, rammentiamoci poi la crisi del 1929, con la borsa statunitense che mise in miseria mezzo mondo, ricordiamoci i muri crollati e la fine della baldanza imperiale di questi e di quelli.
Vincerà il più scaltro, il più attento e forse non si accorgerà di aver favorito questi e combattuto gli altri, come i banchieri del Cinquecento che fecero crollare l'impero di Carlo V, "dove non tramonta mai il sole", come sosteneva l'altezzoso erede degli imperi spagnoli e portoghesi unificati, forse il più grande impero come vastità mai esistito sulla terra.
Dopo di lui gli imperi tornarono separati e parte dei territori andarono ad altri Paesi coloniali.