Quando penso, senza se e senza ma, alla loro storia, resto disgustato.
Hanno commesso uno dei peggiori crimini della storia, la pulizia etnica dei nativi americani, atto compiuto volontariamente e non involontariamente, come per gli indios sudamericani, sterminati in gran parte dai nostri virus, a loro in quel tempo sconosciuti.
Gli Yankee invece diffusero malattie appositamente, portando abiti e coperte infette come doni.
Diffusero l'alcolismo e le riserve divennero luoghi dove la miseria e la inedia uccidevano.
Poi parlarono di pace e di democrazia, ma dopo la Seconda Guerra Mondiale provocarono molti conflitti, dove direttamente i morti accertati superarono i 33 milioni, ovvero con quelli indiretti per i conflitti, raggiungono tranquillamente i 100 milioni, per le malattie e per la mancanza di cure e tutto il resto che le guerre provocano, con tantissime morti definite naturali, ma conseguenti del conflitto.
Oggi poi abbiamo la folla che scende contro Putin, il dittatore russo, definito un tiranno sanguinario, fatto evidente, ma non è solo lui ad esserlo.
Putin ha ucciso Alexei, il suo accanito oppositori, ma gli statunitensi vogliono far morire in carcere Assange, colpevole di aver diffuso le schifezze diplomatiche a stelle e strisce, con giochi sporchi e crimini vari.
Il dubbio mi assale da tempo.
Chi sono i buoni e chi sono i cattivi?