1 feb 2024

Gli anarchici, gli utili idioti del potere corrotto.

Loro sono ribelli, ma contro cosa siano non si capisce.
Io ne ho conosciuto alcuni e devo dire che non sono tutti brutti, sporchi e cattivi, o quasi.
Un po' sporchi lo sono, spesso si ribellano all'acqua e puzzano pure.
Idee non le hanno, un pensiero razionale pure, sono eterni ragazzoni, mai cresciuti, rimasti imbrigliati in un'eterna adolescenza.
Sono violenti e insultano tutto e tutti, capovolgono ogni cosa, per loro il bianco è nero e il nero è bianco.
Si ritrovano in centri sociali, protetti dai partiti di sinistra e vengono usati come arma impropria contro gli avversari, vengono poi lasciati fare dalla solita magistratura addomesticata.
Oggi vengono visti come martiri, sono gli unici terroristi e violenti politici che vengono difesi dai Mass-media nazionali, giornali a servizio del padronato clientelare di vecchio stampo, oggi legato alla sinistra, come un tempo lo furono della Democrazia Cristiana.
La domanda esce spontanea.
Perché costoro, che sono il primo pilastro del clientelismo e della corruzione nazionale, sono così garbati difensori di picchiatori, di terroristi anarchici?
È semplice, i violenti sono i legittimi amichetti del loro potere, sono coloro che vanno a caccia di fascisti e di nazisti.
Io dico che se vogliono essere certi di colpirne qualcuno si possono guardare allo specchio e lì sputare contro le loro immagini.
Occupano case e favoriscono le occupazioni, diffondendo l'ideologia delle case a chi non le ha e sia legittimo prendersi le case popolari, togliendole a chi ha i requisiti, per poi farle svendere, quando non saranno più abitabili, a qualche società che trasformerà l'area in edilizia privata di qualità.
Sì, se non esistessero questi utili idioti bisognerebbe cercarli, crearli, ma la natura ci ha regalato tanti imbecilli che si considerano dei ribelli, ma in realtà sono solo dei pecoroni da sfruttare e poi lasciare al loro destino, spesso triste, di emarginazione, di senza fissa dimora o come impiegati di qualche società comunale o parastatale.