Si parla tanto di Intelligenza Artificiale e di prospettive future, negative o positive, ma a gestire la faccenda saranno le nostre scelte nella vita comune.
I dati sono preoccupanti e temo che ne sparino tante sui giornali.
A fine del decennio, quindi nel 2030, spariranno, raccontano, 20 milioni di posti di lavoro in Europa.
Ho letto di peggio e sono quindi perplesso su ciò che raccontano.
Poi si nota che i primi posti a sparire sono quelli meglio specializzati, come i programmatori informatici, licenziati dalle grandi società come Google e la Microsoft.
Cosa sta avvenendo?
Per esempio è stato presentato un robot negli USA abile come un cuoco di alto livello, così si racconta, che costava 180 mila dollari.
È un prototipo e quindi solo pochi ristoranti se lo possono permettere al mondo, per ora, perché i cuochi di alto livello sono pochissimi e si fanno ben pagare, quindi l'investimento è per poche realtà.
Così abbiamo i robot in chirurgia, che non hanno stanchezze e tremiti nelle mani, ma sono costosissimi, però i chirurghi costano moltissimo e i loro errori bisogna coprirli con assicurazioni dalle tariffe altissime.
Così, per ora, spariscono lavori specializzati, che giustificano gli investimenti iniziali, sempre molto meno alti, poi si scenderà verso i lavori meno pagati, sino a tutti quelli economici e di bassissimo livello, senza nessuna professionalità, come i braccianti agricoli e i poni pizza.
Già le segreterie telefoniche sostituiscono i centralinisti, mentre il lavoro da impiegati sta sparendo, mano mano.
Il lavoro non scomparirà, ma sarà sempre più raro e necessiteranno doti non ancora ben definite oggi, per sopravvivere.
Questa nuova tecnologia modificherà il mondo, i suoi equilibri sociali e mondiali, si può dire che stiamo subendo la più grande rivoluzione della nostra specie, dopo la scoperta del fuoco.
Bisogna aver paura?
Bisogna stare attenti e non scottarsi.