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18 gen 2024

Interreg Italia-Francia: la Valle d’Aosta nel progetto Dahu: cambiamenti climatici delle valli alpine



Il gio 18 gen 2024, 09:32 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


Bureau de presse
Ufficio stampa


COMUNICATO STAMPA

Aosta, giovedì 18 gennaio 2024

                                                                       

Interreg Italia-Francia: la Valle d'Aosta nel progetto Dahu:

cambiamenti climatici delle valli alpine

 

 

L'Assessore ai Beni e alle attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz e l'Assessore agli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la montagna Luciano Caveri parteciperanno domani, venerdì 19 gennaio 2024, a Chamonix all'evento di lancio del progetto DAHU "Développement et Adaptation des occupations HUmaines en montagne", finanziato dal Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg VI-A Italia – Francia ALCOTRA 2021-2027. L'evento si terrà presso il Centre de Congrès Le Majestic e vedrà coinvolti i rappresentanti politici e i tecnici dei partner di progetto: il Département de la Haute-Savoie (capofila), la Struttura analisi scientifiche, conservazione e progetti cofinanziati della Regione Autonoma Valle d'Aosta, la Communauté des Communes de la Vallée de Chamonix Mont-Blanc, il Comune di Issime e l'Associazione Forte di Bard Onlus.

Il progetto DAHU propone un approccio interdisciplinare innovativo alla tematica del cambiamento climatico, volto a ricalibrarne il significato alla luce del contesto storico e soprattutto a valutarne le conseguenze sui paesaggi culturali, "creazioni congiunte dell'uomo e della natura" (definizione UNESCO). L'obiettivo generale del progetto è quello di proporre uno studio centrato sulle capacità di adattamento delle comunità umane a fronte dei cambiamenti climatici registrati nel corso della storia, analizzandone le risposte su una definita scala territoriale. Grazie a un lavoro di cooperazione interdisciplinare e transfrontaliera verranno contestualizzati gli effetti dei cambiamenti climatici registrati nel lungo periodo nelle valli montane dell'Alta Savoia e della Valle d'Aosta, mettendone in evidenza gli impatti sul paesaggio naturale e le conseguenze su quello antropico e culturale, in una dialettica solo apparentemente indipendente. Attraverso le attività di progetto, si fornirà una visione storica e culturale sul cambiamento climatico con tre obiettivi: la destagionalizzazione dell'offerta turistica imposta dallo stravolgimento nel breve, medio e lungo termine del modello economico "montagna" fondato sul "turismo bianco"; il rafforzamento degli attori culturali sul territorio; la consapevolezza nelle popolazioni del necessario adattamento armonico ai cambiamenti in atto.

Il valore complessivo del progetto è di euro 2.997.750,00 di cui l'80% quota FESR per euro 2.398.200,00 e 20% di quota di Contributo pubblico per euro 599.550,00, di cui euro 1.498.000,00 per l'Alta-Savoia (Dipartimento dell'Alta Savoia per euro 798.000,00 Comunità dei Comuni della Valle di Chamonix Mont-Blanc per euro 700.000,00) e euro 1.499.750,00 per la Valle d'Aosta (Regione Autonoma Valle d'Aosta per euro 465.500,00 Associazione Forte di Bard Onlus per euro 427.250,00 e Comune di Issime per euro 607.000,00).

 

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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali/Assessorato degli Affari europei, Innovazione, PNRR e Politiche nazionali per la Montagna – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 

 



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15 gen 2024

Gli eventi per la Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo



Il lun 15 gen 2024, 12:09 Ufficio Stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta <comunicati_stampa@regione.vda.it> ha scritto:

 


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COMUNICATO STAMPA

 Aosta, lunedì 15 gennaio 2024

 

Gli eventi per la Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo

 

Il governo regionale, su proposta del Presidente della Regione Renzo Testolin e dell'Assessore ai Beni culturali, ai Sistemi educativi e alle Politiche delle relazioni intergenerazionali Jean-Pierre Guichardaz, ha preso atto oggi, lunedì 15 gennaio, del programma di iniziative che, con la collaborazione dell'Istituto Storico della Resistenza e di altri enti culturali valdostani,  saranno realizzate in questo avvio del 2024, nell'ambito delle finalità della legge regionale 6/2012 per approfondire, diffondere e mantenere la Memoria dei fatti che hanno caratterizzato la storia contemporanea italiana e valdostana, con particolare riferimento alla Resistenza e alla Liberazione, alla deportazione e allo sterminio nei campi di concentramento nazisti a alla vicenda del confine orientale italiano.

In coerenza con le ricorrenze celebrate dalla legge 20 luglio 2000, n. 211 (Istituzione del "Giorno della Memoria" in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti) e dalla legge 30 marzo 2004, n. 92 (Istituzione del "Giorno del ricordo" in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale e concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati), nei mesi di gennaio e febbraio 2024 si terranno le seguenti iniziative:

- Venerdì 19 gennaio 2024, alle ore 17.30, la biblioteca Regionale "Bruno Salvadori" di Aosta ospiterà lo storico Alberto Cavaglion, che presenterà il suo libro "Decontaminare la Memoria". Cavaglion è studioso di ebraismo e docente presso l'Università di Firenze. Tra le numerose attività e pubblicazioni, ha curato le edizioni commentate di Se questo è un uomo di Primo Levi (Torino, Einaudi, 2000; n. ed 2012), l'edizione italiana de Dizionario dell'olocausto (Torino, Einaudi 2004).

- Giovedì 25 gennaio 2024, alle ore 17.30, presso la Biblioteca regionale "Bruno Salvadori" di Aosta, lo scrittore Matteo Corradini terrà la conferenza "Luci sulla Shoah", in dialogo con il Presidente della Fondazione Emile Chanoux, Marco Gheller.

- Venerdì 26 gennaio 2024, alle ore 8.30, al Teatro de la Ville di Aosta, nella ricorrenza della Giornata della Memoria, si svolgerà il classico incontro dedicato alle scuole superiori di secondo grado che quest'anno proporrà, a partire dal film "THE EICHMANN SHOW-IL PROCESSO DEL SECOLO", una riflessione sulla memoria collettiva dell'Olocausto guidata dagli interventi di Claudio Vercelli, storico contemporaneista e Marzia Ponso, docente presso l'Università di Torino, Dipartimento di Culture, Politica e Società.

- Sempre venerdì 26 gennaio 2024, alle ore 17.00, nella sala Maria Ida Viglino di Palazzo regionale, avverrà la consegna delle medaglie commemorative alle famiglie degli ex combattenti e degli ex internati di guerra valdostani da parte del Presidente della Regione Renzo Testolin.

- Nella serata di venerdì 26 gennaio, alle ore 20.30, nel Salone ducale del Municipio di Aosta il fisarmonicista Giorgio Dellarole accompagnerà lo spettacolo Il sabato è finito che unisce a brani di musica Klezmer, la lettura di testi ebraici del Novecento europeo a cura di Paolo Zavattaro della Compagnia La casa della luna azzurra di Casale Monferrato, con un'introduzione storica di Simona Dagostino, rappresentante del Consiglio direttivo dell'Istituto storico della Resistenza.

- Sabato 27 gennaio 2024, alle ore 10.00, presso la Biblioteca comunale Ida Desandré di Aosta, il Coro dell'Istituto Scolastico San Francesco di Aosta, guidato dalla prof.ssa Agnese Di Trani presenterà lo spettacolo corale Brundibar; la prof.ssa Liliana Balestra, referente per le iniziative di carattere musicale per la Biblioteca regionale di Aosta, presenterà lo spettacolo inquadrandolo nel contesto specifico della vita nel campo di concentramento di Theresienstadt, dove l'opera per bambini scritta dal compositore ceco ebreo Hans Krása su libretto di Adolf Hoffmeister, fu rappresentata per la prima volta.

- Giovedì 8 febbraio 2024, alle ore 18.00, per quanto riguarda la vicenda del confine orientale e dell'esodo giuliano-dalmata, la Biblioteca regionale Bruno Salvadori di Aosta ospiterà lo storico Enrico Miletto che presenterà il suo libro Le due Marie. Vite sulla frontiera orientale d'Italia in dialogo con la scrittrice Maria Pia Simonetti;

- Sabato 10 febbraio 2024, in occasione della Giornata della Memoria, avverrà l'intitolazione dei giardini pubblici di viale XXVI febbraio ad Aosta a Salvatore Radizza, in memoria dei Martiri delle Foibe e dell'esodo giuliano-dalmata.

 

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Fonte: Presidenza della Regione – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste

 



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23 dic 2023

Euro sì, o Euro no.

La questione è grave e complessa, sinceramente mi chiedo cosa converrebbe oggi all'Italia.
Ai tempi dell'entrata del nostro Paese nella moneta unica io ero apertamente contrario ed ero una voce isolata, in mezzo ai fedelissimi sostenitori di questa fregatura storica, la peggiore per l'Italia dall'Unità ad oggi dal punto di vista economico.
Sapevo che noi non eravamo al livello della Germania, ma neppure della Francia e la nostra economia doveva crescere e maturare parecchio prima di finire in una situazione simile, da sempre una trappola per i Paesi più deboli e meno sviluppati.
Ogni Stato dovrebbe avere la sua moneta e gestirla per sé. 
Invece la abbiamo pagata parecchio questa unificazione, basta vedere i bassi tassi di crescita economici del Pil dal 2.000 ad oggi, con i tassi di interesse altissimi da versare per il debito pubblico, senza avere la possibilità di creare altro debito pubblico per investimenti.
Il debito è cresciuto e ci stanno massacrando, portando il rapporto Debito/PIL sino al 140%, toccando anche il 160% in passato. 
Ora però, dopo anni di fregature, abbiamo i primi timidi risultati, ovvero la tecnologia avanza, per esempio siamo al sesto posto nel mondo, per numero di robot in servizio nelle industrie, in Europa secondi solo alla Germania.
Siamo ai primi posti nel mondo per la ricerca farmaceutica, dicono addirittura al primo posto.
Cosa ha a che vedere questo con l'Euro?
È semplice, conviene investire nei Paesi dove la moneta è forte, perché i brevetti e il costo delle tecnologie seguono la logica di mercato mondiale, con le monete forti si rischia di meno e si guadagna di più, mentre le monete deboli, del Sud del mondo, pagherebbero troppo per le nuove tecnologie, avendo un cambio monetario sfavorevole.
È per questo motivo che i brevetti vengono depositati in Svizzera o negli Stati Uniti e non in Africa per esempio.
Sono solo dei timidi vantaggi che abbiamo ottenuto, ma bisogna calcolarli, però io resto sempre favorevole a uscire dall'Euro, tornare alla vecchia Lira.
Avremmo meno ricerca scientifica, ma pure meno immigrati che cercano la moneta forte, l'Euro, mentre la Lira a loro non interesserebbe.
Poi il PIL crescerebbe bene e pagheremmo il debito pubblico con soldi inflazionati.
Sì, tornerebbe l'inflazione,  avremmo uno shock economico nei primi tempi, ma questo sarebbe il minore rischio, oltre a perdere un po' di sviluppo tecnologico, che con i tempi che corrono, con l'intelligenza artificiale ancora tutta da capire, non sarebbe un male, o meglio sarebbe il male minore.

14 nov 2023

I terroristi islamici, utili idioti di poteri criminali.

Ho letto un articolo che parla di internet che serve ai terroristi dell'Isis per diffondere la loro propaganda ed organizzarsi.
Tutti però sappiamo che di celato in rete c'è molto poco, anzi, di fatto nulla, tranne qualche hackers, che però è protetto da strani interessi economici, con i paradisi fiscali alla luce del sole e tutto è identificabile.
Scrivere, diffondere in rete significa mostrarsi al Grande Fratello, ovvero a un sistema che controlla tutto e tutti.
Lo sanno bene gli uomini d'onore, che lo evitano e preferiscono i pizzini.
Ora dietro a costoro ci sono soldi e affari, interessi e scontri tra potenze geopolitiche, finanziarie ed altro.
Io non credo che sia possibile che costoro rimangano nell'anonimato impunemente, ma qualcuno ha interesse a distrarci da altri problemi, per metterci sotto controllo meglio.
Anche se i filo integralisti, politicamente corretti, io dico politicamente deficienti, non mancano e poi, i poverini, ti raccontano tutte le idiozie e tutte le panzane che trovano in rete, rendendosi ridicoli, io insisto a costatare che l'islam resiste, persiste nella sua forma attuale, medioevale, perché a molti fa comodo.
Mi ricordo bene che i più ricchi del mondo, negli anni Sessanta e Settanta, erano gli sceicchi, il primo tra tutti era quello del Kuwait, che entrava, come esempio, pure nelle battutine pubblicitarie.
Oggi tali signori restano ricchi, ricchissimi, ma il potere economico è passato nelle mani di faccendieri, abili investitori nel settore informatico, o è in pugno a industriali cinesi e indiani.
Inoltre le masse islamiche, che hanno tantissimi figli, non soffrono dell'inverno demografico, perché le donne sono recluse da loro per fare questo, sono tra le più povere nel mondo, sia nelle loro terre di origine, che da noi.
Infatti gli infedeli sono sempre più ricchi di loro, come in Indonesia, quando ogni tanto scatta la caccia ai cinesi, che detengono l'economia locale, con massacri vari.
Sì, gli infedeli sono perseguitati da loro, ma senza infedeli, armeni, copti, caldei, cinesi nell'estremo oriente, loro creperebbero di fame, sarebbero una massa incapace di agire e di progredire.
Io, a questo punto, sono certo che gli islamisti hanno coloro che li proteggono, sì, i tagliagole si potrebbero fermare, arrestare in massa, quasi tutti, ma non si vuole,  perché conviene tenerci tutti sotto pressione.
Il mondo cambia e non riesco ad immaginare, in un futuro super tecnologico dove la prima dote è la razionalità, una realtà dove abbiamo masse di semianalfabeti e di analfabeti, senza capacità tecniche e scientifiche, di gente che attende il suo fato divino rassegnata.
Per carità di faciloni che credono ancora nel partito unico della sinistra e restano fedeli a......  non si capisce bena cosa, ora alla linea politica portata avanti da una miliardaria svizzera statunitense, ne abbiamo ancora tanti, troppi.
Prevedere che tutte queste folle avranno un avvenire tragico e che i vari integralismi servono per indirizzarli verso il precipizio è facile.
La guerra tra Hamas e Israele ne è un esempio, stranamente Hamas ha attaccato impunemente, senza che il servizio segreto israeliano si accorgesse di qualcosa.
Poi la risposta israeliana è stata feroce, brutale, da pulizia etnica, giustificata dall'aggressione precedente.
Sospettare qualcosa di marcio sotto è lecito, ma di prove non ne ho.
Essere filo palestinesi significa, per me, essere anti islamista e anche anti islamico.
Se si liberassero del fanatismo, almeno quello, avrebbero più possibilità di ottenere qualche risultato.
L'islam, così proposto ancora oggi, con le donne costrette con il velo, con la mancanza di dialogo ed ogni osservazione logica, ogni barzelletta ingenua, diventa blasfemia per loro, pare una riesumazione.
Se diventassero veramente democratici e accettassero un confronto, fatto difficilissimo anche tra noi con i poveri irriducibili della sinistra storica, accettando che le loro donne, le loro figlie si vestano come meglio preferiscono e credano in ciò che vogliono, quello che appare all'orizzonte è una grandissima mattanza.
Il terrorismo ci colpirà con ferocia, già lo fanno con la criminalità e gli stupri, poi il volto buonista dell'Occidente è solo una maschera che nasconde una grande ferocia, che esploderà con le nuove tecnologie.
Scusate il pessimismo, ma non riesco immaginare per il futuro un mondo fermo al VII secolo dopo Cristo, quando Maometto predicava la guerra santa.

21 ott 2023

I taglia gole sono a migliaia tra noi.

Ora si preparano a tagliarci la gola, ma era ed è tutto prevedibile. 
Stanno chiudendo il recinto, ma i buoi sono già fuggiti, ma era facile predirlo, senza essere chiaroveggenti.
Tutti coloro che possedevano e possiedono idee, nozioni storiche, con un minimo di intelligenza, potevano immaginarlo.
Quando spalancarono le porte agli immigrati illegali, tra noi, il fatto fu presentato come un atto di carità cristiana, di giustizia verso i più poveri del mondo, verso i popoli del Terzo Mondo, come si definivano un tempo i Paesi fuori dai due blocchi della Nato e del patto di Varsavia.
Gli italiani furono definiti, dai soliti squallidi pennivendoli, come dei lavativi perché certi lavori non li volevano più svolgere, sotto costo e si dovevano importare costoro.
Così iniziò quella che fu una truffa storica, un inganno evidente, con il fine di far crollare i salari dei ceti più deboli e non specializzati.
Il gioco riuscì bene, i manovali italiani subirono il pubblico disprezzo, mentre i nuovi arrivati vennero visti come lavoratori indefessi.
Poi pure certi lavori illegali furono sostituiti dai nuovi arrivati, prostituzione, spaccio di sostanze stupefacenti.
Tanti manovali del crimine furono ben accolti, ma soprattutto si scelsero le persone, i popoli che culturalmente non potevano essere integrati, se non con una rivoluzione mentale, un salto culturale.
Sì, dietro c'era una politica ben chiara, quella del lavoro nero e dei mestieri di basso livello e questo per contrastare il costo del lavoro, che per certi politici era la prima questione nazionale.
Non era la corruzione dilagante, non era il lavoro nero e sommerso, che da noi rappresenta il 10% del PIL, ma il costo del lavoro, che poteva e si può combattere con intelligenza, con le nuove tecnologie.
Per ottenere una crescita naturale dell'economia servono politiche pulite, senza isterismi sindacali, senza mazzette sotto banco e investimenti, con il favorire i nostri tecnici.
Sì, serviva una politica del lavoro da Terzo Millennio, ma la nostra casta dominante, corrotta e corruttrice, preferiva e preferisce il pattume, il pantano, da dove è sorta e dove si sente a suo agio.
Così si scelsero loro, i meno integrabili, anzi gente che ci odia perché siamo infedeli, da combattere e rendere schiavi o da convertire con la forza.
Avere gente simile tra noi aveva un suo chiaro scopo, per ora si utilizzano, poi, quando le nuove tecnologie li renderanno inutili, verranno segregati in ghetti e se diventassero ancora più violenti, saranno espulsi.
Ho letto che tra i 5 milioni di immigrati in Italia, che poi abbiamo molti comunitari, tanti europei e quelli che noi vediamo come stranieri, africani e islamisti, sono circa un paio di milioni, ben un milione e seicentomila vivono nella povertà estrema.
Quindi, tranne qualche raro mullah e amici, tutti costoro sono nella miseria, nella povertà.
Vivono con i sussidi pubblici, anche con i soldi che ottengono dagli assegni famigliari ed eccoli che vedi famigliole di 3, 4 e più bambini, sicuramente in condizioni di miseria per la nostra mentalità, ma, ne sono certo, mamma e papà campano grazie ai loro bambini, con i contributi pubblici.
Sì, poi l'invidia trova spiegazioni nell'odio contro gli infedeli, che hanno ciò che non meritano, perché Allah premia i suoi fedeli e se gli infedeli hanno di più è perché sono ladri, perché loro, fedeli in Allah, non ci hanno fatto la guerra.
Ecco che il Ministero dell'Interno ci segnala che abbiamo circa 28 mila radicalizzati sul nostro territorio, ma io dico che tutti gli islamici sono potenziali taglia gole.
Era tutto previsto?
Qualcuno ha giocato sporco a nostre spese?
Io ne sono convinto, anche se non mi immagino individui coperti da cappucci in riunioni segrete.
Chi ci ha fatto invadere è la stessa genia che ha combattuto e combatte contro la famiglia naturale, perché avere troppa gente nell'era dell'automazione significa doverla mantenere e vedere problemi sociali, quindi era meglio avere famigliole con un figlio solo, ma capaci di spendere bene i loro soldi.
Oggi mancano bambini?
Era tutto previsto e si cerca di far ripartire un po' la bistrattata famiglia naturale, gli immigrati non sono adatti a diventare tecnici e ingegneri informatici, per i solito motivi culturali.
Se poi qualcuno si troverà con la gola tagliata, perché il demente di turno ha deciso di andare in paradiso a cercare un po' di vergini con cui divertirsi, non preoccupatevi, loro hanno calcolato anche questo, poi non saranno le loro gole a subire il trattamento, saranno le nostre.

6 ott 2023

Il manganello è lecito solo se colpisce gli avversari.

Non esiste chi e cosa colpire, ma solo se uno è politicamente corretto oppure no.
Ora colpire, con lo sfollagente gli oppositori al governo, che vanno all'assalto e sono pronti ad impedire una manifestazione governativa è antidemocratico, se invece si colpisce chi non è politicamente corretto, chi non la pensa con la cricca   detta democratica, a parole, è lecito.
Quanti hanno ricevuto le manganellate nel passato?
Erano di destra o di sinistra, ma se le meritavano perché non la pensavano come loro, gli scemi che stanno con il potere, si fanno gli spinelli e sono accoglienti, specialmente con gli spacciatori magrebini.
Quindi la legalità e l'illegalità seguono sempre una logica precisa, o una non logica, se sono contro il potere costituito, dove loro comandano, con i loro vizi, le loro schifezze, con tutte le loro tendenze sessuali.
Le manganellate fanno bene sulle teste degli avversari, mentre se sono contro di loro, al di là dell'atto, del disturbo alla quiete pubblica, dell'azione compiuta, è un crimine.
Non è ciò che si fa, ma chi lo fa e perché lo fa.
In Italia, al tempo del compromesso storico, molti crimini furono commessi dai funzionari pubblici, molti abusi di potere, oltre a truffe e azioni illegali, con corruzione al seguito, ma era tutto lecito, perché il fine giustificava i mezzi.
Quale era il fine?
Era il potere in mano loro, aggregati alla sinistra storica, con i posti ben distribuiti, con l'alone di geni, ma solo per vincere i concorsi super difficili, che solo loro vincevano, ma nella realtà lottavano con le calcolatrici.
Quindi se un magistrato donna scende in piazza ed esprime la sua ideologia, partecipa alla manifestazione violenta della sinistra, dove ci sono i reati di insulto alle forze dell'ordine, resistenza a pubblico ufficiale ed altro, è giusto e corretto.
Il fatto più grave sta nella registrazione e chi ha filmato tutto questo, chi ha osato filmare lei, nell'esercizio delle sue funzioni di dipendente pubblica in carriera.
Chi sarà che ha osato tanto?
La polizia avrà filmato e lo fa da decenni, da quando si può tecnicamente filmare, questi filmati poi sono entrati come prove nei processi penali, ma anche sono esibiti come prove storiche di momenti difficili degli anni caldi.
Solo in questo caso si viola la privacy e non negli altri casi?
Questi sono i grandi misteri del giornalismo e delle sparate delle associazioni a difesa della magistratura.
Mi ripeto, non è cosa si compie, ma contro chi lo si compie.
La signora giudice è di sinistra, di quella di potere, che potrebbe e dovrebbe, secondo loro, governare, anche senza voti.
Rappresenta gli interessi economici, politici e sociali dei padroni dei nostri quotidiani nazionali e quindi non si può toccare, filmare.
È della casta che conta, di quelli che possono aggredire la polizia, per esempio, insultarla, ma non la si può filmare, provando che c'era pure lei e che violava i doveri di magistrato, che deve dimostrarsi sempre, almeno formalmente, al di sopra delle parti.
È membro di una casta di intoccabili, esseri superiori, non miseri come noi, che se andiamo allo stadio, in piazza e finissimo, anche per sbaglio, in una manifestazione, in qualche disordine, ci possiamo beccare le manganellate sulla testa, possiamo essere filmati, fotografati e poi essere chiamati per spiegare come mai eravamo lì.
Lei può tutto, lei può dire idiozie, sostenere che era lì per placare gli animi, ma come non si capisce, in quel caos di urla.
Lei è una signora magistrato e non è un povero plebeo, a cui le manganellate fanno bene.
Nessun pennivendolo ci difenderebbe, se fossimo noi dentro la stessa situazione, anche se eravamo innocenti e non dei facinorosi scesi in piazza per provocare sommossa popolari, come nei secoli passati, contro il potere costituito.
Sì, siamo ancora all'assalto ai forni, ma non tutti possono stare tranquilli, abbiamo i nobili signorotti a cui tutto è concesso e poi noi plebei subiamo e dobbiamo tacere, dopo aver letto con grande fedeltà il quotidiano nazionale, che impone le idiozie degli interessi dei progressisti.

15 set 2023

Immigrazione, la truffa storica contro i poveri.

Si parla di accoglienza verso i poveri africani, con discorsi tanto falsi quanto stupidi sul rispetto delle loro culture, che tradotto in italiano significa che costoro possono restare nella loro miseria umana, economica e creparci.
Poi, altra idiozia ripetuta come un mantra, si ricorda che noi italiani siamo stati per più di cento anni migranti, anzi i nostri giovani laureati lo sono ancora.
Sì, abbiamo dai 70 agli 80 milioni di individui di origine italiana sparsi nel mondo, ma questo fatto non spiega la situazione attuale.
Allora la manodopera era ricercata, specialmente quella di basso livello di specializzazione, era l'epoca dei lavori ripetitivi, delle catene di montaggio, ma poi molti nostri connazionali si integrarono benissimo nelle varie realtà dove erano emigrati, dimostrando di saperci fare.
Oggi invece il mondo cerca laureati, tecnici abili, infatti più di centomila ragazzi italiani sono andati all'estero a svolgere lavori ben pagati.
Invece la folla degli africani cerca lo Stato Sociale, ovvero sanità pubblica e  protezione sociale, oltre a salari più alti, per il cambio favorevole, ovvero le loro monete sono inflazionate e l'Euro invece vale moltissimo nelle loro contrade.
Perché si favorisce questa invasione e chi la favorisce?
Lo si fa per rendere i poveri sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi.
Se si divide una torta già scarsa, si invita tanta gente a mangiarla, si avranno fette sempre più sottili, questo fatto è evidente anche per gli ipocriti buonisti. 
Gli studi demografici prevedono un crollo del numero della popolazione mondiale entro la fine del secolo e questo, per chi conosce la storia, è sempre avvenuto.
Quando la popolazione supera il numero massimo possibile, per permettere a tutti di nutrirsi, si avranno malattie, dovute alla carenza delle risorse, con alta mortalità.
Il problema vero sta nell'accumulo di ricchezze in poche mani e i ceti popolari, ma anche quello medio, perdono fette di reddito.
Uno strumento per indebolire i lavoratori meno specializzati, ma anche il ceto medio, sta appunto nella concorrenza spietata di queste folle di africani, che poi stanno rendendo sempre più difficile le condizione di vita della gente delle periferie.
Così il loro arrivo non dà a loro migliori condizioni di vita, ma peggiora quelle delle persone più deboli e misere, da noi.
Ormai in troppi tra costoro pare vivano come fossero nelle periferie delle loro megalopoli, ma per ora a loro conviene ancora lavorare da noi, con i salari da fame che ricevono, perché i loro risparmi sono un vero patrimonio nelle loro Patrie di origine, così inviano i soldi in Africa, sfamano le loro famiglie e si assicurano la vecchiaia. 
Però il reddito perso, in questo modo, dai nostri ceti medi e popolari, che ricevono meno salari o vedono svalutate le loro abitazioni in periferia, qui entra in gioco la speculazione sugli immobili, finisce, guarda un po' la casualità, in maggiori profitti per gli abitanti del centro, per il ceto medio alto e alto, che pagano meno cameriere, gente delle pulizie, inservienti per esempio.
Così cresce il dislivello tra i ricchi e i poveri su questo pianeta, grazie a questa immigrazione sciagurata e questo fatto lo sanno bene chi finanzia le navi delle ONG, ma non scuole e strutture per lo sviluppo in Africa.
Sì, anche l'immigrazione serve per ridurre la popolazione mondiale, togliendo reddito ai ceti più deboli, togliendo risorse ai poveri, che si fanno la guerra tra loro per lavori sempre meno pagati.
Mi raccontò una donna peruviana che voleva tornare al suo Paese, perché venti anni prima il suo salario rendeva 3 o 4 volte quello attuale, ma ormai non le conveniva più restare in Italia. 
La concorrenza tra poveri segue anche questa logica, invece per ora gli africani trovano ancora convenienti venire da noi, poi si ribelleranno e il finale sarà tragico per molti.

3 set 2023

Siamo sotto gli Stati Uniti, ma ancora per poco.

Il sistema imperiale statunitense ricorda quelli del passato, dominano il mondo con la forza della loro economia, della loro moneta, ma soprattutto con l'impegno militare, che permette a loro di imporre i loro moduli e i loro schemi culturali, definiamo così.
Portano la libertà e la democrazia in tutto il mondo?
Lasciamo perdere la questione perché la loro libertà sposa sempre i loro interessi.
Come tutti gli imperi, come quello Spagnolo, quello inglese, quello turco e con tutti gli altri, prima o poi decadono, perché il costo del mantenimento del debito pubblico li costringe a ritirare le loro truppe, ormai non più in grado di finanziare.
La guerra contro la Russia di Putin, contro la Cina, per ora solo con minacce, seguono questa solita logica storica.
In Afghanistan si sono ritirati per il costo eccessivo di quel conflitto, la guerriglia si può soffocare solo con la pulizia etnica e questo gli statunitensi non se lo possono permettere, non così sfacciatamente.
Quindi il debito pubblico USA cresce sempre più e in percentuale sta raggiungendo il nostro, che cala lentamente, frutto di politiche demenziali e criminali negli ultimi anni, con il governo dei Grillini con il PD.
Loro invece sono su una posizione che non dà scampo, il ritiro militare da mezzo mondo, o da tutto il mondo, con la fine del dominio economico, finanziario e militare statunitense, oppure fallire come Paese.
La storia insegna che il fallimento finanziario di una super potenza porta miseria, guai e problemi in tutto il mondo.
Quindi se iniziassero a rinunciare ad armare gli ucraini, trovando un accordo con la Russia, se mettessero di fare i gendarmi del mondo sarebbe una scelta intelligente.
Il futuro del pianeta sarà diverso dalle nostre prospettive e con la fine del dominio del Dollaro pure l'Euro perderebbe la sua forza, rendendolo meno appetibile agli africani, ai migranti del pianeta.
Io sogno un giorno dove i migranti, giunti da noi, decidano di andare in un altro Paese, perché l'Italia non attira più, per il basso valore dell'Euro o della moneta che lo sostituirà, la nuova Lira per esempio.
Prima o poi questo avverrà, ma prima capita e meglio sarà per tutti.

18 giu 2023

Uniti nella lotta a difesa dei diritti dei parassiti.

Questa razza....  la conosco bene, sono quelli che vivono sulle spalle di chi lavora, di chi fatica sia fisicamente che mentalmente.
Sono il popolo dei vincitori dei concorsi truccati, quelli che affermano che il tal concorso, per loro, è solo una formalità.
Sono il popolo dei malavitosi e dei ladruncoli, che puntano al reddito di cittadinanza come ulteriore guadagno.
Sono il popolo che non suda e non lotta, ma ha la mamma che fa la........... , sia nel senso vero del termine, che morale.
Questa brutta genia è resistente e oggi scende in piazza e si unisce, PD con i 5Stelle, ovvero la massa peggiore che possa esistere, abbiamo il buffone, che ne spara tante, che vuole le brigate di cittadinanza, con il passamontagna calato, in pratica minaccia il potere con una nuova e sgangherata lotta armata.
Questa folla di imbecilli, uniti dalle sparate di quattro incapaci, che non sanno far nulla nella vita, sono appunto degli scappati di casa, figli di papà e mammà, ma con tante pretese.
Hanno il diritto di comprarsi i bambini che vogliono, con l'utero in affitto, da donne che lo fanno per non morire di fame, poi scendono in piazza per i diritti dei rotti in ulo e delle tontolone in carriera nel mondo delle libere professioni, dove conta la tessera di partito, le amicizie giuste.
Sì, siamo allo schifo storico, al letame presentato come oro puro.
Questi abbracci, tra PD e M5S, potrebbero essere mortali per l'Italia.
Io dico che è giusto lasciare fare alla selezione naturale, sociale, storica, tutto questo schifo finirà a mare, prima o poi, ma forse sarebbe meglio prima sanare il tutto, bonificare, se non vogliamo fare il bagno nello sterco questa estate.

20 mag 2023

La sinistra storica muore nel suo fetore.

Ora torna l'Unità, il giornale del fu Partito Comunista Italiano, questa comica serve per i più nostalgici, quelli che se ne andavano con il giornale nella tasca della giacca e facevano nella militanza una fede religiosa e dogmatica.
Oggi si rimpiange Enrico Berlinguer, o meglio, altri lo rimpiangono, io non sono  certamente tra i nostalgici, come non fui mai un loro tifoso.
Intanto abbiamo una sinistra che ricerca voti, grattando il fondo del pentolone bruciato.
Favoriscono gli islamisti, concedendo spazi alle moschee, agli induisti, con le loro caste, alla faccia dell'uguaglianza sociale, alle sette quasi criminali, che derubano gli addetti.
Si sa che amano gli scippatori, gli stupratori multietnici, gli spacciatori..... liberi e democratici.
Ora non guardano più in faccia a nessuno,  mancano solo gli antropofagi alla loro lista , ma non escludo che difenderebbero pure loro, incolpando chi verrà divorato di essere uno sporco razzista bianco.
Sì, gli idioti al potere attendono Madame Ghigliottina che faccia giustizia, con le loro teste rotonde vuote, che finalmente serviranno a chi le userà come palloni.

4 apr 2023

Quante ce ne raccontano.

I sondaggi politici sono sempre ridicoli e poi la colpa è sempre dei sondaggisti.
Infatti in Friuli la sinistra è morta, come è naturale che sia, ma i sondaggi danno sempre vincente il PD, in forte ascesa, ma solo sui giornali progressisti, che odiano l'Intelligenza Artificiale e gioiscono per la sua demenziale sospensione.
Quindi dovremmo fermare la Storia e  progresso, metterci tutti il burqa, accettare gli islamisti, la cui religione è nemici storica del progresso vero. 
Il futuro sarà un inferno se loro vincessero, ma per fortuna perdono in ogni dove ed è probabile che perderanno ancora.
Serve una sinistra meno europeista, meno fanfarona, in cerca di diritti immaginari, ma che sappia difendere i lavoratori, specialmente i meno specializzati, che oggi rischiano sempre di più il posto.
Invece proteggono gli islamisti e i pederasti, scordandosi che i primi taglierebbero la gola ai secondi, se fossero al potere.
Il nulla di certe scelte dimostrano la stupidità di chi difende il suo posto da privilegiato e non si accorge di scavarsi la fossa.
L'immigrazione ha un altissimo costo per le Finanze Pubbliche, oltre a quello sociale e questi nuovi venuti sono lontanissimi, per mentalità e cultura, dalle nuove tecnologie.
Servono lavoratori specializzati e politiche che favoriscano il rientro in Italia di tecnici e menti valide, per la ricerca e i brevetti.
Di manovali sottopagati immigrati ne abbiamo già troppi e prima o poi, anzi lo stanno già diventando, saranno un grosso problema sociale che ci aprirà a soluzioni disumane e a dittature feroci, forse.
Intanto, i soliti giornali parlano del prossimo trionfo della sinistra, ma che perde tutte le elezioni, ma i resistenti, che non si arrendono mai, neppure di fronte alla realtà, insistono e sperano un mondo multietnico, multi colorato, dove gli islamisti abbracceranno gli infedeli, gli omosessuali e tutti vivranno fraternamente, ognuno nel proprio  quartiere, gli immigrati in quelli degradati e loro, di ceto medio alto, in quelli centrali.
Sì, essere buonisti non significa che rinuncerebbero a un solo centesimo per gli immigrati, anzi, sperano di guadagnarci per ora e in futuro mostreranno i denti, come gli squali.

1 apr 2023

Gli italiani vogliono i porti chiusi e le espulsioni dei migranti.

I dati statistici, riproposti poi dai pennivendoli, non mi convincono, ma un fatto è certo, se si iniziasse a chiudere le frontiere e ad espellere quelli senza permesso di soggiorno, stringendo tutti i permessi, gli italiani, per almeno un 70%, farebbero i salti di gioia.
Tranne i raccomandati dei partiti e dei sindacati, i faccendieri che rubano soldi ed evadono il fisco, riciclando i denari sozzi, dei mafiosi ed altro, tutti gli altri cittadini italiani, con un Quoziente Intellettivo almeno normale, vogliono sicurezza sui mezzi pubblici, nelle strade, non solo di giorno, ma anche di sera.
Quindi la politica di espulsione deve essere portata avanti, ma per farla bisogna vincere lo spirito anacronistico dominate in Italia.
Dobbiamo uscire dal Medioevo dominante, prima di essere spazzati via come Paese, dal punto di vista economico e sociale.
I nostri progressisti sono solo dei comici, dei pagliacci che si riempiono la bocca con retorica demenziale per diritti inesistenti, per mantenere un potere che sta sfuggendo dalle loro mani.
Il trasformismo non basta, infatti loro appartengo a quel potere burocratico, legislativo, che non sa in quale epoca viviamo.
Abbiamo il garante della privacy che annuncia la chiusura di Chat CPT, danneggiando ricercatori scientifici e aziende che potrebbero sperimentarlo per migliorare la loro produzione.
Abbiamo una magistratura che utilizza ancora gli scrivani, i copisti, abbiamo una classe politica che segue questo mondo almeno ottocentesco, che io definisco barocco, ridicolo e fuori dalla realtà storica attuale.
Il vero nemico lo abbiamo in casa, non è l'Europa, ancora più ridicola di noi, non sono gli Stati Uniti, che forse non si interessano dei nostri migranti, ma solo delle loro basi militari sul nostro suolo.
Il nemico è formato dal nostro mondo patetico, che ci impedisce di utilizzare l'intelligenza artificiale, con la scusante dei dati, quando i nostri dati li rubano tranquillamente in mille altri modi.
I migranti sono uno strumento, forse è l'ultima arma che hanno, per fermare la Storia.
Loro sperano di mantenere gli avvocati, gli impiegati con i dirigenti, i medici in carne ed ossa, ma tutti questi lavori sono già in gran parte superati, manca solo la volontà politica per fare il grande salto.
Se non lo faremo, il tempo non perdona e non possiamo attendere, finiremo peggio dell'Africa, anzi forse converrà andare a vivere in Africa per avere certe opportunità che da noi non ci saranno.
Bloccare lo sviluppo tecnologico è l'atto più stupido che si possa fare e la loro speranza di tornare a una situazione di braccianti sotto pagati, di manovali analfabeti, magari controllati dai preti islamici, pagati da loro, non può esistere, verremmo spazzati via dalla Storia che avanza.
Bisogna mandare a casa tutto l'apparato burocratico, in pugno ai cretini arroganti e strafottenti, o sarà peggio per noi.
I magistrati e dirigenti pubblici sono tra i primi della lista.
Non ci sarà posto per il Medioevo islamico in futuro, in tutto il mondo, compreso da noi in Italia.
È inutile cercare di fermare la storia con le masse fataliste e urlanti, la storia le schiaccerà senza pietà e noi con loro.

15 mar 2023

La Repubblica nata male e morirà peggio.

La forza della democrazia italiana sta nelle raccomandazioni e nei traffici illeciti.
La libertà è una bella parola, ma da noi, in Italia, si è trasformata in abilità nel saper sopravvivere ad ogni costo.
L'appartenenza politica è spesso fondamentale per poter mangiare bene e tanto. 
Una tessera, o più di una, aiutano molto nel mondo del lavoro, quello pubblico principalmente, ma anche quello legato ai favori, che va dal giornalismo, all'assunzione giusta nella società favorita dal sistema clientelare nazionale.
Se penso quanti soldi sono stati sottratti alle casse pubbliche, grazie a questi favoritismi, per premiare la tal società, il tal gruppo di potere politico sindacale, clientelare, mi piacerebbe vedere sequestri di beni, anche agli eredi. 
Si può affermare che l'intero debito pubblico nazionale non esisterebbe se tutto questo schifo non fosse esistito.
I peggiori, si dice, erano i democristiani, poi i socialisti, ma i comunisti invece si facevano mantenere dall'amico sovietico, con l'aggiunta dei favori delle amministrazioni locali da loro controllate.
Oggi però sono ufficialmente tutti scomparsi, ma in realtà, ogni tanto, mutano pelle, cambiano nome al partito, si scindono e si riuniscono in ammassi assurdi, con personaggi di origine e di idee in apparenza opposte e diversissime.
Cosa unisce un democristiano con un comunista e un ex socialista?
È semplice, oggi mangio e domani mangio ancora di più.
La strategia è la solita, presente nella commedia dell'arte italiana, con le nostre maschere popolari, che afferma, "Francia o Spagna, l'importante che se magna".
Così abbiamo i difensori dei ladri, da non filmare mai o si è violenti, affermazione più ridicola che stupida, forse è una battuta spiritosa espressa male.
Abbiamo la democristiana storica che si fa fotografare con la miliardaria neo presidente del partito di sinistra, avendo ufficialmente posizioni opposte, ma hanno i valori fondamentali in comune, quelli che si tengono in banca.
Il popolo delle manifestazioni, io dico, delle passeggiate in centro con le bandierine, non avrebbe più futuro se il sindacato e tutta la losca banda non li difendessero.
Così credono, mentre non sanno che proprio i sindacati e i partiti della sinistra stanno per far loro le scarpe.
Il reddito di cittadinanza, se non serve a creare lavoro, favorisce solo l'emarginazione dentro ghetti sporchi e zeppi di criminali.
Le periferie con i migranti sono sempre più simili a quelle infernali del Sud del mondo e prima o poi diventeranno, da ghetti attuali, in veri lager.
Basterà utilizzare sistemi di controllo e di chiusura per motivi di ordine pubblico.
La politica dell'accoglienza favorisce tutto questo e il debito pubblico farà crollare il sistema parastatale della gestione economica nazionale, dove finalmente varrà solo il proprio lavoro e non il merito, che scaturisce da qualche concorso truccato palesemente.
Sì, anche gli idioti dovranno bere o affogare e non sperare di campare sulle spalle di chi lavora onestamente.
Non basterà andare a tutte le manifestazioni di questa ridicola, patetica e assurda sinistra sinistrata per poter restare un fancazzista professionista anche in futuro.
Mi dispiace?
No, sono felice, questi parassiti li ho conosciuti e li conosco bene ed è ora che si guadagnino da vivere pure loro.

26 feb 2023

Il popolo del PD non si arrende mai.

Il Partito Democratico è un frutto della storia della Repubblica italiana, sono gli eredi dell'arco costituzionale, ovvero tutti i partiti della Prima Repubblica, tranne gli estremi, di destra e di sinistra, che erano dentro le logiche del potere di allora. In pratica per fare carriera come medico, per fare carriera come bidello, come notaio l'appartenenza al partito giusto era ed è fondamentale. Poi ci sono i salti da partito a partito, da corrente a corrente, mentre il merito appare solo una barzelletta nazionale, ovvero se vuoi qualcosa da onesto punta all'estero, direttamente, con l'emigrazione o con la diffusione dei tuoi lavori, artistici, artigianali, scientifici, letterari. In Italia non si fa nulla senza avere le tessere in tasca ed eccoli i democratici che si inventano l'antifascismo del Terzo Millennio, ma non lo sanno definire e spiegare. Infatti cosa ha a che vedere il movimento fascista degli anni Venti del secolo scorso con la realtà attuale? Non ci sono più i latifondisti e i mezzadri che chiedono la riforma agraria, non abbiamo un'industria bellica che ha necessità di un sistema militaresco per prosperare. Era un mondo lontano dal nostro, diciamo anni luce, che ha nulla a che vedere con la realtà attuale, clientelare e mafiosa, con i partiti corruttori e corrotti, in crisi di identità con l'avanzare del neoliberismo, non buono e non equo, ma almeno in questo caso utile a ripulire i minchioni nei posti di comando, o almeno si spera. Scusate, ma cosa ci azzecca la frase della signora, "il fascismo è nato dal bordo di un marciapiede", con la realtà storica? Invece la signora preside dovrebbe sapere che lei è fascista, erede storica e anche probabilmente diretta della cultura aristocratica del fascismo. Lei occupa un posto, da preside, senza sapere cosa sia il fascismo, ovvero non meriterebbe neppure di avere la licenza media inferiore. Dalla sua abbiamo il popolo dei docenti universitari, quelli con le tessere in tasca, sono i geniali vincitori di concorso, intelligenti e colti come la signora preside in questione. Io lo confesso, sono antifascista ed infatti combatto i loschi seguaci del PD e delle forze che lo circondano, i loro intrallazzi sociali ed economici, che ci hanno dato un debito pubblico che ci sta facendo fallire. Combatto i guerrafondai, di tutti i colori, che sono uniti sempre sotto le bandiere a stelle e strisce. Chiedo di poter ottenere un po' di spazio, per chi vuole fare qualcosa di utile e di bello in Italia e non dover puntare sempre all'estero, magari utilizzando Internet per esempio, dove ci si può collegare con il mondo intero. Un fatto comunque è certo, costoro rappresentano lo schifo nazionale, al punto che non possiedono nozioni scolastiche elementari, ma sono a livello altissimo per posizione sociale, come direttori didattici per esempio. Sì, certamente temono di dover svolgere lavori adeguati alle loro capacità, ma finalmente avremmo le strade pulite, senza immondizia.

1 gen 2023

Il pericolo di avere una classe dirigente fuori dalla storia.

L'Occidente deve ritrovare la sua anima, la sua cultura e deve superare questa fase storica, che la sta trasformando in un avamposto del Terzo Mondo.
Da decenni ormai la strategia di comprare, questo è il termine corretto, lavoratori immigrati direttamente dalle periferie disperate del Sud del mondo si sta trasformando in un disastro, ma da noi il costo del lavoro è ancora una priorità per una classe imprenditoriale ferma all'Ottocento.
Siamo ancora ai braccianti nelle campagne, per risparmiare sulle macchine agricole, siamo con i fattorini porta a porta, quando già spuntano i robot che portano la merce autonomamente, siamo ancora con mille lavori mal pagati e in cattive condizioni di sicurezza, con molti feriti e tanti morti.
In Italia poi la metà del salario, quando è regolare, finisce allo Stato in contributi e tasse, così i lavoratori in nero sono a milioni, di tutte le etnie del pianeta.
Infine abbiamo la manovalanza del crimine, che è sempre più formata da loro, compreso le prostitute di strada.
Quindi tutto questo è chiamato accoglienza, mentre chi denuncia il marcio è definito razzista.
Infine abbiamo tutto il popolo dei mantenuti, con i soldi dei corruttori o con quelli nostri, dai personaggi della Rai a quelli finanziati dall'apparato dello spettacolo, del giornalismo, della cultura, così si definiscono, che servono appunto questo sistema bugiardo e falso, come fossimo sotto un regime totalitario.
Diciamo che siamo sotto un regime oppressivo perché non si può fare carriera nelle università, o come scrittore e cantante, se non segui la linea politica dominante, che prosegue a mantenere la propria posizione grazie a una classe dominante, che ha le radici storiche nell'imprenditoria finanziata dallo Stato.
Questi imprenditori sono vecchi, fuori dalla realtà attuale e si sono arroccati su posizioni  di cento e più anni fa.
I salari devono essere bassi, il popolo non lo vogliono cosciente e con una sua identità, ma preferiscono la plebe da dominare.
Oggi invece abbiamo bisogno di gente abile e intelligente, con una salda cultura razionale, occidentale, per far funzionare il sistema produttivo, per evitare situazioni drammatiche future, perchè il mondo non sarà degli islamisti, delle folle fanatiche delle periferie, dei burocrati e dei lacchè a servizio dei signorotti tanto arroganti quanto ignoranti e stupidi.
Tutto questo finirà nella spazzatura della storia e la pulizia generale la si può fare con le buone, diffondendo la cultura occidentale, o con le cattive.
Non voglio fare il profeta di sciagure, ma con le nuove tecnologie io mi immagino cose incredibili e orrende.
Chi si sentirà aggredito dal Medioevo islamico, prima o poi, sarà feroce come loro, ma efficace come la scienza esatta votata allo sterminio.
Più ne respingiamo, di nuovi ospiti, più ne rimandiamo a casa loro, meno morti avremo da noi in futuro.
È la logica e la razionalità che lo dicono non il razzismo.

29 dic 2022

Siamo in guerra e gli idioti trionfano.

La censura dell'arte, della cultura del nemico, dimostra che abbiamo troppi cretini nei palazzi del potere.
Dostoevskij non ha nulla a che fare con Putin, anzi, il suo pensiero era contrario all'idiozia trionfante, in Russia come da noi.
Forse lo odiano per questo motivo, poi era uno scrittore cristiano, che aveva messo alle strette le contraddizioni del nichilismo, sia quello anarcoide dei gruppi eversivi russi e filo occidentali, sia quello borghese, ben pensante, che dall'Ottocento domina l'Europa occidentale.
La guerra continua e le pianiste non possono suonare, i conferenzieri non possono parlare dell'arte russa e della cultura russa, ma la pace si vince e si impone anche con l'intelligenza e il confronto culturale.
Inoltre la pace la si ottiene con la verità ovvero che parte dell'Ucraina è filo russa, perché parlano in russo.
Che il regime di Kiev non è migliore di quello di Mosca, perché impedisce alle opposizioni di formarsi in partiti legali e di presentarsi alle elezioni, che sono simile a quelle dei peggiori regimi, senza opposizioni.
Perché dobbiamo buttare le nostre risorse per la politica statunitense, destinata a naufragare in questa fase storica?
L'impero a stelle e strisce ha già iniziato il suo declino.
Ora la guerra si sta allargando ai Balcani e al Caucaso, ma noi dobbiamo seguire ciecamente politici che spesso non conoscono la geografia e la storia. 
Prevedere il naufragio di questa Europa, con questi comandanti venduti con i sacchi di Euro, è fin troppo facile, ma forse è meglio così.
Questi idioti ci stanno portando al naufragio e se loro scapperanno dalla nave, spaventati dal buio, noi andremo a fondo.
Stacchiamoci da questa politica estera sciagurata e senza futuro.

15 dic 2022

Corrotti e corruttori, se si vuole si possono scoprire.

Certe politiche puzzano tanto, troppo.
Il Qatar non è solo un regime autoritario e con un sovrano assoluto, ma è l'esempio di cosa si trovi dietro a certe politiche.
Questi emiri, residuato storico di un passato medioevale, resistono al mondo moderno grazie alla corruzione, che è doppia, non solo la loro verso noi, ma anche la nostra verso loro.
Questi poteri assoluti, assolutisti, esistono ancora perché si tollerano i loro crimini disumani, le loro violenze e il Campionato Mondiale di calcio nel Qatar era ed è solo una grande ipocrisia, che la stampa mondiale accetta, perché i giornalisti sono sempre falsi come donne del mestiere.
Questa buffonata storica serviva e serve per stordite la gente sui rapporti criminali  della politica mondiale, tra mafie, commerci di carne umana e riciclaggio.
In questo caso hanno trovato dei corrotti per faccende non fondamenti, il Campionato Mondiale di calcio, ma dietro abbiamo il traffico dei migranti, il tentativo di venderci agli islamisti, con la criminalità che ingrassa e paga.
Se si volesse si potrebbero trovare i finanziamenti ai giornali, ai trafficanti, con le ONG al seguito.
Si potrebbero scovare chi favorisce il crimine con le piazze di spaccio e chi lascia agire i criminali impunemente.
I soldi lasciano sempre un segno e o con i loro tenori di vita o con le tracce sui conti correnti, i signori corrotti si possono individuare, manca la volontà politica, che deve partire dalla gente, ma spesso in troppi sanno, capiscono, ma accettano tutto questo schifo.

28 nov 2022

La rapina storica dell'accoglienza.

Combattere i farabutti, ovvero i corrotti, è un dovere di ogni persona onesta, io dico anche come cristiano oltre che come essere umano.
Quindi mi piace fare sempre due conti in tasca ai buffoni buonisti.
L'accoglienza ci costa, in contributi pubblici, 3 miliardi all'anno, poi abbiamo altri costi, dovuti alla spesa sociale, che è formata non solo di pensioni, altro argomento da rivedere con senso critico e intelligenza, non più con luoghi comuni giornalistici.
La cronaca nera ci propone uno scandalo che supera il ridicolo, se non fossimo noi a pagare.
I farabutti in questione erano già stati denunciati, ma nessuno doveva sapere e molti soldi erano già stati rubati, in più l'accoglienza finiva in una vera schiavitù legalizzata.
Ora i 3 miliardi di Euro  potrebbero servire per far nascere 100 mila bambini in più all'anno e in 10 anni avremmo vinto l'inverno demografico, con un milione di bambini in più e con la possibilità di rimettere in piedi questo Paese, anche con giovani leve.
Invece i 3 miliardi, in 10 anni 30 miliardi, ci hanno regalato negrieri in Ferrari, preti e vescovi con amanti di entrambi i sessi, democratici nel lusso più sfrenato, con tanti disperati che vivono come nel loro paese di origine e tante braccia per la criminalità nazionale.
Oltre ai farabutti, che superano i crimini dei politici della Prima Repubblica, abbiamo il popolo dei fancazzisti, che li sostiene, non capiscono che i loro problemi nascono del loro basso livello professionale e finiscono ad ingrassare la plebe senza futuro, ma intanto votano sempre progressismo. 
I pennivendoli, che scrivono come ordina il direttore editoriale oppure fanno la fame, devono capire che vendersi per 30 denari non è una bella cosa, una buona scelta.
Sarebbe meglio e sarebbe più decoroso un lavoro da spazzino, che vendersi per così poco. 
Chi impone tutto questo schifo?
Spesso chi comanda non è sempre geniale, abbiamo avuto imperi decadenti caduti perché al potere avevamo ridicoli signorotti snob, patetiche caricature del passato.
Gli snob desiderano la plebe e quindi i bambini italiani non li vogliono, perché già integrati, perché possono studiare e mandare i signorotti veramente a lavorare, qualcosa che temono di più della dannazione eterna.
Invece la plebe multietnica si può dominare, manovrare e sfruttare, ma può portarci nel sottosviluppo.
Quindi invece di usare i soldi delle tasse per aiutare le famiglie italiane oppure quelle africane in Africa, per far studiare i bambini neri, li regalano ai corrotti che li spendono per borse, scarpe e vestiti di lusso.
Impongono il silenzio e nessuno ne parla, sino a quando uno di questi si dà alla politica ed allora lo si attacca per rubargli i voti.
Io sogno invece dei grandi processi, che mettano in gabbia, meglio ai lavori socialmente utili, tutti i responsabili di questi crimini.
Ci stanno rubando il futuro, lo stanno rubando a noi, ai nostri figli, nipoti e anche ai migranti.
Intanto i falsi scrittori fanno le vittime, perché hanno paura di essere scoperti e di essere rimandati a svolgere i lavori a loro adeguati, pulire i cessi.
I pennivendoli non si arrendono mai, neppure di fronte all'evidenza.

26 nov 2022

Automazione, robot ed immigrazione.

Il futuro del lavoro avanza e si rischia di far saltare il banco, ovvero sino ad oggi il consumismo era la spinta principale dello sviluppo economico.
Il sistema fu scoperto da Taylor, un ingegnere statunitense, all'inizio del Novecento e il metodo fu poi chiamato Taylorismo, che poi si sviluppò con le catene di montaggio della grande industria di tutto il mondo.
Così si poté trasformare pure gli operai in consumatori della merce prodotta, stimolando lo sviluppo economico.
Però se i salari devono essere decenti, per permettere che spendessero in consumi pure i lavoratori, si deve vincere la concorrenza e si tende a limitare il numero dei lavoratori addetti a quei servizi, per ridurre il costo della produzione.
Altro sistema sta nel ridurre i salari, senza investire in nuove tecnologie, riportandoci verso modelli da Paese in via di sviluppo, ecco a voi l'immigrazione selvaggia, che fa crollare i salari dei lavori meno specializzati, con lo sfruttamento delle attività criminali al seguito.
Quindi le alternative sono due, o sviluppo ipertecnologico con pochissimi lavoratori super specializzati oppure lo sfruttamento dei nuovi schivi, come la cronaca nera mostra.
In questi giorni la Tesla ha reso disponibile, nel Nord America, la guida senza pilota, senza guidatore, delle sue automobili, iniziando a rubare milioni di posti di lavoro degli autisti professionisti, dal camionista al guidatore dei muletti in magazzino. 
Pochi giornali ne parlano, ma è una notizia da prima pagina, come quella che 150 milioni di posti di lavoro sono stati sostituiti da robot nel mondo.
Il fatto è avvenuto principalmente in Cina, poi negli Stati Uniti e via scendendo, in Brasile a sorpresa, poi in Giappone e in Germania.
Forse anche per questo motivo certe industrie chiudono e in altre città, pure da noi, cercano tecnici per nuove attività.
Si può dire che sta saltando il consumismo, perché se vincesse il sistema dominato dall'intelligenza artificiale, oppure quello da sottosviluppo, soldi per il consumismo rischiano di non esserci più.
Questi due realtà e concezioni schiacciano la società attuale, con le sue caste ridicole e medioevali, di privilegi fuori dalla storia, con le sue mummie sociali.
Il mondo sta cambiando e non serviranno leggi che impediscono lo sviluppo tecnologico, perché saremmo fuori dal mercato mondiale, visto che siamo tutti dentro la globalizzazione.
Bisognerà bere o affogare, come recita il proverbio.
Da noi è in corso lo scontro per ridurre e poi respingere i migranti, più dannosi che inutili in questa fase storica.
È divertente scoprire che abbiamo un mondo di parassiti sociali, radical chick, che sono per il ritorno del sistema degli schiavi, per di più neri.
Sì, stiamo assistendo a una brutta sceneggiata, una nuova versione di "Via col vento".
Loro sono i padroni bianchi e sperano di comandare, con bonarietà aristocratica, sui poveri schivi neri.
Non so se definire tutto questo comico o drammatico?

14 nov 2022

Francia e Germania contro l'Italia.

Era ora, finalmente alziamo la voce ed è giusto alzarla, ci siamo pure noi e la debolezza dei venduti per trenta denari alle potenze coloniali, come la Francia o neonaziste come la Germania, ci ha portato solo crisi e miseria.
Io non ho mai creduto nell'Europa Unita, sapendo che ci avrebbero schiacciato, danneggiato, indeboliti anche economicamente.
Ora ci minacciano?
Cosa possono fare, sbatterci fuori dall'Unione Europea?
Peccato che i timorosi di questo fatto siano deboli anche in geografia e capirebbero, specialmente in questa fase storica dove la forza economica è commerciale della Cina cresce, la nostra posizione centrale nel Mediterraneo non può essere isolata, senza danneggiare pesantemente tutto il resto dell'Europa.
Quindi strillino quanto vogliono, ma si sa che cane che abbaia non morde, anche perché non possono farci nulla senza danneggiarsi.
Se chiudono la frontiera con la Francia sarà la Francia che perderà traffici e commerci, poi la Germania non può chiudere nulla, si passa tranquillamente dalla Svizzera, dall'Austria o la si aggira attraverso l'est Europa.
Ci possono minacciare di crearci problemi con il nostro debito pubblico e noi non paghiamo ai creditori il dovuto.
In realtà non vogliono nulla di tutto questo, ma queste sceneggiate hanno più uno scopo interno, in Francia contro il Fronte Nazionale e in Germania contro il nascente nazionalismo.
Ci dobbiamo spaventare?
Lasciamoli starnazzare e facciamo quello che è giusto, poi di cretini che si mettono le mani nei capelli per queste comiche ne abbiamo già tanti, sulla stampa progressista.
Se qualcuno si spaventa gli consiglio di passare nelle nostre stazioni alla mattina presto, zeppe di immigrati irregolari, quelli accolti da nessuno e che non rientrano nelle statistiche ufficiali dei nostri giornalini nazionali.
Lì potrà conoscere la vera paura, che tutti i giorni i pendolari, specialmente le donne, provano e così capirà cosa sta portando questa porcheria che si chiama accoglienza.