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29 lug 2021

Immigrazione ed eversione sociale.

Oltre ad essere uno strumento economico, per far crollare i salari dei ceti popolari più deboli, compreso quelli dei primi immigrati, è uno strumento eversivo, per giochi sporchi di potere.
Aumenta il nostro debito pubblico, favorisce scelte nazionaliste estreme, neonaziste, di nuova generazione, ovvero di chiusura e di pulizia etnica.
Devasta le nostre periferie e premia il crimine organizzato con tutti gli affari al seguito.
Io sono certo che la reazione violenta e brutale arriverà ed è giusto colpire chi è corrotto, ovvero chi favorisce, a pagamento, tutto questo.
I reati che si intravvedono sono tanti e gravi, c'è anche alto tradimento, se si applicasse il Codice Militare di guerra per motivi di sicurezza nazionale costoro dovrebbero essere fucilati.
Prima o poi avremo la guerra civile e a volerla, a provocarla sono le forze......... progressiste, che deformano i fatti oggettivi con la loro demenziale propaganda, trasformando degli spacciatori, degli assassini, dei terroristi islamici come......... vittime.
Il potere burocratico e anacronistico, di un mondo fasullo, seicentesco, decadente e legato a logiche stataliste, accentratrici, di tanti azzeccagarbugli ormai alla fame, resiste e si allea agli inutili servi detti giornalisti, che campano scribacchiando le lodi del potere costituito, indifferenti alla nave che sta affondando.
Il medioevo islamico è per loro l'unica salvezza, l'ultima realtà che li può ancora rendere signori indiscussi, potenti.
Ecco a voi i nuovi eroi, i nuovi martiri per la stampa progressista, per gli elettori di......... sinistra, sono gli spacciatori, i rapinatori, morti sul lavoro, colpiti da gente cattiva, che non........ rispetta la loro cultura di ladri e di delinquenti.
Avremo anche i terroristi islamici presto tra questi eroici personaggi?
Con qualche demenziale pseudo analisi sociologica pure i tagliagole, che sgozzano civili ignari, diventeranno martiri ed eroi.
Proporranno di intitolare i nomi di queste bestie a delle vie? 
Il potere è potere, secondo i nazisti e i tedeschi duri e puri deve essere sempre rispettato, bisogna sempre obbedire al potere costituito, sia se è formato da islamisti, tagliagole, mafiosi o da corrotti. 
L'importante è mangiare e non importa chi paga lo stipendio, serve un potere organizzato, anche se spietato, mentre loro amano il culo comodo sulla poltrona, altrimenti farebbero fatica a lavorare.
Io invece attendo che tutto crolli e di poter vedere i responsabili finire dietro le sbarre, anzi, ai lavori forzati.

20 lug 2017

#Politica #italiana, il nulla al #potere - ARDUINO ROSSI

Da noi il potere è da troppi anni in pugno a gente indecente, io credo imposta da forze straniere, economiche, infiltrate da noi, sfruttando la debolezza del sistema politico italiano, magari, anzi, sicuramente finanziati da personaggi che non hanno interesse a difendere il nostro popolo.
Siamo l'unico Paese d'Europa che spalanca i porti all'invasione e si trova poi tutto chiuso ai confini a Nord.
Abbiamo una televisione di Stato che diffonde il parere del Governo come quella Turca, che difende i crimini di Erdogan.
Siamo vittime di un sistema che paga la stampa, o meglio i partiti sono al potere grazie ai finanziamenti pubblici, da anni rifiutati dai cittadini, ma che persistono, in modo indegno, dimostrando che la casta al potere non demorde, ma merita spesso il carcere, per tali crimini contro i cittadini.
La loro resistenza sta tutta in giochi di potere a... palazzo, ma basterebbe una spinta, del Paese reale, per mandarli a casa tutti, anzi, in luoghi adatti a pagare i loro numerosi reati commessi e celati malamente.

6 giu 2023

Le guerre servono ancora per conquistare imperi?

Pochi si ricordano del crollo finanziario della borsa di New York, del 1929, che mutò il destino del mondo.
Ormai, anzi da sempre, ma nella nostra epoca è più evidente, gli imperi si possono distruggere economicamente, politicamente, socialmente.
La guerra oggi a cosa serve?
Se il nemico è Putin perché non arrivare a una pace provvisoria, ma poi basterebbe sabotarlo economicamente e con attività politiche sotterranee?
Si potrebbe favorire un cambiamento di regime semplicemente spronando i suoi nemici interni, colpendolo con giochi speculativi e finanziari, altro che embarghi, che ci fanno pagare due volte il prezzo del gas e del petrolio.
Ho invece la sensazione che non si voglia intaccare Putin e il suo potere.
Io sospetto che il fine principale di questa guerra insensata sia un altro, la guerra stessa, o meglio quello che definisco il consumismo bellico.
Le armi si costruiscono e devono essere sostituite per produrne altre, il modo migliore per favorire questo è appunto la guerra.
"Finché c'è guerra c'è speranza", era il titolo di un film con Alberto Sordi come protagonista, mercante di armi.
Se molti piangono e muoiono per i conflitti, altri si arricchiscono e costoro non perdono mai, perché accumulano potere economico e finanziario.
Forse sarebbe meglio capire cosa stia dietro ai facinorosi guerrafondai, spesso idioti urlanti.
Per conquistare la pace serve un sistema economico che sostituisca il meccanismo malsano del consumismo bellico.
Il consumismo attuale ha permesso di spronare la crescita economica senza dover passare a scelte bellicose e disastrose.
Ricordo che la Seconda Guerra Mondiale ci dette molte tecnologie utili, come il nucleare, con i suoi pericoli, ma anche sviluppi nella siderurgia e nella chimica, con tanto altro, come il forno a micro onde, che doveva avere altri usi nello spionaggio, ma non era adatto e divenne un elettrodomestico utile in cucina.
La voglia di potere è spronata da quella di ricchezza e visto che non si può farne a meno, a quanto pare, sarebbe utile cercare sfoghi in altri settori.
Un tempo si parlava di esplorazione spaziale, che era un'alternativa alle varie guerre, con lo stesso scopo di portare ricchezza e generare sviluppo tecnologico.
Intanto, se si volesse far cadere il cattivo Putin basterebbe fare giochi speculativi e finanziari, che facciano perdere potere economico ai suoi amici oligarchi.
In una crisi finanziaria il dittatore, i dittatori tutti, durano poco perché i loro sostenitori se ne liberano prontamente.
La storia è zeppa di grandi tiranni che vengono uccisi, traditi, venduti quando non sono più utili a certi fini, a certi interessi.

16 mag 2019

Giochi sporchi di potere - ARDUINO ROSSI

https://notizienews1.blogspot.com/search?q=GIOCHI+POTERE

Il Paese è in pugno a tanti ladri eppure cretini.
Forse si dovrebbe parlare del mondo che fa schifo, ma la politica segue la sua logica infame, addolcito dai giornalisti. 
Le contraddizioni sono evidenti e loro sono la fonte di tutte le menzogne e del male, le guerre nasconde da questo, o meglio dai contrasti economici. 

24 set 2021

Trame e indagini depistate, i segreti criminali.

Mafia e terrorismo sono tutte realtà entrate in Italia con la nascita della...... democrazia, ma accanto abbiamo giochi di potere e affari sporchi, traffici e trame politiche, dentro prima nella Guerra Fredda, poi nei giochi geopolitici mondiali.
Alcuni fatti avvennero e sono entrati nella storia, ma a bassa voce, come il rapporto degli alleati, che sbarcarono in Sicilia, con la mafia siciliana, sfruttando l'amicizia con quella statunitense.
Mafia e Stato sono sempre state in accordo, prima delle elezioni, per esempio, così la vecchia Democrazia Cristiana vinceva sempre.
Il terrorismo invece fu uno strumento utile per la strategia della tensione, ovvero, di destra o di sinistra, stragista o brigatista, con terroristi consapevoli e mercenari o....... idealisti, era sempre utile al potere costituito, per consolidarlo.
Le indagini poi si perdevano spesso nel nulla perché, oltre al gioco sporco dei servizi segreti e quindi delle eminenze grigie del potere, avevamo i servizi segreti esteri, che commettevano qualunque crimine in nome della ....... libertà.
Così Stati Uniti e Francia, Gran Bretagna, ma anche l'Unione Sovietica allora, potevano tutto sul nostro territorio, mentre il potere si inchinava e lasciava fare, perché eravamo una colonia loro, anzi lo siamo ancora.
Non è questione di essere nazionalisti, sovranisti oppure no, ma di non essere un popolo di minchioni oppure.... di accettare tutto, diventando la discarica d'Europa, con lo scarico dei rifiuti tossici di tutto il continente, nelle terre dei fuochi, dei migranti di tutta l'Africa per esempio.

16 ago 2010

Ora si va alle elezioni, prima o poi

I ministri Alfano e Maroni si uniscono per arrivare alle elezioni al più presto: "Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezione fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione. Non siamo disponibili a giochi di palazzo. Le elezioni si possono fare in qualunque momento dell'anno".
Il ministro della Giustizia così mostra che l'ipotesi di governo tecnico non si può fare.
Il fatto grave sta appunto in questo: il governo tecnico avrebbe pochi voti di maggioranza in più, sufficienti per resistere, ma solo se tutte le variegate componenti dei partiti di opposizione si unissero.
La possibilità che un governo simile sopravviva sino alla primavera del 2013 è molto bassa, quasi nulla: potrebbe avere molti scivoloni e rischierebbe di sgretolarsi alla prima occasione.
Questo grande ammasso di forze dovrebbe essere ben compatto per combattere Silvio Berlusconi e la Lega, i cattivi di turno, ma pure gli alleati di ieri sino a poco tempo fa.
Ora le opposizioni devono avere delle opinioni comuni, dei progetti comuni e delle analisi della società che combaciano o sono quanto meno vicine: sinceramente non so cosa possano avere di simile il Pd, l'Udc e i finiani.
Si possono definire forze antagoniste che si uniscono per uno scopo, ma l'unanimità non mi è mai piaciuta, specialmente se avviene in questo modo insolito: tutti uniti con progetti differenti.
Non riesco ad immaginare gente uscita dal Pci e dal Msi trovarsi assieme, quasi come compari di vecchia data, governare fraternamente.
Un tempo, non secoli fa, ma solo decenni fa, essere di destra o di sinistra significava scontrasi con male parole e pure arrivare alle mani: gli altri non erano avversari, ma nemici da combattere.
Per fortuna tutto questo è finito o quasi, ma ora rivederli fraternamente in un solo governo lascia un po' perplessi.
I fascisti non erano i cattivi della storia?
Il comunismo non era il male assoluto?
Oggi gli eredi di queste due componenti ideali e ideologiche, che hanno riempito di morti i cimiteri, poveri ragazzi che credevano nei loro ideali, si ritrovano e fraternizzano.
D'accordo, è meglio la pace che la guerra.
In tutti questi anni ci hanno preso per i fondelli?
Basta con i morti e i feriti, è giustissimo!
Basta con i pestaggi!
Sono grandi conquiste per noi italiani, ma da qui scoprire che in fondo erano tutti uguali, che le loro idee e i loro progetti di società, i loro programmi erano molto simili lascia almeno sorpresi.
La loro idea di governo non era così differente, infatti vanno perfettamente d'accordo, o così dovrebbero fare.
Non posso credere che cento anni di dibattiti focosi nei bar, nelle osterie prima, nelle famiglie, con le fratture tra fratelli, gli odi profondi fossero tutte per il colore della bandiera e null'altro.
Ora si troveranno tutti uniti in un grande governo, senza timori e se ci fossero le elezioni anticipate costoro sarebbero costretti a proporsi in alternativa al Pdl e alla Lega.
Ci devono però delle spiegazioni, non basta la scusa della salvezza nazionale: è vero che sono morte le ideologie, che non ci sono più valori tipicamente di destra e di sinistra, ma qui si esagera.
Siamo al trasformismo puro e con il fine di ...governare a tutti i costi.
Machiavelli aveva spiegato che il potere deve essere sempre bugiardo e scaltro, perché il fine vero del potere sta nel suo mantenimento e tutto il resto serve come corollario, come arma da usare per mantenerlo o ottenerlo.
Non è tanto il principio che "il fine giustifica i mezzi", ma che il potere, il fine unico di qualsiasi principe, oggi politico attivo, giustifica i ….travestimenti adatti a conquistarlo.
Religione, sentimenti, emozioni, tradimenti hanno un solo scopo, quello di ottenere il potere e di conservarlo: noi siamo la patria di Nicolò Machiavelli e certe cosucce dovremmo averle capite, si spera.

Il governo tecnico e le elezioni prossime

 



I ministri Alfano e Maroni si uniscono per arrivare alle elezioni al più presto: "Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezione fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione. Non siamo disponibili a giochi di palazzo. Le elezioni si possono fare in qualunque momento dell'anno".

Il ministro della Giustizia così mostra che l'ipotesi di governo tecnico non si può fare.

Il fatto grave sta appunto in questo: il governo tecnico avrebbe pochi voti di maggioranza in più, sufficienti per resistere, ma solo se tutte le variegate componenti dei partiti di opposizione si unissero.

La possibilità che un governo simile sopravviva sino alla primavera del 2013 è molto bassa, quasi nulla: potrebbe avere molti scivoloni e rischierebbe di sgretolarsi alla prima occasione.

Questo grande ammasso di forze dovrebbe essere ben compatto per combattere Silvio Berlusconi e la Lega, i cattivi di turno, ma pure gli alleati di ieri sino a poco tempo fa.

Ora le opposizioni devono avere delle opinioni comuni, dei progetti comuni e delle analisi della società che combaciano o sono quanto meno vicine: sinceramente non so cosa possano avere di simile il Pd, l'Udc e i finiani.

Si possono definire forze antagoniste che si uniscono per uno scopo, ma l'unanimità non mi è mai piaciuta, specialmente se avviene in questo modo insolito: tutti uniti con progetti differenti.

Non riesco ad immaginare gente uscita dal Pci e dal Msi trovarsi assieme, quasi come compari di vecchia data, governare fraternamente.

Un tempo, non secoli fa, ma solo decenni fa, essere di destra o di sinistra significava scontrasi con male parole e pure arrivare alle mani: gli altri non erano avversari, ma nemici da combattere.

Per fortuna tutto questo è finito o quasi, ma ora rivederli fraternamente in un solo governo lascia un po' perplessi.

I fascisti non erano i cattivi della storia?

Il comunismo non era il male assoluto?

Oggi gli eredi di queste due componenti ideali e ideologiche, che hanno riempito di morti i cimiteri, poveri ragazzi che credevano nei loro ideali, si ritrovano e fraternizzano.

D'accordo, è meglio la pace che la guerra.

In tutti questi anni ci hanno preso per i fondelli?

Basta con i morti e i feriti, è giustissimo!

Basta con i pestaggi!

Sono grandi conquiste per noi italiani, ma da qui scoprire che in fondo erano tutti uguali, che le loro idee e i loro progetti di società, i loro programmi erano molto simili lascia almeno sorpresi.

La loro idea di governo non era così differente, infatti vanno perfettamente d'accordo, o così dovrebbero fare.

Non posso credere che cento anni di dibattiti focosi nei bar, nelle osterie prima, nelle famiglie, con le fratture tra fratelli, gli odi profondi fossero tutte per il colore della bandiera e null'altro.

Ora si troveranno tutti uniti in un grande governo, senza timori e se ci fossero le elezioni anticipate costoro sarebbero costretti a proporsi in alternativa al Pdl e alla Lega.

Ci devono però delle spiegazioni, non basta la scusa della salvezza nazionale: è vero che sono morte le ideologie, che non ci sono più valori tipicamente di destra e di sinistra, ma qui si esagera.

Siamo al trasformismo puro e con il fine di ...governare a tutti i costi.

Machiavelli aveva spiegato che il potere deve essere sempre bugiardo e scaltro, perché il fine vero del potere sta nel suo mantenimento e tutto il resto serve come corollario, come arma da usare per mantenerlo o ottenerlo.

Non è tanto il principio che "il fine giustifica i mezzi", ma che il potere, il fine unico di qualsiasi principe, oggi politico attivo, giustifica i ….travestimenti adatti a conquistarlo.

Religione, sentimenti, emozioni, tradimenti hanno un solo scopo, quello di ottenere il potere e di conservarlo: noi siamo la patria di Nicolò Machiavelli e certe cosucce dovremmo averle capite, si spera.

Lo scontro pre-elettorale

 



I ministri Alfano e Maroni si uniscono per arrivare alle elezioni al più presto: "Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezione fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione. Non siamo disponibili a giochi di palazzo. Le elezioni si possono fare in qualunque momento dell'anno".

Il ministro della Giustizia così mostra che l'ipotesi di governo tecnico non si può fare.

Il fatto grave sta appunto in questo: il governo tecnico avrebbe pochi voti di maggioranza in più, sufficienti per resistere, ma solo se tutte le variegate componenti dei partiti di opposizione si unissero.

La possibilità che un governo simile sopravviva sino alla primavera del 2013 è molto bassa, quasi nulla: potrebbe avere molti scivoloni e rischierebbe di sgretolarsi alla prima occasione.

Questo grande ammasso di forze dovrebbe essere ben compatto per combattere Silvio Berlusconi e la Lega, i cattivi di turno, ma pure gli alleati di ieri sino a poco tempo fa.

Ora le opposizioni devono avere delle opinioni comuni, dei progetti comuni e delle analisi della società che combaciano o sono quanto meno vicine: sinceramente non so cosa possano avere di simile il Pd, l'Udc e i finiani.

Si possono definire forze antagoniste che si uniscono per uno scopo, ma l'unanimità non mi è mai piaciuta, specialmente se avviene in questo modo insolito: tutti uniti con progetti differenti.

Non riesco ad immaginare gente uscita dal Pci e dal Msi trovarsi assieme, quasi come compari di vecchia data, governare fraternamente.

Un tempo, non secoli fa, ma solo decenni fa, essere di destra o di sinistra significava scontrasi con male parole e pure arrivare alle mani: gli altri non erano avversari, ma nemici da combattere.

Per fortuna tutto questo è finito o quasi, ma ora rivederli fraternamente in un solo governo lascia un po' perplessi.

I fascisti non erano i cattivi della storia?

Il comunismo non era il male assoluto?

Oggi gli eredi di queste due componenti ideali e ideologiche, che hanno riempito di morti i cimiteri, poveri ragazzi che credevano nei loro ideali, si ritrovano e fraternizzano.

D'accordo, è meglio la pace che la guerra.

In tutti questi anni ci hanno preso per i fondelli?

Basta con i morti e i feriti, è giustissimo!

Basta con i pestaggi!

Sono grandi conquiste per noi italiani, ma da qui scoprire che in fondo erano tutti uguali, che le loro idee e i loro progetti di società, i loro programmi erano molto simili lascia almeno sorpresi.

La loro idea di governo non era così differente, infatti vanno perfettamente d'accordo, o così dovrebbero fare.

Non posso credere che cento anni di dibattiti focosi nei bar, nelle osterie prima, nelle famiglie, con le fratture tra fratelli, gli odi profondi fossero tutte per il colore della bandiera e null'altro.

Ora si troveranno tutti uniti in un grande governo, senza timori e se ci fossero le elezioni anticipate costoro sarebbero costretti a proporsi in alternativa al Pdl e alla Lega.

Ci devono però delle spiegazioni, non basta la scusa della salvezza nazionale: è vero che sono morte le ideologie, che non ci sono più valori tipicamente di destra e di sinistra, ma qui si esagera.

Siamo al trasformismo puro e con il fine di ...governare a tutti i costi.

Machiavelli aveva spiegato che il potere deve essere sempre bugiardo e scaltro, perché il fine vero del potere sta nel suo mantenimento e tutto il resto serve come corollario, come arma da usare per mantenerlo o ottenerlo.

Non è tanto il principio che "il fine giustifica i mezzi", ma che il potere, il fine unico di qualsiasi principe, oggi politico attivo, giustifica i ….travestimenti adatti a conquistarlo.

Religione, sentimenti, emozioni, tradimenti hanno un solo scopo, quello di ottenere il potere e di conservarlo: noi siamo la patria di Nicolò Machiavelli e certe cosucce dovremmo averle capite, si spera.

Maroni, Alfano e le elezioni


I ministri Alfano e Maroni si uniscono per arrivare alle elezioni al più presto: "Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezione fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione. Non siamo disponibili a giochi di palazzo. Le elezioni si possono fare in qualunque momento dell'anno".

Il ministro della Giustizia così mostra che l'ipotesi di governo tecnico non si può fare.

Il fatto grave sta appunto in questo: il governo tecnico avrebbe pochi voti di maggioranza in più, sufficienti per resistere, ma solo se tutte le variegate componenti dei partiti di opposizione si unissero.

La possibilità che un governo simile sopravviva sino alla primavera del 2013 è molto bassa, quasi nulla: potrebbe avere molti scivoloni e rischierebbe di sgretolarsi alla prima occasione.

Questo grande ammasso di forze dovrebbe essere ben compatto per combattere Silvio Berlusconi e la Lega, i cattivi di turno, ma pure gli alleati di ieri sino a poco tempo fa.

Ora le opposizioni devono avere delle opinioni comuni, dei progetti comuni e delle analisi della società che combaciano o sono quanto meno vicine: sinceramente non so cosa possano avere di simile il Pd, l'Udc e i finiani.

Si possono definire forze antagoniste che si uniscono per uno scopo, ma l'unanimità non mi è mai piaciuta, specialmente se avviene in questo modo insolito: tutti uniti con progetti differenti.

Non riesco ad immaginare gente uscita dal Pci e dal Msi trovarsi assieme, quasi come compari di vecchia data, governare fraternamente.

Un tempo, non secoli fa, ma solo decenni fa, essere di destra o di sinistra significava scontrasi con male parole e pure arrivare alle mani: gli altri non erano avversari, ma nemici da combattere.

Per fortuna tutto questo è finito o quasi, ma ora rivederli fraternamente in un solo governo lascia un po' perplessi.

I fascisti non erano i cattivi della storia?

Il comunismo non era il male assoluto?

Oggi gli eredi di queste due componenti ideali e ideologiche, che hanno riempito di morti i cimiteri, poveri ragazzi che credevano nei loro ideali, si ritrovano e fraternizzano.

D'accordo, è meglio la pace che la guerra.

In tutti questi anni ci hanno preso per i fondelli?

Basta con i morti e i feriti, è giustissimo!

Basta con i pestaggi!

Sono grandi conquiste per noi italiani, ma da qui scoprire che in fondo erano tutti uguali, che le loro idee e i loro progetti di società, i loro programmi erano molto simili lascia almeno sorpresi.

La loro idea di governo non era così differente, infatti vanno perfettamente d'accordo, o così dovrebbero fare.

Non posso credere che cento anni di dibattiti focosi nei bar, nelle osterie prima, nelle famiglie, con le fratture tra fratelli, gli odi profondi fossero tutte per il colore della bandiera e null'altro.

Ora si troveranno tutti uniti in un grande governo, senza timori e se ci fossero le elezioni anticipate costoro sarebbero costretti a proporsi in alternativa al Pdl e alla Lega.

Ci devono però delle spiegazioni, non basta la scusa della salvezza nazionale: è vero che sono morte le ideologie, che non ci sono più valori tipicamente di destra e di sinistra, ma qui si esagera.

Siamo al trasformismo puro e con il fine di ...governare a tutti i costi.

Machiavelli aveva spiegato che il potere deve essere sempre bugiardo e scaltro, perché il fine vero del potere sta nel suo mantenimento e tutto il resto serve come corollario, come arma da usare per mantenerlo o ottenerlo.

Non è tanto il principio che "il fine giustifica i mezzi", ma che il potere, il fine unico di qualsiasi principe, oggi politico attivo, giustifica i ….travestimenti adatti a conquistarlo.

Religione, sentimenti, emozioni, tradimenti hanno un solo scopo, quello di ottenere il potere e di conservarlo: noi siamo la patria di Nicolò Machiavelli e certe cosucce dovremmo averle capite, si spera.

Elezioni o morte

 



I ministri Alfano e Maroni si uniscono per arrivare alle elezioni al più presto: "Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezione fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione. Non siamo disponibili a giochi di palazzo. Le elezioni si possono fare in qualunque momento dell'anno".

Il ministro della Giustizia così mostra che l'ipotesi di governo tecnico non si può fare.

Il fatto grave sta appunto in questo: il governo tecnico avrebbe pochi voti di maggioranza in più, sufficienti per resistere, ma solo se tutte le variegate componenti dei partiti di opposizione si unissero.

La possibilità che un governo simile sopravviva sino alla primavera del 2013 è molto bassa, quasi nulla: potrebbe avere molti scivoloni e rischierebbe di sgretolarsi alla prima occasione.

Questo grande ammasso di forze dovrebbe essere ben compatto per combattere Silvio Berlusconi e la Lega, i cattivi di turno, ma pure gli alleati di ieri sino a poco tempo fa.

Ora le opposizioni devono avere delle opinioni comuni, dei progetti comuni e delle analisi della società che combaciano o sono quanto meno vicine: sinceramente non so cosa possano avere di simile il Pd, l'Udc e i finiani.

Si possono definire forze antagoniste che si uniscono per uno scopo, ma l'unanimità non mi è mai piaciuta, specialmente se avviene in questo modo insolito: tutti uniti con progetti differenti.

Non riesco ad immaginare gente uscita dal Pci e dal Msi trovarsi assieme, quasi come compari di vecchia data, governare fraternamente.

Un tempo, non secoli fa, ma solo decenni fa, essere di destra o di sinistra significava scontrasi con male parole e pure arrivare alle mani: gli altri non erano avversari, ma nemici da combattere.

Per fortuna tutto questo è finito o quasi, ma ora rivederli fraternamente in un solo governo lascia un po' perplessi.

I fascisti non erano i cattivi della storia?

Il comunismo non era il male assoluto?

Oggi gli eredi di queste due componenti ideali e ideologiche, che hanno riempito di morti i cimiteri, poveri ragazzi che credevano nei loro ideali, si ritrovano e fraternizzano.

D'accordo, è meglio la pace che la guerra.

In tutti questi anni ci hanno preso per i fondelli?

Basta con i morti e i feriti, è giustissimo!

Basta con i pestaggi!

Sono grandi conquiste per noi italiani, ma da qui scoprire che in fondo erano tutti uguali, che le loro idee e i loro progetti di società, i loro programmi erano molto simili lascia almeno sorpresi.

La loro idea di governo non era così differente, infatti vanno perfettamente d'accordo, o così dovrebbero fare.

Non posso credere che cento anni di dibattiti focosi nei bar, nelle osterie prima, nelle famiglie, con le fratture tra fratelli, gli odi profondi fossero tutte per il colore della bandiera e null'altro.

Ora si troveranno tutti uniti in un grande governo, senza timori e se ci fossero le elezioni anticipate costoro sarebbero costretti a proporsi in alternativa al Pdl e alla Lega.

Ci devono però delle spiegazioni, non basta la scusa della salvezza nazionale: è vero che sono morte le ideologie, che non ci sono più valori tipicamente di destra e di sinistra, ma qui si esagera.

Siamo al trasformismo puro e con il fine di ...governare a tutti i costi.

Machiavelli aveva spiegato che il potere deve essere sempre bugiardo e scaltro, perché il fine vero del potere sta nel suo mantenimento e tutto il resto serve come corollario, come arma da usare per mantenerlo o ottenerlo.

Non è tanto il principio che "il fine giustifica i mezzi", ma che il potere, il fine unico di qualsiasi principe, oggi politico attivo, giustifica i ….travestimenti adatti a conquistarlo.

Religione, sentimenti, emozioni, tradimenti hanno un solo scopo, quello di ottenere il potere e di conservarlo: noi siamo la patria di Nicolò Machiavelli e certe cosucce dovremmo averle capite, si spera.

Pare che non si scherza

 


I ministri Alfano e Maroni si uniscono per arrivare alle elezioni al più presto: "Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezione fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione. Non siamo disponibili a giochi di palazzo. Le elezioni si possono fare in qualunque momento dell'anno".
Il ministro della Giustizia così mostra che l'ipotesi di governo tecnico non si può fare.
Il fatto grave sta appunto in questo: il governo tecnico avrebbe pochi voti di maggioranza in più, sufficienti per resistere, ma solo se tutte le variegate componenti dei partiti di opposizione si unissero.
La possibilità che un governo simile sopravviva sino alla primavera del 2013 è molto bassa, quasi nulla: potrebbe avere molti scivoloni e rischierebbe di sgretolarsi alla prima occasione.
Questo grande ammasso di forze dovrebbe essere ben compatto per combattere Silvio Berlusconi e la Lega, i cattivi di turno, ma pure gli alleati di ieri sino a poco tempo fa.
Ora le opposizioni devono avere delle opinioni comuni, dei progetti comuni e delle analisi della società che combaciano o sono quanto meno vicine: sinceramente non so cosa possano avere di simile il Pd, l'Udc e i finiani.
Si possono definire forze antagoniste che si uniscono per uno scopo, ma l'unanimità non mi è mai piaciuta, specialmente se avviene in questo modo insolito: tutti uniti con progetti differenti.
Non riesco ad immaginare gente uscita dal Pci e dal Msi trovarsi assieme, quasi come compari di vecchia data, governare fraternamente.
Un tempo, non secoli fa, ma solo decenni fa, essere di destra o di sinistra significava scontrasi con male parole e pure arrivare alle mani: gli altri non erano avversari, ma nemici da combattere.
Per fortuna tutto questo è finito o quasi, ma ora rivederli fraternamente in un solo governo lascia un po' perplessi.
I fascisti non erano i cattivi della storia?
Il comunismo non era il male assoluto?
Oggi gli eredi di queste due componenti ideali e ideologiche, che hanno riempito di morti i cimiteri, poveri ragazzi che credevano nei loro ideali, si ritrovano e fraternizzano.
D'accordo, è meglio la pace che la guerra.
In tutti questi anni ci hanno preso per i fondelli?
Basta con i morti e i feriti, è giustissimo!
Basta con i pestaggi!
Sono grandi conquiste per noi italiani, ma da qui scoprire che in fondo erano tutti uguali, che le loro idee e i loro progetti di società, i loro programmi erano molto simili lascia almeno sorpresi.
La loro idea di governo non era così differente, infatti vanno perfettamente d'accordo, o così dovrebbero fare.
Non posso credere che cento anni di dibattiti focosi nei bar, nelle osterie prima, nelle famiglie, con le fratture tra fratelli, gli odi profondi fossero tutte per il colore della bandiera e null'altro.
Ora si troveranno tutti uniti in un grande governo, senza timori e se ci fossero le elezioni anticipate costoro sarebbero costretti a proporsi in alternativa al Pdl e alla Lega.
Ci devono però delle spiegazioni, non basta la scusa della salvezza nazionale: è vero che sono morte le ideologie, che non ci sono più valori tipicamente di destra e di sinistra, ma qui si esagera.
Siamo al trasformismo puro e con il fine di ...governare a tutti i costi.
Machiavelli aveva spiegato che il potere deve essere sempre bugiardo e scaltro, perché il fine vero del potere sta nel suo mantenimento e tutto il resto serve come corollario, come arma da usare per mantenerlo o ottenerlo.
Non è tanto il principio che "il fine giustifica i mezzi", ma che il potere, il fine unico di qualsiasi principe, oggi politico attivo, giustifica i ….travestimenti adatti a conquistarlo.
Religione, sentimenti, emozioni, tradimenti hanno un solo scopo, quello di ottenere il potere e di conservarlo: noi siamo la patria di Nicolò Machiavelli e certe cosucce dovremmo averle capite, si spera.

18 ott 2021

Il non voto ha vinto, ora il potere è illegittimo.

Chiaramente chi non vota....... ha sempre..... torto, ma le ultime elezioni comunali dimostrano che esiste il popolo del non voto, che non crede al cambiamento democratico, con le libere elezioni.
Chi non vota perde sempre?
In un Paese dove la partecipazione alle elezione era plebiscitaria, che superava il 90%, ovvero tutti, dico tutti, anche con le sedie a rotelle, anche gli anziani malati andavano a votare, oggi pare ribaltato.
Solo chi non poteva votare non andava, per gravi motivi di salute, perché era lontano da casa per lavoro o altro.
Ora le manifestazioni sindacali e di partito, in piazza, assomigliano alle manifestazione di regime, di un potere logoro e ridicolo, che ripete sempre gli stessi slogan, vecchi di 70 anni, fuori dalla storia attuale, ma dentro in quella dei libri, che pochi leggono.
Fascismo e antifascismo, giochi di potere, intrallazzi di palazzo, con le cortigiane che cambiano di abito e svolgono sempre gli stessi......... servizi, non interessano  agli italiani, specialmente al popolo delle periferie, del degrado sociale, dei lavori precari, in nero.
Se il potere democratico non interessa alla gente significa che chiunque potrebbe dare una spallata a questa farsa costosa e dannosa, che si chiama Repubblica Democratica, con tanto di istituzioni al seguito, di monotone e risibili dichiarazioni pubbliche in difesa dei sacri valori costituzionali, con il popolo dei senza....... attributi che batte le manine, per 50 euro al mese di aumento in busta paga, nella cooperativa o nel parastato.
Quando le condizioni estere, internazionali, saranno favorevoli, potremmo finire in qualche regime, ma non sarà colpa dell'opinione pubblica, dei non elettori.
La colpa cade sui politicanti di mestiere e di chi li paga per creare problemi, debito pubblico e non risolvere le questioni della gente, che sono due in particolare oggi, ovvero lavoro sicuro e sicurezza nelle strade, anche nelle case, contro il degrado sociale e la criminalità dilagante.

16 ago 2010

I ministri Alfano e Maroni per le elezioni

I ministri Alfano e Maroni si uniscono per arrivare alle elezioni al più presto: “Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezione fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione. Non siamo disponibili a giochi di palazzo. Le elezioni si possono fare in qualunque momento dell'anno”.

Il ministro della Giustizia così mostra che l'ipotesi di governo tecnico non si può fare.

Il fatto grave sta appunto in questo: il governo tecnico avrebbe pochi voti di maggioranza in più, sufficienti per resistere, ma solo se tutte le variegate componenti dei partiti di opposizione si unissero.

La possibilità che un governo simile sopravviva sino alla primavera del 2013 è molto bassa, quasi nulla: potrebbe avere molti scivoloni e rischierebbe di sgretolarsi alla prima occasione.

Questo grande ammasso di forze dovrebbe essere ben compatto per combattere Silvio Berlusconi e la Lega, i cattivi di turno, ma pure gli alleati di ieri sino a poco tempo fa.

Ora le opposizioni devono avere delle opinioni comuni, dei progetti comuni e delle analisi della società che combaciano o sono quanto meno vicine: sinceramente non so cosa possano avere di simile il Pd, l'Udc e i finiani.

Si possono definire forze antagoniste che si uniscono per uno scopo, ma l'unanimità non mi è mai piaciuta, specialmente se avviene in questo modo insolito: tutti uniti con progetti differenti.

Non riesco ad immaginare gente uscita dal Pci e dal Msi trovarsi assieme, quasi come compari di vecchia data, governare fraternamente.

Un tempo, non secoli fa, ma solo decenni fa, essere di destra o di sinistra significava scontrasi con male parole e pure arrivare alle mani: gli altri non erano avversari, ma nemici da combattere.

Per fortuna tutto questo è finito o quasi, ma ora rivederli fraternamente in un solo governo lascia un po' perplessi.

I fascisti non erano i cattivi della storia?

Il comunismo non era il male assoluto?

Oggi gli eredi di queste due componenti ideali e ideologiche, che hanno riempito di morti i cimiteri, poveri ragazzi che credevano nei loro ideali, si ritrovano e fraternizzano.

D'accordo, è meglio la pace che la guerra.

In tutti questi anni ci hanno preso per i fondelli?

Basta con i morti e i feriti, è giustissimo!

Basta con i pestaggi!

Sono grandi conquiste per noi italiani, ma da qui scoprire che in fondo erano tutti uguali, che le loro idee e i loro progetti di società, i loro programmi erano molto simili lascia almeno sorpresi.

La loro idea di governo non era così differente, infatti vanno perfettamente d'accordo, o così dovrebbero fare.

Non posso credere che cento anni di dibattiti focosi nei bar, nelle osterie prima, nelle famiglie, con le fratture tra fratelli, gli odi profondi fossero tutte per il colore della bandiera e null'altro.

Ora si troveranno tutti uniti in un grande governo, senza timori e se ci fossero le elezioni anticipate costoro sarebbero costretti a proporsi in alternativa al Pdl e alla Lega.

Ci devono però delle spiegazioni, non basta la scusa della salvezza nazionale: è vero che sono morte le ideologie, che non ci sono più valori tipicamente di destra e di sinistra, ma qui si esagera.

Siamo al trasformismo puro e con il fine di ...governare a tutti i costi.

Machiavelli aveva spiegato che il potere deve essere sempre bugiardo e scaltro, perché il fine vero del potere sta nel suo mantenimento e tutto il resto serve come corollario, come arma da usare per mantenerlo o ottenerlo.

Non è tanto il principio che “il fine giustifica i mezzi”, ma che il potere, il fine unico di qualsiasi principe, oggi politico attivo, giustifica i ….travestimenti adatti a conquistarlo.

Religione, sentimenti, emozioni, tradimenti hanno un solo scopo, quello di ottenere il potere e di conservarlo: noi siamo la patria di Nicolò Machiavelli e certe cosucce dovremmo averle capite, si spera.

Governo tecnico o elezioni?

I ministri Alfano e Maroni si uniscono per arrivare alle elezioni al più presto: “Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezione fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione. Non siamo disponibili a giochi di palazzo. Le elezioni si possono fare in qualunque momento dell'anno”.

Il ministro della Giustizia così mostra che l'ipotesi di governo tecnico non si può fare.

Il fatto grave sta appunto in questo: il governo tecnico avrebbe pochi voti di maggioranza in più, sufficienti per resistere, ma solo se tutte le variegate componenti dei partiti di opposizione si unissero.

La possibilità che un governo simile sopravviva sino alla primavera del 2013 è molto bassa, quasi nulla: potrebbe avere molti scivoloni e rischierebbe di sgretolarsi alla prima occasione.

Questo grande ammasso di forze dovrebbe essere ben compatto per combattere Silvio Berlusconi e la Lega, i cattivi di turno, ma pure gli alleati di ieri sino a poco tempo fa.

Ora le opposizioni devono avere delle opinioni comuni, dei progetti comuni e delle analisi della società che combaciano o sono quanto meno vicine: sinceramente non so cosa possano avere di simile il Pd, l'Udc e i finiani.

Si possono definire forze antagoniste che si uniscono per uno scopo, ma l'unanimità non mi è mai piaciuta, specialmente se avviene in questo modo insolito: tutti uniti con progetti differenti.

Non riesco ad immaginare gente uscita dal Pci e dal Msi trovarsi assieme, quasi come compari di vecchia data, governare fraternamente.

Un tempo, non secoli fa, ma solo decenni fa, essere di destra o di sinistra significava scontrasi con male parole e pure arrivare alle mani: gli altri non erano avversari, ma nemici da combattere.

Per fortuna tutto questo è finito o quasi, ma ora rivederli fraternamente in un solo governo lascia un po' perplessi.

I fascisti non erano i cattivi della storia?

Il comunismo non era il male assoluto?

Oggi gli eredi di queste due componenti ideali e ideologiche, che hanno riempito di morti i cimiteri, poveri ragazzi che credevano nei loro ideali, si ritrovano e fraternizzano.

D'accordo, è meglio la pace che la guerra.

In tutti questi anni ci hanno preso per i fondelli?

Basta con i morti e i feriti, è giustissimo!

Basta con i pestaggi!

Sono grandi conquiste per noi italiani, ma da qui scoprire che in fondo erano tutti uguali, che le loro idee e i loro progetti di società, i loro programmi erano molto simili lascia almeno sorpresi.

La loro idea di governo non era così differente, infatti vanno perfettamente d'accordo, o così dovrebbero fare.

Non posso credere che cento anni di dibattiti focosi nei bar, nelle osterie prima, nelle famiglie, con le fratture tra fratelli, gli odi profondi fossero tutte per il colore della bandiera e null'altro.

Ora si troveranno tutti uniti in un grande governo, senza timori e se ci fossero le elezioni anticipate costoro sarebbero costretti a proporsi in alternativa al Pdl e alla Lega.

Ci devono però delle spiegazioni, non basta la scusa della salvezza nazionale: è vero che sono morte le ideologie, che non ci sono più valori tipicamente di destra e di sinistra, ma qui si esagera.

Siamo al trasformismo puro e con il fine di ...governare a tutti i costi.

Machiavelli aveva spiegato che il potere deve essere sempre bugiardo e scaltro, perché il fine vero del potere sta nel suo mantenimento e tutto il resto serve come corollario, come arma da usare per mantenerlo o ottenerlo.

Non è tanto il principio che “il fine giustifica i mezzi”, ma che il potere, il fine unico di qualsiasi principe, oggi politico attivo, giustifica i ….travestimenti adatti a conquistarlo.

Religione, sentimenti, emozioni, tradimenti hanno un solo scopo, quello di ottenere il potere e di conservarlo: noi siamo la patria di Nicolò Machiavelli e certe cosucce dovremmo averle capite, si spera.

Elezioni anticipate o governo tecnico?

I ministri Alfano e Maroni si uniscono per arrivare alle elezioni al più presto: “Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezione fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione. Non siamo disponibili a giochi di palazzo. Le elezioni si possono fare in qualunque momento dell'anno”.

Il ministro della Giustizia così mostra che l'ipotesi di governo tecnico non si può fare.

Il fatto grave sta appunto in questo: il governo tecnico avrebbe pochi voti di maggioranza in più, sufficienti per resistere, ma solo se tutte le variegate componenti dei partiti di opposizione si unissero.

La possibilità che un governo simile sopravviva sino alla primavera del 2013 è molto bassa, quasi nulla: potrebbe avere molti scivoloni e rischierebbe di sgretolarsi alla prima occasione.

Questo grande ammasso di forze dovrebbe essere ben compatto per combattere Silvio Berlusconi e la Lega, i cattivi di turno, ma pure gli alleati di ieri sino a poco tempo fa.

Ora le opposizioni devono avere delle opinioni comuni, dei progetti comuni e delle analisi della società che combaciano o sono quanto meno vicine: sinceramente non so cosa possano avere di simile il Pd, l'Udc e i finiani.

Si possono definire forze antagoniste che si uniscono per uno scopo, ma l'unanimità non mi è mai piaciuta, specialmente se avviene in questo modo insolito: tutti uniti con progetti differenti.

Non riesco ad immaginare gente uscita dal Pci e dal Msi trovarsi assieme, quasi come compari di vecchia data, governare fraternamente.

Un tempo, non secoli fa, ma solo decenni fa, essere di destra o di sinistra significava scontrasi con male parole e pure arrivare alle mani: gli altri non erano avversari, ma nemici da combattere.

Per fortuna tutto questo è finito o quasi, ma ora rivederli fraternamente in un solo governo lascia un po' perplessi.

I fascisti non erano i cattivi della storia?

Il comunismo non era il male assoluto?

Oggi gli eredi di queste due componenti ideali e ideologiche, che hanno riempito di morti i cimiteri, poveri ragazzi che credevano nei loro ideali, si ritrovano e fraternizzano.

D'accordo, è meglio la pace che la guerra.

In tutti questi anni ci hanno preso per i fondelli?

Basta con i morti e i feriti, è giustissimo!

Basta con i pestaggi!

Sono grandi conquiste per noi italiani, ma da qui scoprire che in fondo erano tutti uguali, che le loro idee e i loro progetti di società, i loro programmi erano molto simili lascia almeno sorpresi.

La loro idea di governo non era così differente, infatti vanno perfettamente d'accordo, o così dovrebbero fare.

Non posso credere che cento anni di dibattiti focosi nei bar, nelle osterie prima, nelle famiglie, con le fratture tra fratelli, gli odi profondi fossero tutte per il colore della bandiera e null'altro.

Ora si troveranno tutti uniti in un grande governo, senza timori e se ci fossero le elezioni anticipate costoro sarebbero costretti a proporsi in alternativa al Pdl e alla Lega.

Ci devono però delle spiegazioni, non basta la scusa della salvezza nazionale: è vero che sono morte le ideologie, che non ci sono più valori tipicamente di destra e di sinistra, ma qui si esagera.

Siamo al trasformismo puro e con il fine di ...governare a tutti i costi.

Machiavelli aveva spiegato che il potere deve essere sempre bugiardo e scaltro, perché il fine vero del potere sta nel suo mantenimento e tutto il resto serve come corollario, come arma da usare per mantenerlo o ottenerlo.

Non è tanto il principio che “il fine giustifica i mezzi”, ma che il potere, il fine unico di qualsiasi principe, oggi politico attivo, giustifica i ….travestimenti adatti a conquistarlo.

Religione, sentimenti, emozioni, tradimenti hanno un solo scopo, quello di ottenere il potere e di conservarlo: noi siamo la patria di Nicolò Machiavelli e certe cosucce dovremmo averle capite, si spera.

Bossi vuole le elezioni, gli altri no

I ministri Alfano e Maroni si uniscono per arrivare alle elezioni al più presto: “Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezione fa l'opposizione e chi le ha perse fa il governo viola l'articolo uno della Costituzione. Non siamo disponibili a giochi di palazzo. Le elezioni si possono fare in qualunque momento dell'anno”.

Il ministro della Giustizia così mostra che l'ipotesi di governo tecnico non si può fare.

Il fatto grave sta appunto in questo: il governo tecnico avrebbe pochi voti di maggioranza in più, sufficienti per resistere, ma solo se tutte le variegate componenti dei partiti di opposizione si unissero.

La possibilità che un governo simile sopravviva sino alla primavera del 2013 è molto bassa, quasi nulla: potrebbe avere molti scivoloni e rischierebbe di sgretolarsi alla prima occasione.

Questo grande ammasso di forze dovrebbe essere ben compatto per combattere Silvio Berlusconi e la Lega, i cattivi di turno, ma pure gli alleati di ieri sino a poco tempo fa.

Ora le opposizioni devono avere delle opinioni comuni, dei progetti comuni e delle analisi della società che combaciano o sono quanto meno vicine: sinceramente non so cosa possano avere di simile il Pd, l'Udc e i finiani.

Si possono definire forze antagoniste che si uniscono per uno scopo, ma l'unanimità non mi è mai piaciuta, specialmente se avviene in questo modo insolito: tutti uniti con progetti differenti.

Non riesco ad immaginare gente uscita dal Pci e dal Msi trovarsi assieme, quasi come compari di vecchia data, governare fraternamente.

Un tempo, non secoli fa, ma solo decenni fa, essere di destra o di sinistra significava scontrasi con male parole e pure arrivare alle mani: gli altri non erano avversari, ma nemici da combattere.

Per fortuna tutto questo è finito o quasi, ma ora rivederli fraternamente in un solo governo lascia un po' perplessi.

I fascisti non erano i cattivi della storia?

Il comunismo non era il male assoluto?

Oggi gli eredi di queste due componenti ideali e ideologiche, che hanno riempito di morti i cimiteri, poveri ragazzi che credevano nei loro ideali, si ritrovano e fraternizzano.

D'accordo, è meglio la pace che la guerra.

In tutti questi anni ci hanno preso per i fondelli?

Basta con i morti e i feriti, è giustissimo!

Basta con i pestaggi!

Sono grandi conquiste per noi italiani, ma da qui scoprire che in fondo erano tutti uguali, che le loro idee e i loro progetti di società, i loro programmi erano molto simili lascia almeno sorpresi.

La loro idea di governo non era così differente, infatti vanno perfettamente d'accordo, o così dovrebbero fare.

Non posso credere che cento anni di dibattiti focosi nei bar, nelle osterie prima, nelle famiglie, con le fratture tra fratelli, gli odi profondi fossero tutte per il colore della bandiera e null'altro.

Ora si troveranno tutti uniti in un grande governo, senza timori e se ci fossero le elezioni anticipate costoro sarebbero costretti a proporsi in alternativa al Pdl e alla Lega.

Ci devono però delle spiegazioni, non basta la scusa della salvezza nazionale: è vero che sono morte le ideologie, che non ci sono più valori tipicamente di destra e di sinistra, ma qui si esagera.

Siamo al trasformismo puro e con il fine di ...governare a tutti i costi.

Machiavelli aveva spiegato che il potere deve essere sempre bugiardo e scaltro, perché il fine vero del potere sta nel suo mantenimento e tutto il resto serve come corollario, come arma da usare per mantenerlo o ottenerlo.

Non è tanto il principio che “il fine giustifica i mezzi”, ma che il potere, il fine unico di qualsiasi principe, oggi politico attivo, giustifica i ….travestimenti adatti a conquistarlo.

Religione, sentimenti, emozioni, tradimenti hanno un solo scopo, quello di ottenere il potere e di conservarlo: noi siamo la patria di Nicolò Machiavelli e certe cosucce dovremmo averle capite, si spera.

4 mag 2024

Perché Israele se ne frega di tutto e di tutti?

Perché ha alle spalle i soldi della grande finanza mondiale e può far tutto ciò che vuole.
Si oppone agli stessi Stati Uniti e oltre alle proteste di piazza e della Turchia di Erdogan, ma a parole, ha solo contro il disperato regime iraniano, che necessita di un nemico esterno per calmare il malcontento interno.
Perché in pochi si ribellano a queste prepotenze?
Perché Israele non si preoccupa delle corti di giustizia internazionali e dell'ONU?
Perché chi possiede interessi finanziari internazionali può distruggere l'economia di tutti i Paesi che meglio desidera, senza armi e senza esporsi, così l'Arabia Saudita non dice nulla, gli Emirati Arabi pure, gli altri Paesi Islamici tacciono, alla peggio borbottano, ma nulla più.
Oggi più che mai il mondo deve temere crolli finanziari e giochi sporchi, ma non è solo in gioco la questione ebraica.
I gruppi di potere hanno diverse forme, appartenenza etniche e religiose, ma esiste una solidarietà, chiamiamola così, tra questi gruppi di potere, il cui primo interesse è economico, ma hanno la necessità di difendere i gruppi di potere e chi possiede molte risorse.
Israele è nel cuore degli Affari e poi i gruppi ebraici si sanno far valere, così le pulizie etniche si possono fare e nessuna osa fermarli.
Il mio non è antisemitismo, ma semplicemente un'osservazione di fatti ovvi.
Infatti i popoli in affari sono ebrei, armeni, gruppi di origine calvinista, detti puritani, ma anche cinesi in affari in Indonesia per esempio, dove molti di loro, in minoranza, furono massacrati dai soliti fanatici islamici negli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso.
Cinesi, Armeni, Ebrei hanno subito massacri in passato da parte degli islamisti e prevedere nel futuro una solidarietà di costoro, di fatto e per comunanza di interessi, è facilissimo, almeno a livello dei ricchi finanzieri. 
Il nemico del mio nemico è mio amico, recita un proverbio.
Oggi tocca ai palestinesi e domani ad altri, sempre islamici probabilmente.
Questa è l'era dove la guerra santa ti si ritorce contro, ma sarà dura spiegarlo ai fanatici islamisti e progressisti.

21 giu 2023

Debito pubblico e giochi speculativi.

Nessuno ha osservato che il debito pubblico sia legato a giochi speculativi, infatti dal 2000 circa il debito primario, quello che si forma per aumento di spese, non esiste più.
Ovvero alla fine di ogni anno lo Stato deve ridurre le spese e spendere di meno di quanto riceve in un anno.
Invece gli interessi ci mangiano vivi, ovvero da più di vent'anni il debito cresce in percentuale sul Pil, Prodotto Interno Lordo, che corrisponde alla ricchezza prodotta dal Paese in un anno, per colpa di scelte disastrose o volute che premiano gli speculatori nazionali e internazionali.
Quindi abbiamo oggi un debito che tocca il 144% sul Pil nazionale e questo è dovuto alla speculazione, ma a sorpresa si scopre che a detenere il nostro debito sono le banche, soprattutto nazionali, ma abbiamo anche istituti esteri.
A questo punto mi viene voglia di spiegare come facevano prima, quando eravamo sotto la Prima Repubblica, corrotta, ma non in pugno a farabutti come questi, che sono più idioti che malvagi.
Al tempo della vecchia Lira si giocava sull'inflazione e i titoli di Stato erano in mano alle famiglie italiane, in pratica l'inflazione si mangiava i risparmi e gli italiani medi, che non conoscevano i mercati finanziari, investivano in due settori per non perdere i risparmi, in titoli di Stato e in mattoni.
Furono anni di forte sviluppo dove si esportava facilmente merce che trovava spazio all'estero perché la Lira perdeva valore e così i nostri prodotti costavano di meno all'estero.
Poi il debito dello Stato, nonostante al tempo si spendesse molto, era ripagato con titoli di Stato inflazionati, mentre la gente puntava sugli immobili, che non subivano l'inflazione, ma recuperavano il loro valore, spesso in modo da guadagnarci nel tempo.
L'Euro ha modificato tutto, ma soprattutto la politica ha regalato alle banche questo strumento facile per creare ricchezza, per i nostri banchieri e per quelli esteri.
Allora l'arma contro il debito dello Stato si chiama ritorno degli italiani che lo acquistano, non per avere carta straccia, ma per salvarsi dall'inflazione, nata per il conflitto in Ucraina, con il caro energetico al seguito.
In pratica stiamo ingrassando le banche, ma se gli italiani investissero, prendendo i soldi dai conti correnti, trasformandoli in titoli di Stato, questo debito resterebbe in Italia, gli interessi verrebbero pagati agli italiani, che li utilizzerebbero in Italia.
Inoltre il tasso di interesse tornerebbe sotto controllo e con un risparmio positivo sul disavanzo primario, che esiste per legge, inoltre anche con la crescita del Pil, tutto tornerebbe nella normalità e il debito si sgonfierebbe negli anni.
Invece qualcuno ci ha venduto agli strozzini nazionali e internazionali, con politiche apertamente a favore di questi luridi usurai.
Infatti la stampa progressista critica il sistema che punta, finalmente, a rendere nazionale, a ridare agli italiani questo debito, che è sempre più frutto di luridi giochi speculativi.
Non voglio dire che conviene investire ancora in Bot e Cct, ma solo affermare che se avessimo una classe politica seria ed onesta risolveremmo il problema del debito pubblico, magari investendo poi nel Servizio Sanitario Nazionale per esempio, che farebbe tanto bene a tutti.
Quindi il debito dello Stato lo hanno creato loro e per risolverlo basterebbe mettere al potere una classe politica intelligente ed onesta.
Sì, vedete voi, io la attendo da decenni, ma non ne vedo neppure l'ombra.

23 ago 2017

Preti, frati e grassi cardinali, ridateci la fede in Cristo che ci avete rubato - ARDUINO ROSSI

Cosa ha causato la perdita della fede nel cristianesimo, tra la gente, negli ultimi anni?
L’ignoranza dei testi sacri religiosi, in particolare dei Vangeli, ma per secoli la  Chiesa ha nascosto tali libri, gestendoli ….personalmente, mentre la gente, in gran parte, era analfabeta.
Comunque ciò che ha allontanato molti, moltissimi fedeli dalla Chiesa e indirettamente, purtroppo, dal messaggio cristiano, sono stati gli interventi politici del clero, dei papi, degli ultimi cento anni e più: dalla questione del potere temporale, alla simpatia del regime fascista, poi con la scomunica verso chi votò per il Fronte Popolare, sino alle simpatie verso la DC corrotta e i rapporti loschi e codardi con questa classe politica ed economica attuale, al potere.
I giochi di potere non hanno nulla a che vedere con il messaggio di Gesù Cristo, anzi, ma purtroppo la gente si è convinta che i preti siano sempre pronti a difendere dati interessi, a servire la casta del momento.
Poi la gente ritiene che il messaggio cristiano sia soprattutto sesso fobico, ma leggendo i Vangeli si ha un’altra idea,  ovvero ricerca della verità e sprono verso la carità e la giustizia.
La gente non conosce il messaggio di Cristo, per colpa del clero e dei suoi errori gravi.

14 dic 2012

Blog ... Beppe Grillo e la guerra interna al Movimento

Beppe Grillo ha creato un Movimento da zero e ha imposte alcune regole ... rigide, troppo rigide, per un movimento.
Forte della sua presenza in rete, ora punta alla conquista del potere, almeno quello del primo oppositore al governo futuro, filo Monti o con Monti.
Intanto una fetta dei grillini esce allo scoperto e mostra già un volto ... italiano: vogliono andare in Parlamento dove si mangia e si beve e si lavora poco.
Fare il parlamentare deve essere un'attività impegnativa, ma loro non lo sanno: là ci si perde in tutti i sensi, nel palazzo del potere, dove tra quei meandri le coscienze delle persone vengono ingoiate, come spuntini, da interessi forti, da stomaci ... forti, da brutti giochi di potere.