Chiaramente chi non vota....... ha sempre..... torto, ma le ultime elezioni comunali dimostrano che esiste il popolo del non voto, che non crede al cambiamento democratico, con le libere elezioni.
Chi non vota perde sempre?
In un Paese dove la partecipazione alle elezione era plebiscitaria, che superava il 90%, ovvero tutti, dico tutti, anche con le sedie a rotelle, anche gli anziani malati andavano a votare, oggi pare ribaltato.
Solo chi non poteva votare non andava, per gravi motivi di salute, perché era lontano da casa per lavoro o altro.
Ora le manifestazioni sindacali e di partito, in piazza, assomigliano alle manifestazione di regime, di un potere logoro e ridicolo, che ripete sempre gli stessi slogan, vecchi di 70 anni, fuori dalla storia attuale, ma dentro in quella dei libri, che pochi leggono.
Fascismo e antifascismo, giochi di potere, intrallazzi di palazzo, con le cortigiane che cambiano di abito e svolgono sempre gli stessi......... servizi, non interessano agli italiani, specialmente al popolo delle periferie, del degrado sociale, dei lavori precari, in nero.
Se il potere democratico non interessa alla gente significa che chiunque potrebbe dare una spallata a questa farsa costosa e dannosa, che si chiama Repubblica Democratica, con tanto di istituzioni al seguito, di monotone e risibili dichiarazioni pubbliche in difesa dei sacri valori costituzionali, con il popolo dei senza....... attributi che batte le manine, per 50 euro al mese di aumento in busta paga, nella cooperativa o nel parastato.
Quando le condizioni estere, internazionali, saranno favorevoli, potremmo finire in qualche regime, ma non sarà colpa dell'opinione pubblica, dei non elettori.
La colpa cade sui politicanti di mestiere e di chi li paga per creare problemi, debito pubblico e non risolvere le questioni della gente, che sono due in particolare oggi, ovvero lavoro sicuro e sicurezza nelle strade, anche nelle case, contro il degrado sociale e la criminalità dilagante.