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7 lug 2011

AgCom e la censura su Internet, la libertà messa in discussione


 


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Internet e la censura, ovvero i numerosi tentativi di limitarne le funzioni in tutto il mondo: è uno strumento nuovo, unico nella storia dell'umanità e a molti fa paura questa libertà senza confini.
Cosi i poteri locali cercano di arginare Internet e ora lo scontro è proprio sui diritti d'autore e sul Copy Right, infatti si voleva addirittura chiudere i siti, i blog per il mancato rispetto di qualche regola sui diritti d'autore.
In pratica era una censura che AgCom voleva imporre a Internet, ma non si sa come: molti siti sono dipendenti da multinazionali estere.
Poi il danno economico che la chiusura di un blog comporta chi lo ripagherebbe?
Infine non si è notato il fatto che esiste una libertà di espressione riconosciuto dalla Costituzione Italiana, dalla Corte di Giustizia Europea, dall'Onu: avremmo ricevuto pure diverse condanne per violazione dei diritti umani.
Ora pare che le pretese di questo ente si siano ridotte, ma è giusto fare subito chiarezza e pretendere che tutti coloro che vogliono censurare Internet abbiano un volto e un nome nella rete, soprattutto chi sta dietro alle quinte.
La cattiva pubblicità verso costoro è la peggior punizione che si può fare a costoro.
Politici e censori, editori e autori devono essere smascherati, solo così si vincerà contro la censura.

29 mag 2011

Censura in Italia su Internet


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La censura, quando arriva, colpisce tutti, specialmente coloro che hanno idee, che criticano il potere costituito con argomentazioni, mentre i poveretti dalla parolaccia facile se la cavano sempre, perché rimangono la scusante per imporre ulteriori chiusure.
La lotta per la libertà su Internet ci deve interessare tutti: grazie alla critica intelligente si possono abbattere dei tiranni, ma anche limitare lo strapotere di potentati economici, di politici corrotti, di mafiosi, di arroganti di ogni tipo e specie.
E’ ovvio che ai signori burocrati impenitenti, ai trafficanti di ogni genere, ai strafottenti, Internet non piace, ma noi dobbiamo difendere la nostra libertà, pretendendo che i social network espellano certi individui.
Questa non è censura: si sa che la mia libertà finisce quando inizia quella del mio vicino.
Certe persone invece questo concetto non lo possiedono: per loro tutto è lecito e come bambini viziati, se qualcuno dice basta diventa un cattivone.
Per loro la loro libertà non ha confini e chiunque si difende dalle loro aggressione è un malvagio.
La loro stupidità è immensa e ci stanno derubando di questa grandissima occasione storica, che è Internet.

7 lug 2011

I censori di oggi - AgCom e la censura su Internet, la libertà messa in discussione



 

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Internet e la censura, ovvero i numerosi tentativi di limitarne le funzioni in tutto il mondo: è uno strumento nuovo, unico nella storia dell'umanità e a molti fa paura questa libertà senza confini.
Cosi i poteri locali cercano di arginare Internet e ora lo scontro è proprio sui diritti d'autore e sul Copy Right, infatti si voleva addirittura chiudere i siti, i blog per il mancato rispetto di qualche regola sui diritti d'autore.
In pratica era una censura che AgCom voleva imporre a Internet, ma non si sa come: molti siti sono dipendenti da multinazionali estere.
Poi il danno economico che la chiusura di un blog comporta chi lo ripagherebbe?
Infine non si è notato il fatto che esiste una libertà di espressione riconosciuto dalla Costituzione Italiana, dalla Corte di Giustizia Europea, dall'Onu: avremmo ricevuto pure diverse condanne per violazione dei diritti umani.
Ora pare che le pretese di questo ente si siano ridotte, ma è giusto fare subito chiarezza e pretendere che tutti coloro che vogliono censurare Internet abbiano un volto e un nome nella rete, soprattutto chi sta dietro alle quinte.
La cattiva pubblicità verso costoro è la peggior punizione che si può fare a costoro.
Politici e censori, editori e autori devono essere smascherati, solo così si vincerà contro la censura.

29 mag 2011

Significato di censura su Internet



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La censura, quando arriva, colpisce tutti, specialmente coloro che hanno idee, che criticano il potere costituito con argomentazioni, mentre i poveretti dalla parolaccia facile se la cavano sempre, perché rimangono la scusante per imporre ulteriori chiusure.
La lotta per la libertà su Internet ci deve interessare tutti: grazie alla critica intelligente si possono abbattere dei tiranni, ma anche limitare lo strapotere di potentati economici, di politici corrotti, di mafiosi, di arroganti di ogni tipo e specie.
E’ ovvio che ai signori burocrati impenitenti, ai trafficanti di ogni genere, ai strafottenti, Internet non piace, ma noi dobbiamo difendere la nostra libertà, pretendendo che i social network espellano certi individui.
Questa non è censura: si sa che la mia libertà finisce quando inizia quella del mio vicino.
Certe persone invece questo concetto non lo possiedono: per loro tutto è lecito e come bambini viziati, se qualcuno dice basta diventa un cattivone.
Per loro la loro libertà non ha confini e chiunque si difende dalle loro aggressione è un malvagio.
La loro stupidità è immensa e ci stanno derubando di questa grandissima occasione storica, che è Internet.

13 feb 2015

stampa, Censura, libertà di stampa, di pensiero, di opinione negata in Italia

Siamo al 73 esimo posto  per quanto riguarda la libertà  di stampa, secondo l'associazione reporter nel mondo, che valuta il livello di libertà  in un Paese.

Io dico che la libertà  è  attaccata proprio dai corrotti... offesi nel loro onore.
Penso che solo in Italia questo capita, perché solo in Italia è  più  grave dire o scrivere che quello è  un ladro, che rubare.

16 giu 2014

Laura Boldrini insiste con la censura della rete...

Boldrini è la nemica della libertà in internet ed è  ora che la rete la faccia cadere dal suo scagno: Lei vuole regole dure contro la libertà della rete.
La cara  Laura ha detto: «Non è affatto garanzia di libertà, ma spesso affermazione di prepotenza, legge del più forte»
Il Dramma di questo Paese sta nel fatto che la casta non può vivere senza censura post fascista e la signora odia la libertà, il pensiero liero, infatti da anni vuole imporre la censura della rete, con la vittoria di Renzi qualcosa faranno, ma se lo faranno firmeranno la loro condanna a morte politica.

29 mag 2011

Moderna informazione e censura



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La censura, quando arriva, colpisce tutti, specialmente coloro che hanno idee, che criticano il potere costituito con argomentazioni, mentre i poveretti dalla parolaccia facile se la cavano sempre, perché rimangono la scusante per imporre ulteriori chiusure.
La lotta per la libertà su Internet ci deve interessare tutti: grazie alla critica intelligente si possono abbattere dei tiranni, ma anche limitare lo strapotere di potentati economici, di politici corrotti, di mafiosi, di arroganti di ogni tipo e specie.
E’ ovvio che ai signori burocrati impenitenti, ai trafficanti di ogni genere, ai strafottenti, Internet non piace, ma noi dobbiamo difendere la nostra libertà, pretendendo che i social network espellano certi individui.
Questa non è censura: si sa che la mia libertà finisce quando inizia quella del mio vicino.
Certe persone invece questo concetto non lo possiedono: per loro tutto è lecito e come bambini viziati, se qualcuno dice basta diventa un cattivone.
Per loro la loro libertà non ha confini e chiunque si difende dalle loro aggressione è un malvagio.
La loro stupidità è immensa e ci stanno derubando di questa grandissima occasione storica, che è Internet.

4 feb 2019

Democrazia e censura, la libertà da sempre negata in Italia - Arduino Rossi


La volontà popolare è spesso censurata dalle istituzioni, il voto è stato anche rubato da forze politiche che io definisco formate da cortigiane del palazzo imperiale, ovvero dalle prostitute di lusso, intese sia come persone dedite alla prostituzione vera, sia al clientelismo peggiore.
La mediocrità trionfa su tutto questo e odiano i movimenti popolari, trattati con disprezzo aristocratico, decadente e ridicolo.
La censura è una loro arma per mantenere il potere e oggi, come ieri, preferiscono emarginare gli oppositori, anche colpirli con penali economiche, mettendoli alla fame.
Il carcere è fuori moda per costoro, …..non sarebbe democratico.

21 feb 2011

Politica italiana tra i giovani e libertà di pensiero


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I politici italiani, di desta e di sinistra si devono unire per impedire il massacro delle querele e degli esposti inutili, pericolosi, intimidatori: si deve costituire un filtro giudiziario, che non copra di querele assurde i tribunali italiani.
Abbiamo il marito che .....”trascina” in tribunale il gatto della moglie, perché lo guarda in certi momenti particolari, abbiamo chi usa questa arma per intimidire ragazzi e ragazzini, ma anche giornali, siti web, pure prelati che esprimono i loro pareri.
E' quasi impossibile che costoro vincano una causa, ma la giustizia è così lenta che diventa già una punizione arrivare a una sentenza assolutoria, poi c'è la causa civile.
Si inizia a 30 anni e si finisce a 60, 70 anni e non è un'esagerazione: il penale dura, nei 3 gradi di giudizio, circa 15, 20 anni, poi si attacca il civile e dura anche quello 15, 20 anni.
Se un pazzo trova un avvocato delle cause perse, da pagare anche a rate, un morto di fame che con quelle cause copre a mala pena le spese dello studio, quello ti trascina in tribunale e tu devi sostenere tutte queste spese, magari per il posto auto, per una parolaccia detta all'assemblea condominiale, per il cane che abbaia troppo.
Si finisce così lungo un calvario, tranne se si sceglie il giudice di pace, lungo decenni: si vince quasi vecchi o già vecchi e non si recupera un centesimo perché il nostro accusatore muore senza eredità, nel frattempo, o non ha e non mai avuto un centesimo.
Gravissimo è l'uso degli esposti, da parte di associazioni potenti, potentati politici ed associazioni ...misteriose, che tendono a impedire il libero pensiero delle persone: l'esposto è solo l'atto di richiesta di intervento dell'Autorità di P.S. presentato in caso di dissidi privati da una o da entrambe le parti coinvolte.
In sostanza, l’esposto è la segnalazione che il cittadino fa all’autorità giudiziaria per sottoporre alla sua attenzione fatti di cui ha notizia affinché valuti se ricorre un’ipotesi di reato.
In pratica è una piccola cosa che porta a quasi nulla, ma sono problemi, paure che limitano la libertà di una persona, quando ad essere colpito è un giovane, un nullatenente, sì, un poveraccio con pochi soldi in tasca.
Tutto questo non deve più capitare perché le querele devono riguardare i reati come furto, rapine e violenze varie.
Pure per le istigazioni a delinquere si deve intervenire, per i reati come insulti e calunnia, poi tutto il resto è un abuso e per colpa della nostra giustizia troppo lenta, gli innocenti sono costretti a sborsare decine di migliaia di euro per difendersi dagli idioti, dagli anti-democratici, nemici del libero pensiero, dai psicopatici.
Internet è a rischio e sono a rischio i pareri dei ragazzi, che hanno un misero stipendio e non possono spendere migliaia di euro in avvocati per difendersi da accuse spesso ridicole.
L'insulto e la calunnia devono essere punite, magari con delle ammende, semplici, almeno per le prime volte, per gli incensurati.
Il parere non deve neppure essere censurato, tranne quando prende linee razziste, ma anche lì bisogna stare attenti: una cosa è l'insulto e un'altra è la tesi da contrastare con idee e non con la censura.
La censura è sempre l'attività preferita dai cretini: nella storia non c'è stata un solo censore particolarmente intelligente, tranne qualche doppiogiochista.
L'intelligenza sta nell'espressione del pensiero o nel contrastare con argomenti le tesi altrui, ma mai nel cancellarle, nel bruciare i libri, nello strapparsi le vesti.
Chiunque vuole i giudici per impedire di esprimere un'idea commette un abuso, contrastando il primo diritto di una persona: quello della libertà di coscienza e di pensiero.
Compie un atto stupido: i tiranni del Nord Africa ora capiscono cosa significa impedire la libertà di parola.
Alcuni fatti iniziano a far preoccupare e a questo punto non è solo il diritto di mandare a quel Paese qualcuno, che molti, in Internet, ritengono intoccabile: mi ripeto, l'insulto è un reato, ma le idee non lo sono mai.
I regimi peggiori sono quelli che non fanno differenza tra libero pensiero e libero ...insulto: l'Italia è messa male per quanto riguarda la libertà di stampa, ci hanno collocato allo stesso livello della Turchia, che molti considerano una semi-democrazia.




2 mar 2015

censura, Libertà di parola, di stampa, di espressione, di pensiero, la subdola censura italiana

In Italia la censura esiste ed è pesante, celata  nei mille rivoli dei troppi processi per diffamazione, calunnia od altro, sempre più attivi in Italia, per colpa di una politica facilona, pericolosa, sciocca, che difende gli interessi delle mafie locali, dei potentati di città, di quartiere spesso.
Guai a dire la verità, che tutti conoscono su costoro: si rischia non la morte o il ferimento, ma si rischiano rogne legali, assurde e anacronistiche, buffe e confuse.

30 giu 2014

Facebook login .. la voglia di libertà non verrà sconfitta

I nemici della libertà sono i soliti, sono burocrati grigi e idioti, sono dogmatici e teocrati di antico stampo, usciti dai musei delle cere, sono imbecilli e loschi individui che temono di vedere diffusi i loro sporchi segreti. 
La politica non ama la libertà e li teme per ogni cosa, per le denunce del potere costituito.
Il mondo non ama la libertà, o meglio i fanatici nemici della libertà, cercano di imporre le loro non verità, con la forza, o con la censura, o con le menzogne organizzate della .... stampa.

3 dic 2012

home Facebook e la strana libertà che ha portato nel mondo dei piccoli dittatori,


Facebook e la strana libertà che ha portato nel mondo dei piccoli dittatori, la libertà porta progresso e per questo motivo in tanti ne fanno uso e superano la censura, che pare funzioni solo in Cina in modo quasi efficiente, ma non troppo.
La censura dei regimi teocratici e delle ultime dittature del pianeta si lega alla logica di un potere assoluto, anche spesso corrotto, arrogante e accentratore.
L’economia mondiale invece deve conoscere il dialogo per funzionare bene, ma questi poteri locali si sentono minacciati ed ecco la censura anche sui pettegolezzi.

28 nov 2017

Libertà in pericolo, il Partito democratico vuole il regime assoluto - ARDUINO ROSSI

Loro discendono dal peggio, o meglio da una parte del peggio in Italia, ovvero dal vecchio Partito Comunista, di stampo e di cultura assolutista stalinista e dalla corrotta Democrazia cristiana, che di cristiano non aveva nulla.
La cultura della censura resta inculcata nel sistema politico nazionale, dalla Rai, in mano al governo: la censura e il controllo dell’informazione fa parte del sistema in atto, con le verità incontestabili, valori sacri ai borghesi piccoli, piccoli, che seguono con passione affezionata i loro leader, prima democristiani, poi di Forza Italia, oggi del Partito democratico.
Ponendo la censura da regime contro la libertà della rete, ovvero imporre ai social e ai motori, con multe adeguate, il controllo governativo, con la scusa delle Fake News, ovvero notizie che nessuno legge, tranne i fedelissimi porta borse e lecca culi filo governativi, che vogliono imporre un regime di terrore, con multe e processi penali.
Siamo all’assurdo, perché i bochi imbecilli che usano le Fake News si possono colpire facilmente, duibito che abbiano un grande seguito, ma servono come giustificazione per limitare pesantemente la nostra libertà.
Se conosci qualcuno che vota PD digli di smettere, rovina anche te!

27 lug 2013

Facebook accedi e libertà vera o presunta

La libertà di dire è fondamentale e sta alla base, prima della libertà di agire e di fare.
La politica che sta perdendo davanti alla storia, è fatta di gente che non sa cosa sia la libertà e le opinioni libere, 
Così temono la rete e da anni cercano di imporre la censura, ma sarà sempre più difficile perché c troveremmo un movimento di disubbidienza civile contro questi vecchie cornacchie della censura, non per colpire ovviamente chi invita ad uccidere, ma colpire chi esprime legittime idee.

7 lug 2011

Censura? No, Grazie!



 

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Internet e la censura, ovvero i numerosi tentativi di limitarne le funzioni in tutto il mondo: è uno strumento nuovo, unico nella storia dell'umanità e a molti fa paura questa libertà senza confini.
Cosi i poteri locali cercano di arginare Internet e ora lo scontro è proprio sui diritti d'autore e sul Copy Right, infatti si voleva addirittura chiudere i siti, i blog per il mancato rispetto di qualche regola sui diritti d'autore.
In pratica era una censura che AgCom voleva imporre a Internet, ma non si sa come: molti siti sono dipendenti da multinazionali estere.
Poi il danno economico che la chiusura di un blog comporta chi lo ripagherebbe?
Infine non si è notato il fatto che esiste una libertà di espressione riconosciuto dalla Costituzione Italiana, dalla Corte di Giustizia Europea, dall'Onu: avremmo ricevuto pure diverse condanne per violazione dei diritti umani.
Ora pare che le pretese di questo ente si siano ridotte, ma è giusto fare subito chiarezza e pretendere che tutti coloro che vogliono censurare Internet abbiano un volto e un nome nella rete, soprattutto chi sta dietro alle quinte.
La cattiva pubblicità verso costoro è la peggior punizione che si può fare a costoro.
Politici e censori, editori e autori devono essere smascherati, solo così si vincerà contro la censura.

22 apr 2010

22/4 Internet e la censura che non può molto, nonostante i timori di Google (Arduino Rossi)



Quindi è tutto bello e libero?
Google teme gli interventi dei governi, con le loro censure.
No, anzi, i ribelli possono pagare cara la loro scelta. in pochi riescono a nascondersi, a non lasciare tracce quando navigano, quando creano un sito, un Blog.
Ogni azione compiuta su Internet può essere notata, osservata: è la disobbedienza civile in blocco, di giovani spesso colti e intelligenti, che rende impossibile punire tutti i “sovversivi” dei regimi e delle teocrazie.
Ogni tanto prendono un capro espiatorio, un personaggio simbolico da punire in modo esemplare, poi tutto finisce: da qualsiasi Paese si è visti con Internet, compreso la Cina Popolare, l’Arabia Saudita e il Brasile, che sotto Lula presidente non è dominato da una dittatura.
La paura di Google è legittima e non si può che assecondare questa battaglia contro la censura, poi in Italia la censura è imposta dalla stampa stessa, che è diretta e guidata da una sola voce, un solo pensiero, per omologazione.
Abbiamo visto la stampa e tutti i Blog, quasi tutti, seguire la “linea ufficiale” che usciva dal Corriere e da La repubblica per la questione pedofilia del clero cattolico, per scelte di politica estera.
Pure per la questione di Google e la censura si ha una stessa uniformata posizione, eppure la stampa italiana può essere letta in tutto il mondo grazie al famoso e potentissimo motore di ricerca: forse i nostri editori, direttori e giornalisti temono la concorrenza della stampa straniera, tradotta in italiano.
Forse vedono la fine di un’epoca, quando i grandi quotidiani guidavano l’opinione pubblica: ora i blog possono dire la loro, criticare e rispondere alle verità ufficiali, specialmente se sono verità troppo addomesticate all’uso del padrone del giornale.
Un fatto è certo, Google ci ha dato una grandissima libertà: dobbiamo ringraziare questa potentissima società statunitense, ma è vero pure che Google è una S.p.A e deve far quadrare il suo bilancio alla fine dell’anno.
Certe scene possono essere censurate perché gli idioti che godono per i bambini che cadono e si fanno male, per gli animali torturati devono essere curati da bravi psicologi e psichiatri.
Non devono essere aiutati, favoriti, assecondati chi offende la dignità dei più deboli, anche questa è una questione di difesa della libertà.

10 feb 2014

Turchia e la censura su internet

La protesta è esplosa in Turchia contro il regime islamista, che tanto piace agli squallidi burocrati di Bruxelles, contro la legge che censura Internet, sempre nello spirito anti democratico che ostacola la libertà.
Superare la censura dei governi è molto facile per i giovani, ma questo però comporta un pericolo, infatti certi regimi criminali, che fanno ottimi affari con il decadente Occidente, teme la libertà più di ogni altra cosa.
Il Italia abbiamo Laura Boldrni a volere la censura, per esempio.

29 mag 2011

Informazione libera corretta e scorretta



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La lotta per la libertà su Internet ci deve interessare tutti: grazie alla critica intelligente si possono abbattere dei tiranni, ma anche limitare lo strapotere di potentati economici, di politici corrotti, di mafiosi, di arroganti di ogni tipo e specie.
E’ ovvio che ai signori burocrati impenitenti, ai trafficanti di ogni genere, ai strafottenti, Internet non piace, ma noi dobbiamo difendere la nostra libertà, pretendendo che i social network espellano certi individui.
Questa non è censura: si sa che la mia libertà finisce quando inizia quella del mio vicino.
Certe persone invece questo concetto non lo possiedono: per loro tutto è lecito e come bambini viziati, se qualcuno dice basta diventa un cattivone.
Per loro la loro libertà non ha confini e chiunque si difende dalle loro aggressione è un malvagio.
La loro stupidità è immensa e ci stanno derubando di questa grandissima occasione storica, che è Internet.

21 feb 2011

Prepotenti - ricchi con la denuncia facile


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I politici italiani, di desta e di sinistra si devono unire per impedire il massacro delle querele e degli esposti inutili, pericolosi, intimidatori: si deve costituire un filtro giudiziario, che non copra di querele assurde i tribunali italiani.

Abbiamo il marito che .....”trascina” in tribunale il gatto della moglie, perché lo guarda in certi momenti particolari, abbiamo chi usa questa arma per intimidire ragazzi e ragazzini, ma anche giornali, siti web, pure prelati che esprimono i loro pareri.
E' quasi impossibile che costoro vincano una causa, ma la giustizia è così lenta che diventa già una punizione arrivare a una sentenza assolutoria, poi c'è la causa civile.
Si inizia a 30 anni e si finisce a 60, 70 anni e non è un'esagerazione: il penale dura, nei 3 gradi di giudizio, circa 15, 20 anni, poi si attacca il civile e dura anche quello 15, 20 anni.
Se un pazzo trova un avvocato delle cause perse, da pagare anche a rate, un morto di fame che con quelle cause copre a mala pena le spese dello studio, quello ti trascina in tribunale e tu devi sostenere tutte queste spese, magari per il posto auto, per una parolaccia detta all'assemblea condominiale, per il cane che abbaia troppo.
Si finisce così lungo un calvario, tranne se si sceglie il giudice di pace, lungo decenni: si vince quasi vecchi o già vecchi e non si recupera un centesimo perché il nostro accusatore muore senza eredità, nel frattempo, o non ha e non mai avuto un centesimo.
Gravissimo è l'uso degli esposti, da parte di associazioni potenti, potentati politici ed associazioni ...misteriose, che tendono a impedire il libero pensiero delle persone: l'esposto è solo l'atto di richiesta di intervento dell'Autorità di P.S. presentato in caso di dissidi privati da una o da entrambe le parti coinvolte.
In sostanza, l’esposto è la segnalazione che il cittadino fa all’autorità giudiziaria per sottoporre alla sua attenzione fatti di cui ha notizia affinché valuti se ricorre un’ipotesi di reato.
In pratica è una piccola cosa che porta a quasi nulla, ma sono problemi, paure che limitano la libertà di una persona, quando ad essere colpito è un giovane, un nullatenente, sì, un poveraccio con pochi soldi in tasca.
Tutto questo non deve più capitare perché le querele devono riguardare i reati come furto, rapine e violenze varie.
Pure per le istigazioni a delinquere si deve intervenire, per i reati come insulti e calunnia, poi tutto il resto è un abuso e per colpa della nostra giustizia troppo lenta, gli innocenti sono costretti a sborsare decine di migliaia di euro per difendersi dagli idioti, dagli anti-democratici, nemici del libero pensiero, dai psicopatici.
Internet è a rischio e sono a rischio i pareri dei ragazzi, che hanno un misero stipendio e non possono spendere migliaia di euro in avvocati per difendersi da accuse spesso ridicole.
L'insulto e la calunnia devono essere punite, magari con delle ammende, semplici, almeno per le prime volte, per gli incensurati.
Il parere non deve neppure essere censurato, tranne quando prende linee razziste, ma anche lì bisogna stare attenti: una cosa è l'insulto e un'altra è la tesi da contrastare con idee e non con la censura.
La censura è sempre l'attività preferita dai cretini: nella storia non c'è stata un solo censore particolarmente intelligente, tranne qualche doppiogiochista.
L'intelligenza sta nell'espressione del pensiero o nel contrastare con argomenti le tesi altrui, ma mai nel cancellarle, nel bruciare i libri, nello strapparsi le vesti.
Chiunque vuole i giudici per impedire di esprimere un'idea commette un abuso, contrastando il primo diritto di una persona: quello della libertà di coscienza e di pensiero.
Compie un atto stupido: i tiranni del Nord Africa ora capiscono cosa significa impedire la libertà di parola.
Alcuni fatti iniziano a far preoccupare e a questo punto non è solo il diritto di mandare a quel Paese qualcuno, che molti, in Internet, ritengono intoccabile: mi ripeto, l'insulto è un reato, ma le idee non lo sono mai.
I regimi peggiori sono quelli che non fanno differenza tra libero pensiero e libero ...insulto: l'Italia è messa male per quanto riguarda la libertà di stampa, ci hanno collocato allo stesso livello della Turchia, che molti considerano una semi-democrazia.




Internet del futuro e repressione di oggi


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I politici italiani, di desta e di sinistra si devono unire per impedire il massacro delle querele e degli esposti inutili, pericolosi, intimidatori: si deve costituire un filtro giudiziario, che non copra di querele assurde i tribunali italiani.
Abbiamo il marito che .....”trascina” in tribunale il gatto della moglie, perché lo guarda in certi momenti particolari, abbiamo chi usa questa arma per intimidire ragazzi e ragazzini, ma anche giornali, siti web, pure prelati che esprimono i loro pareri.
E' quasi impossibile che costoro vincano una causa, ma la giustizia è così lenta che diventa già una punizione arrivare a una sentenza assolutoria, poi c'è la causa civile.
Si inizia a 30 anni e si finisce a 60, 70 anni e non è un'esagerazione: il penale dura, nei 3 gradi di giudizio, circa 15, 20 anni, poi si attacca il civile e dura anche quello 15, 20 anni.
Se un pazzo trova un avvocato delle cause perse, da pagare anche a rate, un morto di fame che con quelle cause copre a mala pena le spese dello studio, quello ti trascina in tribunale e tu devi sostenere tutte queste spese, magari per il posto auto, per una parolaccia detta all'assemblea condominiale, per il cane che abbaia troppo.
Si finisce così lungo un calvario, tranne se si sceglie il giudice di pace, lungo decenni: si vince quasi vecchi o già vecchi e non si recupera un centesimo perché il nostro accusatore muore senza eredità, nel frattempo, o non ha e non mai avuto un centesimo.
Gravissimo è l'uso degli esposti, da parte di associazioni potenti, potentati politici ed associazioni ...misteriose, che tendono a impedire il libero pensiero delle persone: l'esposto è solo l'atto di richiesta di intervento dell'Autorità di P.S. presentato in caso di dissidi privati da una o da entrambe le parti coinvolte.
In sostanza, l’esposto è la segnalazione che il cittadino fa all’autorità giudiziaria per sottoporre alla sua attenzione fatti di cui ha notizia affinché valuti se ricorre un’ipotesi di reato.
In pratica è una piccola cosa che porta a quasi nulla, ma sono problemi, paure che limitano la libertà di una persona, quando ad essere colpito è un giovane, un nullatenente, sì, un poveraccio con pochi soldi in tasca.
Tutto questo non deve più capitare perché le querele devono riguardare i reati come furto, rapine e violenze varie.
Pure per le istigazioni a delinquere si deve intervenire, per i reati come insulti e calunnia, poi tutto il resto è un abuso e per colpa della nostra giustizia troppo lenta, gli innocenti sono costretti a sborsare decine di migliaia di euro per difendersi dagli idioti, dagli anti-democratici, nemici del libero pensiero, dai psicopatici.
Internet è a rischio e sono a rischio i pareri dei ragazzi, che hanno un misero stipendio e non possono spendere migliaia di euro in avvocati per difendersi da accuse spesso ridicole.
L'insulto e la calunnia devono essere punite, magari con delle ammende, semplici, almeno per le prime volte, per gli incensurati.
Il parere non deve neppure essere censurato, tranne quando prende linee razziste, ma anche lì bisogna stare attenti: una cosa è l'insulto e un'altra è la tesi da contrastare con idee e non con la censura.
La censura è sempre l'attività preferita dai cretini: nella storia non c'è stata un solo censore particolarmente intelligente, tranne qualche doppiogiochista.
L'intelligenza sta nell'espressione del pensiero o nel contrastare con argomenti le tesi altrui, ma mai nel cancellarle, nel bruciare i libri, nello strapparsi le vesti.
Chiunque vuole i giudici per impedire di esprimere un'idea commette un abuso, contrastando il primo diritto di una persona: quello della libertà di coscienza e di pensiero.
Compie un atto stupido: i tiranni del Nord Africa ora capiscono cosa significa impedire la libertà di parola.
Alcuni fatti iniziano a far preoccupare e a questo punto non è solo il diritto di mandare a quel Paese qualcuno, che molti, in Internet, ritengono intoccabile: mi ripeto, l'insulto è un reato, ma le idee non lo sono mai.
I regimi peggiori sono quelli che non fanno differenza tra libero pensiero e libero ...insulto: l'Italia è messa male per quanto riguarda la libertà di stampa, ci hanno collocato allo stesso livello della Turchia, che molti considerano una semi-democrazia.