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19 giu 2019

Laicismo o cretinismo? Questo è il problema – ARDUINO ROSSI

L'odio contro il cristianesimo, di gente che ha difficoltà a leggere, compreso i Vangeli, è dentro la storia del ceto mediocre, ufficialmente detto medio, europeo: il loro odio verso il messaggio di Cristo, che non conoscono, lo versano contro i simboli, o non nella lotta alle teocrazie, grande male del mondo.

Puntano al trionfo della religione borghese e assolutista solita, quella del profitto e della mancanza di regole, se non le loro, imposte con l'inganno e con la forza talvolta, per poter accumulare soldi, da far invidia al…. Diavolo.

Loro odiano ciò che non conoscono, ma temono che il cristianesimo abbia ragione e dentro di loro intuiscono che il matematico e fisico francese Blaise Pascal avesse ragione: "...... valutiamo il guadagno e la perdita, scegliendo croce, cioè l'esistenza di Dio. Esaminiamo questi due casi: se guadagnate, guadagnate tutto; se perdete, non perdete nulla. Scommettete dunque che egli esiste, senza esitare."

Inoltre il cristianesimo dà una risposta esistenziale unica e assoluta, ovvero dà senso alle nostre esistenze con l'amore di Dio, creatore non cieco e gelido, non tirannico, zeppo di regole assurde e insensate, ma che ama e chiede amore, ovvero carità.

L'angoscia interiore di tutti i laicisti iconoclasti della nostra era deve essere terrificante, loro hanno scommesso sul non senso delle nostre vite, ovvero che nulla abbia senso e che dopo noi saremo solo polvere: per loro le nostre esistenze sono solo utili ai nostri piaceri, al nostro benessere, al nostro infantile e demenziale egoismo.

Sì, ecco chi copre le croci, ecco chi vuole togliere quella briciola di ora di religione nelle scuole, ecco chi vuole impedire il Natale e le esibizioni del cristianesimo, oggi in pubblico e domani nel privato: questi tardo stalinisti, oggi divenuti difensori dei peggiori speculatori criminali del pianeta, odiano le alternative alle loro …. verità assolutiste, fanatiche, da esaltati ridicoli.

Oggi combattono i simboli del cristianesimo, poverini, senza sapere che la verità trionfa sempre e l'idiozia finisce nella spazzatura della storia.

17 mar 2012

deriso Cristo Gesù - cristianesimo e persecuzioni


Il Cristianesimo è da sempre accompagnato dalle persecuzioni, ovvero dal massacro degli innocenti, non solo fisicamente, nel mondo, non solo per mano dei comunisti che hanno ucciso milioni di cristiani per tutto il XX secolo, che potrebbe essere definito il secolo dei martiri cristiani.
Pure oggi i cristiani sono colpiti in Africa e in Asia, ma questo interessa poco la stampa laica, o presunta tale.
Invece il grande dramma dei cristiani è da noi: i luoghi di … tortura e di umiliazione si trovano in occidente, esattamente nei posti di lavoro, nelle scuole, dove essere cristiano significa essere deriso e insultato dai .. laici, dagli atei e agnostici che spesso si riempiono la bocca di scientismo antiquato, di banalità risibili, frutto di discorsi ottocenteschi, che ogni tanto vengono riproposti come nuovi.
Quando si inizia con costoro a fare qualche domanda banale, da scuola dell’obbligo, o meglio da cultura di base, quella che dovrebbe avere uno che ha frequentato sino alla 3° Media, il risultato è.... tragico.
La scienza è una sconosciuta per costoro, non sanno cosa significhi oggettività e soggettività, o l’importanza della matematica nelle teorie scientifiche.
La razionalità è un elemento fondamentale nel pensiero scientifico, ma loro hanno idee vaghe e confuse di ciò che essa sia, mentre il dubbio, con il bisogno umile di rivedere, provare, discutere e dubitare tutto ciò che la scienza propone, li fa ridere in modo sguaiato.
Invece costoro si armano di due modi di pensare dell’Ottocento: il primo è il positivismo, o meglio nella versione più becera di tale corrente, con la convinzione che la scienza doni certezze assolute e assolutiste, contrastando con il dubbio, grande virtù di tutti coloro che si avvicinano alla scienza, senza il quale il metodo scientifico diventa qualcosa di …. patetico: sarebbe una fede sorda e cieca, oltre che molto pericolosa.
L’altro residuato dell’Ottocento, che è molto di moda tra i laicisti contemporanea, è il relativismo, ovvero la concezione che tutto sia relativo e la verità non esista: questo pensiero è legato a visione della realtà tipica dei mercanti, degli affaristi, degli speculatori, il cui unico scopo e l’unica fede religiosa si trova nonel dio quattrino.
Quindi tutto è relativo e non esiste il bello e il brutto, il giusto e lo sbagliato, il vero e il falso, il buono e il cattivo, ma solo l’utile e il non utile.
Quindi tutto si muove attorno a questa … necessità e pure l’onestà, i sentimenti sono schiavi di questo principio, che domina ogni cosa, l’utile o il non utile.
L’utilitarismo è servo dei capricci, spesso infantili di uomini e di donne mai cresciuti.
Infatti, se si cerca di far parlare costoro, si scopre che appunto è questo che sta alla base del loro pensare: alzano le spalle e sbuffano, indifferenti ad ogni cosa, ma non ai loro capricci, ai loro svaghi, alle loro esibizioni ambiziose.
Che centra questo con le persecuzioni contro i cristiani?
Il cristianesimo ha una morale, non ha un moralismo da imporre agli altri, dà un senso all’esistenza, mettendo un Dio amore come base, perno dell’Universo, che sta prima e dopo i tempi.
Il cristianesimo è quindi opposto ai valori trionfanti, relativi, perché per i cristiani nulla è relativo, ma tutto ha un senso preciso e il bene, il male, il buono e il cattivo, la morale e l’immorale, il giusto e l’ingiusto stanno dentro e fuori di noi.
Quindi i cristiani, i valori cristiani devono essere derisi, umiliati, insultati, banalmente, in modo rozzo e squallido.
Questa è la più vigliacca persecuzione che i fedeli in Gesù Cristo hanno subito nella storia e non porta a morte fisica direttamente, ma solo all’indifferenza verso i criminali che uccidono nel Sud del mondo, perché non è utile difendere i cristiani, non porta guadagni.
In conseguenza gli assassini dei cristiani in Asia e in Africa hanno dalla loro, come complici morali, i relativisti occidentali, che sognano denaro, successo e … mangiano, si ingozzano e si divertono, … alla vista dei nuovi poveri martiri e del loro sangue.

16 ago 2012

Europa cristiana - la cultura e l'anima di un continente



L’elemento cristiano è una componente fondamentale della cultura europea: questo è un fatto riconosciuto da tutti, anche se poco preso in considerazione.
Il Cristianesimo fu il collante principale che permise di creare quella dimensione culturale e geografica che è l’Europa.
Esiste una componente orientale ed Ortodossa e una componente 
Occidentale, Cattolica e Riformata, ma tutte le zone di influenza, che in passato hanno visto conflitti sanguinosi, si sono ben amalgamate e quasi totalmente rappacificate, mantenendo le proprie peculiarità.
Ora pare che il collante Cristianesimo stia perdendo la sua forza originale: la secolarizzazione, l’indifferenza, il sincretismo, il laicismo estremo, il settarismo fanatico stanno uccidendo l’anima cristiana.
Il Cristianesimo può vivere senza Europa e senza la sua cultura?
Sicuramente! Già altri popoli proprio nei secoli di maggior crisi per la bianca Europa, si sono avvicinati a Cristo: si prospetta un futuro “felice”
per le chiese americane, africane e anche quelle asiatiche.
Il problema è un altro.
L’Europa senza Cristianesimo potrà esistere?
Forse come espressione geografica, ma non come una terra libera, coraggiosa, né con un forte senso dell’uguaglianza e della razionalità, né con lo spirito critico della scienza.
Sì, il messaggio di Cristo, con la sua croce, follia per le genti e scandalo per i Giudei, ha in sé la forza del dubbio che muove le montagne, indirizza la storia e illumina i popoli.
Con cosa? Con la forza del dono gratuito dato a tutti, della generosità
come energia creatrice dell’Universo.

17 mar 2012

delle vette Cristo Gesù - cristianesimo e persecuzioni


Il Cristianesimo è da sempre accompagnato dalle persecuzioni, ovvero dal massacro degli innocenti, non solo fisicamente, nel mondo, non solo per mano dei comunisti che hanno ucciso milioni di cristiani per tutto il XX secolo, che potrebbe essere definito il secolo dei martiri cristiani.
Pure oggi i cristiani sono colpiti in Africa e in Asia, ma questo interessa poco la stampa laica, o presunta tale.
Invece il grande dramma dei cristiani è da noi: i luoghi di … tortura e di umiliazione si trovano in occidente, esattamente nei posti di lavoro, nelle scuole, dove essere cristiano significa essere deriso e insultato dai .. laici, dagli atei e agnostici che spesso si riempiono la bocca di scientismo antiquato, di banalità risibili, frutto di discorsi ottocenteschi, che ogni tanto vengono riproposti come nuovi.
Quando si inizia con costoro a fare qualche domanda banale, da scuola dell’obbligo, o meglio da cultura di base, quella che dovrebbe avere uno che ha frequentato sino alla 3° Media, il risultato è.... tragico.
La scienza è una sconosciuta per costoro, non sanno cosa significhi oggettività e soggettività, o l’importanza della matematica nelle teorie scientifiche.
La razionalità è un elemento fondamentale nel pensiero scientifico, ma loro hanno idee vaghe e confuse di ciò che essa sia, mentre il dubbio, con il bisogno umile di rivedere, provare, discutere e dubitare tutto ciò che la scienza propone, li fa ridere in modo sguaiato.
Invece costoro si armano di due modi di pensare dell’Ottocento: il primo è il positivismo, o meglio nella versione più becera di tale corrente, con la convinzione che la scienza doni certezze assolute e assolutiste, contrastando con il dubbio, grande virtù di tutti coloro che si avvicinano alla scienza, senza il quale il metodo scientifico diventa qualcosa di …. patetico: sarebbe una fede sorda e cieca, oltre che molto pericolosa.
L’altro residuato dell’Ottocento, che è molto di moda tra i laicisti contemporanea, è il relativismo, ovvero la concezione che tutto sia relativo e la verità non esista: questo pensiero è legato a visione della realtà tipica dei mercanti, degli affaristi, degli speculatori, il cui unico scopo e l’unica fede religiosa si trova nonel dio quattrino.
Quindi tutto è relativo e non esiste il bello e il brutto, il giusto e lo sbagliato, il vero e il falso, il buono e il cattivo, ma solo l’utile e il non utile.
Quindi tutto si muove attorno a questa … necessità e pure l’onestà, i sentimenti sono schiavi di questo principio, che domina ogni cosa, l’utile o il non utile.
L’utilitarismo è servo dei capricci, spesso infantili di uomini e di donne mai cresciuti.
Infatti, se si cerca di far parlare costoro, si scopre che appunto è questo che sta alla base del loro pensare: alzano le spalle e sbuffano, indifferenti ad ogni cosa, ma non ai loro capricci, ai loro svaghi, alle loro esibizioni ambiziose.
Che centra questo con le persecuzioni contro i cristiani?
Il cristianesimo ha una morale, non ha un moralismo da imporre agli altri, dà un senso all’esistenza, mettendo un Dio amore come base, perno dell’Universo, che sta prima e dopo i tempi.
Il cristianesimo è quindi opposto ai valori trionfanti, relativi, perché per i cristiani nulla è relativo, ma tutto ha un senso preciso e il bene, il male, il buono e il cattivo, la morale e l’immorale, il giusto e l’ingiusto stanno dentro e fuori di noi.
Quindi i cristiani, i valori cristiani devono essere derisi, umiliati, insultati, banalmente, in modo rozzo e squallido.
Questa è la più vigliacca persecuzione che i fedeli in Gesù Cristo hanno subito nella storia e non porta a morte fisica direttamente, ma solo all’indifferenza verso i criminali che uccidono nel Sud del mondo, perché non è utile difendere i cristiani, non porta guadagni.
In conseguenza gli assassini dei cristiani in Asia e in Africa hanno dalla loro, come complici morali, i relativisti occidentali, che sognano denaro, successo e … mangiano, si ingozzano e si divertono, … alla vista dei nuovi poveri martiri e del loro sangue.

redentore Cristo Gesù - cristianesimo e persecuzioni


Il Cristianesimo è da sempre accompagnato dalle persecuzioni, ovvero dal massacro degli innocenti, non solo fisicamente, nel mondo, non solo per mano dei comunisti che hanno ucciso milioni di cristiani per tutto il XX secolo, che potrebbe essere definito il secolo dei martiri cristiani.
Pure oggi i cristiani sono colpiti in Africa e in Asia, ma questo interessa poco la stampa laica, o presunta tale.
Invece il grande dramma dei cristiani è da noi: i luoghi di … tortura e di umiliazione si trovano in occidente, esattamente nei posti di lavoro, nelle scuole, dove essere cristiano significa essere deriso e insultato dai .. laici, dagli atei e agnostici che spesso si riempiono la bocca di scientismo antiquato, di banalità risibili, frutto di discorsi ottocenteschi, che ogni tanto vengono riproposti come nuovi.
Quando si inizia con costoro a fare qualche domanda banale, da scuola dell’obbligo, o meglio da cultura di base, quella che dovrebbe avere uno che ha frequentato sino alla 3° Media, il risultato è.... tragico.
La scienza è una sconosciuta per costoro, non sanno cosa significhi oggettività e soggettività, o l’importanza della matematica nelle teorie scientifiche.
La razionalità è un elemento fondamentale nel pensiero scientifico, ma loro hanno idee vaghe e confuse di ciò che essa sia, mentre il dubbio, con il bisogno umile di rivedere, provare, discutere e dubitare tutto ciò che la scienza propone, li fa ridere in modo sguaiato.
Invece costoro si armano di due modi di pensare dell’Ottocento: il primo è il positivismo, o meglio nella versione più becera di tale corrente, con la convinzione che la scienza doni certezze assolute e assolutiste, contrastando con il dubbio, grande virtù di tutti coloro che si avvicinano alla scienza, senza il quale il metodo scientifico diventa qualcosa di …. patetico: sarebbe una fede sorda e cieca, oltre che molto pericolosa.
L’altro residuato dell’Ottocento, che è molto di moda tra i laicisti contemporanea, è il relativismo, ovvero la concezione che tutto sia relativo e la verità non esista: questo pensiero è legato a visione della realtà tipica dei mercanti, degli affaristi, degli speculatori, il cui unico scopo e l’unica fede religiosa si trova nonel dio quattrino.
Quindi tutto è relativo e non esiste il bello e il brutto, il giusto e lo sbagliato, il vero e il falso, il buono e il cattivo, ma solo l’utile e il non utile.
Quindi tutto si muove attorno a questa … necessità e pure l’onestà, i sentimenti sono schiavi di questo principio, che domina ogni cosa, l’utile o il non utile.
L’utilitarismo è servo dei capricci, spesso infantili di uomini e di donne mai cresciuti.
Infatti, se si cerca di far parlare costoro, si scopre che appunto è questo che sta alla base del loro pensare: alzano le spalle e sbuffano, indifferenti ad ogni cosa, ma non ai loro capricci, ai loro svaghi, alle loro esibizioni ambiziose.
Che centra questo con le persecuzioni contro i cristiani?
Il cristianesimo ha una morale, non ha un moralismo da imporre agli altri, dà un senso all’esistenza, mettendo un Dio amore come base, perno dell’Universo, che sta prima e dopo i tempi.
Il cristianesimo è quindi opposto ai valori trionfanti, relativi, perché per i cristiani nulla è relativo, ma tutto ha un senso preciso e il bene, il male, il buono e il cattivo, la morale e l’immorale, il giusto e l’ingiusto stanno dentro e fuori di noi.
Quindi i cristiani, i valori cristiani devono essere derisi, umiliati, insultati, banalmente, in modo rozzo e squallido.
Questa è la più vigliacca persecuzione che i fedeli in Gesù Cristo hanno subito nella storia e non porta a morte fisica direttamente, ma solo all’indifferenza verso i criminali che uccidono nel Sud del mondo, perché non è utile difendere i cristiani, non porta guadagni.
In conseguenza gli assassini dei cristiani in Asia e in Africa hanno dalla loro, come complici morali, i relativisti occidentali, che sognano denaro, successo e … mangiano, si ingozzano e si divertono, … alla vista dei nuovi poveri martiri e del loro sangue.

contemporaneo Cristo Gesù - cristianesimo e persecuzioni


Il Cristianesimo è da sempre accompagnato dalle persecuzioni, ovvero dal massacro degli innocenti, non solo fisicamente, nel mondo, non solo per mano dei comunisti che hanno ucciso milioni di cristiani per tutto il XX secolo, che potrebbe essere definito il secolo dei martiri cristiani.
Pure oggi i cristiani sono colpiti in Africa e in Asia, ma questo interessa poco la stampa laica, o presunta tale.
Invece il grande dramma dei cristiani è da noi: i luoghi di … tortura e di umiliazione si trovano in occidente, esattamente nei posti di lavoro, nelle scuole, dove essere cristiano significa essere deriso e insultato dai .. laici, dagli atei e agnostici che spesso si riempiono la bocca di scientismo antiquato, di banalità risibili, frutto di discorsi ottocenteschi, che ogni tanto vengono riproposti come nuovi.
Quando si inizia con costoro a fare qualche domanda banale, da scuola dell’obbligo, o meglio da cultura di base, quella che dovrebbe avere uno che ha frequentato sino alla 3° Media, il risultato è.... tragico.
La scienza è una sconosciuta per costoro, non sanno cosa significhi oggettività e soggettività, o l’importanza della matematica nelle teorie scientifiche.
La razionalità è un elemento fondamentale nel pensiero scientifico, ma loro hanno idee vaghe e confuse di ciò che essa sia, mentre il dubbio, con il bisogno umile di rivedere, provare, discutere e dubitare tutto ciò che la scienza propone, li fa ridere in modo sguaiato.
Invece costoro si armano di due modi di pensare dell’Ottocento: il primo è il positivismo, o meglio nella versione più becera di tale corrente, con la convinzione che la scienza doni certezze assolute e assolutiste, contrastando con il dubbio, grande virtù di tutti coloro che si avvicinano alla scienza, senza il quale il metodo scientifico diventa qualcosa di …. patetico: sarebbe una fede sorda e cieca, oltre che molto pericolosa.
L’altro residuato dell’Ottocento, che è molto di moda tra i laicisti contemporanea, è il relativismo, ovvero la concezione che tutto sia relativo e la verità non esista: questo pensiero è legato a visione della realtà tipica dei mercanti, degli affaristi, degli speculatori, il cui unico scopo e l’unica fede religiosa si trova nonel dio quattrino.
Quindi tutto è relativo e non esiste il bello e il brutto, il giusto e lo sbagliato, il vero e il falso, il buono e il cattivo, ma solo l’utile e il non utile.
Quindi tutto si muove attorno a questa … necessità e pure l’onestà, i sentimenti sono schiavi di questo principio, che domina ogni cosa, l’utile o il non utile.
L’utilitarismo è servo dei capricci, spesso infantili di uomini e di donne mai cresciuti.
Infatti, se si cerca di far parlare costoro, si scopre che appunto è questo che sta alla base del loro pensare: alzano le spalle e sbuffano, indifferenti ad ogni cosa, ma non ai loro capricci, ai loro svaghi, alle loro esibizioni ambiziose.
Che centra questo con le persecuzioni contro i cristiani?
Il cristianesimo ha una morale, non ha un moralismo da imporre agli altri, dà un senso all’esistenza, mettendo un Dio amore come base, perno dell’Universo, che sta prima e dopo i tempi.
Il cristianesimo è quindi opposto ai valori trionfanti, relativi, perché per i cristiani nulla è relativo, ma tutto ha un senso preciso e il bene, il male, il buono e il cattivo, la morale e l’immorale, il giusto e l’ingiusto stanno dentro e fuori di noi.
Quindi i cristiani, i valori cristiani devono essere derisi, umiliati, insultati, banalmente, in modo rozzo e squallido.
Questa è la più vigliacca persecuzione che i fedeli in Gesù Cristo hanno subito nella storia e non porta a morte fisica direttamente, ma solo all’indifferenza verso i criminali che uccidono nel Sud del mondo, perché non è utile difendere i cristiani, non porta guadagni.
In conseguenza gli assassini dei cristiani in Asia e in Africa hanno dalla loro, come complici morali, i relativisti occidentali, che sognano denaro, successo e … mangiano, si ingozzano e si divertono, … alla vista dei nuovi poveri martiri e del loro sangue.

degli abissi Cristo Gesù - cristianesimo e persecuzioni


Il Cristianesimo è da sempre accompagnato dalle persecuzioni, ovvero dal massacro degli innocenti, non solo fisicamente, nel mondo, non solo per mano dei comunisti che hanno ucciso milioni di cristiani per tutto il XX secolo, che potrebbe essere definito il secolo dei martiri cristiani.
Pure oggi i cristiani sono colpiti in Africa e in Asia, ma questo interessa poco la stampa laica, o presunta tale.
Invece il grande dramma dei cristiani è da noi: i luoghi di … tortura e di umiliazione si trovano in occidente, esattamente nei posti di lavoro, nelle scuole, dove essere cristiano significa essere deriso e insultato dai .. laici, dagli atei e agnostici che spesso si riempiono la bocca di scientismo antiquato, di banalità risibili, frutto di discorsi ottocenteschi, che ogni tanto vengono riproposti come nuovi.
Quando si inizia con costoro a fare qualche domanda banale, da scuola dell’obbligo, o meglio da cultura di base, quella che dovrebbe avere uno che ha frequentato sino alla 3° Media, il risultato è.... tragico.
La scienza è una sconosciuta per costoro, non sanno cosa significhi oggettività e soggettività, o l’importanza della matematica nelle teorie scientifiche.
La razionalità è un elemento fondamentale nel pensiero scientifico, ma loro hanno idee vaghe e confuse di ciò che essa sia, mentre il dubbio, con il bisogno umile di rivedere, provare, discutere e dubitare tutto ciò che la scienza propone, li fa ridere in modo sguaiato.
Invece costoro si armano di due modi di pensare dell’Ottocento: il primo è il positivismo, o meglio nella versione più becera di tale corrente, con la convinzione che la scienza doni certezze assolute e assolutiste, contrastando con il dubbio, grande virtù di tutti coloro che si avvicinano alla scienza, senza il quale il metodo scientifico diventa qualcosa di …. patetico: sarebbe una fede sorda e cieca, oltre che molto pericolosa.
L’altro residuato dell’Ottocento, che è molto di moda tra i laicisti contemporanea, è il relativismo, ovvero la concezione che tutto sia relativo e la verità non esista: questo pensiero è legato a visione della realtà tipica dei mercanti, degli affaristi, degli speculatori, il cui unico scopo e l’unica fede religiosa si trova nonel dio quattrino.
Quindi tutto è relativo e non esiste il bello e il brutto, il giusto e lo sbagliato, il vero e il falso, il buono e il cattivo, ma solo l’utile e il non utile.
Quindi tutto si muove attorno a questa … necessità e pure l’onestà, i sentimenti sono schiavi di questo principio, che domina ogni cosa, l’utile o il non utile.
L’utilitarismo è servo dei capricci, spesso infantili di uomini e di donne mai cresciuti.
Infatti, se si cerca di far parlare costoro, si scopre che appunto è questo che sta alla base del loro pensare: alzano le spalle e sbuffano, indifferenti ad ogni cosa, ma non ai loro capricci, ai loro svaghi, alle loro esibizioni ambiziose.
Che centra questo con le persecuzioni contro i cristiani?
Il cristianesimo ha una morale, non ha un moralismo da imporre agli altri, dà un senso all’esistenza, mettendo un Dio amore come base, perno dell’Universo, che sta prima e dopo i tempi.
Il cristianesimo è quindi opposto ai valori trionfanti, relativi, perché per i cristiani nulla è relativo, ma tutto ha un senso preciso e il bene, il male, il buono e il cattivo, la morale e l’immorale, il giusto e l’ingiusto stanno dentro e fuori di noi.
Quindi i cristiani, i valori cristiani devono essere derisi, umiliati, insultati, banalmente, in modo rozzo e squallido.
Questa è la più vigliacca persecuzione che i fedeli in Gesù Cristo hanno subito nella storia e non porta a morte fisica direttamente, ma solo all’indifferenza verso i criminali che uccidono nel Sud del mondo, perché non è utile difendere i cristiani, non porta guadagni.
In conseguenza gli assassini dei cristiani in Asia e in Africa hanno dalla loro, come complici morali, i relativisti occidentali, che sognano denaro, successo e … mangiano, si ingozzano e si divertono, … alla vista dei nuovi poveri martiri e del loro sangue.

abissi Cristo Gesù - cristianesimo e persecuzioni


Il Cristianesimo è da sempre accompagnato dalle persecuzioni, ovvero dal massacro degli innocenti, non solo fisicamente, nel mondo, non solo per mano dei comunisti che hanno ucciso milioni di cristiani per tutto il XX secolo, che potrebbe essere definito il secolo dei martiri cristiani.
Pure oggi i cristiani sono colpiti in Africa e in Asia, ma questo interessa poco la stampa laica, o presunta tale.
Invece il grande dramma dei cristiani è da noi: i luoghi di … tortura e di umiliazione si trovano in occidente, esattamente nei posti di lavoro, nelle scuole, dove essere cristiano significa essere deriso e insultato dai .. laici, dagli atei e agnostici che spesso si riempiono la bocca di scientismo antiquato, di banalità risibili, frutto di discorsi ottocenteschi, che ogni tanto vengono riproposti come nuovi.
Quando si inizia con costoro a fare qualche domanda banale, da scuola dell’obbligo, o meglio da cultura di base, quella che dovrebbe avere uno che ha frequentato sino alla 3° Media, il risultato è.... tragico.
La scienza è una sconosciuta per costoro, non sanno cosa significhi oggettività e soggettività, o l’importanza della matematica nelle teorie scientifiche.
La razionalità è un elemento fondamentale nel pensiero scientifico, ma loro hanno idee vaghe e confuse di ciò che essa sia, mentre il dubbio, con il bisogno umile di rivedere, provare, discutere e dubitare tutto ciò che la scienza propone, li fa ridere in modo sguaiato.
Invece costoro si armano di due modi di pensare dell’Ottocento: il primo è il positivismo, o meglio nella versione più becera di tale corrente, con la convinzione che la scienza doni certezze assolute e assolutiste, contrastando con il dubbio, grande virtù di tutti coloro che si avvicinano alla scienza, senza il quale il metodo scientifico diventa qualcosa di …. patetico: sarebbe una fede sorda e cieca, oltre che molto pericolosa.
L’altro residuato dell’Ottocento, che è molto di moda tra i laicisti contemporanea, è il relativismo, ovvero la concezione che tutto sia relativo e la verità non esista: questo pensiero è legato a visione della realtà tipica dei mercanti, degli affaristi, degli speculatori, il cui unico scopo e l’unica fede religiosa si trova nonel dio quattrino.
Quindi tutto è relativo e non esiste il bello e il brutto, il giusto e lo sbagliato, il vero e il falso, il buono e il cattivo, ma solo l’utile e il non utile.
Quindi tutto si muove attorno a questa … necessità e pure l’onestà, i sentimenti sono schiavi di questo principio, che domina ogni cosa, l’utile o il non utile.
L’utilitarismo è servo dei capricci, spesso infantili di uomini e di donne mai cresciuti.
Infatti, se si cerca di far parlare costoro, si scopre che appunto è questo che sta alla base del loro pensare: alzano le spalle e sbuffano, indifferenti ad ogni cosa, ma non ai loro capricci, ai loro svaghi, alle loro esibizioni ambiziose.
Che centra questo con le persecuzioni contro i cristiani?
Il cristianesimo ha una morale, non ha un moralismo da imporre agli altri, dà un senso all’esistenza, mettendo un Dio amore come base, perno dell’Universo, che sta prima e dopo i tempi.
Il cristianesimo è quindi opposto ai valori trionfanti, relativi, perché per i cristiani nulla è relativo, ma tutto ha un senso preciso e il bene, il male, il buono e il cattivo, la morale e l’immorale, il giusto e l’ingiusto stanno dentro e fuori di noi.
Quindi i cristiani, i valori cristiani devono essere derisi, umiliati, insultati, banalmente, in modo rozzo e squallido.
Questa è la più vigliacca persecuzione che i fedeli in Gesù Cristo hanno subito nella storia e non porta a morte fisica direttamente, ma solo all’indifferenza verso i criminali che uccidono nel Sud del mondo, perché non è utile difendere i cristiani, non porta guadagni.
In conseguenza gli assassini dei cristiani in Asia e in Africa hanno dalla loro, come complici morali, i relativisti occidentali, che sognano denaro, successo e … mangiano, si ingozzano e si divertono, … alla vista dei nuovi poveri martiri e del loro sangue.

20 apr 2015

Cristiani, cristianesimo e democrazia cristiana

Il male fatto al cristianesimo da parte di questo partito, che ha mostrato un modo di vivere il cristianesimo vigliacco, moscio e ipocrita, falso, lontano mille anni dal messaggio evangelico, è enorme.
In troppi hanno visto in loro il modello... di cristiano vero, confondendo i democristiani, con i cristiani: in realtà i personaggi, se autentici, erano opposti.
In un Paese dove il 99% degli italiani non hanno mai letto i Vangeli, oso dire non legge mai nulla, è difficile spiegare che il cristianesimo non è viscidume, carrierismo ipocrita, raccomandazioni e affarismo sporco. 

17 mar 2012

crocifisso Cristo Gesù - cristianesimo e persecuzioni


Il Cristianesimo è da sempre accompagnato dalle persecuzioni, ovvero dal massacro degli innocenti, non solo fisicamente, nel mondo, non solo per mano dei comunisti che hanno ucciso milioni di cristiani per tutto il XX secolo, che potrebbe essere definito il secolo dei martiri cristiani.
Pure oggi i cristiani sono colpiti in Africa e in Asia, ma questo interessa poco la stampa laica, o presunta tale.
Invece il grande dramma dei cristiani è da noi: i luoghi di … tortura e di umiliazione si trovano in occidente, esattamente nei posti di lavoro, nelle scuole, dove essere cristiano significa essere deriso e insultato dai .. laici, dagli atei e agnostici che spesso si riempiono la bocca di scientismo antiquato, di banalità risibili, frutto di discorsi ottocenteschi, che ogni tanto vengono riproposti come nuovi.
Quando si inizia con costoro a fare qualche domanda banale, da scuola dell’obbligo, o meglio da cultura di base, quella che dovrebbe avere uno che ha frequentato sino alla 3° Media, il risultato è.... tragico.
La scienza è una sconosciuta per costoro, non sanno cosa significhi oggettività e soggettività, o l’importanza della matematica nelle teorie scientifiche.
La razionalità è un elemento fondamentale nel pensiero scientifico, ma loro hanno idee vaghe e confuse di ciò che essa sia, mentre il dubbio, con il bisogno umile di rivedere, provare, discutere e dubitare tutto ciò che la scienza propone, li fa ridere in modo sguaiato.
Invece costoro si armano di due modi di pensare dell’Ottocento: il primo è il positivismo, o meglio nella versione più becera di tale corrente, con la convinzione che la scienza doni certezze assolute e assolutiste, contrastando con il dubbio, grande virtù di tutti coloro che si avvicinano alla scienza, senza il quale il metodo scientifico diventa qualcosa di …. patetico: sarebbe una fede sorda e cieca, oltre che molto pericolosa.
L’altro residuato dell’Ottocento, che è molto di moda tra i laicisti contemporanea, è il relativismo, ovvero la concezione che tutto sia relativo e la verità non esista: questo pensiero è legato a visione della realtà tipica dei mercanti, degli affaristi, degli speculatori, il cui unico scopo e l’unica fede religiosa si trova nonel dio quattrino.
Quindi tutto è relativo e non esiste il bello e il brutto, il giusto e lo sbagliato, il vero e il falso, il buono e il cattivo, ma solo l’utile e il non utile.
Quindi tutto si muove attorno a questa … necessità e pure l’onestà, i sentimenti sono schiavi di questo principio, che domina ogni cosa, l’utile o il non utile.
L’utilitarismo è servo dei capricci, spesso infantili di uomini e di donne mai cresciuti.
Infatti, se si cerca di far parlare costoro, si scopre che appunto è questo che sta alla base del loro pensare: alzano le spalle e sbuffano, indifferenti ad ogni cosa, ma non ai loro capricci, ai loro svaghi, alle loro esibizioni ambiziose.
Che centra questo con le persecuzioni contro i cristiani?
Il cristianesimo ha una morale, non ha un moralismo da imporre agli altri, dà un senso all’esistenza, mettendo un Dio amore come base, perno dell’Universo, che sta prima e dopo i tempi.
Il cristianesimo è quindi opposto ai valori trionfanti, relativi, perché per i cristiani nulla è relativo, ma tutto ha un senso preciso e il bene, il male, il buono e il cattivo, la morale e l’immorale, il giusto e l’ingiusto stanno dentro e fuori di noi.
Quindi i cristiani, i valori cristiani devono essere derisi, umiliati, insultati, banalmente, in modo rozzo e squallido.
Questa è la più vigliacca persecuzione che i fedeli in Gesù Cristo hanno subito nella storia e non porta a morte fisica direttamente, ma solo all’indifferenza verso i criminali che uccidono nel Sud del mondo, perché non è utile difendere i cristiani, non porta guadagni.
In conseguenza gli assassini dei cristiani in Asia e in Africa hanno dalla loro, come complici morali, i relativisti occidentali, che sognano denaro, successo e … mangiano, si ingozzano e si divertono, … alla vista dei nuovi poveri martiri e del loro sangue.

5 mag 2015

Gesù Cristo, cristiani, cristianesimo, fede difficile e delicata, ma anche coriacea e veritiera

Il cristianesimo è visto come una fede … per deboli, ma la forza della prepotenza è solo apparente ed altre religioni, arroganti, feroci, che si sentono in diritto di uccidere i cristiani del mondo, grazie alla codardia dei potenti dell’Occidente, non sanno che la forza del cristianesimo sta nella sua… insolita debolezza, ovvero il cristianesimo mostra il meglio di se stesso proprio quando i vigliacchi con la forza colpiscono.
Chi colpisce perché teme la verità prima o poi pagherà un prezzo altissimo.

17 mar 2012

cosmico Cristo Gesù - cristianesimo e persecuzioni


Il Cristianesimo è da sempre accompagnato dalle persecuzioni, ovvero dal massacro degli innocenti, non solo fisicamente, nel mondo, non solo per mano dei comunisti che hanno ucciso milioni di cristiani per tutto il XX secolo, che potrebbe essere definito il secolo dei martiri cristiani.
Pure oggi i cristiani sono colpiti in Africa e in Asia, ma questo interessa poco la stampa laica, o presunta tale.
Invece il grande dramma dei cristiani è da noi: i luoghi di … tortura e di umiliazione si trovano in occidente, esattamente nei posti di lavoro, nelle scuole, dove essere cristiano significa essere deriso e insultato dai .. laici, dagli atei e agnostici che spesso si riempiono la bocca di scientismo antiquato, di banalità risibili, frutto di discorsi ottocenteschi, che ogni tanto vengono riproposti come nuovi.
Quando si inizia con costoro a fare qualche domanda banale, da scuola dell’obbligo, o meglio da cultura di base, quella che dovrebbe avere uno che ha frequentato sino alla 3° Media, il risultato è.... tragico.
La scienza è una sconosciuta per costoro, non sanno cosa significhi oggettività e soggettività, o l’importanza della matematica nelle teorie scientifiche.
La razionalità è un elemento fondamentale nel pensiero scientifico, ma loro hanno idee vaghe e confuse di ciò che essa sia, mentre il dubbio, con il bisogno umile di rivedere, provare, discutere e dubitare tutto ciò che la scienza propone, li fa ridere in modo sguaiato.
Invece costoro si armano di due modi di pensare dell’Ottocento: il primo è il positivismo, o meglio nella versione più becera di tale corrente, con la convinzione che la scienza doni certezze assolute e assolutiste, contrastando con il dubbio, grande virtù di tutti coloro che si avvicinano alla scienza, senza il quale il metodo scientifico diventa qualcosa di …. patetico: sarebbe una fede sorda e cieca, oltre che molto pericolosa.
L’altro residuato dell’Ottocento, che è molto di moda tra i laicisti contemporanea, è il relativismo, ovvero la concezione che tutto sia relativo e la verità non esista: questo pensiero è legato a visione della realtà tipica dei mercanti, degli affaristi, degli speculatori, il cui unico scopo e l’unica fede religiosa si trova nonel dio quattrino.
Quindi tutto è relativo e non esiste il bello e il brutto, il giusto e lo sbagliato, il vero e il falso, il buono e il cattivo, ma solo l’utile e il non utile.
Quindi tutto si muove attorno a questa … necessità e pure l’onestà, i sentimenti sono schiavi di questo principio, che domina ogni cosa, l’utile o il non utile.
L’utilitarismo è servo dei capricci, spesso infantili di uomini e di donne mai cresciuti.
Infatti, se si cerca di far parlare costoro, si scopre che appunto è questo che sta alla base del loro pensare: alzano le spalle e sbuffano, indifferenti ad ogni cosa, ma non ai loro capricci, ai loro svaghi, alle loro esibizioni ambiziose.
Che centra questo con le persecuzioni contro i cristiani?
Il cristianesimo ha una morale, non ha un moralismo da imporre agli altri, dà un senso all’esistenza, mettendo un Dio amore come base, perno dell’Universo, che sta prima e dopo i tempi.
Il cristianesimo è quindi opposto ai valori trionfanti, relativi, perché per i cristiani nulla è relativo, ma tutto ha un senso preciso e il bene, il male, il buono e il cattivo, la morale e l’immorale, il giusto e l’ingiusto stanno dentro e fuori di noi.
Quindi i cristiani, i valori cristiani devono essere derisi, umiliati, insultati, banalmente, in modo rozzo e squallido.
Questa è la più vigliacca persecuzione che i fedeli in Gesù Cristo hanno subito nella storia e non porta a morte fisica direttamente, ma solo all’indifferenza verso i criminali che uccidono nel Sud del mondo, perché non è utile difendere i cristiani, non porta guadagni.
In conseguenza gli assassini dei cristiani in Asia e in Africa hanno dalla loro, come complici morali, i relativisti occidentali, che sognano denaro, successo e … mangiano, si ingozzano e si divertono, … alla vista dei nuovi poveri martiri e del loro sangue.

15 set 2010

Introduzione al Convegno di mons. Giuseppe Busani,

 

Diocesi Piacenza-Bobbio
Ufficio Documentazione
Salone degli Arazzi – Collegio Alberoni

Convegno Pastorale Diocesano
Coraggio, sono io, non abbiate paura!

10-11 Settembre 2010

Verso il secondo anno della Missione Popolare Diocesana

Ore 18,30   10 Settembre 2010

Documento elaborato da Ciani Vittorio x l'Ufficio Documentazione Diocesi Piacenza-Bobbio.

Introduzione al Convegno di mons. Giuseppe Busani,
vicario episcopale per la pastorale

Siamo al cuore del primo anno della Missione: quasi tutte le UP hanno svolto il primo ritiro, alcune già il secondo, in molte altre è in programma nei mesi di settembre-ottobre, entro dicembre svolgeranno il terzo ritiro.

Tutti inizieremo il secondo anno della MPD in Cattedrale nella festa del Battesimo di Gesù. I primi a lavorare saranno gli animatori nei tre sabati di ottobre per elaborare proposte concrete e esercizi di cristianesimo percorribili a partire dalle prospettive elaborate in questi giorni su tre ambiti fondamentali della vita di ogni persona: l'affettività, la fragilità e la cittadinanza. Saremo orientati e accompagnati da una Nota pastorale del Vescovo che sarà pubblicata assieme al calendario diocesano.

In sede di apertura del Convegno ci pare utile una verifica del cammino compiuto in questa prima fase del primo anno della Missione, a questo proposito ascolteremo l'intervento del dottor Magnaschi. Vogliamo però ancora richiamare alcuni aspetti costitutivi della Missione che riguardano ogni tappa; in base alla esperienze vissute vorremmo trarre elementi per vivere meglio il cammino che ci sta davanti.

Nella seconda parte del Convegno ci dedicheremo all'approfondimento e al confronto sulle prospettive del secondo anno nel quale ci proponiamo di mettere al centro la persona umana facendo attenzione agli snodi fondamentali della vita per scoprire il Vangelo come risorsa insostituibile per vivere in modo buono le relazioni, per abitare la fragilità e costruire la città dell'uomo. Ascolteremo l'intervento del Vescovo che ci presenterà gli orientamenti fondamentali del nuovo anno, gli approfondimenti saranno offerti dal professor Magatti che si occuperà dell'aspetto sociale e antropologico e di don Torresin che ci offrirà un percorso teologico. Le ricadute pastorali saranno declinate da don Mascilongo (percorsi sul vangelo di Matteo) e dal prof. Triani (percorso pedagogico-pastorale).

Senso e forma della Missione Popolare Diocesana

La verifica del cammino fin qui compiuto, ci sollecita a tornare brevemente alle motivazioni che hanno dato il via al cammino della missione.


1. Ripresa di alcuni elementi costitutivi. Se la nostra vita cristiana non riceve qualche 'scossone' corre il rischio di diventare stagnante, fiacca e trascinata; perde in gusto, luminosità, bellezza e persuasività. La Missione è un tempo di grazia per questo tempo troppo trascinato, un'iniezione di freschezza, vitalità, gioia. Ci vuole restituire l'emozione di essere credenti.

La Missione infatti è la questione dell'"altro", pone l'altro al centro. E questo da tre punti di vista. In primo luogo ci fa riscoprire che la nostra vita personale può essere "altrimenti", può diventare un'altra vita, può cambiare. C'è 'dell'altro' in noi: una energia di bene, una possibilità di dono che può e deve emergere, che chiede di essere tratto fuori e forse è alla ricerca di una voce e di una mano per poter germogliare. Ma soprattutto c'è una Parola "altra", non nostra, oltre le nostre solite parole, è la parola di Gesù, che è venuto a rilevarci l'altro volto del Padre e l'altro volto della vita. Infine ci sono 'altri' che hanno un cuore grande, e nel cuore un grande desiderio di Dio e forse attendono che qualcuno li chiami.

La comunità cristiana ha una certezza: il Vangelo è una risorsa di vita, potente, buona e bella, è quella Parola altra che ci può far vivere altrimenti e che può ancora affascinare altre persone. Fondamentalmente la missione ci chiede di prenderci cura della fede dell'altro e di accettare volentieri che qualcun altro si occupi della nostra fede.

Il Vangelo infatti rende più umani: pone sulle labbra un linguaggio di fiducia e di speranza, rende trasparente lo sguardo, iscrive nella carne gesti di bene e scalda i cuori. E tutto questo perché non è semplicemente uno scritto, ma è una Parola-presenza, è la voce di Colui che quando parla rivela a noi se stesso e noi a noi stessi.

La Missione non è partita da una nostra iniziativa, né da un nostro progetto, ma da un invito evangelico: "prendi il largo" (Lc 5,4) e potrà continuare soltanto se ci porremo in ascolto di nuovi inviti del Vangelo come quello che risuona nel Vangelo di Matteo: "Coraggio, sono io. Non abbiate paura!"(Mt.14,27). Se la missione parte ed è sostenuta da un invito significa che Qualcuno ha già messo qualcosa della sua vita, e se noi accettiamo l'invito accettiamo di ricevere vita da Colui che ci rivolge l'invito.

Il Vangelo però è un dono posto nelle nostre mani, chiede di farsi voce con le nostre voci, chiede alleanza, partecipazione, cerca terreni seminabili; il Vangelo infatti non è un'idea che cerca la mente ma un seme che cerca il terreno buono.


2. Gli esercizi di cristianesimo. È la scelta fatta all'inizio della Missione e che intendiamo continuare. L'obiettivo della Missione, più che diffondere una dottrina del cristianesimo, si propone di ricuperare gli elementi fondamentali e costitutivi della vita cristiana attraverso il loro esercizio pratico. Quindi non discorsi su Dio, sulla Bibbia, sulla Chiesa ma esperienze di vita con il Signore, con la Parola, con i fratelli. Nessuno di noi sa parlare bene di Dio, sa fare un discorso completo e adeguato su di Lui; anche su tante altre questioni scottanti è difficile dire l'ultima parola. Ma è possibile parlare a Dio e ascoltare la sua Parola. La prima scelta è stata pertanto quella di praticare la familiarità orante con la Parola. Una parola è familiare quando è una novità che ci fa stare bene, come si sta nella propria casa. È una Parola che ci fa trovare a casa, una presenza di casa che non ci fa sentire fuori luogo. Questo si raggiunge non approfondendo la conoscenza, ma esercitando la frequenza, dimorando cioè nella Parola; una frequenza non qualsiasi, ma orante cioè umile e riconoscente.

Concretamente la forma assunta per raggiungere questo obiettivo è stata quella degli esercizi spirituali popolari. Nelle diverse Unità Pastorali si è dedicato tempo alla frequenza della Parola, solitamente una veglia di inizio e due mezze giornate articolate in questo modo: lettura del brano, spiegazione, silenzio orante, condivisione della Parola e del pasto. Si è cercato di dedicare tempo, di rimanere in sosta orante, quasi dimorare presso un brano del Vangelo per potere vivere un'accoglienza grata e affettuosa del Signore che parla. La forma è molto vicina alla tradizionale 'lectio divina, un modo di stare presso la Parola che si domanda: che cosa dice il testo, che cosa dice a me, che cosa dico a Dio a partire dal testo. Gli esercizi spirituali consistono dunque in una pratica orante della Parola.

Perché allora 'popolari'? La dimensione popolare è una nota caratterizzante della nostra Missione diocesana. Popolare non è da intendere come missione predicata al popolo ma come missione in cui ogni battezzato è soggetto dell'attività missionaria. Certamente si tratta di una soggettività articolata: i sacerdoti tengono vivo l'invito, individuano e sollecitano carismi e ministeri, custodiscono l'unità nel percorso; gli animatori garantiscono tutto ciò che è necessario per gli esercizi di cristianesimo; tutti i fedeli che accolgono l'invito compiono gli esercizi di cristianesimo dando così forma al volto comunitario della Chiesa. Possiamo dire che questo è stato uno degli aspetti più significativi dell'esperienza fin qui vissuta, concretamente i ritiri ci hanno fatto gustare la bellezza di un volto di Chiesa aperta, ospitale e affettiva, ci ha fatto gustare la comunione, la collaborazione e la corresponsabilità, soprattutto tra sacerdoti e laici. Uno degli altri aspetti della popolarità è stato quello di vivere la forma proposta articolandola in tempi, luoghi e ministeri adatti ad ogni singola Unità Pastorale. Si sono rivelate così molto vicine alle attese delle persone i momenti della veglia, del silenzio e della condivisione fraterna.

Verso il secondo anno

Ci limitiamo qui ad introdurre la prospettiva globale del secondo anno che chiede di essere approfondita e declinata in percorsi concreti.

L'accento sarà posto sugli snodi fondamentali della vita umana, sottolineando quei passaggi che chiamano in causa maggiormente la fede: le relazioni,l'esperienza del limite e la questione della cittadinanza. Perché la fede non può che affermarsi nel cuore della vita. Tutti abbiamo bisogno di imparare a vivere le relazioni, tutti sperimentiamo la fatica di abitare le fragilità, tutti facciamo esperienza delle contraddizioni del vivere sociale e politico, dell'edificare la città. Vorremmo scoprire allora il Vangelo come risorsa, forza ed energia capace di aiutarci a vivere queste esperienze. Senza la pretesa tuttavia di indottrinare tali dimensioni, perché il Vangelo non è una dottrina, ma è l'incontro già dato tra Dio e queste esperienze in Gesù Cristo. Nel Vangelo è già presente l'unità tra Dio e uomo, fra trascendente e immanente, tra spirituale e materiale. Occorre dunque scoprire questo tesoro, farlo emergere.

Se facciamo attenzione alle esperienze umane fondamentali, scopriamo infatti che l'uomo ha già dentro tracce di Vangelo. Tali esperienze sono già rivelatrici di Dio. Tuttavia sono esposte all'ambiguità, possono essere mortificate facilmente. Perciò occorre tenere accesa e viva la fiamma del Vangelo, affinché l'umano non sia mortificato ma condotto a pienezza e verità.

Con la scelta di porre l'accento su questi tre ambiti c'è un dislocamento della prospettiva pastorale: se normalmente la Pastorale è strutturata nel tentativo di creare l'unità organica tra Parola, celebrazione e carità, in questo caso l'attenzione è dislocata sull'unità da trovare nella persona umana. Al centro c'è la persona umana".


La forza del Vangelo consiste precisamente in questo: nel saper abbracciare tutto l'umano, portando a verità i desideri del cuore dell'uomo, aiutandoci a scoprire il senso vero della nostra esistenza, liberando la vita da quelle paure che la comprimono e la distolgono dalla pienezza.

Solo quando il Vangelo incontra la vita, solo quando si fa esperienza autentica di come quella parola di verità sappia intrecciare legami profondi e vitali con le dimensioni fondamentali dell'esistenza umana, solo allora si scopre la grandezza del dono ricevuto, solo allora si percepisce la fede come cammino praticabile e la vita come dono da vivere nella riconoscenza e nella libertà.

A questo punto si colloca la Missione, come quel grande movimento di testimonianza e di offerta dello stesso dono alla vita di tutti gli uomini, nell'accoglienza rispettosa delle loro istanze e nella lieta condivisione della propria scoperta, della personale esperienza del dono dello Spirito.


Questo dislocamento della proposta dall'organicità del contenuto all'attenzione all'esistenza umana nei suoi snodi fondamentali apre la pastorale alla dimensione missionaria e diventa esercizio concreto di ascolto del Vangelo e, nello stesso tempo, della persona umana. Solo nel felice incontro tra la nostra vita e il Vangelo si può realizzare quella testimonianza che diventa invito-proposta a tutti gli uomini.


13 ago 2013

Cristianesimo e persecuzioni, ovvero la strana vicenda dei cristiani d’oggi


Cristianesimo e persecuzioni, ovvero la strana vicenda dei cristiani d’oggi derisi da un materialismo … scemo, non più quello che un tempo aveva una base ideologica o anche filosofica: oggi il materialismo si nutre di tardo consumismo, è spesso rozzo, per persone ignoranti, che si coprono di feticci, taroccati, di nessun valore anche economico, però ricco di simboli, che per costoro danno forza, stile, superiorità.
Costoro disprezzano tutto ciò che non appartiene alloro misero mondo, i pataccari credono nelle loro patacche da mostrare al mondo, mentre il cristianesimo, per i poveretti, è solo qualcosa di risibile.


6 mar 2015

Gesù Cristo, cristiani, cristianesimo, un fascino antico che colpisce ancora

La conversione, per il cristianesimo, è la forma di diffusione di questo secolo, non come per le altre religioni dove la proliferazione avviene per aumento demografico, quindi un aumento che tende a sfruttare le donne, come macchine da riproduzione, i figli come manovali e con bassa scolarizzazione.
Quindi il cristianesimo ha bisogno di almeno un minimo di cultura per diffondersi, quindi è una religione che trova spazi culturali e li diffonde.

4 apr 2017

#Cristianesimo, l’#unica #risposta all’#odio che ci distruggerebbe - ARDUINO ROSSI

Gli uni devono odiare gli infedeli, gli altri sono indifferenti al mondo, al dolore umano, non sanno cosa sia la giustizia e l’uguaglianza umana, dei diritti e dei doveri.
Caricano i neonati di colpe immaginarie, derivate dalle vite precedenti, …scusate se lo dico, inventate, oppure si impongono regole rigide e fine a se stesse, derivate da situazioni antiche, superate dalla storia e dall’intelligenza.
Il cristianesimo dà speranza, senso della giustizia, solidarietà sino al dovere di dividere con gli ultimi i propri beni, senso del dovere verso gli altri e il perdono, unito alla carità per tutti.
Inoltre la versione più valida del cristianesimo, quella vicino allo spirito di San Francesco, conosce l’amore per la natura e tutte le creature.
Il resto delle fedi e dell’ateismo riconosce l’odio come valore: gli altri si vendicano o vanno al fiume ad attendere che passi il cadavere del loro nemico, ma il perdono, parola complessa e faticosa, non lo conoscono.


8 mar 2019

La forza del cristianesimo sta negli umili - Arduino Rossi


Se si studia la storia del cristianesimo, con onestà intellettuale, non si può che essere stupiti nel vedere che abbiamo due cristianesimi contrapposti, anzi uno solo: abbiamo il potere teocratico, una bestemmia evidente, con le varie teologie contrapposte, imposte spesso con la forza, ma abbiamo gli ultimi e gli umili, che lavorano e vivono il messaggio di Cristo con estrema lealtà, soffrendo spesso, spesso pure perseguitati.
Il messaggio di Gesù passò e passa attraverso questa gente, spesso silenziosa, pratica e lavoratrice, tanto sincera quanto leale: il Regno dei Cieli è per loro.

23 mar 2018

Cristianesimo, se l’Occidente lo disconosce è morto - ARDUINO ROSSI

La nascita dell'Europa, divisa dall'Asia, culturalmente, è grazie alla cultura greca e latina, al cristianesimo, anche nelle sue interpretazioni…spurie e dubbie.
Senza questo elemento l'Occidente è perduto, non è la non religione, il relativismo religioso, che ci salverà dal sicuro oblio, ma ancora la forza, il coraggio cristiano, vissuto come ricerca della verità, come fonte di giustizia e di carità.
Infatti questo continente rischia di diventare un avamposto dell'Africa, che spalancherebbe la fine di tutto: io oso dire che senza cristianesimo non c'è salvezza, soprattutto umano.

15 ott 2014

credo religioso, Cristianesimo e cristiani, la difficoltà a testimoniare la fede, o meglio la paura a diffondere il Vangelo

Cristianesimo e cristiani, la difficoltà a testimoniare la fede, o meglio la paura a diffondere il Vangelo, grande sconosciuto tra moltissime persone: personalmente non conosco persone che abbiano letto i 4 Vangeli, ovviamente oltre a me.
Non parlo della Bibbia, sconosciuta e tanto chiacchierata, con affermazioni ridicole e assurde, da parte di intellettuali o presunti tali.
Si dovrebbe ripartire dal cuore del cristianesimo, i Vangeli.

1 mar 2015

fede, Gesù, cristiani, Cristo, persecuzioni, cristianesimo sempre più odiato

L'odio contro il cristianesimo, in India, ma anche in Cina, dimostra che la fede di Cristo sia una fede che libera dalla tirannide delle caste, per esempio, dalle assurde tradizioni, da usi e costumi che rendono gli uomini e in particolare le donne, servi.
Il cristianesimo è odiato in Occidente perché impone il rispetto dell'onestà, quella interiore, contro mafie e corruzione, contro speculazioni criminali, fcili affari e impone il lavoro onesto come metodo per guadagmarsi la vita.