Bureau de presse
Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, lunedì 25 marzo 2024
Calendario scolastico 2024/2025:
inizio delle lezioni e dell'attività educativa l'11 settembre
L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che nella seduta di oggi, lunedì 25 marzo, la Giunta regionale, su proposta della Sovraintendente agli Studi, ha dato parere favorevole al calendario scolastico 2024/2025 nel quale l'inizio delle lezioni e dell'attività educativa è stato fissato per mercoledì 11 settembre. Mentre il termine delle lezioni per le scuole primarie, secondarie di primo grado e secondarie superiori sarà martedì 10 giugno. La conclusione dell'attività didattica ed educativa per la scuola dell'infanzia è stata determinata per il 30 giugno.
Oltre alle festività civili e religiose previste dalla normativa (tutte le domeniche, il 1° novembre, l'8 dicembre, il 25 e 26 dicembre, il 1°gennaio, il 6 gennaio, il 25 aprile, il 1° maggio, la domenica e il lunedì di Pasqua, il 2 giugno, il Santo Patrono), saranno giorni di vacanza anche:
- 2 novembre 2024 (Ponte di Ognissanti
- dal 23 al 31 dicembre 2024 e dal 2 al 6 gennaio 2025 (vacanze natalizie)
- 30 e 31 gennaio 2025 (Fiera di Sant'Orso)
- 3 al 5 marzo 2025 (vacanze d'inverno)
- dal 17 al 21 aprile 2025 (vacanze pasquali)
- 26 aprile 2025 (ponte del 25 aprile)
- 2 e 3 maggio 2025 (ponte del 1° maggio)
Tenuto conto che il calendario scolastico è uno strumento di programmazione dei servizi sul territorio e che, quindi, la sua strutturazione incide anche sull'organizzazione delle famiglie, si è cercato, al fine di rendere maggiormente efficace e tempestiva la comunicazione scuola-famiglia-territorio, di pubblicare quanto prima le date relative alle attività didattico-educative per l'a.s. 2024/2025 - dichiara l'Assessore Jean-Pierre Guichardaz -. Credo che il risultato sia apprezzabile e per questo ringrazio chi si è adoperato a garantire l'assetto organizzativo per il prossimo anno, che sarà integrato, per il principio dell'autonomia scolastica, per ogni istituzione dai due giorni di vacanza aggiuntivi scelti sulla base delle esigenze delle differenti realtà di cui si compone il nostro territorio.
Regione Autonoma Valle d'Aosta
0249
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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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25 mar 2024
Calendario scolastico 2024/2025: inizio delle lezioni e dell’attività educativa l’11 settembre
21 mar 2019
Lezioni di civiltà? Ma andata a ….. - Arduino Rossi
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8 mag 2010
08/5 Calendario Scolastico Regionale 2010/2011- Regione Lombardia
7 aprile 2010
La Regione ha approvato il calendario scolastico regionale che stabilisce la data di inizio e di fine delle lezione per l'anno 2010/2011 nelle scuole della Lombardia e prende atto delle festività nazionali individuate dal Ministero.
Queste le date di inizio e di fine delle lezioni sul territorio regionale:
lunedì 13 settembre 2010, inizio lezioni per tutti gli ordini e gradi di istruzione e scuole d’infanzia.
sabato 11 giugno 2011, termine lezioni per tutti gli ordini e gradi d’istruzione e percorsi formativi;
giovedì 30 giugno 2011 per la scuola d’infanzia.
Il calendario scolastico - tenuto conto delle sue ripercussioni sull'organizzazione della vita famigliare degli alunni e dei servizi connessi alle attività didattiche - si configura come uno strumento di programmazione territoriale e allo stesso tempo riconosce il valore dell'autonomia scolastica.
Infatti è demandata all’autonomia degli istituti scolastici e formativi la possibilità di definire l’articolazione dell’attività didattica, nel rispetto del monte ore annuale, e gli adattamenti del calendario scolastico d’istituto. Sarà compito degli stessi Istituti informare nel modo più opportuno gli studenti e le loro famiglie.
Nel primo file allegato, è disponibile il testo della delibera regionale, contenente il calendario approvato (Allegato A).
Nel secondo file troverete il solo calendario scolastico.
Allegati
5 nov 2010
Abbiamo pure professori di matematica che danno lezioni gratuite a ragazze...... carine: le bruttine pagano o ripetono l'anno.
In Francia c'è una nuova ...moda: nell'era della crisi economica spesso non ci sono i soldi per le donne sole, ma anche meno sole, per pagare un operaio, un idraulico o altro, allora su Internet si offrono idraulici per piccoli lavori, che si fanno pagare con "dolcezza e tenerezza".
Abbiamo pure professori di matematica che danno lezioni gratuite a ragazze...... carine: le bruttine pagano o ripetono l'anno.
Questa nuova tendenza al baratto, che nasconde una strana forma di prostituzione, si allarga: abbiamo belle ragazze, studentesse in genere, che si propongono come "escort" e cercano casa in …..affitto.
Questa situazione, che definisco terribile, bruttissima, deludente, dimostra che pure in Francia la condizione della donna, nel mondo del lavoro, è marginale: i salari sono inferiori e poi esiste ancora un'incapacità.....professionale ad adattarsi a certi mestieri che sono considerati ancora maschili.
Con questo non voglio dire che devono esistere donne idraulico, fabbro, carpentiere, ma certi lavoretti in casa potrebbero essere fatti pure da loro, senza i soliti mariti veri o in affitto.
Il fatto che esiste questa situazione dove una donna si deve prostituire per il rubinetto rotto, per la lezione di matematica, per la casa in affitto, dimostra quanto sia terribile, ingiusta, disumana la condizione femminile ancora oggi: comunque esistono due genere di prostitute da sempre, le disperate e le sfaticate.
Le prime oggi sono quasi tutte straniere, provengono dal Sud del mondo e sono rese schiave dalla malavita organizzata.
Le seconde sono invece delle donne che non si vogliono sporcare le mani: certi lavori non li svolgerebbero mai, come la donna delle pulizie, la domestica in casa, ma neppure l'operaia.
13 apr 2011
GIOVANI AGRICOLTORI 2010
Nella mattinata di oggi, mercoledì 13 aprile, nella sede dell'Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali a Saint-Christophe, l'Assessore Giuseppe Isabellon e il Direttore del corso Oscar Marguerettaz hanno consegnato gli attestati finali del corso Giovani Agricoltori 2010, conclusosi il 23 marzo scorso.
Il progetto Giovani agricoltori, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo – obiettivo 2 – Programma Operativo Regionale Occupazione, è promosso dall'Assessorato e attuato dall'Institut Agricole Régional. Il corso, al quale potevano accedere giovani di età compresa tra i 18 e i 39 anni, si è articolato in 140 ore, di cui otto facoltative di accompagnamento individuale alla costruzione del Piano aziendale, indispensabile per poter richiedere il premio di primo insediamento e accedere agli incentivi previsti dalla misura 112 Insediamento giovani agricoltori del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013.
Il percorso formativo ha compreso lezioni vertenti su valutazione economica degli investimenti, calcolo del risultato economico, programmazione dei flussi economici e finanziari, analisi di mercato e marketing, oltre ad impartire una serie di conoscenze indispensabili all'attività, quali la normativa sulla sicurezza e quella igienico-sanitaria sulla trasformazione degli alimenti, nozioni base di informatica, norme sui contratti agricoli e informazioni sulla cooperazione e sull'assistenza delle associazioni di categoria. Il corso prevedeva la possibilità di accedere alla formazione personalizzando il proprio programma di studio, grazie al riconoscimento delle competenze acquisite in altri percorsi formativi. Ciò ha consentito agli allievi di ottimizzare le ore a disposizione, raggiungendo una frequenza media di oltre il 94 per cento delle lezioni. Fino al 30 giugno prossimo, inoltre, gli allievi avranno la possibilità di portare a termine l'attività di accompagnamento individuale e di consulenza personalizzata con esperti di economia dell'IAR per completare il proprio piano aziendale.
I corsisti erano trentasei, quindici donne e ventuno uomini, suddivisi in due classi da 18 allievi (corsi A e B): Federico Artaz, Irene Berriat, Fiorella Bodoira, Roberto Borroz, Piera Bosc, Paola Castagno, Joël Chaberge, Rita Challancin, Stefano Chenuil, Lorenzo Croce, Elisa Cuc, Massimo Desayeux, Fabio Duc, Noemi Maria Follioley, Veronica Foudon, Barbara Ghirardo, Michel Joly, Laurent Joux, Davide Lamperti, Luigino Leaval, Gianluca Lussu, Giulia Meynet, Philippe Emilio Milleret, Christian Millet, Luca Moussanet, Luigi Mus, Mattia Nicoletta, Daniela Paesani, Marina Pascal,Edy Perraillon, Aline Perrin, Ivan Perrin, Mara Sisti, Luca Turini, Nadir Varisellaz e Katia Veysendaz. Tutti hanno superato la media di 6/10 necessaria per il rilascio dell'attestato (voti dal 6,8 al 9,2).
Oltre all'attestato di Giovane agricoltore agli allievi sono stati rilasciati, su autorizzazione degli organismi competenti, l'attestato valido ai fini dell'idoneità sanitaria per la manipolazione degli alimenti (ex libretto sanitario), l'idoneità per responsabile della sicurezza in azienda e l'attestato di addetto antincendio per le aziende a rischio medio.
10 ago 2024
Prevenzione e lotta alla flavescenza dorata della vite: l’Assessorato dell’Agricoltura a fianco dei viticoltori
COMUNICATO STAMPA
Aosta, venerdì 9 agosto 2024
Prevenzione e lotta alla flavescenza dorata della vite: l'Assessorato dell'Agricoltura a fianco dei viticoltori
L'Assessorato dell'Agricoltura e Risorse naturali comunica che un centinaio di viticoltori valdostani ha preso parte, mercoledì 7 e giovedì 8 agosto, al convegno con lezioni sul campo inerente la prevenzione e lotta alla flavescenza dorata della vite, causata dall'insetto vettore Scaphoideus Titanus, che quest'anno sembra essere in lieve aumento in diverse vigne della Valle d'Aosta.
La flavescenza dorata è una fitoplasmosi del gruppo dei 'giallumi della vite'. Il nome viene attribuito dalla colorazione gialla dorata che assumono le foglie, i tralci ed i grappoli di vitigni a bacca bianca una volta colpiti.
Mercoledì 7 agosto il Salone del Dipartimento agricoltura di Saint-Christophe ha ospitato gli interventi degli specialisti, moderati dal dott. Eric Grange, istruttore tecnico dell'Ufficio Servizio Fitosanitario: la dottoressa Rita Bonfanti, del Servizio fitosanitario regionale; il professor Alberto Alma dell'Università di Torino; il professor Carlo Duso dell'Università di Padova e il dottor Alberto Gelmetti della Fondazione Edmund Mach.
Anche tramite l'interazione con i viticoltori sono stati approfonditi temi cruciali quali il riconoscimento dei sintomi da Flavescenza dorata su vite, la biologia e le conseguenti evoluzioni vitali del vettore Scaphoideus titanus (detto anche 'cicalina della flavescenza dorata'), i metodi di controllo dell'insetto nel contesto della lotta integrata e la gestione territoriale della Flavescenza dorata in Trentino - Alto Adige, che può realmente costituire un ottimo modello esperienziale per la Valle d'Aosta.
Giovedì 8 agosto dalle 8,30 alle 13 sono state organizzate a Gressan e ad Arnad uscite nei vigneti, vere e proprie lezioni sul campo dedicate al riconoscimento dei sintomi da Flavescenza dorata sulla vite e di altre eventuali malattie, guidate dai tecnici del servizio fitosanitario e dagli esperti della Fondazione E. Mach, fra i quali anche il dott. Roberto Lucin.
"Vi è piena consapevolezza di dover fare i conti con lo Scaphoideus titanus, sottolinea l'Assessore Marco Carrel. Tanti sono ancora i fattori che rendono complicata la battaglia contro questo vettore. Possiamo però fare del nostro meglio per rendergli la vita difficile e ottimizzare i risultati nelle strategie di lotta integrata contro infestanti e parassiti. In questo senso, l'Assessorato ha voluto coinvolgere e sensibilizzare i "vignerons", primi attori impegnati nella lotta quotidiana per la salvaguardia dei loro vigneti. Grazie a queste giornate di formazione organizzate dall'Assessorato, sono certo che i numerosi "vignerons" presenti si siano sentiti responsabilizzati e abbiano preso ancor più coscienza del ruolo che essi rivestono nella lotta contro questo insetto. Lo scopo di queste importanti giornate di studio e confronto diretto sul campo è stato proprio sancire questo impegno anche da parte delle nostre strutture regionali, pronte a sostenere con ogni mezzo e con programmi di formazione aggiornati le dure battaglie dei viticoltori valdostani, già alle prese con un territorio capace sì di offrire prodotti di straordinaria eccellenza ma solo al prezzo di dure e quotidiane fatiche".
"Non ci fermeremo, aggiunge l'Assessore, siamo sul campo con impegno e restiamo a fianco di chi ha deciso, coltivando campi e vigne e allevando bestiame dal fondovalle alle quote più alte, di farsi custode e baluardo ambientale del nostro territorio".
Regione Autonoma Valle d'Aosta
637
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Fonte: Assessorato Agricoltura e Risorse naturali – Ufficio stampa Regione autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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23 apr 2010
22/4 La Polizia provinciale incontra gli studenti (Prov. Bergamo
PROVINCIA DI BERGAMO
http://www.provincia.bergamo.it e-mail: info@provincia.bergamo.it
UFFICIO STAMPA
Bergamo, 23 aprile 2010
COMUNICATO STAMPA
La Polizia provinciale incontra gli studenti
Lunedì 19 aprile 2010 il Nucleo ittico venatorio del corpo di polizia provinciale ha svolto l’iniziativa didattica sulla fauna selvatica, rivolta agli studenti delle scuole secondarie di primo grado di Pradalunga.
Gli operatori di polizia hanno illustrato il programma - concordato con i docenti di Scienze della scuola - che ha trattato il concetto di “fauna selvatica”, la differenza tra fauna selvatica stanziale e migratoria, l’ambiente e distribuzione delle specie animali, le strategie di sopravvivenza delle specie, l’habitat, l’evoluzione ed espansione delle specie animali, l’uomo e la fauna selvatica e il monitoraggio della fauna selvatica (censimenti e catture a scopo scientifico).
Le lezioni, “calibrate” nei contenuti in relazione ai destinatari, si sono svolte con il supporto di materiale informatico, fotografie, brevi filmati e tabelle riassuntive dei vari argomenti trattati. Al termine degli incontri è stata fornita una breve dispensa, estratta e rielaborata dal materiale presentato.
Alla lezione in aula si è affiancata l’uscita sul campo: nella mattinata i ragazzi hanno visitato l’ “Eco Museo Naturalistico" della fauna selvatica di Gromo. Nel pomeriggio gli studenti sono stati accompagnati dal Nucleo ittico venatorio in località Maslana di Valbondione per l'osservazione della popolazione di stambecchi che in questo periodo dell'anno frequenta la zona. Per gli alunni è stata l’occasione per mettere a frutto le conoscenze imparate sui banchi di scuola, grazie agli agenti della polizia provinciale, che li ha sensibilizzati su concetti importanti quali il rispetto dell’ambiente e la tutela della fauna, patrimonio di tutti noi.
“I momenti formativi sono stati particolarmente apprezzati dagli studenti che hanno partecipato attivamente alle lezioni con domande, osservazioni e approfondimenti, sintomo di particolare sensibilità e curiosità rispetto agli argomenti trattati” - sottolinea l’assessore Fausto Carrara -. “L’attività di prevenzione della Polizia provinciale si svolge anche attraverso lo stimolo all’educazione ambientale nelle nuove generazioni, che rappresentano i bergamaschi di domani”.
Per scaricare le foto e il rapporto cliccare sull’indirizzo:
8 mag 2010
08/5 Dote scuola - Reg. Lombardia
Dote Scuola
Studenti scuole statali
Studenti scuole paritarie
Studenti centri formazione professionale
Dote Lavoro
Dote Formazione
Istruzione e Formazione
Lavoro
Offerta formativa
Operatori
Fondo Sociale Europeo 2007/2013
Dote Scuola
La Dote Scuola accompagna il percorso educativo dei ragazzi dai 6 ai 18 anni. È attribuita agli studenti delle scuole statali e paritarie di ogni ordine e grado e a chi frequenta i percorsi triennali di formazione professionale. Garantisce la libertà di scelta delle famiglie e il diritto allo studio di ciascuno. Prevede contributi per premiare il merito e l’eccellenza e per alleviare i costi aggiuntivi sostenuti dagli studenti disabili.
Il contributo accompagna lo studente lungo il suo percorso di studi e include:
· Permanenza nel sistema educativo: un sostegno al reddito per gli studenti meno abbienti
Beneficiari della dote sono:
1) studenti residenti in Lombardia che frequentano corsi a gestione ordinaria presso le scuole primarie, secondarie di I grado e secondarie superiori statali con sede in Lombardia;
2) studenti residenti in Lombardia che frequentano i medesimi corsi in regioni confinanti, rientrando quotidianamente alla propria residenza al termine delle lezioni;
3) studenti iscritti ai percorsi di istruzione e formazione professionale erogati da Istituzioni formative accreditate al sistema di istruzione e formazione professionale regionale, ai sensi dell’art. 24 della L.r. n. 19/2007 ed atti attuativi.
Requisito di reddito: ISEE inferiore o uguale a euro 15.458,00
· Buono Scuola: un sostegno alla libertà di scelta per chi frequenta una scuola paritaria.
Beneficiari della dote sono:
1) studenti residenti in Lombardia che frequentano corsi a gestione ordinaria presso le scuole primarie, secondarie di I grado e secondarie superiori, paritarie, legalmente riconosciute e parificate, con sede in Lombardia;
2) studenti residenti in Lombardia che frequentano i medesimi corsi in regioni confinanti, rientrando quotidianamente alla propria residenza al termine delle lezioni.
Requisito di reddito: occorre avere un indicatore reddituale familiare inferiore o uguale a euro 46.597,00. Tale indice ha come riferimento il reddito familiare rapportato alla composizione e alle caratteristiche del nucleo familiare con le stesse modalità di calcolo applicate negli anni scorsi per la domanda di buono scuola.
· Istruzione e formazione professionale: un contributo per chi sceglie la formazione professionale
Beneficiari della dote sono:
1. studenti residenti in Lombardia iscritti alla prima annualità di un percorso di istruzione e formazione professionale, erogato dalle Istituzioni formative accreditate al sistema di istruzione e formazione professionale regionale, ai sensi dell’art. 24 della L.r. n. 19/2007 ed atti attuativi.
· Merito: un riconoscimento assegnato agli studenti capaci, meritevoli e privi di mezzi.
Beneficiari della dote sono:
1) studenti di famiglie residenti in Lombardia che nell'anno scolastico 2009-2010 abbiano riportato, presso scuole statali e paritarie con sede in Lombardia o in regione confinante (a condizione che vi sia quotidianamente il rientro nella propria residenza), la seguente valutazione: aver superato l'esame con almeno 9 per la terza media, una media di almeno 8 per I, II, III e IV superiore, 100 e lode per i giovani che conseguono la maturità.
Requisito di reddito: ISEE inferiore o uguale a euro 20.000,00; gli studenti che hanno concluso il V anno della scuola secondaria superiore riportando la votazione di 100 e lode sono beneficiari della Dote – componente Merito - a semplice presentazione della domanda, senza limitazioni di reddito familiare.
· Disabilità: un sostegno per favorire una formazione personalizzata anche nella scuola paritaria. Per lo studente portatore di handicap certificato, la famiglia percepisce un contributo aggiuntivo, rispetto al valore della Dote, pari a euro 3.000,00 per spese connesse al personale insegnante impegnato in attività didattica di sostegno. Questa componente della Dote scuola spetta a tutti gli studenti portatori di handicap certificati, indipendentemente dal reddito.
Inoltre, la Regione promuove ulteriori azioni e interventi a sostegno dell’inserimento in percorsi di istruzione e formazione professionale delle persone disabili, finalizzati all’ingresso nel mondo del lavoro.
Compilazione e trasmissione delle domande
La domanda va compilata direttamente on line da casa propria o in alternativa presso il comune di residenza, le scuole paritarie o i centri formativi.
Per informazioni:
Call center Dote scuola: numero verde 800.318.318 (servizio attivo dal lunedì al sabato, dalle 8.00 alle 20.00, a partire dal 1 marzo fino al 30 aprile 2010). Oppure informati presso gli sportelli territoriali di Spazio Regione
Casella di posta elettronica dedicata: dotescuola@regione.lombardia.it
14 giu 2024
Chiusura anno scolastico 2023/24: 1139 studenti impegnati negli esami di terza media, 848 nella maturità
Bureau de presse
Ufficio stampa
COMUNICATO STAMPA
Aosta, venerdì 14 giugno 2024
Chiusura anno scolastico 2023/24:
1139 studenti impegnati negli esami di terza media,
848 nella maturità
L'Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali informa che si sono concluse giovedì 6 giugno (9 giorni prima dello scorso anno), le lezioni per i 13.940 alunni valdostani (186 in meno rispetto allo scorso anno) delle scuole del primo e del secondo ciclo d'istruzione e più precisamente 4.831 della scuola primaria (elementari), 3.522 della scuola secondaria di primo grado (medie) e 5.587 della scuola secondaria di secondo grado (superiori), mentre i piccoli della scuola dell'infanzia: 2.473 (3-6 anni) termineranno le attività educative venerdì 28 giugno.
Tra gli studenti della scuola secondaria, 1139 saranno impegnati con gli esami di Stato del primo ciclo di istruzione (esami di terza media), mentre 848 dovranno affrontare, a breve, gli esami di Stato del secondo ciclo di istruzione (esame di maturità).
Circa il 4,9% degli studenti della quinta superiore, dato in linea con lo scorso anno, non è stato ammesso all'esame di Stato del secondo ciclo d'istruzione.
Esame di Stato del secondo ciclo di istruzione
L'organizzazione dell'esame di Stato non presenta particolari novità rispetto allo scorso anno: ci saranno due prove scritte nazionali, la prova scritta regionale di francese (due istituzioni scolastiche svolgeranno la prova ESABAC – diploma bi-nazionale) e un colloquio.
Nel ricordare che lo svolgimento delle prove standardizzate INVALSI e delle prove linguistiche regionali (comprensione e produzione orale e scritta) è requisito di ammissione all'esame, si precisa che i risultati delle stesse non influiranno sugli esiti dell'esame di Stato. Il decreto-legge 2 marzo 2024, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge 29 aprile 2024, n. 56, con l'art. 14, c. 6, ha previsto che in una specifica sezione del Curriculum dello studente siano indicati, in forma descrittiva, i livelli di apprendimento di italiano e matematica e la certificazione sulle abilità di comprensione e uso della lingua inglese conseguiti a seguito della partecipazione alle prove INVALSI.
Tale disposizione normativa non può andare a regime già nel corrente anno scolastico, in quanto è necessaria una modifica al modello del Curriculum dello studente tramite l'emanazione di un apposito decreto ministeriale.
Lo svolgimento dei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e per l'Orientamento), invece, in deroga alla norma, non costituisce requisito di ammissione all'esame.
Le commissioni d'Esame sono 25 (ogni commissione comprende due classi) composte da un Presidente esterno, da tre membri esterni e tre interni all'istituzione scolastica (230 commissari).
Si parte mercoledì 19 giugno, alle 8.30, con il primo scritto, italiano (durata massima di 6 ore), comune a tutti gli indirizzi. Tale prova mira ad accertare la padronanza della lingua italiana e le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche dello studente. I candidati potranno scegliere tra tipologie (A - Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano; B - Analisi e produzione di un testo argomentativo; C - Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità) e tematiche diverse: saranno sette le tracce che faranno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Ciascun candidato potrà scegliere tra le sette tracce quella che ritiene più adatta alla propria preparazione e ai propri interessi.
Si prosegue il 20 giugno con la seconda prova (che torna ad essere nazionale), che riguarda le discipline caratterizzanti i singoli percorsi di studio e il 25 giugno con la terza prova di francese.
È previsto, poi, un colloquio in chiave multi e interdisciplinare che riguarderà anche l'insegnamento trasversale dell'educazione civica e avrà l'obiettivo di accertare il conseguimento del profilo educativo, culturale e professionale di ciascun candidato.
La commissione proporrà al candidato l'analisi di testi, documenti, esperienze, progetti, problemi per verificare che abbia acquisito contenuti e metodi propri delle singole discipline, la capacità di utilizzare le conoscenze e collegarle per argomentare in maniera critica e personale utilizzando anche la lingua straniera.
Nell'ambito del colloquio il candidato potrà esporre, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l'esperienza dei PCTO svolta nel percorso degli studi.
Nello svolgimento dei colloqui, la commissione d'esame dovrà tenere conto delle informazioni inserite nel Curriculum dello studente (all'interno dell'E-Portfolio), dal quale potranno emergere le esperienze formative del candidato nella scuola e nei vari contesti non formali e informali (attività linguistiche, culturali, musicali, sportive, artistiche e volontariato).
Il voto finale dell'esame di Stato è espresso in centesimi e sarà la risultante dei seguenti punteggi:
- fino a 40 punti per il credito scolastico
- fino a 20 punti per la prima prova scritta (che fa media in Valle d'Aosta con la terza prova scritta di francese)
- fino a 20 punti per la seconda prova scritta
- fino a 20 punti per il colloquio.
Il punteggio massimo è 100/100 (con possibilità di lode). Il punteggio minimo per superare l'esame è 60/100.
Esame di Stato del primo ciclo di istruzione
Per quanto riguarda il primo ciclo di istruzione, i calendari e le prove dell'esame di Stato sono predisposti dalle singole scuole tra la fine delle lezioni e il 30 giugno.
In Valle d'Aosta, l'esame è costituito dalle seguenti prove scritte e da un colloquio:
- prova scritta di italiano
- prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche
- prova scritta di lingua francese (cfr. DGR 4533/1986 pubblicata su webécole nella sezione dedicata agli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione)
- prova scritta di lingua inglese (tedesca nell'I.S. Reinotti di Gressoney)
Le tracce delle prove sono predisposte dalla commissione in sede di riunione preliminare, sulla base delle proposte dei docenti delle discipline coinvolte.
La prova scritta di italiano è finalizzata ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di espressione personale, il corretto ed appropriato uso della lingua e la coerente e organica esposizione del pensiero da parte dei candidati e fa riferimento alle seguenti tipologie: 1. testo narrativo o descrittivo 2. testo argomentativo 3. comprensione e sintesi di un testo.
La prova scritta relativa alle competenze logico-matematiche è intesa ad accertare la capacità di rielaborazione e di organizzazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze acquisite dai candidati, tenendo a riferimento le aree previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo (numeri; spazio e figure; relazioni e funzioni; dati e previsioni).
Le tracce sono riferite ad entrambe le seguenti tipologie: 1. problemi articolati su una o più richieste 2. quesiti a risposta aperta. Le tracce possono fare riferimento anche ai metodi di analisi, organizzazione e rappresentazione dei dati, caratteristici del pensiero computazionale. In ogni caso, le soluzioni dei problemi e dei quesiti non devono essere dipendenti le une dalle altre, per evitare che la loro progressione pregiudichi l'esecuzione della prova stessa.
La prova scritta di lingua francese accerta le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa: B1. I contenuti e le modalità di svolgimento della prova di lingua francese sono disponibili nella sezione dedicata agli esami conclusivi del primo ciclo di istruzione sul sito webécole (cfr. DGR 4533/1986 precedentemente citata).
La prova scritta di lingua inglese è volta ad accertare le competenze di comprensione e produzione scritta riconducibili ai livelli del Quadro Comune Europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa: A2. Le tracce, che possono essere anche tra loro combinate, si riferiscono a: 1. questionario di comprensione di un testo 2. completamento, riscrittura o trasformazione di un testo 3. elaborazione di un dialogo 4. lettera o e-mail personale 5. sintesi di un testo.
Le due prove di lingua francese e inglese dovranno essere svolte in giorni diversi.
Il colloquio, condotto collegialmente dalla sottocommissione, valuta il livello di acquisizione delle conoscenze, abilità e competenze descritte nel profilo finale dello studente previsto dalle Indicazioni nazionali per il curricolo, con particolare attenzione alle capacità di argomentazione, di risoluzione di problemi, di pensiero critico e riflessivo, di collegamento organico e significativo tra le varie discipline di studio. Il colloquio accerta anche il livello di padronanza delle competenze connesse all'insegnamento trasversale di educazione civica, di cui alla legge 20 agosto 2019, n. 92. Per i percorsi ad indirizzo musicale (SMIM), nell'ambito del colloquio è previsto anche lo svolgimento di una prova pratica di strumento. Per la parte del colloquio in lingua francese si rimanda alla DGR 4533/1986, pubblicata su webécole.
La votazione finale è espressa in decimi ed è determinata dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti attribuiti alle prove scritte e al colloquio. L'esito dell'esame per i candidati privatisti tiene conto della valutazione attribuita alle prove scritte e al colloquio. Supera l'esame chi ottiene un voto pari o superiore a sei/decimi. La commissione può, su proposta della sottocommissione e con deliberazione assunta all'unanimità, attribuire la lode ai candidati che hanno conseguito un voto di dieci/decimi, tenendo a riferimento sia gli esiti delle prove d'esame sia il percorso scolastico triennale.
Positivo il bilancio dell'anno scolastico 2023/2024
Innanzitutto, si è cercato, in continuità con quanto già avviato lo scorso anno, di implementare la formazione dei docenti, in particolare nell'ambito del digitale, dell'inclusione, del plurilinguismo e dell'educazione civica, con particolare riguardo alla conoscenza della Costituzione e alla cultura della sostenibilità (Legge 92/2019) e alle discipline scientifico-tecnologiche (STEM), in linea con i Piani di miglioramento delle scuole, valorizzando la qualità professionale di tutto il personale.
Si è reso, inoltre, necessario ottimizzare le importanti risorse assegnate alle scuole dal PNRR e da altri fondi statali ed europei per contrastare la dispersione scolastica e per creare nuovi ambienti di apprendimento, in modo efficiente, coinvolgendo le famiglie, gli enti locali e le associazioni del territorio, attraverso un approccio partecipativo, cooperativo e solidale.
La scuola deve diventare sempre più accogliente, inclusiva, aperta al territorio, in una logica di internazionalizzazione, per una crescita civile, culturale, sociale ed economica. Numerose le mobilità individuali e di gruppo rivolte a studenti, docenti e dirigenti scolastici, organizzate in corso d'anno, grazie ai Programmi Erasmus+ e Trans'Alp.
Occorre anche segnalare che vi sono poi altri temi prioritari su cui continuare a lavorare, quali l'orientamento, la revisione dei percorsi dell'istruzione tecnico-professionale, in collaborazione con il Dipartimento Politiche del lavoro e della formazione, il sistema integrato 0-6, nonché le problematiche riguardanti il personale scolastico (precari, carenza personale ATAR, operatori di sostegno…) e l'edilizia scolastica.
Il prossimo anno le lezioni inizieranno mercoledì 11 settembre e si concluderanno il 10 giugno 2025.
L'inaugurazione è in programma a Gressan, presso l'Istituzione scolastica Mont Emilius 3.
Regione Autonoma Valle d'Aosta
0489
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Fonte: Assessorato dei Beni e Attività culturali, Sistema educativo e Politiche per le relazioni intergenerazionali – Ufficio stampa Regione Autonoma Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste
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Questa comunicazione è stata generata tramite l'applicativo Municipium
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Un piccolo tiranno da operetta che viene dalla Libia
Dopo tante cose un po' originali il grande colonnello della Libia ci ha dato pure una bella lezione di fede e ci vuole colonizzare, certo che il suo amicone e amichetto, Silvio Berlusconi lo lascerebbe fare.
Si vede che i soldi non hanno odore e sapore, quanto meno per i grandi Cavalieri: il denaro invece ha l'odore del sangue e della violenza che sta alle spalle e alla base di tutte le dittature.
Ora un piccolo tiranno da operetta ci vuole dare lezioni di vita e Silvio, il piazzista d'Italia, anzi il più grande piazzista del mondo, come ci lo definì Montanelli, lo lascia fare.
Questo è il campione delle libertà?
Che Paese buffo viviamo!
Se fossimo in un Paese serio avremmo rimandato a casa il tiranno, o lo avremmo consegnato a qualche tribunale internazionale per crimini contro l'umanità, per terrorismo.
Invece noi lo trattiamo come un....eroe.
Gheddafi rispetta le donne e gli asini volano
Dopo tante cose un po' originali il grande colonnello della Libia ci ha dato pure una bella lezione di fede e ci vuole colonizzare, certo che il suo amicone e amichetto, Silvio Berlusconi lo lascerebbe fare.
Si vede che i soldi non hanno odore e sapore, quanto meno per i grandi Cavalieri: il denaro invece ha l'odore del sangue e della violenza che sta alle spalle e alla base di tutte le dittature.
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Che Paese buffo viviamo!
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