Visualizzazione dei post in ordine di data per la query terrorismo. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post
Visualizzazione dei post in ordine di data per la query terrorismo. Ordina per pertinenza Mostra tutti i post

21 apr 2024

Immigrazione e la immensa menzogna che con essa si vince la povertà.

Il fatto è proprio il contrario e basta non fare gli ipocriti infami, di chi fa il buonista e guarda il cielo, sparando grosse minchiate.
Per vincere la povertà, o almeno attenuare gli effetti peggiori, si dovrebbe distribuire il reddito, in modo che anche i più poveri del pianeta possano avere la loro fetta di ricchezza, partecipando allo sviluppo economico e quindi non essere trattati come vuoti a perdere.
Dunque, un fatto è certo, gli immigrati da noi non sono risorse, ma spesso una perdita economica.
Il caso dei braccianti nel Sud, sostituibili con macchine agricole, è un classico, ma le varie cosche non vogliono, perché non riuscirebbero a controllare il tutto come oggi.
Sì, abbiamo troppi personaggi inadatti al cambiamento storico, tecnologico e finanziario, che vogliono sfruttare, al negativo, questa assurda, anacronistica e pericolosissima immigrazione.
Dunque, con loro il costo del lavoro da noi scende, ma mette in condizioni di miseria nera sempre più tanti poveracci nazionali e anche tra i vecchi immigrati.
Inoltre rallentano lo sviluppo tecnologico in atto, che non potrà essere fermato, essendo uno schiacciasassi in movimento.
Cosa sta capitando in pratica?
Nelle Industrie l'automatizzazione avanza, anche con i robot e l'IA, mentre le periferie sono sempre più escluse da tutto questo.
Così gli immigrati, diciamo non integrabili, sono utili in questo sporco gioco.
Svolgono lavori marginali o di manovalanza criminale, nel nero in tutti i sensi.
Sono utili ai fini di chi vede accrescere il proprio patrimonio, perché non si sanno difendere economicamente dai giochi finanziari, che ci riguardano tutti.
Così fette di ricchezza, dai ceti popolari italiani e anche dei vecchi immigrati, da tempo presenti da noi, passano nelle mani dei più ricchi.
La povertà cresce per colpa della continua immigrazione, diciamo che se si volesse dare futuro ai poveri si spenderebbe veramente nella loro istruzione.
Invece spendono soldi per farli arrivare da noi, circa 10 mila Euro per ogni falso profugo, denaro che farebbe miracoli da loro.
Il gioco sporco è evidente, le periferie sono un campo di battaglia etnico, prevedere cose terribili è facilissimo.
Gli islamisti, da troppi anni a servizio a loro insaputa di forze ambigue, inizieranno a passare alla guerra santa, poi ci sarà chi si difenderà.
Dunque, il terrorismo islamico ha provocato solo danni agli islamici, che sono i non integrabili, per motivi culturali nel mondo futuro, che verrà.
Già vengono sempre più esclusi dalle nostre realtà, per paura, quindi non hanno occasioni di progresso lavorativo, oltre ai soliti lavori di bassissimo livello, anche quando potrebbero fare di più.
Penso, anzi ne sono certo, che abbiamo chi guarda tutto con calma, sogghigna e conta i soldi che ricava.
Oggi i nuovi miserabili servono poi verranno gettati nei rifiuti, come non lo so. 
Poi, io lo ricordo sempre, se la paura sarà tanta contro l'islam qualcuno potrà agire con le nuove tecnologie.
Voglio parlare chiaro, si potrebbe incaricare l'IA per eliminarli dall'Occidente e pure dal mondo, senza sapere chi ha organizzato quello che potrebbe essere la più grande pulizia etnica della storia umana.
Così da noi si spendono meno soldi per i salari e non serve imporre il salario minimo per legge, perché il lavoro nero avanzerebbe ancora.
Ecco a voi il quadro finale che otteniamo, i ceti alti e medio alti, con l'immigrazione, aumentano i loro profitti, il ceto medio e popolare perdono posizione, la violenza cresce e genera emarginazione disperata, che tra gli islamici favorisce il terrorismo islamico, le nuove tecnologie, come il telelavoro, rende sempre meno utile emigrare per chi ha professionalità da vendere, quindi sempre più non conterà dove sei nato, ma ciò che sai fare.
Le culture integraliste, fanatiche e fataliste, sono destinate a subire vere pulizie etniche feroci, terrificanti, ovvero potremmo avere quello che avviene a Gasa oggi, moltiplicato per mille, o anche più, a livello planetario.
Intanto i buonisti guardano il cielo e fanno i loro discorsi demenziali, da predicatori ridicoli, controllando sempre, con la mano, il loro portafogli in tasca, che cresce di volume.

18 apr 2024

La guerra e le sue pulizie etniche.

La guerraPiù guerre ci sono e più miseri stanno peggio, non parlo solo della fame nel mondo, ma della salute pubblica, dell'acqua potabile e tanto altro.
L'Iran fa guerra a Israele e spreca miliardi, che potrebbero servire per il loro sviluppo sociale.
Si parla sempre dei morti diretti dei conflitti, ma mai di quelli indiretti, dei profughi, quelli veri, con donne e vecchi, con bambini, che muoiono lungo il percorso di fuga.
Poi ci si scorda che per le guerre interi popoli si affamano, nella miseria.
Sì, le guerre provocano da loro autentiche pulizie etniche e i dati demografici, di certi Paesi, per motivi di propaganda, possono essere totalmente falsati.
La più grande disgrazia delle guerre sono spesso le carestie, oltre alle malattie non curate, ma curabili.
È inutile nascondersi dietro l'ipocrisia, ma invece di lottare per la Palestina libera, sarebbe meglio denunciare e lottare contro il fanatismo religioso.
I grandi massacri degli ultimi anni hanno avuto come giustificazione proprio il terrorismo islamico, compreso quello di Gaza, attuale.
Forse sarebbe meglio lottare per denunciare gli islamisti, separandoli dal loro popolo, invece si vuole il Ramadan a scuola e si tollerano le donne dentro il recinto.
Poi da questo nasce l'emarginazione sociale, da cui scaturisce il terrorismo, che favorisce le pulizie etniche, con ghetti futuri e stragi come quelle di Gaza, che potranno avvenire anche da noi, se il loro terrorismo ci colpirà pesantemente.
Sì, le prime vittime del fanatismo islamico sono loro e combatterlo è un vero atto di civiltà.

1 apr 2024

La crisi dell'Occidente e la miseria umana.

Siamo sicuramente alla fine di un'era, ovvero il mondo sta cambiando velocemente e sta finendo un'epoca, quella del consumismo diffuso, frutto del sistema produttivo detto fordismo.
Oggi la ricchezza e il benessere seguono altre strade, ovvero si concentra nelle mani degli speculatori e il ritorno dei conflitti armati segue la vecchia logica che viene definita del consumismo bellico.
La guerra stimola lo sviluppo economico delle imprese e dei Paesi che producono armi.
L'emarginazione cresce e i dati sulla povertà lo dimostrano, poi si tende ad importare masse di disperati dal Sud del mondo, creando le stesse condizioni delle megalopoli dei Paesi poveri nelle nostre periferie.
Tutto questo è malamente celato dalla retorica, ormai più criminale che demenziale, sull'accoglienza.
Il crollo demografico è stato cercato, voluto, con politiche contro la famiglia e oggi si gioca sporco, con la sostituzione di masse di lavoratori di basso livello con immigrati, da usare ancora oggi e da buttare domani.
Quando le periferie diventeranno sempre più violente e islamiste verranno chiuse, ridotte in campi di concentramento di fatto.
A stabilire dove, come e quando sarà sempre la logica del profitto, quindi oggi si tollera e domani si farà della pulizia etnica, più o meno celata.
L'Occidente ha perso la sua anima umana e io dico cristiana, al suo posto sta prendendo piede una logica malsana che premia il profitto e nulla più, malamente celata da buonismo ipocrita e affaristico.
I buonisti guadagnano da questa situazione e sono generosi sulla pelle dei più poveri, italiani spesso. 
Prevedere un futuro mostruoso dove le masse misere, da noi e nel mondo, verranno schiacciate e lasciate morire di stenti dimostra che l'Occidente oltre ad essere molto ipocrita non è più umano.
La nostra forza sta nel pensiero occidentale, razionale e per salvare loro e anche noi, con i nostri figli, dobbiamo diffonderlo.
Per un futuro migliore non serve importare altri disperati per avere manovali mal pagati, delinquenti in periferia e crimine, con terrorismo islamico.
Serve esportare la nostra visione razionale delle cose per portare sviluppo e progresso in ogni luogo.
Quindi cedere al loro Ramadan è la nostra e la loro sconfitta.

31 mar 2024

Perché ci sono tanti imbecilli nei posti di comando?

Per spiegare la situazione italiana bisogna ricordarsi cosa fu la Guerra Fredda, ovvero un conflitto tra due sistemi economici, quello sovietico, Statalista e quello liberista statunitense.
Fu una guerra vera, su diversi fronti, in Corea, nel Vietnam, nell'America Latina, con tutte le guerre e guerriglie locali con sempre un appoggio occidentale e uno sovietico per la controparte.
Soprattutto, da noi in particolare, lo scontro fu tra giochi sporchi, finanziamenti e spionaggio, corruzione e strategie filo mafiose, clientelari e terrorismo politico. 
Il muro di Berlino crollò nel 1989, il mondo mutò da allora e si tornò alle situazioni precedenti alla nascita dell'Unione Sovietica, con nazioni e poteri sovranazionali che si misero in competizione.
La guerra in Ucraina e quella a Gaza seguono questa logica, che vi ricorda gli scontri che precedettero, nel modo di svilupparsi delle situazioni, la Prima Guerra Mondiale.
La Terza Guerra Mondiale non scoppia perché sarebbe nucleare, con la fine di tutti noi, della nostra specie, quindi i conflitti restano locali, ma rischiano di allargarci e coinvolgerci.
Cosa hanno a che fare i dementi che parlano e straparlano, che scrivono idiozie sui giornali, in parte finanziati dallo Stato, in parte con soldi sempre spesi per favorire intrallazzi e affari sporchi? 
Perché abbiamo dei professori, dei dirigenti scolastici che paiono dei perfetti dementi?
Perché abbiamo chi favorisce il pestaggio degli avversari politici, dall'alto della sua posizione politica e istituzionale?
Perché il dato docente universitario può dire idiozie terribili, con un aperto modo di esprimersi che porta al favoreggiamento morale, ma nessun magistrato lo processerà.
Questo avviene perché così si controlla l'apparato pubblico e parastatale, si può far passare tutto lo schifo che si vuole e i maiali, che non si mostrano in pubblico, ingrassano, con tutti i traffici che vogliono e con la magistratura addomesticata, con la stampa servizievole, con il popolo bue sempre con la testa abbassata. 
Questo povero Paese è in pugno a una banda di farabutti ed ha bisogno degli scemi del villaggio per detenere il potere, la corruzione è palese e troppi concorsi sono vinti da perfetti cretini, che non sanno fare nulla.
Così controllano e ci controllano, ma questo è anche un castello di sabbia, prima o poi una tempesta spazzerà via tutto e l'Italia manderà a pulire le strade costoro.

25 mar 2024

L'Isis a Mosca che senso ha?

Ora questa organizzazione di terroristi islamici è sempre stata sospetta.
Ha fatto la guerra a statunitensi, a francesi e a sciiti.
Mai però era arrivata ad attaccare la Russia di Putin, ma avevano colpito la Turchia di Erdogan.
Il quadro che esce è ambiguo e confuso.
Chi li finanzia?
I soldi che servono per una tale organizzazione non sono pochi, dietro a costoro e in questa epoca informatica, dubito, che, quando si muovono, siano totalmente velati, nel segreto assoluto.
Quindi non mi interesso ai loro proclami demenziali quanto criminali, ma ai giochi sotterranei.
Chi ha permesso questa strage e perché?
Un'ipotesi sta nel tentativo di spostare la logica del conflitto russo ucraino verso  una guerra contro i fondamentalismi islamici, che dovrebbero unire quasi tutto il mondo, con l'Occidente, l'India e Cina, l'Africa nera, più altri ancora. 
Se si unisce anche la Russia di Putin questa alleanza troverebbe la perfetta unione e ci darebbe uno sfogo militare anti islamico a livello planetario.
Chi ci guadagnerebbe in questo momento storico?
L'Occidente e Israele, ma non solo, ci guadagnerebbero, distraendo forze armate e opinione pubblica dai due fronti aperti.
Però la faccenda è più complessa di quanto si possa immaginare e i burattinai dell'Isis possono essere altri, complottisti vari, fanatici duri e puri, che vogliono fare la guerra a tutto il mondo infedele.
Un fatto è certo, il mondo sta trovando un nuovo nemico da colpire, l'islamismo in tutte le sue versioni e prevedere cose terribili nel futuro è facile.
Quindi contrastare il Ramadan, con l'avanzata da noi dell'islam, difende noi e loro.
Non saranno quattro ottusi politicanti, con i loro squallidi pennivendoli al seguito, che impediranno il terrorismo da noi, con le reazioni future, con la caccia al terrorismo e all'islamismo senza pietà, senza troppe sottigliezze.

13 mar 2024

La guerra serve a cosa?

Perché si combatte ancora?
I conflitti umani sono sempre stati legati al controllo dei territori, per esempio una tribù contro l'altra, per gli schiavi da catturare e naturalmente per il bottino frutto dei saccheggi.
Poi si trovavano motivazioni superiori, anzi è oggi che si uccide per gli ideali, così affermano, per la democrazia, per la libertà, o contro gli infedeli, per ricostruire imperi dissolti ed altro ancora.
Eppure dietro i conflitti abbiamo le Industrie belliche, che sono trainanti delle economie locali e mondiali.
Un sospetto atroce mi prende.
È possibile oggi utilizzare altre armi contro i nemici, i tiranni, veri o presunti, contro le teocrazie?
Sicuramente sì, infatti non esistono più Paesi che possono vivere senza commerciare e trafficare con altri.
Sì, per far crollare i regimi tirannici basterebbero scelte economiche e finanziarie che li mettano in crisi economicamente, ma le scelte economiche vincenti non lavorano per la pace.
Putin è un cattivo e feroce dittatore, con il suo regime assolutista, ma in tanti hanno fatto ottimi affari.
L'estremismo islamico e i regimi islamisti fanno arricchire troppe persone.
Si può parlare di affari e scambi a tutti i livelli, poi, se il regime è in pugno a fanatici esaltati, spesso, se non sempre, ci si può arricchire facilmente, perché quelli conosceranno i dettami della loro religione, ma per il resto si fanno imbrogliare facilmente.
Quindi rischiamo l'olocausto nucleare per l'Ucraina e cresce il rischio terrorismo contro le nostre navi nel Golfo Persico, oltre che in casa nostra, ma le armi dei fanatici, progettate se non assemblare pure, sono occidentali.
Per fermare la guerra, per vincere contro i tiranni, servirebbero vere volontà di pace e non solo un opportunismo economico, con i suoi facili profitti.

3 mar 2024

La nuova strategia della tensione.

La strategia della tensione aveva risvolti criminali gravi, con stragi e terrorismo vario, depistaggi delle indagini, il tutto coperto dai vari servizi segreti, dentro la logica della guerra fredda.
Oggi invece pare solo il maldestro tentativo di salvare i posti comodi nelle pubbliche amministrazioni, dati ai fedeli tesserati, così si confondono fatti storici lontani nel tempo con la realtà di oggi.
Le sedie sotto il sedere di molti traballano, i falsi diritti per delinquenti e individui, diciamo ambigui, sono messi in discussione ed ecco che sbuca questo strano e ridicolo antifascismo.
La nuova resistenza pare solo un maldestro tentativo di molti individui che si sono legati alla poltrone ed infatti i sindacati alzano la testa, io le chiamo le cosche per il loro stile di agire e di proporsi.
L'Italia è cambiata e sta mutando rapidamente, sotto il peso della globalizzazione, ma i resistenti non si arrendono e credono di essere fermi a 100 anni fa, quando la maggioranza degli italiani lavoravano la terra ed erano semianalfabeti in gran parte.
Il mondo cambia, ma gli imbecilli restano e resistono, mandano avanti i ragazzini, contro la polizia e poi frignano per le manganellate, ma loro si erano ben nascosti per non prenderle.

1 mar 2024

Terrorismo islamico e il gioco sporco dei potenti del mondo.

Quando penso al terrorismo islamico e all'islamismo dilagante mi nascono molti dubbi e anche qualche certezza.
La forza dell'Occidente sta nel suo pensiero razionale e nella fine, non sempre vera però, delle caste, con in conseguenza il riconoscimento del merito, che ha permesso una crescita tecnologica mai vista prima nella storia umana.
Si è fatto di più in cento anni che nei 200 mila anni precedenti, da quando, all'incirca, esiste la nostra specie detta Sapiens Sapiens.
Come riesce a resistere e a minacciare una religione che, da quando esiste, ha recluso interi popoli, prima abili e creatori della civiltà, come gli egiziani e i babilonesi, ma oggi persi nel fatalismo religioso?
La risposta bisogna cercarla nelle logiche neo colonialiste attuali, ovvero un tiranno imbecille e islamista rende molto a chi lo foraggia, con armi per esempio, in cambio di petrol Dollari.
Quanti miliardi di dollari sono stati sprecati negli ultimi decenni, da queste caste religiose fanatiche, ottuse e feroci?
Non è solo l'Occidente che ci guadagna, ma che altri, come la Cina per esempio e politicamente, per motivi strategici, anche la Russia di Putin non si lamentano di questa soluzione.
Diciamo, che se non esistessero si dovrebbero inventare, infatti, guarda un po' la solita casualità, a essere stati eliminati sono stati dittatori, come Gheddafi e Saddam Hussein, feroci come gli altri, ma intelligenti, che puntavano a difendere la politica indipendente dei loro Paesi, con strategie economiche valide.
Mentre per Erdogan il turco, nonostante le tante sparate e le ambiguità in politica estera, nessuno pensa a sostituirlo, è troppo assurdo dal modo di agire economico, ma certamente fa ingrassare bene gli speculatori, per esempio sulla Lira turca, ormai svalutata sino all'impossibile.
Sì, i fanatici e gli sceicchi fanno arricchire troppa gente e i loro patrimoni, prima o poi, anche il loro petrolio si esauriranno, svaniranno, passeranno nelle tasche delle solite iene, che favoriscono l'invasione islamica da noi, in attesa di future pulizie etniche.
Saremo noi le vittime o saranno loro ad essere cacciati?
Questo fatto dipende dal mercato dell'oro nero.

19 feb 2024

Io ho paura del futuro e non invidio i giovani.

Questa paura è legata allo disfacimento morale e sociale attuale, la perdita di identità culturale, specialmente quella popolare, che ci sta trasformando in tanti zombie, morti che cammino.
Il degrado delle periferie sta puntando verso i centro città e non vedo esperti informatici, ingegneri e ricercatori scientifici tra i nuovi venuti, ma solo manovali per tutti gli usi, legali ed illegali.
Quando, come sta già capitando, loro saranno troppi cosa avverrà?
Avremo sommosse feroci, terrorismo islamico e repressione simile alla pulizia etnica.
Chi gestisce i flussi migratori sono solo dei farabutti che puntano al profitto, le ultime sciagure nel mondo del lavoro lo dimostrano, dove costoro servono solo per facili guadagni, il tutto coperto dalle solite demenziali prediche buoniste sull'accoglienza, che solo i dementi apprezzano e i falsi come meretrici pure.
Quindi dietro ad ogni accogliente abbiamo i guadagni spesso sporchi, questo avviene direttamente e indirettamente.
I faccendieri guadagnano con i lavoratori sotto costo anche di bassissima professionalità e sponsorizzano il giornaletto dove il direttore impone la linea editoriale, con tutti i lecchini scribacchini al seguito.
È tutto secondo un gioco sporco che si chiama corruzione, dove il marcio lo vedono tutti, ma fanno il gioco delle tre scimmiette, non vedo, non sento e non parlo.
Così avanza il degrado sociale e come recita un proverbio indiano, io intanto vado al fiume e attendo che passino i cadaveri, perché ne passeranno tanti, ma non so se saranno solo quelli dei nemici.
Prevedere orrende morti, rivolte soffocate nel sangue, magari con i robot killer, non è difficile, anzi è altamente probabile.
I buonisti oggi starnazzano, ma domani si nasconderanno nei loro bagni, per il terrore, vissuto da codardi di sterco.

3 feb 2024

I graditi ospiti si preparano a colpire.

L'attentato a Firenze, contro una sede diplomatica statunitense, a dire il vero con il lancio di una bottiglia Molotov, ovvero incendiaria con innesco, è poca cosa, però è il sintomo di ciò che ci attende nel futuro.
La rivendicazione è in arabo, così abbiamo la prova chi sono i responsabili, che gente è.
In questo cado non sono gli anarcoidi tossicodipendenti, ma i graditi ospiti, che per una volta passano dallo spaccio alla lotta per Hamas.
Era prevedibile e mi immagino già le risposte politiche, non solo degli affumicati con la Cannabis, ma di certi politici e di certi commentatori giornalistici, che misteriosamente non vengono mai denunciati per favoreggiamento morale al terrorismo.
La risposta a questo fatto sta nella corruzione che regna da noi, con i petrol Dollari che influenzano la nostra politica interna ed estera.
Mi piacerebbe vedere la pulizia di tutte quelle forze che stanno preparando l'inferno in casa nostra.
Non so se saremo colpiti dalla guerra direttamente nel prossimo futuro, ma dal terrorismo sì e lo proveremo sulle nostra pelle.
A quel punto sarà giusto rispondere adeguatamente contro tutti i fiancheggiatori, i politici venduti, i giornalisti salariati e i magistrati favoriti, ignoranti come capre, ma vincitori di misteriosi concorsi.

30 gen 2024

Le guerre vicino a casa.

A parte i tifosi, che ci sono sempre, per una parte o per l'altra, rischiamo sempre più di vedere concluso il più lungo periodo di pace dell'Italia, lungo 78 anni, fatto mai capitato in Italia, da quando è stata abitata da esseri umani.
La pace è un diritto, ma quando abbiamo troppi nemici della pace nelle strade il gioco si fa difficile.
L'atto di terrorismo, compiuto da due terroristi islamici, in una chiesa cattolica e italiana in Turchia, ci riguarda.
A rivendicarlo è stato L'ISIS, a compierlo furono due islamici provenienti da ex Stati sovietici asiatici, a essere ucciso fu un senza fissa dimora turco, che si era rifugiato in chiesa, lasciando indifferente la nostra stampa.
Eppure la questione ci riguarda, è una minaccia chiara contro di noi da parte degli islamisti e forse da chi li usa come carne da macello, in giochi geopolitici sempre più complessi.
Il terrorismo islamico non ci ha colpiti per ora, ma in passato quello palestinese sì, ci fu nemico negli anni Settanta e Ottanta del secolo scorso,  con un grave attentato a Fiumicino e su una nave da crociera Italiana. 
Il predominio occidentale è messo in discussione, la partita si fa complessa e pure noi siamo lungo le rotte delle merci orientali, asiatiche, che vanno verso Occidente, transitando nel Mediterraneo.
Ci potrebbero mettere dentro questi sporchi affari, militari e commerciali?
Siamo già dentro sino al collo ed è importante non affogare.

18 gen 2024

La rivoluzione industriale dell'Intelligenza Artificiale.

Prima che se ne parlasse, spesso a sproposito, il fenomeno aveva già messo le radici.
Stiamo superando il sistema economico legato alla produzione e al consumo delle merci fabbricate in serie, con la catena di montaggio, che aveva trasformato gli stessi operai da produttori a consumatori, chiamato fordismo o anche taylorismo, termini che derivano dal sistema di produzione di autovetture, negli anni Trenta del secolo scorso negli Stati Uniti, presso la fabbrica automobilistica Ford e dal nome dell'ingegnere statunitense Taylor, dei primi del Novecento, che teorizzò per primo il sistema dei tempi e dei metodi, inventando di fatto la catena di montaggio.
Dagli anni Ottanta però la competizione sta spingendo verso la riduzione del personale in ogni settore produttivo, inclinando il motore economico che si chiama consumismo, ovvero sempre più fette di popolazione rischiano di essere estromesse dal meccanismo della ricchezza e dal benessere diffuso.
A questo punto bisogna osservare due fatti, il primo sta nella concorrenza, portata avanti dai buonisti, che io chiamo criminali accoglienti, che importano, favoriscono l'importazione di masse non integrabili di immigrati, per metterli in competizione con i lavoratori non specializzati nostrani, generando fame e miseria da noi.
I lavoratori deboli socialmente oltre a dover lottare contro le nuove tecnologie, che tendono ad escluderli, devono subire la concorrenza di chi si vende per uno o due Euro all'ora, spesso in nero.
Chiaramente dietro i buonisti senza pudore abbiamo gli interessi di chi vuole portare avanti politiche selettive sulla pelle delle persone, mettere i poveri contro i poveri e favorire soluzioni disastrose.
Tra i primi venduti ai criminali trafficanti abbiamo i sindacati, fatto che non mi stupisce, oltre a quello che rimane della misera sinistra italiota.
Il gioco sporco è evidente, c'è chi specula, fatto antico come il mondo, sui contrasti sociali, mostrandosi umani come i vecchi nobili decadenti, che gettavano tozzi di pane e centesimi ai miserabili fuori dai loro palazzi, ma nel frattempo ridevano se questi poveracci si scannavano tra loro.
Secondo studi seri, proposti proprio dai vari sistemi di IA, in futuro i posti di lavoro che spariranno saranno a centinaia di milioni a livello mondiale e a milioni in Italia per esempio.
Prevedere cosa avverrà non è facile, ma per il bene di tutti, fatto che non vedo neppure con il governo di Destra, non far arrivare altri immigrati e anzi rimandare molti a casa, forse converrebbe rimandarli quasi tutti a casa loro, sarebbe la soluzione migliore.
Questo perché converrà investire nella dissacrata famiglia tradizionale, per avere più figli sani in tutti i sensi, di cultura europea e italiana.
Così ci saranno meno contrasti in futuro, meno baby gang, meno terrorismo islamico e situazioni sociali tranquille, il più possibile.
Io sono certo che dietro ai buonisti sporcaccioni e criminali abbiamo biechi affaristi, che puntano solo all'utile immediato e non calcolano le conseguenze a breve e a medio termine.
Quando ci saranno i robot poliziotti, quando le rivolte delle periferie degradate verranno soffocate con i nuovi macchinari, detti intelligenti, ma certamente non umani, io non voglio esserci più su questa terra.
Il futuro che stanno preparando questi sporcaccioni tanto buoni, con gli occhi al cielo, è l'inferno in terra e molti di loro lo sanno, ma sognano lauti guadagni e se ne fregano delle conseguenze.

9 gen 2024

La guerra del futuro.

Ormai il coraggio individuale in battaglia appartiene al passato, in futuro e di fatto anche il presente promette la nascita di eserciti senza soldati, ma solo con robot.
I robot sono militari ideali, senza paura, pronti a morire, o meglio, a finire distrutti, senza emozioni.
Immaginare la formazioni di questi eserciti pare ancora entrare nella fantascienza, ma già oggi potrebbero essere creati.
La tecnologia avanza rapidissima e probabilmente non si vedono truppe robotiche, ma solo qualche mezzo isolato, per operazioni particolarmente pericolose, solo per una questione di visione retrograda della realtà, non ancora pronta al cambiamento.
Come saranno le guerre del futuro?
Un fatto è certo, i morti saranno solo dei civili, i nemici saranno i popoli fermi al passato e le nuove tecniche, le nuove tecnologie segneranno la distanza tra forme di società medioevali contro una versione tecnocratica, fredda, anzi gelida e disumana probabilmente.
Il conflitto israeliano palestinese pare un anticipo, le forze in campo non hanno neppure lontanamente una possibilità di confronto, gli israeliani possiedono uno degli eserciti più avanzati al mondo e i palestinesi utilizzano solo l'arma del terrorismo.
In pratica già oggi si nota che a morire sono stati e sono solo i civili, prima israeliani, per l'attacco terroristico, poi i civili palestinesi, dove ci sono nascosti i combattenti.
In futuro vedremo eserciti senza esseri umani, che faranno rastrellamenti, io temo pure pulizie etniche malamente celate, dove appunto i morti non saranno i combattenti in armi, ma solo i civili, donne, vecchi e bambini in gran quantità.
Cosa si può fare per la pace?
Oltre alle parole e alle preghiere si deve vedere la situazione attuale per quello che è, abbiamo milioni e forse miliardi di individui che rischiano di essere solo dei vuoti a perdere, inadatti al futuro.
Costoro potrebbero diventare gli strumenti, la base di tutti i fondamentalismi, con azioni feroci e risposte ancora più terrificanti, come sta capitando già ora in Palestina.
La pace si porta solo diffondendo una cultura di pace, che non sta nelle buone parole e nei buoni sentimenti, ma in una cultura diffusa verso tutti che permetta a costoro di uscire dal Medioevo e li trasformi in esseri razionali, pensanti.
La pace la si ottiene con lo sviluppo economico e tecnologico, con il pensiero razionale e logico occidentale.
Invece i ghetti e le periferie degradate da noi, le megalopoli da loro, aprono a soluzioni terrificanti, con genocidi futuri.

7 gen 2024

Le guerre ci riguardano e potremmo essere immischiati.

Mai come in questo periodo storico la confusione è grande sotto il cielo, non si capisce chi sprona questo conflitto e forse si capisce bene, abbiamo le solite logiche bieche del profitto a tutti i costi, costi quel che costi, ma solo sulla pelle degli altri.
Prima di domandarsi come sono iniziate queste guerre, bisogna chiedersi cosa e chi hanno generato queste dittature criminali e mostruose.
Abbiamo la Cina ancora ufficialmente comunista, ma fortemente segnata dal capitalismo di una classe dominante di imprenditori super miliardari, abbiamo la Russia di Putin, che ha riscoperto i pensieri sepolti degli imperi zaristi, con i nuovi boiardi, chiamati oligarchi, tutta gente uscita dalla carriera politica del vecchio partito comunista sovietico.
Poi abbiamo i regimi islamici, signorie medievali, che scambiano Petriolo e contrabbando con un lusso sfrenato per le caste religiose, gli emiri e i vari preti islamici, che impongono al popolo fame, mentre per loro c'è il lusso per diritto divino.
Oggi poi, per nascondere il malcontento interno, cercano il nemico esterno, i cattivi infedeli da combattere e uccidere senza pietà, così vorrebbe Allah, secondo loro.
In Occidente in tanti si sono arricchiti grazie a queste situazioni, con i petrol Dollari Arabi e oggi anche russi, con le merci prodotte in Cina e rivenduto 10 volte di più del loro costo da noi.
La guerra doveva scoppiare, perché sino a quando c'è guerra c'è speranza di far soldi, per tutti i mercenari, i trafficanti di armi del pianeta.
Oggi, come nel passato, il traffico degli armamenti sta alla base di molte economie, senza le guerre non ci sarebbe sviluppo tecnologico, l'odio contro i nemici da sempre crea le armi che diventano strumenti per le industrie, un tempo per l'agricoltura e l'artigianato.
Il bronzo e l'acciaio prima furono fusi per ottenere spade e poi aratri.
Però queste guerre attuali potrebbero sfuggire di mano a chi spera poi di trattare ed avere vantaggi politici, territoriali, commerciali.
Israele ha la bomba atomica, mentre il terrorismo islamico è l'arma preferita dai gruppi islamisti e si rischia di essere coinvolti, sempre come infedeli.
La Russia di Putin non può essere sconfitta per lo stesso motivo nucleare appena affermato.
Siamo messi male, molto male e noi possiamo denunciare le assurdità attuali, il potere è sempre in altre mani e spesso costoro non sono dei geni, ma solo dei mentecatti con il cappello da Napoleone, come gli scemi dei villaggio di tempo fa.

22 dic 2023

31 anni di carcere e 154 frustate per il Premio Nobel per la Pace


Change.org

Arduino - domenica scorsa, Narges Mohammadi - attivista iraniana - non ha potuto ritirare il Premio Nobel per la Pace che le è stato assegnato, perchè imprigionata nel carcere di Evin, in Iran. Narges è stata arrestata 13 volte e condannata cinque volte, per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate.
Il premio è stato ritirato ad Oslo dai due figli diciassettenni di Narges, Kiana and Ali, che hanno letto un messaggio della madre.
Shady si rivolge al Governo Italiano e al Parlamento Europeo per liberare Narges e tutte le persone che il regime Iraniano sta detenendo illegalmente e condannando a morte.
Sei con lei?

Libertà Narges Mohammadi Premio Nobel per la Pace nuovamente processata il 19/12/2023

21.356 hanno firmato la petizione di Shady Alizadeh. Arriviamo a 25.000 firme!

Firma con un solo click

"Sono una donna iraniana orgogliosa e onorata di contribuire a questa civiltà, che oggi è vittima dell'oppressione di un regime religioso tirannico e misogino".

Oggi, 10 dicembre, Narges Mohammadi, attivista iraniana, non ha potuto ritirare il Premio Nobel per la Pace assegnatole "per la sua lotta contro l'oppressione delle donne in Iran e per la sua lotta a favore dei diritti umani e della libertà per tutti".

Non c'era Narges, ma una sedia vuoto a monito della sua assenza e delle tante donne che hanno visto la loro vita sacrificata e negata per la libertà.

La rivoluzione culturale di Narges Mohammadi le ha comportato enormi costi personali, come riferito dal Comitato per il Nobel, l'attivista è stata arrestata 13 volte e condannata cinque volte, per un totale di 31 anni di carcere e 154 frustate.

Narges Mohammadi è ancora imprigionata nel carcere di Evin. In questo momento è in una cella, soffre di gravi patologie cardiache ed è in pericolo di vita. Nonostante ciò, ha iniziato lo sciopero della fame, la sua stessa esistenza è sotto il ricatto di un regime dispotico che le vieta cure adeguate ed ha iniziato lo sciopero della fame.

"La resistenza è viva e la lotta persiste. La resistenza, continua e non violenta, è la nostra strategia migliore. Sono fiduciosa che la luce della libertà e della giustizia risplenderà luminosamente sulla terra d'Iran. In quel momento, festeggeremo la vittoria della democrazia e dei diritti umani sulla tirannia e il totalitarismo e l'inno del trionfo del popolo sulle strade d'Iran risuonerà in tutto il mondo". Queste sono le sue parole riportate dai figli Kiana e Ali ad Oslo.

Nonostante le violenze e le angherie perpetrate dal regime patriarcale iraniano, il suo grido è riuscito a sfondare le porte e i muri della temibile prigione di Evin in cui è rinchiusa.

Nell'ultima lettera recapitataci da Narges Mohammadi, scritta di suo pugno pochi giorni fa l'attivista ci ricorda il suo continuo impegno e sacrificio.

La Premio Nobel per la Pace scrive:

"Un ottavo oppositore appartenente al movimento "Donna, Vita, Libertà", Milad Zohrehvand, è stato impiccato e il giorno seguente è stato mandato al patibolo un ragazzo di 17 anni. Qualche tempo fa, un altro prigioniero politico di nome Qasem Abeste è stato impiccato nel carcere di Qezelhesar. La macchina delle esecuzioni ha accelerato in tutto il Paese, trasmettendo alla società il messaggio dell'oppressiva Repubblica Islamica: il massacro e le esecuzioni continueranno. Io non la considero altro che una "guerra" del regime con tutti i suoi strumenti di repressione e di morte contro il popolo iraniano oppresso, indifeso e in rivolta.

Queste esecuzioni sono una macchia indelebile per il regime repressivo e renderanno le proteste più intense nel tempo. Ma sono profondamente scioccata per il modo in cui il mondo assiste impassibile al massacro e alle esecuzioni del popolo iraniano. Pensano che le esecuzioni dei giovani della nostra terra sia un fatto scontato in questo angolo dell'Oriente? O forse credono che le condanne a morte siano state eseguite sulla base delle leggi e ordinate da tribunali equi e aperti, dove la difesa dell'imputato è tutelata?

È un grande dolore. Ma sembra che, in assenza delle immagini delle esecuzioni della gioventù oppressa dell'Iran, il mondo rimanga indifferente ormai saturo di immagini.  Che tragica morte è quella nell'oscurità della notte con la chiamata alla preghiera dalla temuta cella di isolamento e con il condannato che cammina verso la forca nella fredda alba autunnale vestito con i leggeri abiti carcerari.  

Un crimine è un crimine. Un massacro è un massacro.  Anche se nessuna bomba è caduta, nessun terribile incendio è divampato, nessun lamento dal petto del condannato ucciso è giunto alle orecchie di qualcuno.

Il regime religioso, con l'inganno e con l'astuzia, replica nelle aule dei tribunali rivoluzionari per mano di giudici complici degli organi militari di sicurezza le regole dei massacri perpetrati sui campi di battaglia dai generali. Queste stragi sono definite in modo grottesco e cerimonioso "applicazione della legge". Alla fine, il regime iraniano del mondo se ne fa beffe, con i suoi rappresentanti dalle scarpe di vernice nelle sale e nei corridoi delle Nazioni Unite.

Ciò che nel frattempo viene fatto a pezzi è l'"umanità" e nient'altro.

In questo mondo in cui tutto è globalizzato, l'"umanità" è forse un'eccezione? È sufficiente rilasciare una dichiarazione sulla carta? Manca forse la volontà globale di fermare le esecuzioni incessanti e diffuse in tutte le città dell'Iran con scuse infondate, volte solo a intimidire e a terrorizzare il popolo iraniano oppresso e in rivolta?

Chiedo all'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani di intraprendere un'azione urgente e decisiva in nome dell'"umanità" per fermare le esecuzioni in Iran.

Invito il popolo iraniano a non lasciare sole e soli coloro che cercano giustizia e a lasciare che le coscienze vigili siano la voce risonante delle persone condannate a morte e la voce di chi protesta contro le esecuzioni in questa terra martoriata".

Narges Mohammadi - Novembre 2023 - Carcere di Evin

La Repubblica Islamica dell'Iran non è un attore internazionale con cui dialogare per accordi di pace, accordi economici e commerciali, ma è una dittatura che promuove terrorismo, mafie e guerre.

Uniamoci alla richiesta del Premio Nobel per la Pace, Narges Mohammadi.

Chiediamo con forza che il Governo Italiano, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo si spendano per fermare le esecuzioni in Iran; si impegnino con determinazione affinché il regime iraniano lasci in libertà Narges Mohammadi.

Chiediamo anche che Bahareh Hedayat, Sepideh Qolian, Fatemeh Sepehri, Toomaj Salehi e tutte le donne e gli uomini arrestati per il loro impegno a favore della libertà in Iran siano rilasciati immediatamente e che il regime fermi gli atti persecutori e minatori anche qui in Europa.

"L'indifferenza è il peso morto della storia", scrive Gramsci, e questa volta la nostra storia la grideremo, per un Oriente pacifico, per un mondo in pace, per la donna, la vita, la libertà.

Movimento italo iraniano Donna Vita Libertà

Firma con un solo click

Visita la pagina della petizione

Vittorie giorno dopo giorno –
Iniziativa finanziata da te al 100%
Non legato alla politica o a intermediari del potere, Change.org è un sito gratuito che consente alle persone di tutto il mondo di apportare un cambiamento. Otteniamo vittorie concrete giorno dopo giorno sulle questioni che ti stanno a cuore, e questo è possibile solo perché siamo finanziati al 100% da persone comuni come te.
Vuoi unirti a noi per rafforzare il potere della gente comune di fare la differenza?
Sostieni Change.org

A Change.org crediamo nella voce di persone come te. C'è qualcosa che vorresti cambiare?


La persona (o l'organizzazione) che guida questa petizione non è affiliata a Change.org. Change.org non è responsabile del contenuto della petizione.

Facendo clic sul pulsante "Firma ora", dichiari di essere Arduino e acconsenti a sostenere questa petizione. Se vuoi chiedere ad altri di firmare la petizione, potrai farlo dopo averla firmata. In alternativa, puoi condividere questo link.

Quanto è stata utile questa email?

1
2
3
4
5

Non utile

Utile

Disiscriviti da tutte le email come questa
Disiscriviti da tutte le email di Change.org
Gestire le tue preferenze email · Informativa sulla privacy

Non esitare a contattarci! Contattaci attraverso il nostro help center.

Change.org · 548 Market St #29993, San Francisco, CA 94104-5401, USA