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10 lug 2022

Euro e dollaro, nuove monete elettroniche e futuro lavorativo.

Le criptovalute sono solo, per ora, delle alternative per gli speculatori, per i contrabbandieri e per i Paesi sotto embargo economico, come il Venezuela.
Poi abbiamo il telelavoro, che tutti chiamano smart working, per sentirsi più anglofoni.
Le monete tradizionali e il lavoro stanno mutando, oggi Internet offre la possibilità del lavoro a distanza a milioni di individui, mentre il perdere di potere delle monete forti dominanti, sostituite, anche se è ancora presto, con questo denaro elettronico, rende inutile muoversi sul pianeta, cambiare Paese o anche continente per ottenere stipendi migliori, che sono sempre in Dollari, in Euro, anche in Franchi svizzeri.
Se posso ricevere stipendi buoni, restando a casa mia, nella mia terra, posso così avere un grosso vantaggio economico, avendo valuta pregiata in terre povere, che ne amplificano il valore, senza dover rinunciare alla mia gente, alla mia lingua, alla mia cultura.
Invece a migrare converrà sempre meno, perché avremo monete uniche, paghe simili per gli stessi lavori in tutto il mondo, perché sta saltando il predominio occidentale sull'economia.
Comunque emigrare già oggi è meno remunerativo, i salari, da noi, per certi lavori, sono sempre più bassi, compreso quelli in nero e della manovalanza della criminalità.
Prevedere la fine dell'immigrazione è facile, anzi, si può prospettare la fuga di parte dei migranti in altri Paesi e il ritorno a casa loro.
Purtroppo quelli che se ne andranno sono quelli più capaci, mentre i malavitosi non hanno interesse a fuggire da noi.
Quindi il quadro è assurdo, stiamo riempiendo le periferie di gente senza futuro, violenta, emarginata e pronta a causare gravi guai sociali.
Intanto si sta formando un mondo iper tecnologico, dove abbiamo chi lavora come ingegnere informatico dalla casa di vacanza al mare o in montagna, guadagnando stipendi favolosi.
Abbiamo lavoratori generici sempre meno pagati e immigrati che gli fanno la concorrenza disperata, in attesa che l'intelligenza artificiale li renda tutti dei disoccupati senza futuro.
Quindi il futuro avrà poco differenze tra stipendi tra Paese e Paese, i salari potranno essere non più in Dollari e in Euro, ma la differenza sarà soprattutto nella professionalità, nella capacità a svolgere certi lavori, come promotori finanziari, ricercatori scientifici, tecnici informatici e forse anche come uomini di cultura.
Il quadro non è splendido, anzi, è molto brutto, da tempesta tropicale, ma solo noi in Italia continuiamo ad importare disperati dal Sud del mondo per farli lavorare con salari sempre più bassi, creando situazioni sociali al limite dell'esplosione.
Abbiamo una classe dirigente che io definisco demente, ferma all'Ottocento, che gioca pure sporco, ma "chi semina vento raccoglierà tempesta", recita un proverbio adatto alla nostra situazione.
Prevedere cose terribili non è solo pessimismo, quello che sta capitando oggi a Lampedusa, con migranti ammassati come in un lager, grazie alle politiche di accoglienza della sinistra, è solo un anticipo di ciò che capiterà nelle periferie delle nostre città.
I ghetti si possono sempre chiudere e trasformare in campi di concentramento, magari con la scusa dei problemi di ordine pubblico, poi la morte farà il suo corso, come capita sempre quando la gente si trova ammassata in modo disumano, con infezioni, cattiva alimentazione, inedia, epidemie che faranno il loro lavoro.
Scusate, ma siete sicuri che dietro agli accoglienti non ci siano gli eredi dei nazisti dei Lager tedeschi?

17 nov 2021

Gli idioti di regime, detti giornalisti.

Sono più corrotti i giornalisti o i politici?
Lo schifo che provo per entrambi le categorie sociali è immenso, i primi, i pennivendoli, ne raccontano tante, spesso hanno molte condanne penali per diffamazione, mentre i politici hanno spesso molti finanziatori....... misteriosi, ma non troppo.
Durante la guerra fredda in Italia il Partito Comunista era finanziato dall'Unione Sovietica, mentre la Democrazia Cristiana dalla C. I. A. statunitense.
Oggi invece, oltre alle solite tangenti, che portarono molta sfortuna ai socialisti di Craxi, abbiamo finanziamenti internazionali loschi, da dittature varie, criminali, come l'Arabia Saudita e il Venezuela, ma anche dalla Cina, più da organizzazioni criminali, dedite al riciclaggio del denaro sporco.
La storia si ripete, con le democrazie spesso corrotte, con poteri criminali, di faccendieri senza scrupoli. 
La stampa come si comporta? 
Qui i criminali senza scrupoli sono in doppio petto, fanno la morale e diffamano quelli delle bande....... avversarie, esponendosi a denunce, che poi finiscono anche con risarcimenti per centinaia di migliaia di euro, con condanne penali che non vengono mai scontate grazie ai trucchi che favoriscono la prescrizione, che funzionano molto bene per costoro. 
Sì, lo scontro tra giornalisti giustizialisti, forcaioli e politici....... corrotti appare tutto una grande buffonata per un pubblico di allocchi che tifa per questi o per quelli. 
Di pulito nella stampa, che ha sempre molti debiti misteriosi, sempre pagati non si sa come da..... qualcuno, ha praticamente nulla, mentre i politici sporchi hanno alle spalle tradimenti internazionali, affarismi e crimini in quantità. 
Gli idioti creduloni battono sempre le manine per gli uni o per gli altri e perdono in qualità della vita, in sicurezza nelle strade, con il crimine sempre trionfante, con le varie mafie che si arricchiscono e spendono soldi per avere appoggi politici e giornalisti.

6 ago 2021

Islam, dal petrolio ai paradisi fiscali.

Cosa rende potente la religione di Maometto oggi?
Abbiamo censure e terrorismo esplicito, con minacce di morte dalla ragazzina al giornalista sprovveduto, al professore critico, da parte di gruppi impuniti di delinquenti che nessuno tocca.
Questo capita in Francia, ma i primi sintomi li abbiamo anche in Italia, invece se dei gruppi politicamente ostili a questi o a quelli, formati da gente di estrema destra o di estrema sinistra per esempio, facessero la metà di ciò che impongono gli islamici alla nostra società, avremmo retate di centinaia di persone, denunce a migliaia e processi con gabbioni per imputati che dovrebbero scontare decenni di carcere per terrorismo.
Inoltre il sistema di controllo illegale, ma diffuso in modo capillare, che seleziona il personale lavorativo, condannerebbe costoro alla disoccupazione perenne, all'emarginazione sociale.
Invece gli islamisti minacciano e ricevono pure la protezione da parte della ....... Magistratura, della stampa, dei poteri forti.
Perché avviene questo?
Un tempo, alla fine degli anni Settanta, sarebbe stato facile capire che non si volevano fastidi con il principale Paese al mondo produttore di petrolio, l'Arabia Saudita, con il suo regime assolutista e islamista, ma oggi il petrolio conta sempre di meno, poi non esiste più questo monopolio e tanti Paesi lo estraggono in concorrenza, compreso la Russia e il Venezuela, i cui governi sono apertamente contrastati dalla diplomazia occidentale.
Cosa c'è oggi di particolare?
Si parla dei fondi sovrani, ovvero dei capitali accumulati dai Paesi arabi più ricchi, che influenzano le politiche dei deboli Paesi Occidentali, ma forse, anzi certamente, la risposta sta in altro, ovvero ricordiamo che gli Emirati Arabi sono la patria del segreto bancario, ovvero sono dei paradisi fiscali, tra i più rinomati al mondo, ormai gli ultimi, se si escludono quelli dei Caraibi, che però offrono molta  meno sicurezza e inviolabilità.
Perché l'islam non può più essere criticato per le spose bambine, per i massacri in Nigeria, per i linciaggi in Pakistan, per le decapitazioni in Afghanistan?
Si è apertamente accusati di islamofobia, emarginati e .......lasciati in balia dei taglia gole, liberi di muoversi in Europa e in tutto il mondo.
Pare quasi che i terroristi islamici abbiano dei.......diritti acquisiti, che li mettano al di sopra della legge.
La risposta alla fine sta in un ricatto, ma non nei petroldollari in se stessi, proprio  nel fatto che abbiamo gli ultimi paradisi fiscali in mano loro ed esaltare la forza, la potenza dell'Islam conviene, perché nessuno deve osare di mettere in discussione gli ultimi luoghi sulla terra dove è possibile nascondere i soldi sporchi, miliardi e miliardi frutto di traffici criminali, tutti soldi da lavare bene e fare tornare in Occidente in mano a persone al di sopra ...... di ogni sospetto.
Quindi le dittature islamiste sono utili, utilissime, chi evade somme enormi al fisco, chi ricicla i denari dell'ingrosso dello spaccio delle sostanze stupefacenti, del traffico dei migranti, del contrabbando delle armi ed altro ancora, sa che là avrà il segreto che lo protegge.
Tutto questo schifo poi favorisce la politica estera occidentale, i mass-media e le scelte governative.
Se crollasse il muro dell'islamismo, sarebbe la fine di un'era, dove tanti farabutti si vedrebbe sequestrate immense somme di denaro, frutto di attività illecite.
Così come ai tempi dei pirati saraceni, c'è chi fa ottimi affari nei porti degli islamici, comprando la merce rubata, baratando, trafficando e tornando in patria come abile mercante fortunato, oggi abbiamo altri ......bravi mercanti senza scrupoli.
Se il mito dell'islamismo crollasse, se i terroristi islamici, gli Stati e le bande islamiste fossero isolate e annientate, loro non avrebbero più un porto sicuro dove celare la loro refurtiva, ovvero banche dove nascondere i loro sozzi guadagni.
Ecco perché i talebani, dopo decenni di guerra, esistono ancora, hanno armi modernissime e costosissime tra le loro mani sporche di sangue.
Ecco perché tutte le volte che si colpisce l'Isis loro si riorganizzano e sono sempre meglio armati, ecco perché le moschee di tutto il mondo  Occidentale sono sempre ben finanziate, da nobili fedeli ricchissimi e .......  generosi.
Se si facesse un embargo contro gli Emirati Arabi, contro le loro banche, la questione Islam e il terrorismo al seguito si svuoterebbe in poco tempo, perché i soldi sporchi non la finanzierebbero più e senza  denari non si fa nulla, nemmeno i taglia gole.

22 feb 2019

Venezuela e la politica dei nuovi colonizzatori, ipocriti e bugiardi - Arduino Rossi

https://notizienews1.blogspot.com/search?q=venezuela

La scelta di Trump dimostra che certi interessi economici, neocoloniali, non muoiono mai: Maduro non è un santo, ma qualcuno dice che il rappresentante dell’opposizione, Guaidò sia una puttana degli interessi Statunitensi ed Europei nel Venezuela.
Tutta la vicenda è sporca, contraddittoria e ambigua: Maduro ha dalla sua Cina e Russia, mentre il vecchio Occidente è con questo ….democratico del sabato sera, che ha gli stessi diritti del suo avversario a ….non governare.
La democrazia non si vede in tutto questo e la guerra, sulla pelle del popolo venezuelano, è per il loro petrolio…..da rubare.

4 feb 2019

Politica estera neocoloniale in Venezuela - Arduino Rossi


Lo scontro….democratico è tutto per il petrolio: nell’America Latina una parte consistente della popolazione non vota, è la folla delle periferie super degradate, dove si può anche nascere, vivere e morire senza risultare iscritti all’anagrafe.
In Venezuela non è in corso lo scontro tra un dittatore….comunista, come sostiene certa stampa, contro bravi, buoni e …. belli democratici: è solo la guerra per il controllo del petrolio venezuelano e dei frutti di investimenti di stampo neo coloniale.
Infatti abbiamo la vecchia Europa colonialista, gli Stati uniti di Trump, contro Putin e la Cina neocapitalista.
Solo i nostri pennivendoli vedono in tutto questo una guerra per la democrazia.

1 feb 2019

Venezuela e la politica sporca dell’Unione Europea, veramente fascista - Arduino Rossi

https://notizienews1.blogspot.com/search?q=politica+sporca+UE

Lo scontro contro il Venezuela è solo per il controllo dei pozzi petroliferi di quel Paese, ora nazionalizzati, ma che fanno gola alle iene statunitensi.
Così ecco lo scontro internazionale, ma anche interno al Venezuela, da una parte abbiamo il ceto medio che vuole stare con i potenti Usa, dall'altra abbiamo la base popolare che sta con il presidente Maduro: imporre un presidente dall'estero è una scelta criminale, antidemocratica e imporre altre elezioni, pilotate, è da colonialisti.
Ecco perché i buffoni di Bruxelles, dannosi per loro stessa ammissione, proseguono nelle loro scelte anti storiche, ma prima o poi finiranno negli archivi polverosi della storia, tra imperatori decadenti, cortigiane sporcaccione e impestate, sadici dittatori psicopatici.

28 dic 2018

I crimini delle corti di Giustizia umanitarie - ARDUINO ROSSI



Il primo in assoluto sta nella cecità assoluta per quanto riguarda certi orrendi crimini, commessi dalle potenze….dette democratiche: il primo fu l’embargo contro quel Paese e non contro un altro, giustificati da armi di distruzione di massa inesistenti, o altro ancora, immaginario, che portarono ad anni di stenti per le popolazioni Irachene, per esempio, poi tutto risultò inventato, per favorire operazioni neo-coloniali degli Stati Uniti.
Altri crimini stanno in azioni commerciali, come quelle contro il Venezuela, che è stato messo alla fame dalle potenze economiche planetarie, per fini politici ed economici: mai nessuno interviene contro tutto questo.

11 set 2018

Onu e i suoi numerosi crimini contro l’Umanità - ARDUINO ROSSI

Da tempo questa organizzazione internazionale, che dovrebbe rappresentare tutti gli abitanti della terra, si pone a servizio di dati interessi e della politica dei Paesi più potenti: non interviene contro le teocrazie criminali del pianeta, ma solo contro chi a loro fa comodo.
Oggi combatte la Corea del Nord, Venezuela e Tailandia, ma mai se la prende contro Stati Uniti e Europa Occidentale, scordandosi i numerosi interventi militari, definiti come azioni per la ….protezione delle popolazioni civili.
Sì, l'Onu ha benedetto troppe volte le bombe della Nato, definite lecite e pacificatrici, o per ….il bene delle popolazioni: in pratica la violazione dei diritti umani e di quelli internazionali seguono la logica economica solita del più forte, a cui tutto è lecito.
Abbiamo avuto azioni militari a scopo coloniale e neocoloniale, ma mai si è visto azioni contro  i paesi più forti: Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti potevano tutto, bombardare case, scuole, affamare popoli con embarghi, provocando centinaia e anche milioni di morti, per fini evidentemente di egemonia ed economici.
Possiamo affermare che l'Onu è servito per troppe azione criminali e servirebbe un tribunale speciale per processare, per i crimini contro l'Umanità commessi, i suoi vertici.

23 giu 2018

Venezuela e l'ipocrisia di quell'ente inutile di nome ONU - ARDUINO ROSSI

Il fatto che esista un'organizzazione internazionale che valuti sul comportamento dei Paesi o meglio dei....diritti umani di questi e non di quelli lascia perplessi tutti coloro che hanno il cervello per pensare.
Il governo del Paese sudamericano, Venezuela, si sta ribellando all'arroganza degli occidentali, primo fra tutti gli Stati Uniti e paga caro la sua scelta: tutti sanno che per vincere la criminalità gli squadroni della morte sono sempre pronti ad agire e la gente sparisce, se ostile al potere costituito, senza tornare più a casa.
Ora la polizia del Venezuela uccide i piccoli criminali?
Lo fanno in Perù, in Brasile, nel Messico, ma anche in Africa e in Asia, però nessuno si interessa a loro, ma uno dei più grandi produttori di petrolio al mondo sì, deve essere messo sotto il controllo dai ridicoli giudici internazionali, che condannano per crimini contro l'Umanità chi a loro garba: ovviamente tutti coloro che sono ostili alle politiche economiche ed estere dei principali Paesi occidentali.
Ma andate tutti a ......

16 ago 2017

#Usa, venti di #Guerra per la poltrona di # - ARDUINO ROSSI

Lui, il signor Presidente, teme le conseguenze della brutta storia del russiagate, che lo sta incriminando e c’è pure la possibilità che venga destituito.
Così  eccolo impegnato in conflitti verbali, per ora, contro Corea del Nord e Venezuela, più disastrosi che mai per tutti.

Le sconfitte politiche interne, compreso sulla riforma sanitaria, lo spingono verso scelte audaci, ovvero cercare i nemici esterni per unire l’opinione pubblica attorno a lui.

15 ago 2017

#Usa e #Corea del #Nord, guerre probabili, ma evitabili - ARDUINO ROSSI

La Cina ci può  salvare, tagliando l'importazione di carbone e ferro dalla Corea detta comunista.

Così forse il dittatore coreano si calmerà un po'.
Intanto Trump cerca di ...andare a pugni con L'Iran, che minaccia di riprendere il suo programma nucleare e con lo Stato del Venezuela.
In pratica cerca nuovi nemici e la guerra a tutti i costi.
È  pazzo o fa il pazzo?
Vedremo in futuro, ma forse la salvezza sta nella sua destituzione.

3 ago 2017

#Guerra #Mondiale e conflitti economici globali - ARDUINO ROSSI

Le crisi politiche e militari sono nei Paesi produttori di petrolio o di transito, in tutto il mondo.

Abbiamo Venezuela, Libia, Iraq, Siria, ma anche lo scontro Occidente contro Iran e Russia, questi ultimi produttori di petrolio.
La guerra continua e noi italiani siamo deboli e legati a interessi lontani  da nostri, come Francia e Germania.
Le guerre continueranno sino a quando si capirà che l'economia non ha bisogno di cannoni, ma di logiche per la pace

23 feb 2017

#Petrolio, #prezzo in crollo a #30 dollari - ARDUINO ROSSI

Trump fa la guerra ai prezzi del petrolio e riprende l’estrazione del grezzo negli Usa: con questa politica favorirà lo scontro con tutti i paesi estrattori, Russia, Emirati Arabi e Arabia Saudita, Iran, ma anche Venezuela.

La pace mondiale si allontana e questo favorirà tensioni militari, terrorismo in tutto il mondo: prepariamoci al peggio.

26 nov 2016

Usa, Trump, un orso alla Casa Bianca

Se lui vuole isolazionismo è  un fatto certo, ma si sta dimostrando molto goffo, non essendo più  in campagna elettorale, oso dire si sta dimostrando molto sciocco: la morte di Fidel Castro non può  essere festeggiata, mentre la diplomazia statunitense cercava di migliorare i suoi rapporti con Cuba e altri Paesi sudamericani, come Messico e Venezuela, per esempio.
L'isolazionismo fatto ad insulti e minacce, gioia per la morte di qualcuno porta solo a gravi prablemi economici, come minimo, se non rischi di scontri militari, interventi diretti in conflitti, con esiti opposti a quelli desiderati, ovvero al disimpegno  militare fuori dagli Stati Uniti.

2 giu 2016

Ex aequo papà e figliolo campioni d¹Italia di volo in parapendio

Insolito responso al campionato italiano di parapendio, Cornizzolo Cup 2016, gara internazionale e campionato italiano insieme.

Si fregiano del titolo ex aequo due piloti di Molveno (Trento), Luca e Nicola Donini, padre e figlio. Al terzo e quarto posto Aaron Durogati di Merano e Joachim Oberhauser di Terlano (Bolzano).

Luca, di professione albergatore, già campione mondiale e due volte campione d'Europa, è oggi per la prima volta campione d'Italia. Nicola, 20 anni aveva già conquistato il titolo nel 2013. Una famiglia con la testa fra le nuvole!

La gara si è sviluppata per una settimana nei cieli lombardi, con decollo da quota 1241 m. sul Monte Cornizzolo sopra Suello (Lecco), quartier generale di tutta l'organizzazione forte di 42 addetti, e sconfinando nelle provincie di Como e Bergamo, ora sorvolando l'ondulato suolo brianzolo, ora lungo la pedemontana.

Annullata la prima manche causa maltempo, nelle restanti cinque i 125 piloti provenienti da 17 nazioni, Messico, Giappone, Sud Africa, Venezuela e Nuova Zelanda le più lontane, hanno beneficiato di una meteo clemente quando non favorevole. Cosicché i parapendio, che si reggono in aria sull'onda delle  correnti d'aria ascensionali, motore gratuito ed ecologico, hanno felicemente concluso percorsi tra i 51 ed i 102 km agli ordini del direttore di gara Pietro Bacchi di Biella.

Divisi in classifica da una manciata di punti, il confronto tra i capolistasi è fatto via via più serrato, a partire da Nicola Donini che ha messo subito un'ipoteca sul titolo con due vittorie di manche, per passare a papà Luca e per finire a Durogati, protagonista di una clamorosa rimonta dalle retrovie durante l'ultimo, estremo volo.

In campo femminile vince la giapponese Nao Takada, seguita dalla venezuelana di padre italiano Joanna Di Grigoli e da Silvia Buzzi Ferrarsi che si laurea campionessa d'Italia per la decima volta. La pilota meneghina è in forza dall'associazione Parapendio Club Scurbatt, cioè i corvi di Lecco, che, lungi dal menar gramo, hanno invece ben organizzato l'evento insieme all'Aero Club Lega Piloti e sotto l'egida dell'Aero Club d'Italia e della FAI, Federazione Aeronautica Internazionale. Seguono Sara Brambilla di Lecco e la laziale Lucrecia Chiartano.
In classe sport, a conferma della supremazia dei piloti trentini e sud tirolesi, un vivaio che sembra inesauribile, il titolo va a Mauro Maggiolo seguito dal veneto Manuel Grandi e da Diego Ardissone di Ivrea.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

27 mag 2016

Parapendio: eventi internazionali in Friuli e Lombardia

Mentre nei cieli lombardi Nicola Donini guida la classifica provvisoria del
campionato italiano di parapendio, a Gemona, in Friuli, ci si prepara ad ospitare due importanti eventi che porteranno ben 270 piloti sul territori nelle prossime due settimane.

Si tratta dei British Open 2016 e della Coppa del mondo di parapendio. 
primi, dal 28 maggio al 3 giugno, sono i campionati della British Hang Gliding and Paragliding Association (BHPA), cioè la federazione di volo libero del Regno Unito, riconosciuti dalla FAI, Federazione Aeronautica Internazionale. 
E' il secondo anno che i piloti d'oltre Manica scelgono la
regione come campo di gara.
Invece, dal 3 all'11 giugno, per la prima volta in Friuli, si svolgerà la Coppa del Mondo di parapendio, trofeo mondiale sovrinteso dalla Paragliding World Cup Association. Le tappe precedenti si sono svolte in Francia, Brasile, Portogallo e Madagascar.
Cosicché per quindici giorni piloti di parapendio provenienti da tutto il mondo decolleranno dal monte Cuargnan per sorvolare l'alto Friuli, tra Cividale e Maniaco, lambendo i confini di Austria e Slovenia. I percorsi giornalieri saranno predisposti dal Volo Libero Friuli in collaborazione con l'Aero Club Blue Phoenix di Vicenza.
A Suello (Lecco) 123 piloti stanno animando la Cornizzolo Cup - ItalianParagliding Open 2016, valida come campionato italiano di parapendio. Questo mezzo, insieme al deltaplano, fa parte del cosiddetto volo libero, cioè senza motore: ci si regge in aria sfruttando le correnti ascensionali provocate dall'irraggiamento solare del terreno.
Dopo quattro giornate di gara, la prima annullata per forte vento e tre voli su percorsi rispettivamente di 76, 102 e 83 km, la classifica maschile è dominata dai piloti trentini e sud tirolesi, ma è anche una questione difamiglia. Nicola Donini, giovane pilota di Molveno, precede il padre Luca Donini, già campione mondiale e due volte europeo, e Joachim Oberhauser di Terlano. Tra le donne al comando Nao Takada (Giappone), seguita da Joanna Di Grigoli (Venezuela) e da Silvia Buzzi Ferraris di Milano. Gli altri piloti in gara hanno tempo fino a sabato per rovesciare la classifica della gara organizzata dall'Aero Club Lega Piloti e dal Parapendio Club Scurbatt, cioè il corvo in lingua locale, sotto l'egida dell'Aero Club d'Italia e riconoscila dalla FAI.

Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIV

5 mag 2016

Papa Francesco, il grande diplomatico

Come è possibile che un semplice e … ingenuo come lui sia poi così abile nella diplomazia?
Lui arriva dove gli altri non arrivano, ovvero a Cuba, portando rapporti diplomatici normali con gli stati Uniti, ora ci prova con il Venezuela: solo lui arriva a tanto e avvicina nemici storici, giurati da molti anni.
Un ingenuo sa fare tante cose così difficili?

Si vede che la cultura da gesuita è ben incarnata in lui, ovvero quella dei diplomatici, i migliori in assoluto della storia, ma…..  qualche dubbio cresce, per la sua sceneggiata da ingenuo.

3 mag 2016

In volo nei cieli di Lecco e della Brianza per i campionati italiani di parapendio

Comunicato stampa per arduino.rossi@gmail.com
Dal 22 al 28 maggio presso il Cornizzolo, monte che sovrasta Suello (Lecco)
ed i laghetti di Annone ed Oggiono, si volerà la Cornizzolo Cup, Italian
Paragliding Open 2016, gara internazionale e campionato italiano di
parapendio.
Organizzata dall'Aero Club Lega Piloti e dal Parapendio Club Scurbatt, nome
che nella lingua locale designa il corvo, lo scenario sarà quello del triangolo lariano e del braccio del lago di Como cantato dal Manzoni, con
sconfinamenti nelle province di Como, Bergamo ed in Valsassina. Dipenderà
dalle condizioni del tempo.
Più che in letteratura, i 125 piloti, massimo numero ammesso, si esibiranno,
invece, in sette giorni di voli in parapendio mezzo che, insieme al
deltaplano, costituisce lo sport del volo libero, cioè senza motore.
Verranno da 20 nazioni, incluse Nuova Zelanda, Venezuela e Messico. Dopo
l'Italia, sarà la Francia la nazione più rappresentata.
I due mezzi si reggono in aria con un "motore" assolutamente ecologico, zero
consumi ed emissioni, perchè sfrutta le masse d'aria ascensionali, dette
termiche, a loro volta provocate dall'irraggiamento del suolo. Queste
consentono di guadagnare quota e con essa la possibilità d'avanzare grazie
all'efficienza delle ali. A sua volta l'avanzamento permette di intercettare
nuove termiche e di riguadagnare la quota eventualmente perduta in un
continuo su e giù anche per centinaia di chilometri.
La delucidazione e sommaria, ma rende l'idea. Di certo la rendono meglio i
514 chilometri del record mondiale stabilito lo scorso autunno in Brasile ed
i 401 di quello femminile stabilito nella stessa zona e periodo da Nicole
Fedele, pilota friulana.
Questi risultati sono classificati dalla Federazione Aeronautica
Internazionale (FAI) come "distanza libera", cioè parto da un punto e volo
il più lontano possibile. Invece, volare in un campionato presenta
difficoltà diverse. Il pilota deve obbligatoriamente seguire un percorso
prestabilito con obbligo di toccare punti prefissati del territorio, detti
boe, prima di raggiungere l'atterraggio. Secondo le condizioni meteo, i
tracciati vanno dai 70 ai 110 chilometri. Vince chi impiega meno tempo. Il
corretto aggiramento delle boe è certificato dal GPS in dotazione al pilota,
insieme al livetrack, strumento che consente di seguire la gara in diretta
dai computer. La somma delle classifiche di ogni singola prova dà la
classifica finale ed in questo caso i nuovi campioni.
Silvia Buzzi Ferrari (Milano) e Marco Littamé (Torino) difenderanno i
rispettivi titoli conquistati lo scorso anno, il nono per Silvia ed il
quarto per Marco.
Sito storico il monte Cornizzolo (1.241 m) perché vi nacque il volo libero
nel 1972, quando il comasco Alfio Caronti spiccò il primo volo in deltaplano
d'Europa. Atterraggio ufficiale a Suello, sede del quartier generale della
gara giunta alla 12.a edizione e che si svolge sotto l'egida dell'Aero Club
d'Italia e della FAI. Ben 42 i volontari impegnati nell'organizzazione.
Gustavo Vitali - Ufficio Stampa FIVL

18 feb 2016

economia finanza, Borse e prezzo del petrolio, accordo tra nemici

IL prezzo del grezzo sale e scende, in attesa di un accordo tra i principali produttori del mondo, Arabia Saudita ed Emirati Arabi, Venezuela, Russia e Iran: costoro sono spesso in guerra aperta, ma lo scontro prosegue seguendo una logica precisa. Quella della guerra per i mercati e dei prezzi in crescita per difendere le loro economie.
Il mondo teme il crollo del prezzo del petrolio, perché i ricchi produttori reinvestono nei Paesi consumatori, occidente al primo posto, mettendo in crisi il sistema finanziario mondiale, quando ritirano i loro petroldollari.
Per questo motivo, o almeno questo è uno delle cause, i mercati finanziari mondiali hanno subito crolli terribili, mentre la notizia del probabile accordo sul prezzo del grezzo dava speranza alle borse.

16 dic 2015

Petrolio dello Stato Islamicom comprato da molti

E' incredibile, ma l'Arabia Saudita la patria dell'integralismo islamico non è colpevole, per motivi concorrenziali, invece è la Turchia, che tutti accarezzano, tranne la Russia di Putin, sempre per motivi  concorrenziali, che no compra il petrolio turco.
Qui sono in ballo sistemi economici dei paesi produttori di grezzo, in contrasto con i consumatori.
in crisi è la Russia di Putin, il Venezuela, l'Arabia Saudita, l'Iran e il Golfo Persico intero.
Ora la guerra contro l'Isis è solo una questione economica o meglio è una guerra contro il contrabbando petrolifero: c'è chi guadagno e chi perde e la religione ha poco a che vedere, anzi nulla.