Lui, il signor Presidente, teme le conseguenze della brutta storia del russiagate, che lo sta incriminando e c’è pure la possibilità che venga destituito.
Così eccolo impegnato in conflitti verbali, per ora, contro Corea del Nord e Venezuela, più disastrosi che mai per tutti.
Le sconfitte politiche interne, compreso sulla riforma sanitaria, lo spingono verso scelte audaci, ovvero cercare i nemici esterni per unire l’opinione pubblica attorno a lui.