1 apr 2010

01/4 Per Bersani la pillola del giorno dopo non si deve toccare (Angelo Ruben)

Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani si inalbera per i no dei governatori Luca Zaia e Roberto Cota di Veneto e Piemonte riguardo la pillola abortiva Ru486: "Andrà ricordato ai presidenti leghisti che Veneto e Piemonte restano in Italia e in Europa, dell'autorizzazione e l'uso di un farmaco non decide un presidente di regione, tanto meno egli decide della libertà terapeutica né può sostituirsi al rapporto tra medico e paziente".
Il segretario del Pd, Pier Luigi vuole far capire, pur avendo perso le elezioni, che in Italia comandano i gruppi di potere non eletti: “ In ogni caso faremo comprendere a questi nuovi presidenti che non gli è stata messa in testa una corona da imperatore".
Saranno i professionisti del cavillo legale?
Saranno i re della libera interpretazione della legge, con l'appoggio del giudice compiacente, in Italia o in sede europea?
Ne vedremmo delle belle: basterà attendere le sentenze di qualche giudice che non è al di sopra della legge: è lui la legge.