9 apr 2010

09/4 Lettera firmata da Ratzinger e le solite polemiche (Michele Belotti)


Ecco che tornano, il giornale che rappresenta i gusti piccolo borghesi per eccellenza, di un'Italia mediocre, La Repubblica è in prima fila ad accusare il Papa, per una lettere del 1985: si aveva sconsigliato di rimuovere un prete che aveva molestato dei minori.
Tutto qua?
Non aveva detto che non si doveva punire il prete, né tanto meno curarlo, neppure di non denunciarlo e di non farlo giudicare dalla giustizia penale: dava l'occasione al prete di pentirsi.
Purtroppo la questione è questa: se Joseph Ratzinger avesse fatto qualcosa che sarebbe risultato pericoloso per la “salute” di altri bambini sarebbe giusto chiedergli una spiegazione, ma si confonde il fatto dell'espulsione del prete, con l'impedimento del pedofilo a fare del male ai piccoli.
E' semplice: uno spretato pedofilo è senza controllo alcuno, mentre un prete che si dimostra pentito e si fa curare psicologicamente, sta lontano dai bambini è tenuto sotto controllo, non è una mina vagante.
Io personalmente trovo disgustoso parlare di pedofili e di pedofilia: provo schifo, disgusto e non vorrei più tornare su questa questione.
Invece vorrei sapere quante associazioni, organizzazioni, istituti pubblici e privati hanno agito come la Chiesa Cattolica per contrastare la pedofilia: medici, pediatri, giudici, giornalisti, pastori protestanti, rabbini ebrei, maestri, professori ….
Tutti costoro hanno subito punizioni adeguate dai loro responsabili quando facevano luride porcherie sui bambini?
Non mi risulta, anzi da tempo lancio questa provocazione, ma la mia domanda non ha ricevute risposte.
Cari signori giornalisti, quanti vostri colleghi sono stati radiati dall'ordine per pedofilia?
Tra voi non ci sono pedofili?
I giornalisti possono essere pedofili ed operare tranquillamente?