Jeffrey Lena è il legale della Santa Sede negli Stati Uniti, ha spiegato che le nuove accuse dei media statunitensi non hanno base alcuna: “..... di non poter confermare l'autenticità del documento...”
L'avvocato ha dimostrato: “ la lettera non fu affatto trasmessa al Vaticano''.
Nel 1985 la sospensione a divinis, lo “spretamento”, era di competenza locale e non della Congregazione per la Dottrina della Fede: solo nel 2001 divenne di competenza diretta del Vaticano.
Questa è un'altra figuraccia che la stampa mondiale ha fatto: ciò che dà tanta rabbia è che pure in Itala si è continuato a calunniare papa Ratzinger.
Da noi è possibile sapere come stanno le faccende con una telefonata diretta al Vaticano, o al più vicino vescovato, ma forse costava troppo ai massimi giornali nazionali.
Con i soldi che si prendono con i contributi pubblici si potrebbero permettere una telefonata, così non farebbero figuracce quando insultano Benedetto XVI.