15 apr 2010

14/4 In Bolivia un contro vertice ambientale dei paesi poveri (Mecca Elisa)



Ci saranno 350 organizzazioni di tutto il mondo in Bolivia per questo vertice poco sentito nel mondo ricco, 15mila delegati.
Il presidente boliviano Evo Morales sostiene: “… non possono essere solo gli Stati a determinare una vera svolta, ma dobbiamo essere tutti noi, in prima persona''.
Si è parlato di una via alternativa al rispetto dell’ambiente: ''ci insegnano la strada giusta per salvare il nostro pianeta dai cambiamenti climatici. Perché non ci sarà giustizia mai sociale senza eco-giustizia''.
Il questo vertice “povero” si è pure rammentato la responsabilità dei consumi eccessivi dei Paesi ricchi: “….nessun media lo affronta in modo serio, relegandolo al gossip, non esistendo la volontà politica di cambiare consumi e vita dei 400 milioni di europei che sono gran parte del problema''.
Qualche verità c’è in queste affermazioni, ma il populismo terzomondista non aiuta a risolvere il dramma del pianeta: le foreste sono distrutte spesso per dare spazio ad un’agricoltura misera.
Le periferie delle città sono diventate delle megalopoli colme di inquinanti e spesso generano sprechi e non ricchezza.
Non è più il tempo dell’ideologia dei Paesi poveri contro quelli ricchi, ma di uno sviluppo sostenibile per tutti, con l’arresto di una natalità sconsiderata.