Il centro politico è già affollato, specialmente per i valori che ogni tanto Fini ripropone: sono tipici di un movimento politico variegato, oggi in discesa.
Sarà interessante dal costatare in quanti lo seguiranno e quanto peseranno queste alleanze dal punto di vista elettorale.
Senza Silvio Berlusconi e le sue tre televisioni Fini non esisterebbe politicamente, non sarebbe mai diventato Presidente delle Camere, non sarebbe il “principe ereditario” di Berlusconi.
Forse, anzi togliamo pure il forse, è per il trono sempre occupato che stanno i motivi, che ha spinto un uomo pacato, capace di trattare, sempre fedele alla linea politica del partito, accorto, attento ad ogni movimento politico nel palazzo del potere e tra le strade, a compiere gesto rischioso, quasi suicida, da Sansone che urla: “Muoia Sansone con tutti i Filistei!”
Non è da lui, non è da Fini arrischiarsi in avventure politiche, né a gesti estremi da strappo: se si arrivasse alle elezioni sarebbe punito dagli elettori, perché la gente non ama chi crea crisi di governo e tolga stabilità al Paese.
Sì, forse Fini non è più l'erede al trono del Paese, non sarà il futuro presidente della repubblica eletto direttamente dagli italiani: non sarà il candidato della destra.
Silvio non si arrende e non desiste: dopo di lui ci sarà ancora lui a guida della destra.