Il 25 aprile alla scala di Milano Giorgio Napolitano festeggia il giorno della liberazione nazionale: “festa della riunificazione d'Italia”.
Il Presidente della Repubblica ricorda l'importanza dell'unione nazionale, si commuove e la folla è commossa, ma tutto pare datato: è un inutile tentativo del Capo dello Stato di cambiare un corso storico che segue altre logiche.
Ora i nuovi soggetti politici sono Berlusconi, Bossi, Beppe Grillo, Di Pietro: tutti costoro rappresentano un mondo nuovo, frammentato, confuso, per nulla unito attorno alla bandiera italiana.
Siamo nell'era delle spaccature storiche, degli scontri politici e della fine del centralismo statale posto a Roma, ormai obsoleto.