Mucchio di cenere
Magnifico fiore, che io mai colsi,
ora addio.
Cerco una terra
arida e un popolo stanco,
arida e un popolo stanco,
un popolo da amare.
Un popolo senza gloria nel passato e
fede nel futuro, dove tutto il bene che
possiede è una magnifica e selvaggia foresta
bruciata.
bruciata.
E' polvere su cui io e loro lavoreremo:
pianteremo un altro bosco, che fiorirà
e profumerà con la nostra fatica.
Campo sterile e brullo il tuo bruno
colore mi attrae come le foglie
morte dell'autunno.
Un Dio senza nome e dal volto
mascherato mi chiama verso te, terra
del popolo stanco, per dirmi il suo
nome e mostrarmi il suo volto.
E ora, stupendo fiore che io amai
e ancora amo, non piango più,
anche se il tuo fuoco mi ha lasciato una grande sete,
anche se il tuo fuoco mi ha lasciato una grande sete,
che solo il tempo annegherà.
Non ternerò mai più
o rosa fiorita in autunno e morta
in primavera; ora sei solo un ricordo.
(31/3/1975)
tratto dalla raccolta poetica IL PIANTO E LA GIOIA
poesie di Arduino Rossi
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