5 dic 2010

La politica disastrosa di questa sinistra sindacale, che appare sempre più simile alla vecchia cultura clientelare della Democrazia Cristiana, risponde con una retorica vergognosa: parlano di diritti dei più poveri, ma spesso costoro non lavorano e v

online prestiti account adwords adsense mutuo online avvocati online recupero dati raid quote auto auto online corso di pnl online trading


La politica disastrosa di questa sinistra sindacale, che appare sempre più simile alla vecchia cultura clientelare della Democrazia Cristiana, risponde con una retorica vergognosa: parlano di diritti dei più poveri, ma spesso costoro non lavorano e vivono di espedienti.

Difendono imbroglioni, lestofanti di vario genere, falsi ammalati, veri spacciatori, qualche filo terrorista islamico, tanti giovani sbandati senza lavoro e parecchi giovani membri di bande minorili.

La cultura bieca e vigliacca, che preferisce dare la casa allo spacciatore con dieci figli e 3 mogli, piuttosto che all'anziano ottantenne, lavoratore, magari che li ha mantenuti (parlo dei sindacati) per una vita con la tessera sindacale sempre pagata, fa parte di qualcosa che va oltre il cretinismo di una sinistra morente: è il gioco pericoloso di chi vuole portare le condizioni oltre l'accettabile per favorire il nuovo fascismo e nazismo nascente.

Come sarà questo nuovo orrore, frutto del pensiero piccolo borghese europeo, in versione italica?

Non avrà caratteristiche razziste, neppure sarà regionalista: sarà multietnico e multi culturale, ma avrà al suo centro il rispetto di alcune regole, quelle in voga nella cultura piccolo borghese.

Si dovrà avere il rispetto dell'orto e del giardino del vicino, ognuno a casa sua dovrà fare i suoi affari e sarà importante non mostrare i propri vizi: sarà così il solito vizi privati e pubbliche virtù.

Non si vorranno spendere soldi per i ...poveri, idea giusta se sono dei fannulloni, sbagliatissima se serve per permettere ai bambini di studiare, ai vecchi, agli handicappati di avere una condizione di vita decente.