Questo non è più
libero mercato, ma schiavismo malamente celato.
Gli italiani non
lavorerebbero per un euro all'ora, quindi è corretto dire che gli
italiani non vogliono più svolgere certi mestieri per uno o due euro
all'ora: se la paga fosse decente vedremmo ancora molti visi pallidi
nei campi a raccogliere frutta e verdura, a fare le badanti, a fare i
manovali nell'edilizia.
Invece il lavoro
nero, irregolare o para irregolare, che non ha un limite a ribasso,
tende a risparmiare sempre più sul costo del lavoro e non investe
per un lavoro qualitativo superiore, con un sistema produttivo
organizzato, non con metodi da schiavisti, ma con intelligenza,
tecnologia ed efficienza.
La scelta di non
porre un limite a tutto questo mercato ribassista ci sta portando
verso a una realtà da Terzo Mondo: è una decisione politica grave
ed è divertente, o tragico notare che nessuno chiede il minimo
salariale garantito.
Per esempio
basterebbe porre una legge, con dure sentenze da eseguire in tempi
brevi, che colpiscano con sequestri di beni e multe salate chi
trasgredisce.