E' certo che una legge così proposta è chiaramente incostituzionale,
anzi contro i diritti dell'Uomo: non supererebbe non solo la
valutazione della Consulta, ma anche quella della corte di giustizia
dell'UE, oltre a farci precipitare in una dittatura reale.
Se
il tale mi sta antipatico gli faccio arrivare il giorno di Ferragosto
un e-mail di rettifica su notizie totalmente innocue: se lui sarà al
mare e non pubblicherà la mia richiesta, che non avrà nulla a che
fare con il suo articolo postato nel suo blog, si prenderà una super
multa di 12mila euro.
Più
che criminale è da deficienti proporre una norma simile, ma temo che
qualche genio l'abbia proposta in questo formato.
Cosa
ha di assurdo?
Tutto
è incredibile, cominciando dal fatto che uno si prenderebbe
un'ammenda non per un fatto criminoso, ma perché non ha pubblicato
la smentita: normalmente le smentite vengono pubblicate solo per
evitare cause penali e civili ai giornali, ma la stampa si sa ben
difendere da tutti i pazzi che si aggirano nelle nostre strade e si
sentono offesi perché qualcuno ha parlato male dei polli, loro
simili.
Invece
un ragazzo si troverebbe addosso tutti i cretini di questo Paese,
primi tra tutti i nostri politicanti, dall'ultimo villaggio disperso
sugli Appennini, sino ai vertici del potere, ma poi ci sarebbe il
ricorso, davanti al giudice civile e penale.
Questa
legge viola il diritto di poter replicare a un semplice cittadino che
ci contesta fantastici insulti, pone limiti a un diritto
costituzione di espressione democratica del proprio pensiero.
Viola
i diritti della difesa: anche le multe dei vigili possono essere
contestate.
Mi
scodavo, la rete ha dimensioni mondiali e l'Italia finirebbe
ammucchiata alle teocrazie, alle dittature peggiori: Iran, Cina, Cuba
per esempio.
La
Rete denigrerebbe il nostro Paese, essere puniti su Internet
significa subire un danno economico ancora peggiore di quello della
caduta libera della nostra Borsa.
Solo
uno che non sa cosa sia Internet può aver proposto un'assurdità
simile: Internet è frequentato da 2 miliardi di persone, che sono la
quasi totalità dei consumatori.
Molti
di costoro amano il turismo e non verrebbero in una dittatura
strampalata come la nostra, non si fiderebbero del cibo italiano,
tutta l'economia subirebbe dei danni.
L'immagine
è tutto secondo la filosofia di questo governo: oggi l'immagine
passa su Internet.
Una
legge simile farebbe crollare il Paese sotto una valanga di azioni
illegali degli hacker, sotto milioni di critiche: se qualcuno vuole
spiegare ai nostri politicante cosa sia Internet ne sarei felice,
anzi saremmo tutti felici.